CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 ottobre 2019
251.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2-bis, Annesso e Allegati).

PARERE APPROVATO

  La Commissione VII (Cultura, scienza e istruzione),
   esaminata, per le parti di propria competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019 (Doc. LVII, n. 2-bis), con i relativi annesso e allegati;
   espresso un giudizio complessivamente favorevole sull'insieme delle iniziative preannunciate dal Governo nei settori di competenza della Commissione;
   considerato che il Documento di economia e finanza 2019 rappresenta il principale documento di politica economica e di bilancio, con il quale il Governo, in una prospettiva di medio-lungo termine, traccia gli impegni e gli indirizzi delle politiche pubbliche di consolidamento finanziario e di spesa;
   visto che la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019 reca un nuovo quadro programmatico di finanza pubblica;
   rilevato che tale nuovo quadro prevede un incremento del PIL (in termini reali e non nominali) pari allo 0,1 per cento per l'anno in corso, allo 0,6 per il 2020 e all'1 per cento per ciascuno degli anni 2021 e 2022 (il Documento di economia e finanza 2019 prevedeva un tasso di incremento pari allo 0,2 per cento per l'anno in corso e allo 0,8 per cento per ciascuno degli anni 2020-2022); un tasso di disoccupazione pari al 10,1 per cento per l'anno in corso, al 10 per cento per il 2020, al 9,5 per cento per il 2021 e al 9,1 per cento per il 2022 (il Documento di economia e finanza 2019 prevedeva un tasso di disoccupazione pari all'11 per cento per l'anno in corso, all'11,1 per cento per il 2020, al 10,7 per cento per il 2021 e al 10,4 per cento per il 2022); un tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni (in rapporto al PIL) pari al 2,2 per cento sia per l'anno in corso sia per il 2020, all'1,8 per cento per il 2021 e all'1,4 per cento per il 2022 (il Documento di economia e finanza 2019 prevedeva un tasso pari al 2,4 per cento per il 2019, al 2,1 per cento per il 2020, all'1,8 per cento per il 2021 e all'1,5 per cento per il 2022);
   considerato che gli obiettivi indicati nel nuovo quadro programmatico – come afferma la Nota in esame – sono definiti tenendo altresì conto dell'intendimento del Governo di neutralizzare le clausole di salvaguardia contenute, da ultimo, nella legge di bilancio per il 2019: clausole la cui attivazione determinerebbe un incremento dell'IVA e di alcune accise per oltre 23 miliardi di euro nel 2020 e per circa 29 miliardi nel 2021;
   considerato che il nuovo Governo, da poco insediato, si è trovato a dover aggiornare il DEF e impostare l'imminente sessione di bilancio in tempi strettissimi e agisce in un contesto di bassa crescita e persistente disagio sociale;
   rilevato che, nonostante le importanti misure adottate negli ultimi tempi, le disuguaglianze all'interno della nostra società restano acute e le sfide che dobbiamo affrontare sono difficili;
   considerato che il Governo si pone l'obiettivo di rilanciare la crescita, assicurando Pag. 109allo stesso tempo l'equilibrio dei conti pubblici e una partecipazione propositiva al progetto europeo. Le linee di politica economica saranno volte a rafforzare la congiuntura così come ad aumentare il potenziale di crescita dell'economia italiana, che da almeno due decenni soffre di una bassa dinamica della produttività e di una altrettanto insoddisfacente e carente crescita demografica;
   visto che, con riferimento alle specifiche competenze della VII Commissione, a partire dal settore dell'istruzione, nella Nota si sottolinea la necessità di svolgere un percorso di crescita professionale, sociale e culturale e di creare le condizioni per il rientro di quanti hanno lasciato il Paese;
   rilevato con favore che la Nota in esame evidenzia che occorre garantire la gratuità degli asili nido e dei micro-nidi, ampliandone l'offerta soprattutto nel Mezzogiorno e assicurando, in accordo con le Regioni, la generalizzazione dell'offerta degli asili nido e dei micro-nidi anche attraverso provvedimenti normativi appositi e finanziamenti pubblici volti a uniformarne la presenza su tutto il territorio nazionale, incentivando altresì una governance collaborativa tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti;
   valutate positivamente le iniziative preannunciate nel settore scolastico, tra le quali, in particolare, quelle volte a superare l'annoso problema del sovraffollamento delle classi: la Nota in esame sottolinea la necessità di porre in essere politiche volte al superamento del fenomeno al fine di garantire il principio costituzionale del diritto all'apprendimento degli alunni oltre alla previsione di una adeguata valorizzazione economica del corpo docente;
