CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 maggio 2019
183.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-00271 Paita: Iniziative per il miglioramento dei servizi offerti presso la stazione ferroviaria di La Spezia.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Per quanto riferisce Rete Ferroviaria Italiana, l'importante impianto di stazione di La Spezia Centrale è stato inserito nel progetto aziendale denominato Easy & Smart Station, che prevede il potenziamento infrastrutturale e digitale delle stazioni.
  Al fine di migliorare l'accessibilità dei viaggiatori ai treni sono stati realizzati interventi di innalzamento a 55 centimetri del 3o e 4o marciapiede, secondo gli standard europei, anche dotandoli di percorsi ipovedenti e di mappe e targhe tattili. Inoltre è stato realizzato un restyling delle pensiline a copertura di questi marciapiedi.
  L'inizio dei lavori di rialzamento del 2o marciapiede è previsto per la fine del corrente anno.
  Per gli ascensori, sono stati realizzati lavori per sostituire le piattaforme elevatrici esistenti, di portata limitata, con nuovi ascensori di ultima generazione aventi capienza fino a 8 persone e portata di 630 chilogrammi.
  Gli ascensori sul 2o, 3o e 4o marciapiede sono attivi già dalla scorsa estate, mentre l'ascensore sul 1o marciapiede è stato aperto al servizio pubblico lo scorso 28 marzo.
  Per quanto concerne i bagni pubblici, questi hanno orario di apertura al pubblico 07.00-21.00, con presidio fisso ad opera della ditta di pulizie. Tale presidio garantisce elevati livelli di decoro e periodici sopralluoghi per verificare tempestivamente la necessità di eventuali interventi di manutenzione.
  Infine, RFI ricorda che la biglietteria di stazione è aperta al pubblico con orario ampio dalle ore 6.00 alle 20.30, oltre a 9 biglietterie automatiche self service dislocate in luoghi diversi della stazione.

Pag. 112

ALLEGATO 2

5-00328 Bergamini: Gravi carenze relative alla sicurezza e ai controlli presso la stazione ferroviaria di Carrara Avenza.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Per quanto riferisce Rete Ferroviaria Italiana (RFI), la località di servizio di Carrara-Avenza è una fermata per servizio viaggiatori della linea ferroviaria Tirrenica ubicata fra le stazioni di Massa Zona Industriale e Sarzana che – come tutte le località di servizio di questa tipologia – non è presenziata da alcun operatore ferroviario se non il personale dei treni al momento della fermata. Nella località è comunque presente e attivo un sistema di videosorveglianza che inquadra gli ambienti aperti al pubblico: sala d'attesa, 1o marciapiede lato Roma (attualmente non funzionante e in corso di sostituzione) e 2o marciapiede lato Genova. Inoltre, possono essere effettuati controlli dal personale Polfer, anche in esito a segnalazioni da parte degli operatori ferroviari.
  Per quanto concerne l'analisi degli eventi pericolosi registrati nella Banca Dati Pericoli dal 2010 ad oggi, nella località di Carrara-Avenza non vi è stata una ripetitività significativa fino all'episodio con conseguenze mortali del 27 luglio 2018. Pertanto tale località non è stata individuata come prioritaria per l'installazione di barriere da cantiere nell'interbinario quale deterrente di indebiti attraversamenti dei binari; al riguardo preciso che nelle località prioritarie – dove tali barriere sono già state installate o in corso di installazione – nel periodo considerato (dal 2010 ad oggi) si contano circa 20/40 eventi.
  Analogamente, nelle tratte afferenti alla località di Carrara-Avenza, l'analisi degli eventi pericolosi registrati nella citata Banca Dati nel medesimo periodo non ha evidenziato una ripetitività significativa fino all'episodio con conseguenze mortali del 23 luglio 2018. Come accertato, la vittima camminava lungo la massicciata, in prossimità del binario pari e ben oltre la fine dei marciapiedi, in una zona interdetta ai viaggiatori, come anche indicato dalla cartellonistica di divieto ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 753 del 1980 presente in loco.
  Tuttavia, in esito a tale episodio, alla segnalazione della Polfer del 25 luglio, nonché ad un interessamento informale della Prefettura di Massa-Carrara del successivo 3 agosto, RFI ha provveduto a realizzare un breve tratto di recinzione sul rilevato ferroviario lato binario pari al fine di evitare l'utilizzo di percorsi indebiti lungo la massicciata, anche piuttosto lunghi (150-200 metri circa), al fine di discendere dal rilevato ferroviario e raggiungere un vicino parcheggio, ubicato nei pressi di una strada comunale in prossimità del ponte ferroviario su via XX settembre a Carrara.

