CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 aprile 2019
172.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-01848 Muroni: Modifica della concessione del tratto autostradale compreso tra la barriera di Roma nord e il Grande Raccordo Anulare, al fine di evitare il pagamento del pedaggio per i cittadini di Fiano Romano che accedono alla A1.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In via preliminare devo confermare i contenuti della risposta all'interrogazione 4-17910: il criterio di determinazione del pedaggio applicato ai veicoli in transito alla barriera di Roma Nord che utilizzano l'A1 DIR da/fino allo svincolo di Fiano Romano deriva dall'adozione del sistema gestionale «di tipo aperto».
  Tale sistema prevede l'applicazione di pedaggi forfetari, così come per tutte le ipotesi di tariffazione di reti di comunicazione gestite senza discriminare l'origine e la destinazione del tragitto. Infatti, i criteri di determinazione delle tariffe autostradali non sono dissimili da quelli applicati, ad esempio, per gli autobus, le metropolitane e le ferrovie metropolitane, laddove è prevista una tariffa unica sia che si percorra il tragitto minimo tra due stazioni adiacenti sia che si percorra l'intero percorso.
  Confermo che ad oggi il pedaggio da corrispondere al casello di Fiano Romano sia in ingresso verso il G.R.A. che in uscita provenienti dal G.R.A., e del pedaggio riscosso alla barriera di Roma Nord all'utenza proveniente/in uscita da/a Fiano Romano, fa riferimento all'utilizzo reale, seppur forfettario, di una infrastruttura autostradale gestita in regime di concessione, nella fattispecie Autostrade per l'Italia.
  Concludo evidenziando che il decreto-legge 109/2018 (cosiddetto decreto Genova) ha conferito all'Autorità di Regolazione dei Trasporti competenze in materia di tariffe autostradali, e quindi la problematica evidenziata potrà essere oggetto di valutazione nell'ambito del processo di rivisitazione delle tariffe che l'Autorità sta già operando.

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ALLEGATO 2

5-01849 Trancassini: Cambio di denominazione del casello «Piacenza Nord»nel tratto Milano-Bologna dell'autostrada A1.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In premessa ricordo che presso il Ministero delle infrastrutture e trasporti opera un Comitato per la toponomastica, che è parte del più ampio comitato per la segnaletica istituito presso l'AISCAT, con la funzione di esaminare le diverse richieste di modifica della denominazione degli svincoli autostradali, limitatamente all'ambito delle infrastrutture in gestione da parte delle società concessionarie, a seguito di istanze di parte per ragioni di intervenute modifiche dei luoghi e delle situazioni che giustificano la modifica. Il Ministero ha ulteriormente approfondito la questione per il tramite della Direzione competente.
  Nella riunione del dicembre 2018 il Comitato ha esaminato la richiesta dei comuni del Basso Lodigiano con la Provincia di Lodi relativa alla modifica di denominazione del casello autostradale Piacenza Nord sito lungo la tratta Al Milano-Bologna in corrispondenza del Comune di Guardamiglio; la proposta prevedeva il cambio della denominazione in Basso Lodigiano considerata la effettiva collocazione geografica del casello, interamente ricadente nell'area territoriale degli enti richiedenti e in particolare in regione diversa (Lombardia) rispetto a quella di appartenenza (Emilia Romagna) della località cui corrispondeva la precedente denominazione di Piacenza Nord.
  Il Comitato, considerato che il cambio di denominazione non avrebbe comportato conseguenze di rilievo sulla circolazione dei flussi di traffico nella zona, e tenuto anche conto dell'attuale situazione della circostante viabilità ordinaria, che presenta sulla strada statale 9 via Emilia (e nello specifico il Ponte sul Po) una importante limitazione di portata per quanto concerne i mezzi pesanti diretti a Piacenza, con la conseguenza che per i veicoli pesanti provenienti da nord e diretti a Piacenza l'uscita di Piacenza nord era comunque interdetta, ha ritenuto opportuno accogliere la richiesta di cambio di denominazione.

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ALLEGATO 3

5-01850 Manca: Completamento della SS 125 (orientale sarda) e messa in sicurezza della SS 129 (trasversale sarda).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il progetto del nuovo tracciato di collegamento viario da Cagliari a Tortoli, interamente in variante alla strada statale 125 Orientale Sarda, permette di migliorare le condizioni di sicurezza e la velocità di percorrenza evitando l'attraversamento di alcuni centri abitati. Il tracciato ha inizio con lo svincolo Santu Lianu, di collegamento con la strada statale 554-bis in comune di Quartu Sant'Elena, ed è stato suddiviso in quattro tronchi, a loro volta suddivisi in lotti e stralci funzionali: Tronco Tertenia-Tortoli, suddiviso in 4 lotti (Variante di Tertenia); Tronco Tertenia-San Priamo, suddiviso in 4 lotti; Tronco San Priamo-Capo Boi, suddiviso in 3 lotti; Tronco Terra Mala-Capo Boi, suddiviso in 2 lotti.
  Tutti i lotti sono stati già realizzati, ad eccezione del tronco Tertenia-Tortoli, 4o lotto – 2o stralcio, di importo di circa 31,9 milioni di euro, avanzamento del 7 per cento e ultimazione prevista per dicembre 2020.
  Al riguardo ANAS evidenzia che il 31 luglio 2018 è stata disposta, per gravi inadempienze contrattuali, la risoluzione contrattuale con il precedente aggiudicatario ed è stata attivata la procedura di interpello ex articolo 140 del decreto legislativo n. 163/2006.
  Pertanto è stata nominata una nuova Commissione di gara limitatamente all'individuazione della prima offerta congrua; il successivo 26 settembre suddetta Commissione ha concluso il procedimento di valutazione delle offerte, rilevando la congruità dell'offerta della società S.A.L.C., con la quale ANAS ha intrapreso l'iter per il subentro nell'affidamento dei residui lavori. ANAS prevede di definire la vicenda in tempi rapidi.
  Quanto al tronco Tertenia-San Priamo, 1o lotto – 1o stralcio, di importo di circa 43,15 milioni di euro e finanziato con fondi FAS, l'avanzamento dei lavori è pari al 70 per cento con ultimazione prevista per novembre 2019. I lavori procedono regolarmente.
  Circa il tronco Tertenia-San Priamo, 1o lotto – 2o stralcio, di importo di circa 100 milioni di euro e finanziato con fondi FSC e anticipazioni ANAS da recuperare sui ribassi d'asta, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha reso il parere sul progetto definitivo il 5 luglio 2018. Il successivo settembre, i progettisti hanno ripreso l'attività di recepimento delle prescrizioni/osservazioni del Consiglio e le attività propedeutiche all'attivazione delle procedure di autorizzazione ambientale e di Conferenza di Servizi.
  Infine, per quanto riguarda la SS 129, sono stati completati gli studi di fattibilità, comprensivi, tra l'altro, della rettifica della plano-altimetrica del tratto tra il km 63+700 e il km 64+700 e la messa in sicurezza di bivio Orotelli.
  Il Ministero continuerà a svolgere la propria attività di monitoraggio, senza ridurre il livello di attenzione sulla questione esposta dagli Onorevoli interroganti.

