CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 luglio 2019
224.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. Atto n. 92.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto (atto n. 92);
   ricordato che l'atto in esame, unitamente all'analogo schema riferito alla sola regione Piemonte (atto 91) completano un processo di revisione della rete autostradale e stradale nazionale avviato nella scorsa legislatura e concretizzatosi – con riguardo alle altre regioni italiane a statuto ordinario (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria) nel DPCM 20 febbraio 2018;
   ricordato che la prescritta intesa in sede di Conferenza unificata è stata acquisita il 15 novembre 2018;
   valutata la necessità di procedere ad una centralizzazione della gestione del patrimonio infrastrutturale mediante la riclassificazione di numerose arterie stradali di valenza nazionale che interessa la rete stradale della Emilia Romagna per 644,9 chilometri (mentre sono declassificati 49 chilometri), della Lombardia per 1.075,6 chilometri, della Toscana per 39,8 chilometri e del Veneto per 725,2 chilometri (a fronte della declassificazione di 50,9 chilometri);
   rilevata l'opportunità di verificare se sussistano le condizioni, d'intesa con la Regione e previa interlocuzione con gli enti locali interessati, di integrare le tabelle A e 1a, concernenti l'individuazione della rete stradale di interesse nazionale relativa alla Regione Emilia Romagna, con la S.P. n. 8 – Santagatese per km 19,5 e la S.P. n. 28 – Fanante per km 4,5 nel territorio della provincia di Rimini;
   segnalata la necessità di operare una correzione formale al comma 5, che si riferisce impropriamente ad «imprecisioni nei» dati, mentre dovrebbe utilizzare l'espressione «rettifiche ai»;
   richiamata l'attenzione sul fatto che l'articolo 2 dello schema effettua un rinvio normativo all'articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 ottobre 2000, il quale, nella sua formulazione letterale, riguarda il procedimento inverso a quello realizzato nel provvedimento in esame, poiché concerne il trasferimento agli enti territoriali delle risorse strumentali e organizzative, al fine di consentire a questi ultimi l'accesso ai dati e alla documentazione che originariamente era tenuta dall'Anas o dal Ministero delle infrastrutture;
   evidenziato che la dubbia portata normativa dell'articolo 2 si riverbera anche sulla formulazione dell'articolo 3, in quanto subordina l'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati all'adozione «del provvedimento di cui all'articolo 2», mentre l'articolo 2 non fa menzione ad alcun provvedimento;
   rappresentata l'esigenza di precisare, all'articolo 4, la locuzione «data del decreto» al fine di definire il riferimento Pag. 132temporale a partire dal quale resta di competenza della stazione appaltante l'ultimazione dei lavori per i quali sia stato pubblicato il bando di gara,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   valuti il Governo l'opportunità, d'intesa con la Regione e previa interlocuzione con gli enti locali interessati, di integrare le tabelle A e 1a, concernenti l'individuazione della rete stradale di interesse nazionale relativa alla Regione Emilia Romagna, con la S.P. n. 8 – Santagatese per km 19,5 e la S.P. n. 28 – Fanante per km 4,5 nel territorio della provincia di Rimini;
   si abbia cura di riformulare il comma 5 dell'articolo 1, sostituendo le parole: «Eventuali imprecisioni nei» con le seguenti: «Eventuali rettifiche ai», conformemente a quanto previsto dalla corrispondente disposizione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 febbraio 2018, recante «Revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria»;
   all'articolo 2 si verifichi la congruità del rinvio all'articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 ottobre 2000, considerato che esso concerne l'accesso di regioni ed enti locali ai dati contenuti negli albi e nei registri la cui tenuta è di competenza dell'Anas o del Ministero dei lavori pubblici;
   si verifichi la necessità di sostituire l'articolo 3 – che subordina l'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati all'adozione di un provvedimento del quale l'articolo 2 non fa tuttavia menzione – con il seguente: «L'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati è subordinata alla redazione e sottoscrizione dei verbali di consegna previsti dall'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 febbraio 2000»;
   all'articolo 4, si chiarisca se le parole «alla data del presente provvedimento» debbano essere riferite alla data di entrata in vigore del provvedimento o alla data di pubblicazione dello stesso;
   valuti infine il Governo l'opportunità, in prosecuzione del processo di revisione della rete stradale nazionale, di dar corso alle ulteriori richieste degli enti locali e delle Regioni riferite alle strade esistenti o in corso di realizzazione, anche con riferimento al territorio delle Regioni interessate dal precedente DPCM del 20 febbraio 2018, come, ad esempio, la «pedemontana Marche Abruzzo», per la quale si raccomanda l'assunzione di ogni utile iniziativa di propria competenza per il suo completamento.

