CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 maggio 2019
189.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese (Atto n. 81).

RILIEVI DELIBERATI DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese (Atto n. 81);
   premesso che:
    l'articolo unico dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dispone, al comma 1, la ripartizione nell'arco di tempo 2019-2033 delle risorse di cui al Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese, istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze;
    il riparto del citato Fondo è disposto con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri interessati, da adottare entro il 31 gennaio 2019, sulla base di programmi settoriali presentati dalle Amministrazioni centrali dello Stato per le materie di propria competenza;
    la proposta di riparto del Fondo – come chiarito dalla relazione governativa che accompagna l'atto – è stata definita anche tenendo conto delle richieste formulate dalle Amministrazioni centrali dello Stato;
   rilevato che:
    al dicastero della difesa sono nel complesso assegnati 5.800 milioni di euro per il periodo dal 2019 al 2033 e dall'esame dell'assegnazione delle risorse ai vari ministeri, si evince che la maggior parte delle risorse sono assegnate al Ministero delle infrastrutture e trasporti (37,7 per cento), seguito dal Ministero dello sviluppo economico (16,8 per cento), dal Ministero della difesa (13,6 per cento) e da quello dell'istruzione (9,42 per cento);
    preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo che ha precisato che:
    le risorse assegnate dal Fondo ai dicasteri della difesa e dello sviluppo economico per gli investimenti nel Comparto saranno indirizzate principalmente per dare massima priorità ai programmi relativi al mantenimento delle principali linee operative della Difesa al fine di garantire l'operatività delle Forze e degli assetti attuali, alla risoluzione delle criticità programmatiche dei precedenti esercizi finanziari e completamento dei programmi già avviati, alla razionalizzazione delle infrastrutture e prosecuzione delle bonifiche ambientali, al potenziamento della capacità di operare nel dominio cibernetico, al sostegno della ricerca tecnologica coerentemente con le esigenze capacitive e le priorità delle Forze armate e, infine, ai programmi relativi alla cooperazione strutturata permanente europea (PESCO), nel più ampio quadro delle iniziative europee di sostegno alle industrie della Difesa e di sviluppo di capacità, in Pag. 33partnership, volte a promuovere una crescente integrazione di risorse e capacità tra i Paesi membri;
    si prevede in particolare l'avvio, sin dal 2019, di interventi a supporto di mezzi e sistemi impiegati nella dimensione terrestre, navale ed aerea per un importo complessivo di oltre 1,5 miliardi di euro in 15 anni al fine di garantire l'efficienza dei sistemi impiegati dai nostri militari nei vari teatri operativi e che verranno allocate risorse anche a supporto della funzione sicurezza del territorio dell'Arma dei carabinieri, tese ad ottimizzare il dispositivo di mobilità terrestre, per il controllo del territorio e per l'ordine e sicurezza pubblica, per un importo di circa 400 milioni;
    con riferimento alle risorse di attesa allocazione sui fondi del Ministero dello sviluppo economico, queste saranno in gran parte destinate a dare continuità ai programmi già avviati sulla base dei finanziamenti di cui al comma 1072 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio 2018) e al comma 140 della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) e, in particolare, ai programmi Cosmo Sky Med 2a generazione, sommergibili U212 NFS, Veicolo Blindato Medio, programma NH-90, nuovo elicottero da esplorazione e scorta (NEES), Fregata Europea Multi-Missione (FREMM), velivoli addestratori T-345 e T-346;
    in relazione all'obiettivo della razionalizzazione delle infrastrutture sono previsti investimenti per circa 350 milioni di euro, mentre sono previsti investimenti per circa 170 milioni di euro nel settore delle bonifiche ambientali;
    con riferimento all'ambito cibernetico, si prevede lo sviluppo di un complesso di misure e strumenti, a forte connotazione interforze, interministeriale e inter-agenzia, a supporto degli obiettivi istituzionali della Difesa nonché programmi di ammodernamento e di potenziamento della info-struttura utilizzata dalla Difesa medesima. Nel complesso il totale degli interventi assomma a circa 300 milioni di euro;
    con riguardo ai programmi relativi alla cooperazione strutturata permanente europea (PESCO) le risorse sosterranno principalmente il programma Military Space Situational Awareness Network che prevede lo sviluppo di una sinergia di livello europeo per il potenziamento della capacità di monitoraggio dello spazio e il programma European High Atmosphere Airship Platform (EHAAP) relativo al futuro sviluppo di piattaforme stratosferiche connotate da una straordinaria persistenza;
    la situazione dettagliata ed esaustiva sui programmi di ammodernamento e rinnovamento dello Strumento militare sarà delineata nell'ambito del redigendo Documento Programmatico Pluriennale per il triennio 2019-2021 (DPP);
   delibera di formulare i seguenti rilievi:
    a) provveda quanto prima il Governo a presentare alle Camere il Documento programmatico pluriennale 2019-2021, al fine di consentire la piena conoscibilità delle modalità di riparto delle risorse assegnate alla Difesa dallo schema di decreto in titolo;
    b) valuti il Governo di ripartire le risorse al fine di soddisfare le esigenze delle Forze armate e di investire in programmi che assicurino una maggiore competitività del nostro Paese in ambito europeo, anche tenendo conto delle ricadute occupazionali e tecnologiche per il nostro Paese.

Pag. 34

ALLEGATO 2

Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo. (Nuovo testo base C. 875 Corda e abbinate C. 1060 Maria Tripodi e C. 1702 Pagani).

EMENDAMENTI APPROVATI

ART. 11.

  All'articolo 11, comma 1, sostituire le parole: riconosciute a livello nazionale con le seguenti: considerate rappresentative a livello nazionale.
11. 100. La Relatrice.

ART. 15.

  All'articolo 15, comma 1, alinea, aggiungere in fine le parole: nelle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari.
15. 100. La Relatrice.

ART. 17.

  All'articolo 17, comma 1, lettera a), sostituire la parola: normative con la seguente: legislative.
17. 100. La Relatrice.

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ALLEGATO 3

Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo. (Nuovo testo base C. 875 Corda e abbinate C. 1060 Maria Tripodi e C. 1702 Pagani).

CORREZIONE DI FORMA APPROVATA

ART. 16.

  All'articolo 16, comma 2-bis, sostituire le parole: dei sindacati militari nazionali con le seguenti: delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari.

  Conseguentemente, dopo le parole: materie di aggiungere la seguente: loro e sopprimere le seguenti parole: dell'associazione professionale a carattere sindacale.