CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 aprile 2019
173.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

DL 27/2019 – Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale e per l'emergenza nello stabilimento Stoppani, sito nel comune di Cogoleto. C. 1718 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge n. 27/2019 recante Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale e per l'emergenza nello stabilimento Stoppani, sito nel comune di Cogoleto (C. 1718 Governo);

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 2

5-00899 Rosso: Sulle iniziative per tutelare i consumatori dalla obsolescenza programmata degli apparecchi smartphone.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Rispondo all'atto in discussione, riguardante i procedimenti sanzionatori avviati dall'Autorità Garante della Concorrenza e del mercato nei confronti delle società Samsung Italia S.p.A. e Apple Distribution International per la violazione degli articoli 10, 11 e 22 del Codice del Consumo (decreto legislativo n. 206 del 2005).
  Preliminarmente, si osserva che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), è individuata dall'articolo n. 27 del Codice del Consumo quale Autorità competente di riferimento in materia di pratiche commerciali scorrette, con pregnanti poteri inibitori, di accertamento e sanzionatori.
  Va, altresì, precisato l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, rispetto a tali situazioni sanzionatorie, si limita alla fornitura di un parere, in relazione al mezzo utilizzato per la diffusione della pratica commerciale indicata.
  Nei procedimenti in argomento, l'AGCOM ha riferito di essersi limitata a rendere i pareri richiesti dall'AGCM, in ragione della diffusione delle pratiche commerciali dei due operatori coinvolti (Samsung e Apple), attraverso la rete Internet.
  Fatta questa premessa, riguardo ai quesiti specifici posti dagli Interroganti e, in particolare, al fenomeno della cosiddetto, «obsolescenza programmata», è opportuno segnalare la proposta di direttiva «Modernisation Directive», presentata dalla Commissione europea l'11 aprile 2018, nell'ambito del pacchetto legislativo « New deal for consumers» (la cui approvazione si può prevedere entro l'imminente scadenza dell'attuale legislatura comunitaria).
  Tale proposta – con cui si intende modificare, tra l'altro, anche la direttiva 2005/29/CE, relativa alle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno – stabilisce i criteri per l'irrogazione delle sanzioni da parte delle Autorità; viene anche previsto che queste ultime, al fine di determinare l'importo delle sanzioni pecuniarie, sarebbero tenute a prendere in considerazione il fatturato del professionista inadempiente, gli utili netti, così come eventuali sanzioni pecuniarie inflitte per la stessa violazione in altri Stati membri.
  Nel testo indicato è, inoltre, previsto che, in caso di «infrazioni diffuse» e «infrazioni diffuse aventi una dimensione unionale» gli Stati Membri dovranno prevedere nel loro diritto nazionale sanzioni pecuniarie il cui importo massimo sia almeno pari al 4 per cento del fatturato del professionista inadempiente nello Stato Membro o negli Stati Membri interessati.
  Nell'ambito dell'esame – tuttora in corso – della suddetta proposta di direttiva, su tale specifico punto l'Italia ha rilevato l'opportunità di far riferimento al «fatturato globale d'impresa», in quanto il medesimo rappresenta la reale capacità economico finanziaria della stessa impresa (tenuto conto della sua definizione comunitaria).
  In conclusione, si precisa che questa è solo una delle possibili iniziative che il Ministero dello sviluppo economico sta ponendo in essere in tale ambito, anche al fine di garantire il rispetto dei diritti dei consumatori e più adeguate tutele contro le condotte illecite segnalate.

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ALLEGATO 3

5-00925 Ferri: Sul futuro industriale dello stabilimento Sanac di Massa.
5-01634 Ferri: Sul futuro industriale dello stabilimento Sanac di Massa.

TESTO DELLA RISPOSTA CONGIUNTA

  Rispondo congiuntamente agli atti in esame, essendo gli stessi riferibili alla stessa problematica.
  Preliminarmente, vorrei evidenziare che, la procedura di cessione dei complessi aziendali di SANAC, inizialmente avviata unitamente alle altre società facenti capo al Gruppo l'Ilva in amministrazione straordinaria, a seguito dell'emergente interesse del mercato, è stata effettuata da parte dei Commissari straordinari attraverso una procedura selettiva autonoma e separata.
  Tale procedura di cessione di SANAC, avviata fin dal maggio 2017 mediante pubblicazione sulla stampa quotidiana di un invito a manifestare interesse, si è protratta fino al 5 dicembre 2018, termine da ultimo prorogato per la presentazione di offerte vincolanti.
  A tale data è pervenuta una sola offerta vincolante da parte di Arcelor Mittal Italy Holding S.r.L, di cui ritengo utile riportare di seguito gli elementi essenziali:
   il prezzo complessivo offerto, pari a euro 30.000.000,00, è risultato superiore al valore di perizia;
   l'assunzione di un numero minimo di 350 lavoratori dipendenti, sui 379 attualmente impiegati da SANAC (347 sono a tempo indeterminato e 32 a tempo determinato). La società si è resa anche disponibile ad assumere gli ulteriori lavoratori che attualmente sono alle dipendenze a tempo determinato;
   la garanzia bancaria autonoma a prima richiesta, d'importo pari a euro 1.000.000,00 a garanzia del puntuale ed esatto adempimento di tutti gli impegni assunti;
   l'acquisto tramite una NewCo, interamente controllata da Arcelor Mittal Italy;
   l'impiego di capitale proprio per il pagamento del prezzo offerto (30 milioni), ai fluissi operativi derivanti dalla gestione;
   di dar corso a investimenti, nel primo biennio, per circa 8 milioni di euro.