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ALLEGATO 4

5-01851 Lucchini: Tempi e modalità di realizzazione del nuovo ponte sul Ticino.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione alla questione posta dall'interrogante, non rientra tra le competenze del Ministero l'accertamento del corretto svolgimento delle procedure d'appalto. Le procedure di affidamento e la gestione dei contratti pubblici attengono alle attività delle singole stazioni appaltanti e alla sfera di responsabilità delle stesse, fatto salvo l'eventuale coinvolgimento dell'Autorità nazionale anticorruzione quale soggetto deputato a vigilare sulla corretta applicazione della vigente normativa sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture ai sensi del decreto legislativo n. 50/2016.
  Con specifico riferimento alla realizzazione del Nuovo Ponte sul Ticino, la società ANAS conferma che soggetto attuatore dell'intervento è la Provincia di Pavia la quale sta predisponendo la soluzione progettuale di variante finalizzata proprio al superamento delle criticità evidenziate dall'Onorevole interrogante.
  È intenzione del Ministero interessare ANAS affinché continui la stretta e proficua collaborazione con la Provincia di Pavia per la celere realizzazione di questa importante opera.

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ALLEGATO 5

5-01852 Pellicani: Ampliamento della rete degli invasi e dei bacini di raccolta dell'acqua della regione Veneto.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Per la mitigazione dei danni connessi al fenomeno della siccità e per promuovere il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche, la legge di bilancio per il 2018 ha previsto l'adozione di un Piano nazionale di interventi nel settore idrico (articolo 1, comma 516), articolato in una sezione «acquedotti» e in una sezione «invasi». Gli interventi della sezione «acquedotti» sono di competenza ARERA, mentre gli interventi riguardanti la sezione «invasi» sono di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
  Nelle more della predisposizione del Piano nazionale, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, il 6 dicembre 2018 è stato adottato il Piano straordinario che ha previsto il finanziamento di n. 30 interventi in stato di progettazione esecutiva e definitiva, riguardanti gli invasi multiobiettivo e il risparmio di acqua negli usi agricoli e civili per un importo complessivo di 249,882 milioni di euro.
  Per la Regione Veneto risultano già convenzionati ed avviati alla realizzazione due interventi per un importo di euro 23.450.000,00 e sono in corso di predisposizione a valere sulla programmazione del fondo investimenti 2018, capace di euro 200.000.000 di investimenti, ulteriori tre interventi per un importo complessivo di euro 28.500.000 tra cui lavori di adeguamento dello sbarramento antisale alla foce dell'Adige ed interventi strutturali volti al risparmio idrico, al miglioramento dell'efficienza della rete di canali a cielo aperto e al risanamento delle acque da contaminazione in diversi Comuni.
  Come detto in premessa è in corso di predisposizione il Piano Nazionale che sicuramente interesserà la Regione Veneto.

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ALLEGATO 6

5-01853 Mazzetti: Realizzazione della terza corsia dell'autostrada A11 nel tratto compreso tra Firenze e Pistoia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'ampliamento nel tratto tra Firenze e Pistoia per circa 26,8 km e l'adeguamento dello svincolo di Peretola si inseriscono nel disegno complessivo dell'Ampliamento alla terza corsia della A11 ed è stato individuato come intervento prioritario. Nelle more dell'inserimento dell'intervento tra gli impegni di investimento di Autostrade per l'Italia, si è condiviso di procedere con la progettazione esecutiva, da effettuarsi in sede di aggiornamento quinquennale del Piano Finanziario.
  Il valore totale dell'intervento è pari a 548 milioni di euro e dopo il parere emesso dal Ministero dell'ambiente, il 7 giugno 2018 è stato emesso dal MIT il decreto d'Intesa Stato-Regione.
  Il progetto esecutivo dell'intervento è stato quindi trasmesso al MIT per l'approvazione il 3 agosto 2018 e sono in corso le attività propedeutiche all'avvio della procedura di affidamento.
  Nelle attuali previsioni, sulla base di una valutazione di massima dei tempi di approvazione del progetto e di esperimento dell'iter di affidamento, si ritiene possa essere dato avvio ai lavori entro il secondo trimestre del 2020.