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ALLEGATO 2

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nella regione Piemonte. Atto n. 91.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nella regione Piemonte (atto n. 91);
   ricordato che l'atto in esame, unitamente all'analogo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri riferito alle regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto (atto Governo n. 92) integra un processo di revisione della rete autostradale e stradale nazionale avviato già nella scorsa legislatura e concretizzatosi – con riguardo alle altre regioni italiane a statuto ordinario (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria) – nel DPCM 20 febbraio 2018;
   ricordato che, per la sola regione Piemonte, la prescritta intesa in sede di Conferenza unificata è stata acquisita il 22 novembre 2018;
   valutata la necessità di procedere ad una centralizzazione della gestione del patrimonio infrastrutturale mediante la riclassificazione di numerose arterie stradali di valenza nazionale che, per quanto concerne la regione Piemonte, è pari a l. 000,6 chilometri, a fronte della declassificazione di soli 8,9 chilometri;
   segnalata la necessità di operare una correzione formale al comma 5, che si riferisce impropriamente ad «imprecisioni nei» dati, mentre dovrebbe utilizzare l'espressione «rettifiche ai»;
   richiamata l'attenzione sul fatto che l'articolo 2 dello schema effettua un rinvio normativo all'articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 ottobre 2000, il quale, nella sua formulazione letterale, riguarda il procedimento inverso a quello realizzato nel provvedimento in esame, poiché concerne il trasferimento agli enti territoriali delle risorse strumentali e organizzative, al fine di consentire a questi ultimi l'accesso ai dati e alla documentazione che originariamente era tenuta dall'Anas o dal Ministero delle infrastrutture;
   evidenziato che la dubbia portata normativa dell'articolo 2 si riverbera anche sulla formulazione dell'articolo 3, in quanto subordina l'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati all'adozione «del provvedimento di cui all'articolo 2», mentre l'articolo 2 non fa menzione ad alcun provvedimento;
   rappresentata l'esigenza di precisare, all'articolo 4, la locuzione «data del decreto» al fine di definire il riferimento temporale a partire dal quale resta di competenza della stazione appaltante l'ultimazione dei lavori per i quali sia stato pubblicato il bando di gara,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   si abbia cura di riformulare il comma 5 dell'articolo 1, sostituendo le parole: «Eventuali imprecisioni nei» con le seguenti: Pag. 134«Eventuali rettifiche ai», conformemente a quanto previsto dalla corrispondente disposizione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 febbraio 2018, recante «Revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria»;
   all'articolo 2 si verifichi la congruità del rinvio all'articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 ottobre 2000, considerato che esso concerne l'accesso di regioni ed enti locali ai dati contenuti negli albi e nei registri la cui tenuta è di competenza dell'Anas o del Ministero dei lavori pubblici;
   si verifichi la necessità di sostituire l'articolo 3 – che subordina l'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati all'adozione di un provvedimento del quale l'articolo 2 non fa tuttavia menzione – con il seguente: «L'operatività del trasferimento per i tratti di strade riclassificati è subordinata alla redazione e sottoscrizione dei verbali di consegna previsti dall'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 21 febbraio 2000»;
   all'articolo 4, si chiarisca se le parole «alla data del presente provvedimento» debbano essere riferite alla data di entrata in vigore del provvedimento o alla data di pubblicazione dello stesso.
   valuti infine il Governo l'opportunità, in prosecuzione del processo di revisione della rete stradale nazionale, di dar corso alle ulteriori richieste degli enti locali e delle Regioni riferite alle strade esistenti o in corso di realizzazione, anche con riferimento al territorio delle Regioni interessate dal precedente DPCM del 20 febbraio 2018, come, ad esempio, la «pedemontana Marche Abruzzo», per la quale si raccomanda l'assunzione di ogni utile iniziativa di propria competenza per il suo completamento.

