CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 luglio 2019
216.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-02420 Licatini: Verifica della corretta esecuzione delle opere da parte del concessionario dell'area demaniale sita sul litorale di Capo Feto, nel comune di Mazara del Vallo.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Per quanto riferiscono i competenti uffici del Ministero, all'esito della Conferenza dei servizi avviata per la concessione demaniale marittima in favore della società Mariconsult per la gestione di un gasdotto tra l'Italia e la Tunisia, la determina del 30 settembre 2014 approvava la suddetta concessione per una durata di 30 anni.
  Nell'esprimere parere positivo alla concessione, il Ministero prescriveva che in caso di effettivo [...] accertamento del rapporto causale tra l'opera ed i fenomeni di degrado e modificazione del litorale riscontrati, venissero posti in essere gli interventi più opportuni finalizzati alla eliminazione o alla mitigazione degli effetti negativi, nonché al risarcimento di quanto speso dalle pubbliche amministrazioni allo stesso scopo.
  Nelle premesse della determina, si precisava che, dalla documentazione esaminata in conferenza di servizi, non era emerso senza possibilità di dubbi il rapporto causale tra la costruzione e la gestione delle opere e i fenomeni erosivi sulla costa, né era stato mostrato un mutamento patologico degli ecosistemi protetti.
  Pertanto, l'articolo 6 dell'atto formale n. 55/2016 stipulato in data 29 novembre 2016, e relativo decreto approvativo n. 61/2017, prevede a carico della concessionaria gli interventi finalizzati all'eliminazione o mitigazione degli effetti derivanti dall'esercizio della concessione, comprensivi di eventuali risarcimenti di lavori, allo scopo già effettuati, in caso di effettivo accertamento del rapporto causale tra l'opera ed i fenomeni riscontrati.
  Il medesimo articolo 6 stabilisce che è onere delle amministrazioni beneficiarie del risarcimento o delle amministrazioni preposte alla tutela dei luoghi presentare la documentazione probatoria del rapporto causa-effetto fra la costruzione e l'esercizio dell'opera in esame ed il mutamento nella geomorfologia costiera, nonché i danni a seguito di esso prodottisi.
  Tuttavia lo scorso 12 giugno i competenti uffici del Ministero hanno attivato una procedura volta ad accertare il nesso di causalità tra la realizzazione e l'esercizio delle opere ed i fenomeni riscontrati nel litorale, interessando l'Autorità Marittima, il Provveditorato Interregionale per la Sicilia e la Calabria, l'Agenzia del Demanio competente.
  A conclusione di tale attività istruttoria si potrà richiedere alla Concessionaria, se del caso, di provvedere al ripristino delle condizioni ante-operam e all'eventuale risarcimento degli interventi sin qui già eventualmente espletati.

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ALLEGATO 2

5-02421 Lucchini: Predisposizione della analisi costi-benefici per la tratta autostradale da Rubiera a Sassuolo e tempi per la realizzazione delle opere.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il nuovo collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo consiste nella realizzazione di un raccordo autostradale dall'intersezione tra la A22 («autostrada del Brennero») e la A1 («autostrada del Sole») in località Campogalliano alla S.S. 467 «Pedemontana» nei pressi dell'abitato di Sassuolo.
  L’iter burocratico dell'opera si è di fatto concluso con l'emanazione del decreto interministeriale MIT-MEF del 24 maggio 2018, una settimana prima che si insediasse il nuovo Governo.
  Il progetto è articolato in 3 lotti funzionali:
   1. il primo lotto comprende il raccordo con la tangenziale di Modena e il primo tronco del nuovo collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo dall'innesto A1-A22 fino al suddetto raccordo; l'entrata in esercizio del presente lotto è ad oggi prevista all'anno 2021;
   2. il secondo lotto comprende il raccordo di collegamento con la tangenziale di Rubiera e il secondo tronco del nuovo collegamento autostradale dall'innesto con il raccordo per Modena fino al raccordo con la suddetta tangenziale; l'entrata in esercizio del presente lotto è prevista ad oggi all'anno 2022;
   3. il terzo lotto prevede il completamento dell'Asse principale del nuovo collegamento autostradale, dall'innesto con il raccordo per la tangenziale di Rubiera fino alla S.S. 467 «Pedemontana» nei pressi dell'abitato di Sassuolo; l'entrata in esercizio del presente lotto è prevista ad oggi all'anno 2023.
   Il progetto comprende anche la realizzazione della citata tangenziale di Rubiera il cui progetto definitivo è all'esame del Ministero.