   visto che nell'ambito della procedura di autorizzazione al reclutamento del personale docente per l'anno scolastico 2019/2020, a luglio è stato dato il via libera all'assunzione di fino a 53.627 docenti, per la copertura di altrettanti posti vacanti e disponibili in dotazione organica; e che entro la fine del 2019 sarà bandito un concorso ordinario per coprire 16.959 posti della scuola dell'infanzia e primaria;
   tenuto conto che la Nota in esame sottolinea più volte la necessità di potenziare il piano nazionale per l'edilizia scolastica anche dando seguito agli accordi firmati a luglio tra il MIUR e molteplici soggetti istituzionali e utilizzando 1,5 miliardi per interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento alle norme antisismiche, efficientamento energetico e nuova costruzione di edifici, in aggiunta alle ulteriori risorse previste tra il 2019 ed il 2033;
   sottolineato inoltre che la Nota evidenzia grande attenzione alla promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, da perseguire anche semplificando l’iter di attribuzione delle risorse assegnate;
   condivisa l'esigenza di potenziare il sistema universitario, con particolare riferimento all'accesso e al diritto allo studio, e della ricerca, promuovendo l'allineamento delle modalità di reclutamento ai migliori standard internazionali e favorendo un più intenso coordinamento tra centri universitari ed enti di ricerca, nel segno dell'internazionalizzazione;
   considerato che la Nota prevede, inoltre, di garantire, per il settore culturale adeguati livelli di tutela e conservazione del patrimonio, favorendo, al contempo, la crescita sociale, occupazionale ed economica;
   valutato positivamente che, nei settori delle biblioteche e degli archivi, il Governo si impegna ad assicurare una maggiore accessibilità, anche utilizzando le tecnologie digitali;
   condividendo l'intendimento del Governo a proseguire, nel settore dello spettacolo e del cinema e dell'audiovisivo, gli sforzi per la promozione della produzione artistica nazionale e l'attrattività del comparto produttivo a livello internazionale, nonché per favorire il settore delle imprese culturali e creative;Pag. 110
   apprezzato l'impegno ad assicurare che ogni eventuale dismissione immobiliare rientri nel perimetro della normativa vigente relativa alla tutela dei beni artistici, architettonici e paesaggistici, tenuto conto dell'interesse pubblico primario di tutela del patrimonio culturale storico, artistico e paesaggistico;
   visto, inoltre che si prevede, l'adozione di appositi disegni di legge collegati in materia di spettacolo, industrie culturali e creative, turismo; in materia di formazione iniziale e abilitazione del personale docente; in materia di riordino del modello di valutazione del sistema nazionale di istruzione e delle università e per l'istituzione di un'Agenzia nazionale per la ricerca e il trasferimento tecnologico;
   rilevato che in materia di sport la Nota annuncia un condivisibile impegno del Governo a realizzare politiche convergenti e sinergiche tra sport e innovazione nonché tra percorso scolastico e formativo al fine di favorire, soprattutto nelle periferie urbane, la partecipazione e l'inclusione sociale promuovendo, soprattutto nelle aree disagiate, la costruzione di nuovi impianti sportivi e la ristrutturazione di quelli esistenti;
   apprezzati gli impegni ad assicurare forme di accesso più ampie nei settori delle biblioteche e degli archivi, anche attraverso il ricorso alle tecnologie digitali, e gli impegni a proseguire l'azione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, in sinergia con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, a sostegno del libro e della lettura, anche come forma di contrasto ai fenomeni dell'analfabetismo funzionale e della povertà educativa;
   visto l'impegno del Governo a incrementare la dotazione organica del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, per sopperire alle carenze di personale che già oggi rappresentano una emergenza;
   rilevata l'importanza di un adeguamento degli ambienti educativi per rendere possibile una fruizione moderna della didattica,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   appare necessario incrementare, già in attuazione della prima legge di bilancio per il 2020, risorse e finanziamenti per il sostegno e la qualificazione del sistema di istruzione, del diritto allo studio, dell'università, dell'Alta formazione artistica e musicale (AFAM), della ricerca, dei beni e delle attività culturali, del cinema e dello spettacolo, delle biblioteche e degli archivi e dello sport.

