CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 aprile 2019
172.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO

5-01793 De Lorenzo: Iniziative volte a garantire una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori da parte dell'Ispettorato del lavoro, con particolare riguardo alla posizione dei dipendenti di società partecipate.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alle questioni poste dall'Onorevole interrogante si rappresenta che il Ministero del Lavoro ha avviato un'ampia istruttoria, chiedendo elementi al Comune di Napoli, all'Ispettorato Nazionale del Lavoro ed al Ministero della Giustizia.
  Si segnala preliminarmente che il Comune di Napoli non ha provveduto ad inviare alcun elemento di risposta.
  Di converso, l'Ispettorato Nazionale del Lavoro ha rappresentato che la vicenda in oggetto concerne il passaggio di un gruppo di lavoratori, a seguito di trasferimento d'azienda fra due partecipate del comune di Napoli, ed in particolare dalla società per azioni Napoli Sociale alla società per azioni Napoli Servizi.
  Infatti, la società Napoli Sociale in data 11 aprile 2016 disponeva lo scioglimento e la liquidazione volontaria della società.
  La Giunta Comunale, in data 14 aprile 2016, proponeva al Consiglio Comunale la presa d'atto della attivazione della procedura di liquidazione ed il Comune disponeva l'affidamento dei servizi welfare, già erogati dalla Napoli Sociale, alla Napoli Servizi.
  Il 25 maggio 2016, il Consiglio Comunale adottava la delibera con la quale si procedeva all'affidamento, in regime di in house providing, operativo dal 1o ottobre 2016, delle attività afferenti il settore del welfare alla Napoli Servizi.
  Successivamente, nel mese di novembre, i lavoratori della Napoli Sociale, sottoscrivevano – dinanzi alla Direzione Territoriale del Lavoro di Napoli – il processo verbale di conciliazione a carattere novativo nel quale manifestavano la palese volontà delle parti di estinguere il rapporto preesistente e di crearne uno nuovo, definendone forma e contenuto.
  Nell'ambito dello stesso, la Napoli Servizi disponeva l'assunzione degli stessi alle proprie dipendenze con contratto di lavoro a tempo indeterminato e inquadramento del dipendente nel III livello del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Multiservizi a tempo pieno (40 ore settimanali), con la retribuzione pari a quella percepita alle dipendenze della società Napoli Sociale, rinunciando, al contempo, all'applicazione della normativa del «Jobs act» e riconoscendo al lavoratore l'applicazione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori nel testo antecedente al 7 marzo 2015.
  Per completezza espositiva, evidenzio che l'INL fa presente che, a seguito della sottoscrizione del processo verbale poc'anzi citato, i lavoratori hanno depositato presso l'ispettorato territoriale, una dichiarazione nella quale disconoscevano il contenuto del verbale di conciliazione, a loro dire, sottoscritto solo al fine di «mantenere il proprio posto di lavoro».
  Successivamente, solo una parte dei lavoratori, 34 su 300, ha presentato ricorso al tribunale di Napoli.
  Allo stato, risulta che 7 ricorsi sono stati dichiarati infondati ed uno solo accolto, avverso il quale è stato proposto appello.
  Dal canto suo, il Ministero della Giustizia conferma l'accoglimento del suddetto ricorso.
  Concludo questo mio intervento, ribadendo che il Ministero del lavoro, anche per il tramite delle proprie amministrazioni vigilate, garantirà che lo svolgimento di tutte le attività istituzionali sia indirizzato verso una sempre maggior tutela dei diritti dei lavoratori.