  Considerato il lungo tempo trascorso dall'avvio delle procedure di gara, il Ministero ha ritenuto necessario un aggiornamento dell'analisi costi-benefici per verificare l'adeguatezza dell'opera. Tale analisi, svolta dalla Struttura tecnica di missione sull'intero collegamento, pubblicata sul sito del dicastero lo scorso 21 marzo si è conclusa con esito positivo.
  Un ulteriore approfondimento, che non ha determinato la rivalutazione complessiva dell'intero progetto, ha avuto lo scopo di valutare indicatori di redditività economica in relazione alla realizzazione del terzo lotto.
  Si precisa che le analisi sopra descritte sono state svolte contestualmente all'iter procedimentale dell'opera.
  In relazione al progetto della tangenziale di Rubiera, il cui tracciato è attualmente previsto a sud del comune, risulta che alcuni enti locali, interessati alla realizzazione della tangenziale, abbiano recentemente mostrato interesse alla revisione del tracciato.
  In particolare il riconfermato sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi del partito democratico, al pari di altri candidati sindaco tra cui quelli del Movimento 5 Stelle e della Lega, lo scorso 29 aprile Pag. 102avevano sottoscritto un impegno con comitati locali per convocare un tavolo tecnico entro il 30 settembre per riconsiderare l'ipotesi che il tracciato fosse posto a nord del comune di Rubiera.
  Il Ministero resta disponibile ad esaminare eventuali proposte migliorative del progetto avanzate, nelle sedi e modi opportuni, dagli enti locali interessati alla realizzazione della tangenziale.

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ALLEGATO 3

5-02422 Morassut: Indicazione dei contenuti della relazione tecnica che configurano la responsabilità di ASPI e consentirebbero la revoca della concessione.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Ricordo che nell'immediatezza del triste evento del crollo del ponte Morandi il MIT ha contestato alla società Autostrade per l'Italia un grave inadempimento agli obblighi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, e di custodia dell'infrastruttura affidatale. Successivamente ha nominato sia una Commissione ispettiva ministeriale per accertare le possibili cause dell'evento sia un Gruppo di lavoro interistituzionale per fornire un supporto giuridico alla competente Direzione generale nella fase procedimentale e redigere motivato parere sulle possibili implicazioni, sotto il profilo giuridico, delle condotte o delle omissioni di ASPI.
  Quanto richiesto dagli interroganti, ovvero i contenuti della citata relazione tecnica della commissione che configurano la sussistenza delle condizioni per la revoca della concessione ad Aspi, compreso il riferimento alla definizione delle responsabilità del concessionario e alle valutazioni circa i possibili rischi per lo Stato derivanti da un contenzioso giudiziari sono già consultabili sul sito web del Ministero e potranno contribuire a determinare le opportune decisioni in ordine alle sorti della concessione, tutto nell'ambito del lavoro più complessivo svolto dal Ministero nell'ottica dell'interesse pubblico e della sicurezza dei cittadini per quanto riguarda il riequilibrio dei rapporti tra Stato concedente dei beni pubblici e concessionari privati che rappresenta una delle nostre principali linee di indirizzo politico.

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ALLEGATO 4

5-02423 Gagliardi: Mancata riduzione dei pedaggi sulle tratte liguri delle autostrade A7, A10 e A26 a favore di lavoratori e studenti ivi residenti.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In premessa ricordo che, a seguito del crollo del viadotto Polcevera, la concessionaria Autostrade per l'Italia ha applicato la liberalizzazione del pedaggio sulle tratte dell'area cittadina genovese e specificamente sui percorsi autostradali con entrata e uscita da Genova Ovest a Genova Bolzaneto, da Genova Prà a Genova Aeroporto, da Genova Prà a Genova Pegli, e viceversa.
  Dal 21 agosto 2018 è stato inoltre sospeso il pagamento per i percorsi con entrata e uscita da Genova Ovest a Genova Est e da Genova Est a Genova Bolzaneto, e viceversa, come richiesto dal comune di Genova per decongestionare il traffico cittadino.
  Dal successivo 6 settembre è stato esteso il perimetro territoriale di riferimento per l'applicazione dell'iniziativa di esenzione del pedaggio nelle tratte sopra dette.
  In particolare:
   l'esenzione dal pagamento del pedaggio per l'intera tratta Genova Prà – Genova Pegli – Genova Aeroporto è applicata anche a coloro che provengono dalle entrate autostradali a ponente fino ad Albisola e Ovada, e viceversa;
   l'esenzione per l'intera tratta di Genova Bolzaneto – Genova Ovest – Genova Est è applicata anche a coloro che provengono dalle entrate autostradali della A7 e A12 comprese tra i caselli di Vignole e Sestri Levante, e viceversa.

  Inoltre per il tragitto autostradale necessario a bypassare l'interruzione – circa 120 km aggiuntivi – il pedaggio da corrispondere è rimasto invariato rispetto a quello dell'ex tragitto che prevedeva il passaggio sul viadotto crollato.
  Concludo informando che, a meno dei suddetti tratti esenti da pedaggio, per l'intera rete in concessione ad Autostrade per l'Italia l'incremento tariffario previsto dalla vigente convenzione con decorrenza 1o gennaio 2019 è tuttora sospeso.