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ALLEGATO 3

5-02212 Benamati: Interventi urgenti sulla strada statale n. 64 «Porrettana», nel tratto ubicato nel Comune di Sambuca Pistoiese.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'evento meteorologico particolarmente violento del 2 febbraio scorso ha causato il dissesto con conseguente collasso della corsia di valle al km 30+200 della SS. 64 Porrettana, la successiva compromissione della sicurezza della corsia di monte e la consequenziale interruzione della circolazione su entrambi i sensi di marcia.
  ANAS riferisce di aver prontamente avviato le attività propedeutiche alla redazione del progetto, effettuando i rilievi topografici, quelli geologici e le indagini geognostiche.
  La progettazione degli urgenti lavori di ripristino del corpo stradale franato ha previsto una fase preliminare di inquadramento geologico del sito, per il cui avvio è stato necessario attendere l'esaurimento dei movimenti del suolo. Contestualmente, è stata svolta una campagna geognostica per determinare parametri geotecnici indispensabili ai fini della progettazione dell'intervento.
  L'individuazione dell'impresa esecutrice dei lavori è avvenuta mediante lo strumento dell'accordo quadro, che ha permesso, evitando le ordinarie procedure di gara, di abbreviare i tempi necessari per l'avvio dei lavori, che in effetti sono iniziati l'11 giugno scorso.
  L'intervento in progetto prevede una prima fase di messa in sicurezza del tracciato stradale e poi la riapertura della strada a senso unico alternato, che dovrebbe avvenire entro il prossimo mese di agosto.
  I lavori urgenti di ripristino del corpo stradale franato sono finanziati con il fondo Danni ed Emergenze per un importo di circa 3,5 milioni di euro.
  Inoltre, lungo la statale ANAS ha pianificato anche ulteriori interventi per un importo complessivo di 4,6 milioni di euro.
  Tra questi si segnala che sono stati recentemente ultimati i lavori di manutenzione straordinaria per il risanamento della sovrastruttura stradale in tratti saltuari tra il km 3+450 e il km 31+110, e che le stesse lavorazioni sono in fase di attivazione in tratti saltuari tra il km 0+800 e il km 12+600.

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ALLEGATO 4

5-02272 Ficara: Ritardi, inadempienze ed errori da parte del Consorzio per le autostrade siciliane con riguardo ai lavori sul tratto autostradale che collega Cassibile e Rosolini.
5-02273 Ficara: Ritardi, inadempienze ed errori da parte del Consorzio per le autostrade siciliane con riguardo ai lavori sul tratto autostradale che collega Cassibile e Rosolini.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Rispondo congiuntamente agli atti dell'Onorevole Ficara in quanto trattano di analogo argomento.
  Come è noto, l'intera tratta da Siracusa a Rosolini oggi non è ancora sottoposta a pedaggio, anche per il mancato completamento degli investimenti da parte del CAS relativi a;
   esecuzione del tappeto di usura per circa 17 km e riqualificazione delle barriere stradali per la tratta da Cassabile a Rosolini;
   completamento delle stazioni di esazioni pedaggio di Avola e di Noto;
   esecuzione degli impianti di esazione pedaggi, compresi quelli della barriera provvisoria di Cassibile;
   completamento degli impianti elettrici, di illuminazione, segnalazione, soccorso e telecontrollo per l'intera tratta da Siracusa a Rosolini;
   esecuzione di circa 100 metri di corsia di emergenza, nel tratto tra Noto e Rosolini, per via del rinvenimento di reperti archeologici;
   illuminazione definitiva del nuovo svincolo con la strada provinciale 14.

  Per il triennio 2019-2021 la programmazione del CAS riporta:
   manutenzione ordinaria «A18 SR-Rosolini – Lavori urgenti per il ripristino della pavimentazione ammalorata», come da delibera del 26 aprile scorso, intervento in corso di progettazione per un importo pari a 266.000 euro;
   manutenzione straordinaria «Riqualificazione del tratto dello svincolo di Cassibile e di completamento dei Lotti 3, 4 e 5 della A18 Siracusa – Gela», come da delibera del 10 giugno scorso, pari a circa 16.183.264 euro e fondi da reperire.

