CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 marzo 2019
152.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-01598 Pagani: Sulla riduzione dell'organico di Marigenimil a Taranto.

TESTO DELLA RISPOSTA

  A premessa della risposta si sottolinea che l'operatività del Ponte San Francesco di Paola di Taranto è considerata prioritaria dalla Marina militare e, pertanto, sarà assicurata anche per il futuro.
  Con riferimento, poi, alle «notizie relative a una consistente riduzione dell'organico e dell'assetto di Marigenimil» che, secondo le considerazioni svolte dall'interrogante, metterebbe a rischio l'apertura del Ponte San Francesco di Paola, si specifica che la riorganizzazione in atto non ha comportato alcuna modifica di mansioni e funzioni del personale civile, attualmente impiegato a presidio del «Ponte Girevole», che continua a svolgere le medesime attività del passato.
  Per quanto attiene all'organico, il personale precedentemente previsto dalla tabella della Direzione del genio militare di Taranto consisteva in 159 unità (182 se si includono le sedi distaccate degli uffici del genio di Napoli e Brindisi).
  Attualmente, l'organico è costituito da 143 unità alle quali vanno aggiunte 16 figure professionali preposte ai servizi di vigilanza.
  La contrazione del personale dell'Ente, per la sede di Taranto, risulta, quindi, del 10 per cento.
  Tale diminuzione è stata stabilita con il decreto ministeriale del 19 novembre 2014, recante disposizioni in materia di organici della Difesa, in attuazione della legge 31 dicembre 2012, n. 244, recante la «Revisione dello strumento militare nazionale» che prevede, entro il 1o gennaio 2025, una graduale riduzione degli organici del personale civile a 20.000.
  Si rende noto, infine, per completezza d'informazione, che il 13 dicembre 2018 è stato convocato dallo Stato Maggiore della Marina un tavolo nazionale con le Organizzazioni Sindacali sullo specifico tema della «riorganizzazione infrastrutturale – problematiche emerse per la sede di Taranto» nel corso del quale:
   è stato evidenziato che la riorganizzazione, al momento, è ancora in fase sperimentale;
   è stata assicurata la disponibilità ad adeguare il fabbisogno organico in risposta ai carichi di lavoro, dopo un periodo di iniziale verifica e su richiesta dell'Ente, sentite anche le parti sociali;
   è stata confermata, nel rispetto degli obblighi di legge, la massima attenzione della Marina militare verso le problematiche occupazionali che interessano il personale nella sede di Taranto, priorità strategica per la Forza armata e per il sistema Difesa nel suo complesso.

  Concludendo, si sottolinea che, pur nel quadro dei limiti imposti dalla normativa in termini di riduzione degli organici, le assunzioni di personale civile, anche per gli Enti della Marina Militare, rappresentano una priorità dell'azione del Vertice politico del Dicastero.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-01599 Palazzotto: Sugli assetti navali coinvolti o transitati nel tratto di mare interessato dal ritrovamento di un gommone il 17 luglio 2018.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Nel complesso delle attività di vigilanza e di monitoraggio condotte sulle aree marittime di interesse, la Marina Militare italiana, con il concorso di tutte le pertinenti entità nazionali e in cooperazione con altre Marine e organizzazioni internazionali, consegue la cosiddetta Maritime Situational Awareness con il compito di acquisire, analizzare e gestire efficacemente le informazioni relative al dominio dello spazio marittimo.
  Ciò posto, con specifico riguardo a quanto richiesto dall'interrogante, la Forza armata ha riferito che, sulla base delle informazioni disponibili, nessuna Unità Navale della Marina Militare Italiana e della Guardia Costiera Libica, tanto meno Unità Navali operanti sotto il comando NATO o nell'ambito della missione Eunavformed, è stata coinvolta o, comunque, è transitata nel raggio di 50 miglia dal luogo del ritrovamento del relitto, nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2018.