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ALLEGATO 2

Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l'economia circolare («Legge SalvaMare») (Nuovo testo C. 1939).

PRIMA PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

  La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
   esaminato il nuovo testo del disegno di legge C. 1939 Governo (Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l'economia circolare), quale risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito;
   rilevato che l'articolo 5-bis, aggiunto nella fase emendativa, reca disposizioni per incentivare nelle scuole l'educazione ambientale per la salvaguardia del mare, prevedendo in particolare che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca promuova la realizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado di attività tese a rendere gli alunni consapevoli dell'importanza della conservazione dell'ambiente e del mare in particolare, nonché delle corrette modalità di conferimento dei rifiuti; e che nelle scuole sia inoltre promossa la pratica del riuso dei beni;
   rilevato altresì che l'articolo 5-ter, anch'esso aggiunto nella fase emendativa, novella l'articolo 52 il Codice della nautica da diporto (di cui decreto legislativo n. 171 del 2005), il quale ha istituito una Giornata del mare presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, prevedendo che in occasione della giornata in questione gli istituti scolastici di ogni ordine e grado possano promuovere iniziative volte a diffondere la conoscenza e la cultura del mare; in particolare, l'articolo 5-ter del testo in esame modifica la norma citata per includere nell'ambito delle iniziative in questione anche il «riferimento alle misure per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dei rifiuti marini»;
   considerato che iniziative di promozione dell'educazione ambientale sono state già assunte, a livello normativo e amministrativo, anche nella corrente legislatura,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   con riferimento all'articolo 5-bis, valuti la Commissione Ambiente l'opportunità di coordinare le nuove iniziative ivi definite per l'insegnamento dell'educazione ambientale nelle scuole, con le diverse misure normative e amministrative e le diverse iniziative, già previste in questa materia, per ricondurle ad un quadro unitario.

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ALLEGATO 3

Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l'economia circolare («Legge SalvaMare») (Nuovo testo C. 1939 Governo).

PARERE APPROVATO

  La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
   esaminato il nuovo testo del disegno di legge C. 1939 Governo (Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l'economia circolare), quale risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione di merito;
   rilevato che l'articolo 5-bis, aggiunto nella fase emendativa, reca disposizioni per incentivare nelle scuole l'educazione ambientale per la salvaguardia del mare, prevedendo in particolare che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca promuova la realizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado di attività tese a rendere gli alunni consapevoli dell'importanza della conservazione dell'ambiente e del mare in particolare, nonché delle corrette modalità di conferimento dei rifiuti; e che nelle scuole sia inoltre promossa la pratica del riuso dei beni;
   rilevato altresì che l'articolo 5-ter, anch'esso aggiunto nella fase emendativa, novella l'articolo 52 il Codice della nautica da diporto (di cui decreto legislativo n. 171 del 2005), il quale ha istituito una Giornata del mare presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, prevedendo che in occasione della giornata in questione gli istituti scolastici di ogni ordine e grado possano promuovere iniziative volte a diffondere la conoscenza e la cultura del mare; in particolare, l'articolo 5-ter del testo in esame modifica la norma citata per includere nell'ambito delle iniziative in questione anche il «riferimento alle misure per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dei rifiuti marini»;
   considerato che iniziative di promozione dell'educazione ambientale sono state già assunte, a livello normativo e amministrativo, anche nella corrente legislatura, e ricordato, in particolare, che la proposta di legge per l'introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica (C. 682 e abbinate), approvata dalla Camera dei deputati e trasmessa al Senato il 30 aprile 2019, all'articolo 3 incarica il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca di definire linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica che individuino, ove non già previsti, specifici traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi specifici di apprendimento, assumendo a riferimento una serie di tematiche, tra cui «educazione ambientale, sviluppo ecosostenibile e tutela del patrimonio ambientale»,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   con riferimento all'articolo 5-bis, valuti la Commissione Ambiente l'opportunità di coordinare le nuove iniziative ivi definite per l'insegnamento dell'educazione ambientale nelle scuole con le diverse misure normative e amministrative e le diverse iniziative già previste in questa materia, per ricondurle ad un quadro unitario.