  In particolare lo stato delle condizioni della pavimentazione è stato oggetto di ripetute contestazioni, confluite nell'atto di diffida e messa in mora del 7 settembre 2017 per n. 9 non-conformità non sanate, atto poi interamente richiamato nella contestazione del giugno 2018 per ulteriori non-conformità, anch'esse ad oggi non sanate, pari a n. 12 per il 2017 e n. 2 per il 2018.
  Recentemente, in seguito alla visita dello scorso 14 maggio effettuata dai tecnici dell'Ufficio Ispettivo Territoriale di Catania su entrambe le direzioni della tratta Siracusa-Rosolini, sono state contestate al CAS ulteriori n. 15 non-conformità relative al persistente stato di ammaloramento della pavimentazione e intimato al Concessionario di adottare urgentemente ogni necessaria misura e/o Pag. 137provvedimento atti a garantire idonee condizioni per la sicurezza della circolazione autostradale ivi contemplandosi l'eventuale interdizione, anche parziale, al transito.
  Il 3 luglio scorso il MIT ha svolto una visita di verifica di ottemperanza alle predette non-conformità, che tuttavia non erano state risolte, né alcuna misura segnaletica e/o di interdizione era stata adottata. Pertanto il successivo giorno 15 è stato intimato ancora una volta al concessionario di mettere immediatamente in atto idonei provvedimenti a tutela della sicurezza della circolazione.
  Quanto poi al progetto della barriera provvisoria, questo è stato approvato da ANAS nel 2012 per un importo pari a circa 654.000 euro e realizzato nel 2014; ad oggi la barriera non è ancora utilizzabile per il mancato appalto dei relativi impianti di esazione.
  L'importo per la sua costruzione era inserito nelle somme a disposizione del progetto per i lavori di realizzazione degli impianti di esazione pedaggi dei Lotti 3, 4 e 5 – lotti relativi alla costruzione dell'autostrada da Cassibile a Rosolini – approvato da ANAS nel 2009. Ad oggi, non risulta che il CAS abbia richiesto rimborso per detto investimento.
  Tutto quanto esposto è stato oggetto di contestazione e diffida da parte del MIT sia in termini di non conformità che di ritardi nella realizzazione degli investimenti.
  Da ultimo, con il Programma di manutenzione straordinaria relativo all'anno 2019, trasmesso al MIT il 18 giugno scorso, il CAS ha previsto un intervento denominato Lavori di smontaggio e messa in sicurezza della Barriera di Cassibile per un importo pari a 274.500 euro, a valere su fondi propri. Ai fini convenzionali, il MIT è in attesa che il Consorzio, confermando l'istanza volta ad eliminare il manufatto, trasmetta gli atti e la documentazione progettuale che tenga conto in particolare della continuità della circolazione stradale.
  Concludo assicurando che le problematiche segnalate, così come tutta l'attività del CAS, continueranno ad essere oggetto di attento monitoraggio da parte del Ministero, affinché il Concessionario ottemperi agli obblighi derivanti dalla concessione, atteso che ove perdurasse lo stato di inadempimento saranno messe in atto tutte le misure convenzionalmente contemplate.

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ALLEGATO 5

5-02304 Anzaldi: Lavori per la messa in sicurezza della strada statale 407 Basentana, nel tratto Calciano-Metaponto e eventuale revisione di una gestione commissariale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come è noto, l'itinerario Basentano è costituito dal raccordo R.A. 05 Sicignano – Potenza e dalla SS 407 Basentana, che in effetti è stata realizzata con due corsie per senso di marcia e senza spartitraffico centrale dal km 40+00 al km 100+00.
  Al riguardo ANAS comunica che a partire dal prossimo settembre, con un importo di circa 27 milioni di euro, verranno realizzati i lavori per l'installazione dello spartitraffico lungo le seguenti chilometriche:
   dal km 40+320 al km 42+220;
   dal km 43+780 al km 45+200;
   dal km 46+400 al km 48+400.

  Inoltre, sono in fase di gara i lavori per l'installazione dello spartitraffico dal km 42+200 al km 43+780 e dal km 50+400 al km 64+400, per un investimento di circa 43 milioni di euro.
  Infine ANAS ricorda che l'itinerario Basentano è inserito nel progetto di riqualificazione dell'Intesa Generale Quadro tra il Governo e la Regione Basilicata, finanziato anche con il Patto per lo Sviluppo della Regione Basilicata.
  Da parte propria la società continua a lavorare per la riqualificazione del raccordo e della statale suddividendo gli interventi in stralci per ragioni di ordine tecnico.