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-01600 Deidda: Sulla decorrenza giuridica e economica del personale dell'Aeronautica Militare arruolato in base alla graduatoria del 2016.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Le immissioni di cui è cenno nell'interrogazione in esame, sono state caratterizzate, negli ultimi anni, da ritardi dovuti a vari fattori quali lentezze nella trasmissione della documentazione caratteristica e matricolare, contraddittorietà e/o incompletezza della documentazione presentata che ha costretto – a tutela dei concorrenti e della stessa Amministrazione – a chiedere le necessarie rettifiche e/o integrazioni generando, oltre a un notevole aggravio di lavoro, anche un ulteriore significativo ritardo nello svolgimento dell’iter concorsuale, complessità nelle procedure di formazione delle Commissioni e nelle successive attività di valutazione, necessaria accuratezza nei controlli dei requisiti di moralità e condotta.
  Fatta questa necessaria premessa sintomatica della complessità procedurale, proprio al fine di ridurre il divario esistente tra la data di decorrenza giuridica e quella di approvazione delle graduatorie di merito, la competente Direzione Generale del Personale Militare ha attuato alcuni correttivi attraverso l'emanazione di direttive tese a snellire le procedure.
  Tra di esse, merita particolare citazione la circolare del 21 settembre 2016, con cui sono stati introdotti ulteriori accorgimenti, come la gestione della procedura attraverso il portale dei concorsi on-line del Ministero della Difesa, la sostituzione del fascicolo concorsuale di ogni candidato con una scheda di sintesi dei titoli posseduti, compilata da un'apposita Commissione interna all'Ente di appartenenza dello stesso, nonché l'anticipazione del punteggio ottenuto nella valutazione dei titoli prima della formalizzazione della graduatoria di merito, con possibilità da parte degli interessati di chiederne il riesame entro 10 giorni.
  Nel 2017, si è deciso di separare le procedure rivolte all'immissione in servizio permanente effettivo dei VFP4 raffermati e dei VFP4 ordinari per consentire l'inizio dei lavori contemporaneamente a più Commissioni e accelerare così le operazioni di valutazione dei titoli. Infatti, la circolare del 14 agosto 2017 ha avuto come destinatari solo i VFP4 raffermati dell'Esercito reclutati nel 2010 e 2011.
  Infine, con la circolare del 12 gennaio 2018 sono state ulteriormente snellite le procedure che hanno avuto come destinatari i VFP4 ordinari e atleti reclutati, con tre distinti concorsi, negli anni 2012, 2013 e 2014.
  Detti interventi hanno agevolato lo svolgimento della procedura concorsuale e di fatto, proprio per l'Aeronautica Militare, hanno consentito alla competente Direzione Generale del Personale militare di emanare in tempi contenuti i relativi decreti di graduatoria, fino a ridurre, per l'ultima immissione di cui al decreto dirigenziale del 23 gennaio 2019 (e non 21 gennaio, come indicato nell'atto di sindacato ispettivo), a pochi mesi il gap esistente tra la decorrenza giuridica 3 settembre 2018 (e non 23 maggio 2016) e quella amministrativa 23 gennaio 2019.
  Tali evidenze inducono a ritenere che sia possibile riuscire ad azzerare completamente il predetto gap con la prossima circolare, permettendo così ai VFP4 in servizio di presentare la domanda di partecipazione al termine del quarto anno di ferma e agli idonei non vincitori di presentare la domanda al termine di ogni anno di rafferma, fino al secondo anno della seconda rafferma.

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ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-01601 Traversi: Sulle iniziative per verificare lo stato dei capannoni dell'Arsenale della Marina di La Spezia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La Marina Militare Italiana ha provveduto, nel tempo, a censire e a bonificare tutti i siti di propria responsabilità, nei quali era presente materiale contenente amianto.
  Ovviamente, anche la Base Navale di La Spezia, compresa l'area prospiciente il quartiere di Marola, è stata e continua ad essere sottoposta alla «mappatura amianto», che viene regolarmente aggiornata.
  Nel merito di quanto richiamato dall'interrogante, i «capannoni» cui si riferisce sono 5 magazzini, di cui uno già bonificato con un intervento di confinamento del materiale contenente amianto e per i rimanenti si è proceduto all'inoltro delle schede di notifica dei materiali contenenti amianto all'ufficio dell'Azienda Sanitaria Locale (A.S.L.) 5 di La Spezia.
  Tutte le strutture sono, comunque, sottoposte a un programma di controllo e di manutenzione che non ha mai evidenziato dispersioni di fibre di amianto.
  In particolare, l'evento meteorologico che lo scorso 29 ottobre ha colpito la costa tirrenica del levante ligure ha comportato alcuni danneggiamenti, soprattutto delle coperture di due capannoni, causando la rottura e la dispersione nelle zone limitrofe di parti in cemento-amianto, mentre per gli altri tre capannoni non si sono registrati danni.
  A seguito di segnalazioni dei cittadini del quartiere Marola all'A.S.L. 5 di La Spezia riguardo alla presenza, nella strada che costeggia esternamente il muro perimetrale della Base Navale, di presunti frammenti di copertura dei fabbricati citati nell'interrogazione, gli ispettori dell'A.S.L. hanno effettuato un sopralluogo che non ha evidenziato alcunché di significativo, fatta eccezione per alcuni frammenti di tegole, verosimilmente facenti parte della copertura del muro perimetrale.
  Questi detriti sono stati prontamente rimossi da una ditta specializzata e analizzati in laboratorio, senza che venisse riscontrata la presenza di fibre di amianto. È quindi stato disposto un ulteriore controllo della cinta muraria, a seguito del quale, mantenendo un costante contatto con l'ASL locale, sono state rimosse ulteriori tegole risultate pericolanti.
  L'attività è terminata in data 13 novembre 2018.