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ALLEGATO 4

5-01591 Casa: Sull'adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antincendio.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  On.le Casa,
   rispondo alla Sua interrogazione partendo da un dato di fatto: la sicurezza delle nostre studentesse, dei nostri studenti e di tutto il personale scolastico costituisce una priorità assoluta per questo Esecutivo.
  Per questo monitoreremo e vigileremo, per quanto di competenza, circa l'attuazione di una recente disposizione che mira a superare la logica del mero differimento nel tempo dell'obbligo di messa in sicurezza degli edifici scolastici. È stata approvata una disposizione, tramite l'accoglimento di un emendamento della Commissione di merito, in sede di conversione del decreto-legge n. 59 del 28 giugno 2019, che all'articolo 4-bis prevede difatti un piano straordinario per l'adeguamento alla normativa antincendio degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico e per di più eroga le necessarie risorse pari a 25 milioni di euro per gli anni 2019 e 2020 e 48 milioni di euro per l'anno 2021. Tali risorse sono reperite mediante utilizzo delle disponibilità assegnate al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri attuativo dell'articolo 1, commi 95 e 98, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.
  Nelle more dell'attuazione del citato piano straordinario, la norma differisce al 31 dicembre 2021 il termine per l'adeguamento antincendio delle scuole.
  A questa concreta azione, si aggiungono anche idonee misure gestionali di mitigazione del rischio. Il comma 3 del citato articolo 4-bis prevede infatti che «con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sono definite idonee misure gestionali di mitigazione del rischio, da osservare sino al completamento dei lavori di adeguamento. Con lo stesso decreto, fermo restando il termine del 31 dicembre 2021, sono altresì definite scadenze differenziate per il completamento dei lavori di adeguamento a fasi successive».
  Inoltre, segnalo che nel portale Open Data dell'Anagrafe Nazionale dell'Edilizia Scolastica è presente un cruscotto informativo con il quale è possibile accedere a tutti i dati, compresi quelli dell'antincendio.
  Ricordo infine che, considerata la necessità di definire indicazioni programmatiche prioritarie ai fini dell'adeguamento delle predette strutture alla normativa di sicurezza antincendio, è stato adottato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il decreto 21 marzo 2018, che ha individuato gli interventi da attuare in via principale.

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ALLEGATO 5

5-01176 Ciampi: Sul decreto interministeriale in materia di edilizia scolastica.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Onorevole Ciampi,
   con riferimento alla Sua richiesta non si può che fornire rassicurazione sul fatto che la sicurezza delle scuole, degli studenti e di tutto il personale scolastico costituisca una priorità per questo Governo e un ambito rispetto al quale occorre continuare a investire costantemente e porre la più grande attenzione. Studiare in ambienti sani e sicuri è, peraltro, una condizione necessaria per imparare, per apprendere e per diventare cittadini responsabili.
  Al riguardo ricordo che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca gestisce dal 2012 il Fondo unico per l'edilizia scolastica nonché l'Anagrafe nazionale dei dati degli edifici adibiti ad uso scolastico.
  Inoltre, ai sensi dell'articolo 10 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca raccoglie in un'unica programmazione nazionale triennale tutti i piani regionali di edilizia scolastica.
  In particolare, il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 12 settembre 2018, n. 615, ha approvato la programmazione nazionale triennale 2018-2020 valida per il relativo periodo di riferimento.
  Agli 868 interventi utilmente inseriti in graduatoria dalle relative regioni per l'annualità 2018 sono stati assegnati, con decreto interministeriale MIUR-MEF del 1o febbraio 2019, n. 87, circa 1 miliardo e 550 milioni netti pari a un investimento, al lordo degli interessi, di 1,7 miliardi.
  Tale investimento è stato finanziato con mutuo decennale contratto con la Banca europea degli investimenti (BEI) e con la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB) a tassi agevolati. Sono a carico del MIUR e, quindi, del bilancio dello Stato le rate di ammortamento del mutuo pluriennale.
  Il decreto interministeriale in questione è stato anche pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 104 del 6 maggio 2019 e in data 29 luglio 2019 è stato sottoscritto il contratto di progetto tra il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e le Banche europee per assumere tutti gli impegni legati alla stipula dei mutui.
  Aggiungo a quanto detto che condivido con Lei la necessità di adottare tempestivamente tutti gli atti e i decreti per assegnare le risorse agli enti locali in tempi brevi e per semplificare le procedure di finanziamento.