Pag. 113

ALLEGATO 3

5-01446 Gallinella: Riavvio urgente dei corsi di formazione per gli ispettori dei centri di revisione dei veicoli a motore.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Nella seduta del 17 aprile 2019 la Conferenza Stato regioni ha sancito l'Accordo relativo ai criteri di formazione dell'ispettore dei centri di controllo privati autorizzati all'effettuazione della revisione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, di cui all'articolo 13 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 19 maggio 2017.
  In forza di tale Accordo, le regioni hanno competenza ad organizzare ed avviare i corsi di formazione teorico-pratici.
  Ai fini della piena operatività delle previsioni comunitarie nel nostro ordinamento, residua la disciplina attuativa dell'articolo 14, sulla supervisione con scadenza gennaio 2023. La supervisione sarà anticipata limitatamente agli esami, come previsto nell'accordo.
  Infine, rimane la sostituzione dell'ex-Responsabile tecnico (decreto ministeriale 30 aprile 2003), che rimane vigente, per effetto della deroga prevista dall'articolo 13-bis, comma 1 del decreto-legge 25 luglio 2018 n. 91, con l'accordo, all'articolo 9, si è stabilito che prima della decadenza della proroga l'attività sarà disciplinata con decreto di questa Amministrazione.

Pag. 114

ALLEGATO 4

5-01652 Anzaldi: Iniziative volte a chiarire i rischi connessi all'utilizzo del Boeing 737 Max-8 da parte delle compagnie aeree.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  A seguito dell'incidente del Boeing 737 Max-8 in Etiopia, già il 12 marzo l'ENAC ha disposto, per motivi precauzionali, la chiusura dello spazio aereo italiano a tutti i voli commerciali operati con tale tipologia di aeromobile.
  Inoltre lo stesso Ente ha ricordato che tutti i velivoli Boeing sono certificati dalla FAA (Federal Aviation Administration), ente americano per l'aviazione civile e che le certificazioni degli aeromobili che operano nelle flotte europee sono convalidate dall'BASA, l'autorità europea per la sicurezza aerea.
  Infatti la responsabilità primaria sul processo di valutazione dell'adeguatezza delle azioni identificate e messe in atto dalla Boeing e dalla FAA è in capo all'EASA, mentre l'ENAC segue l'evoluzione della situazione partecipando con i propri specialisti alle varie iniziative di natura tecnica messe in atto.
  L'inchiesta sull'accaduto è condotta dalle autorità etiopiche con il supporto del National Transportation Safety Board in quanto l'aeromobile è stato progettato e costruito negli Stati Uniti; l'EASA ha offerto la propria assistenza a sostegno dell'indagine e l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha designato un proprio investigatore, in qualità di osservatore, che opererà nei limiti consentiti dall'ordinamento internazionale.
  Per quanto riferisce l'EASA l'inchiesta è tuttora in corso ed è troppo presto per trarre conclusioni sulla causa dell'incidente.
  Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, attraverso l'ENAC – autorità unica di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell'aviazione civile in Italia – continuerà a vigilare sull'evolversi dell'inchiesta e sulle azioni ed iniziative che potrebbero essere intraprese da altri paesi, dagli organismi internazionali di settore e dalla società costruttrice del velivolo Boeing 738 Max.

Pag. 115

ALLEGATO 5

5-01943 Grippa: Iniziative urgenti in tema di revisione degli etilometri e abilitazione di banchi di prova sul territorio nazionale.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  L'attività in materia di controlli iniziali e periodici degli etilometri, in capo al Centro Superiore Ricerche e Prove Autoveicoli e Dispositivi di Roma (C.S.R.P.A.D.) del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è stata riattivata a pieno ritmo dallo scorso mese di aprile, mediante l'acquisto di due banchi prova etilometri di nuova generazione che pienamente conformi alla disciplina metrologica, non utilizzando idrogeno nella miscela di test, sono anche più soddisfacenti sotto un profilo di sicurezza degli operatori.
  I due banchi sono stati immessi nel ciclo di attività, consentono di verificare gli etilometri sia in maniera manuale che automatica e quest'ultima, con tempi più rapidi e a ciclo continuo.
  Inoltre, essendo in fase conclusiva la procedura per l'attività di collaborazione e supporto tecnico da parte di figure professionali dedicate con la società Studiare Sviluppo srl, società in house del MEF, sarà incrementata anche la quantità delle verifiche.
  Per quanto sopra, si ritiene che la fase critica e le difficoltà operative in materia di controlli sia iniziali che periodici degli etilometri siano state ampiamente superate.
  Circa il numero di etilometri il Ministero della difesa comunica che il parco etilometri certificati, in dotazione all'Arma dei Carabinieri, è costituito da 931 apparati: 272 in fase di revisione presso il Centro Prove Autoveicoli di Milano per la visita annuale obbligatoria.
  Quanto agli etilometri in dotazione alla Polizia Stradale il Ministero dell'interno informa che ammontano a 867, di cui attualmente 256 inviati presso il Centro Prove di Milano per la visita periodica annuale o presso la casa costruttrice per interventi di manutenzione.
  Da ultimo il Ministero dell'interno precisa che il comunicato sulla pagina web della Polizia di Stato, citato dagli Onorevoli interroganti, si riferisce ai soli controlli eseguiti nel corso di attività mirate per il contrasto della guida in stato di ebbrezza alcolica o in stato di alterazione dovuta all'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, e che, invece, nel corso del 2018, sono stati operati complessivamente 1.297.382 controlli con etilometri e/o precursori da parte della Polizia Stradale.