  I Commissari, all'esito delle proprie valutazioni, hanno pertanto richiesto l'aggiudicazione dei complessi aziendali di SANAC in favore di ArcelorMittal Italy Holding ed in data 16 gennaio 2019 anche il Comitato di sorveglianza ha espresso il proprio parere favorevole a tale aggiudicazione.
  Successivamente, con decreto del Ministro dello sviluppo economico in data 12 marzo 2019 i Commissari straordinari sono stati autorizzati ad accettare detta offerta.
  Voglio aggiungere, infine, che il 4 aprile scorso si è svolto presso il Ministero dello sviluppo economico un incontro richiesto dalle Segreterie Nazionali e Territoriali insieme al Coordinamento delle RSU del Gruppo Sanac con i Responsabili aziendali e i vertici della Struttura Commissariale per l'esame dello stato di avanzamento della procedura di cessione.
  Nel corso dell'incontro si è venuti a conoscenza che la sottoscrizione del contratto di vendita è prevista entro la prima settimana di maggio.Pag. 101
  Successivamente e in parallelo si svolgeranno le procedure relative al superamento delle cosiddette condizioni sospensive, ovvero: l'espletamento delle procedure di consultazione sindacale ed al raggiungimento della sottoscrizione dell'intesa medesima da parte dei sindacati, il rilascio delle autorizzazioni Antitrust, ai sensi della normativa in materia di controllo delle concentrazioni tra imprese da parte delle competenti Autorità di Concorrenza.
  L'obiettivo che il Mise vuole perseguire è dunque quello di pervenire alla conclusione dell'intero processo di vendita entro il prossimo mese di settembre nell'interesse dei lavoratori e della continuità aziendale.

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ALLEGATO 4

5-01135 Galantino: Sul piano industriale della Universo Salute S.r.l.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come noto all'interrogante, con istanza di accesso agli atti ai sensi della legge 241/90 l'onorevole interrogante ha chiesto di poter visionare il piano industriale della società Universo Salute S.r.L, resasi cessionaria dei complessi aziendali dalla Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza in amministrazione straordinaria.
  Gli uffici competenti del Ministero dello sviluppo economico, all'esito dell'istruttoria svolta e tenuto conto delle osservazioni dei controinteressati, con provvedimento del 15 giugno 2018, hanno ritenuto di non poter accogliere detta richiesta di accesso ai sensi della già citata legge 241/90, atteso che il documento in parola conteneva «segreti tecnici non divulgabili, in quanto espressione di know-how industriale ed economico».
  Tuttavia, al fine di assicurare la massima trasparenza e collaborazione istituzionale, il Ministero dello sviluppo economico ha chiesto alla società Universo Salute di predisporre un documento chiaro che pur riproducendo dettagliatamente i contenuti del piano industriale proposto, fosse redatto in modo tale da contenere dati divulgabili e accessibili da parte dei soggetti interessati.
  La società, a seguito di sollecito, ha prodotto una breve risposta nella quale venivano riportati in modo sintetico i principali punti del piano industriale.
  Con un'ulteriore nota, in data 11 marzo 2019, a seguito di rinnovo della richiesta da parte dell'on. Galantino, sono stati dunque illustrati i principali punti del piano industriale così come trasmessi dalla predetta società.
  Al contempo, al fine di garantire maggiore trasparenza e accessibilità al documento richiesto, seppur nel rispetto dei limiti soprarichiamati, è stata nuovamente sollecitata la società Universo Salute ad inviare un piano industriale di maggior dettaglio.
  Sarà cura del Ministero dello sviluppo economico, qualora lo stesso dovesse pervenire presso gli uffici del Ministero dello sviluppo economico, informare prontamente l'Onorevole interrogante, a riguardo, anche al fine di addivenire prontamente a soluzioni tese a garantire i lavoratori e assicurare l'attività su tutto il territorio.