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ALLEGATO 6

5-02198 Fusacchia e Toccafondi: Sulla soppressione di tutte le classi scolastiche degli istituti penitenziari di Castrovillari e Rossano in Calabria.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Onorevole Toccafondi,
   al fine di dar riscontro alle questioni da Lei rappresentate, il Ministero ha interpellato l'Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria che con una dettagliata nota ha riferito quanto di seguito Le illustro.
  La circolare ministeriale n. 422 del 28 marzo 2019 dispone: «in ogni caso, l'attivazione, nell'ambito delle risorse dell'organico dell'autonomia, di almeno un primo periodo didattico in ciascun istituto di prevenzione».
  In coerenza con la predetta circolare, l'U.S.R. per la Calabria ha attivato, per l'anno scolastico 2019/2020, almeno un primo periodo didattico in ciascuno degli istituti penitenziari. In più, è stato possibile attivare almeno un secondo periodo didattico e un terzo periodo didattico, quale periodo conclusivo del percorso di studi.
  Più in dettaglio, sono stati autorizzati i seguenti percorsi:
   a) nella sezione carceraria di Castrovillari sono stati autorizzati due primi periodi didattici, due secondi periodi didattici e due terzi periodi didattici, relativamente all'indirizzo professionale alberghiero e all'indirizzo tecnico di meccanica e meccatronica.
  Si precisa che, la proposta avanzata dalle istituzioni scolastiche di riferimento, in organico di diritto, risulta non conforme ai parametri minimi prescritti dalla normativa vigente laddove, a fronte di un numero di iscrizioni pari a 91, è stata richiesta l'autorizzazione di 17 classi, con una media di 5 iscritti per classe.
   b) Nella sezione carceraria di Rossano sono stati autorizzati tre primi periodi didattici, un secondo periodo didattico e un terzo periodo didattico, di cui un primo periodo didattico per l'indirizzo professionale alberghiero (di nuova istituzione) e due primi, un secondo e un terzo periodo didattico per l'indirizzo tecnico di meccanica e meccatronica.
  Anche in questo caso, la proposta avanzata dall'istituzione scolastica di riferimento, in organico di diritto, risulta non conforme ai parametri minimi prescritti dalla normativa vigente laddove, a fronte di un numero complessivo di iscrizioni comunicate pari a 131, è stata richiesta l'autorizzazione di 11 classi, con una media di 11 iscritti per classe.
   c) Nella sezione carceraria di Cosenza sono stati autorizzati due primi periodi didattici, due secondi periodi didattici e un terzo periodo didattico, di cui un primo, un secondo e un terzo periodo didattico per l'indirizzo professionale alberghiero e un primo e un secondo periodo didattico per l'indirizzo tecnico di amministrazione, finanza e marketing.
  Similmente, la proposta avanzata dall'istituzione scolastica di riferimento, in organico di diritto, risulta non conforme ai parametri minimi prescritti dalla normativa vigente laddove, a fronte di un numero complessivo di iscrizioni comunicate Pag. 116pari a 79, è stata richiesta l'autorizzazione di 9 classi, con una media di 8 iscritti per classe.
   d) Nella sezione carceraria di Paola sono stati autorizzati due primi periodi didattici, un secondo periodo didattico e un terzo periodo didattico per l'indirizzo professionale alberghiero.
  Stessa circostanza per la proposta avanzata dall'istituzione scolastica di riferimento, in organico di diritto, che risulta non conforme ai parametri minimi prescritti dalla normativa vigente laddove, a fronte di un numero complessivo di iscrizioni comunicate pari a 105, è stata richiesta l'autorizzazione di 9 classi, con una media di 11 iscritti per classe.
  In definitiva, in tutti gli istituti penitenziari sono stati attivati percorsi didattici completi, in numero tale da consentire di accogliere tutti gli iscritti, nel rispetto della normativa vigente sul numero minimo d'iscritti per ciascuna classe.

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ALLEGATO 7

5-02275 Ferro: Sulle prove preselettive per l'accesso ai corsi di sostegno nella scuola secondaria di primo grado presso l'Università della Calabria a Rende (Cosenza).

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  On.le Frassinetti,
   secondo quanto disposto dal decreto ministeriale 30 settembre 2011 i corsi di specializzazione per le attività di sostegno sono definiti dai regolamenti didattici di ateneo in conformità ai criteri stabiliti dal citato decreto.
  L'attivazione da parte delle università è subordinata a specifica autorizzazione del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, previa verifica della sussistenza di particolari requisiti individuati dall'articolo 3 del predetto decreto. Il Ministero ne definisce altresì annualmente la programmazione – ai sensi dell'articolo 5 del decreto del Ministro 10 settembre 2010, n. 249 – sulla base di quella regionale degli organici del personale docente della scuola e tenuto conto del fabbisogno specifico di personale specializzato per il sostegno didattico degli alunni con disabilità.
  Pertanto, una volta completate le procedure per l'attivazione dei corsi di specializzazione per le attività di sostegno, in base alla suddetta programmazione, ciascuna ateneo emana il relativo bando per accedervi.
  Per quanto riguarda, in particolare, la prova di accesso, l'articolo 6 del citato decreto ministeriale 30 settembre 2011 prescrive che sia predisposta dalle Università e che il test preliminare sia costituito da 60 quesiti di cui almeno 20 volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana.
  Alla luce del sopra descritto quadro normativo, il decreto ministeriale n. 118 del corrente anno, così come modificato dal decreto ministeriale n. 158, ha fissato nei giorni 15 e 16 aprile le date per lo svolgimento delle prove di accesso al corso di specializzazione per il sostegno didattico degli alunni con disabilità.
  Per quanto riguarda i casi da Lei segnalati riferisco, sulla base di quanto comunicato dagli stessi Atenei, che alla prova del 15 aprile scorso presso l'Università degli Studi di Bari i candidati presenti nelle diverse aule, all'apertura dei plichi, hanno riscontrato omissioni nel corpo degli elaborati a causa delle quali sarebbe stato impossibile rispondere a 20 dei 60 quesiti previsti. Il Ministero ha preso atto del fatto che la Commissione, in piena autonomia, ha deciso di annullare la prova per tutti i 658 candidati presenti nelle diverse aule, restando in attesa della nuova data indicata dall'Amministrazione per la ripetizione del test preliminare.
  Alla prova del 16 aprile scorso, presso l'Università della Calabria, i candidati presenti, nelle diverse aule, all'apertura dei plichi, hanno rilevato una serie di errori nel testo e li hanno segnalati ai responsabili presenti nelle aule. Pertanto, il presidente della Commissione, in accordo con il responsabile del procedimento, ha deciso, in piena autonomia, di annullare la prova.
  Diversa è la situazione che si è verificata presso l'Università della Basilicata, in quanto l'annullamento della prova preliminare è stato disposto dalla Commissione esclusivamente per i 340 candidati presenti in una delle quattro aule in cui sono stati suddivisi i 1144 candidati.Pag. 118
  Per quanto riferito dalla Rettrice dell'Università della Basilicata, è stata predisposta immediatamente un'attività istruttoria per accertare le cause dell'errata consegna, da parte della ditta incaricata, di plichi contenenti i test destinati a una delle quattro aule.
  Pertanto, in considerazione della nota (prot. n. 30681) del 16 aprile scorso del direttore generale dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro con la quale, tenuto conto dell'impossibilità di espletare la prova in data 15 aprile e del conseguente annullamento della stessa, si chiedeva di individuare una nuova data per lo svolgimento del test preliminare, alla luce di analoga nota (prot. n. 8465) pervenuta dalla Rettrice dell'Università degli Studi della Basilicata nonché di quella (prot. n. 9538) inviata dal Direttore generale dell'Università della Calabria è stato adottato il decreto ministeriale n. 372 del 2019. Dunque, è stata fissata per il 6 maggio scorso la data per lo svolgimento del test preliminare per l'ammissione ai predetti percorsi di formazione così da garantire i termini per la correzione della prova e l'espletamento della successiva fase concorsuale. I test si sono regolarmente svolti.
  Ebbene, alla luce di quanto rappresentato, gli inconvenienti legati all'espletamento della prova preselettiva, seppur da biasimare, sono stati sporadici e si sono risolti tempestivamente. Singoli episodi non sono tali da inficiare la validità e l'efficacia dell'intero impianto di selezione.
  Premesso ciò, si ritiene opportuno segnalare che, solo dopo una più compiuta regolamentazione dei relativi percorsi di formazione, che dovrà essere svolta con il necessario contributo parlamentare, si potranno ripensare le modalità alternative di espletamento della prova preselettiva, fermo restando che la specializzazione per l'attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità si consegue – a normativa vigente – esclusivamente presso le università.