CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 febbraio 2019
148.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-01567 Moretto: Sulle iniziative a supporto della reindustrializzazione della Valtur SPA.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come noto Valtur S.p.a. è stata fondata con lo scopo di valorizzare il turismo in Italia, e per anni è stata un'azienda leader nel settore vacanze.
  Tralasciando le vicende societarie che hanno caratterizzato il Gruppo negli ultimi anni, va sottolineato che – come ricordato dall'interrogante – la Valtur ha attraversato una profonda crisi che ha portato alla cessione dei singoli villaggi a vari operatori e la vendita del marchio al gruppo Nicolaus, considerato tra i principali players di mercato della villaggistica nazionale e mediterranea.
  Quest'ultimo, in particolare, si è aggiudicato la gara organizzata dal Commissario Giudiziale che ha gestito il fallimento della società.
  In merito alla vicenda descritta, il Ministero dello sviluppo economico non ha, allo stato, ricevuto alcuna richiesta per l'apertura di un Tavolo di confronto.
  Tuttavia, si rappresenta, per quanto di competenza, la disponibilità ad avviare un confronto riguardante le problematiche evidenziate con tutte le parti coinvolte, finalizzato a dare continuità al marchio, che rappresenta uno storico brand del turismo italiano, e a tutelare i livelli occupazionali.

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ALLEGATO 2

5-01568 Bazzaro: Sulla realizzazione dell'impianto di stoccaggio di GPL nel comune di Chioggia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Rispondo all'atto in discussione riguardante la vicenda dell'impianto per lo stoccaggio di GPL nel comune di Chioggia.
  Come noto, a seguito dello svolgimento della prevista istruttoria e dell'acquisizione dell'intesa positiva espressa dalla Regione Veneto, con il decreto direttoriale n. 17407 in data 26 maggio 2015, emanato di concerto con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la società Costa Bioenergie S.r.l. è stata autorizzata a ampliare la costituzione del deposito costiero di prodotti petroliferi sito in Val del Rio (Chioggia), aumentando la capacità di stoccaggio a complessivi metri cubi 10.350 di oli minerali e GPL, in conformità al progetto approvato e delle prescrizioni formulate in sede istruttoria.
  Come rappresentato dagli Onorevoli interroganti, il comune di Chioggia – dopo aver espresso parere favorevole in seno alla citata istruttoria – in tempi successivi al rilascio dell'autorizzazione a favore della Costa Bioenergie ha manifestato una forte contrarietà all'infrastruttura in questione.
  Nel 2017 ha emesso, quindi, un'ordinanza per la demolizione del deposito GPL, già in avanzato stato di realizzazione, a causa dell'assenza di autorizzazione paesaggistica. Tale ordinanza, si sa, è stata successivamente impugnata dalla Società.
  Con sentenza emessa il 10 maggio 2018, il TAR del Veneto ha accolto il ricorso proposto da Costa Bioenergie, con conseguente annullamento dell'ordinanza e ripresa dei lavori di costruzione. Un ulteriore ricorso proposto dal Comune di Chioggia, avverso il provvedimento del Ministero dello sviluppo economico di proroga del termine di ultimazione dei lavori, è stato respinto dallo stesso TAR Veneto.
  Successivamente, il comune di Chioggia ha impugnato al Consiglio di Stato la sfavorevole sentenza del TAR, impugnativa che è già stata discussa il 24 gennaio scorso e per la quale si è in attesa della decisione di merito.
  In previsione della trattazione dell'appello, il Ministero dello sviluppo economico, congiuntamente ai Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti e dei beni e delle attività culturali, ha inviato al Consiglio di Stato una memoria nella quale comunica che i tre Ministri «...sono contrari alla realizzazione del deposito costiero di prodotti petroliferi sito in Val da Rio, nel Comune di Chioggia». In detta memoria, «... in particolare si auspica possa essere dichiarata dal Consiglio di Stato la sussistenza di un'ipotesi di nullità dell'autorizzazione finale».
  Come riferito dagli interroganti, in data 29 gennaio 2019, su input del MISE, si è svolto un primo incontro con le parti interessate: i tre Ministeri, il comune di Chioggia, la regione Veneto e la società Costa Bioenergie S.r.l., con l'intento di effettuare un riesame congiunto dello stato dell'arte della vicenda, alla luce degli avvenimenti che si sono succeduti nel tempo.
  Il Ministero dello sviluppo economico continuerà a dare la propria disponibilità affinché le Parti si siedano di nuovo ad un tavolo di confronto, con la volontà di trovare una definizione della problematica, nel rispetto del territorio costiero veneto e dei cittadini coinvolti.

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ALLEGATO 3

5-01569 Masi: Sulle iniziative per sostenere lo sviluppo del distretto aerospaziale pugliese.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il settore dell'aerospazio rappresenta un settore strategico nella politica industriale nazionale.
  A tal proposito preme evidenziare, come ricordato dallo stesso interrogante, che lo scorso 18 febbraio il Ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio ha firmato un decreto volto a finanziare l'industria aeronautica, come previsto dalla legge n. 808 del 1985, avviando così un nuovo piano di interventi per lo sviluppo del settore e la crescita di occupazione di qualità.
  Con il nuovo Piano sarà possibile finanziare progetti di ricerca e sviluppo presentati e realizzati dalle imprese del settore, in forma singola o associata, operanti sul territorio nazionale, prevedendo un regime più agevolativo – rispetto a quelli precedentemente adottati – a favore delle PMI, con un coinvolgimento diretto delle realtà più piccole.
  Sarà inoltre prevista la possibilità di revoca dei finanziamenti nel caso di trasferimento all'estero dell'impresa beneficiaria.
  Successivamente, alla firma dei decreti attuativi da parte del Ministero dello sviluppo economico e alla registrazione dei medesimi da parte della Corte dei conti, saranno attivati appositi bandi nei quali saranno definiti, puntualmente, criteri e modalità per la presentazione delle domande di finanziamento e dei relativi progetti.
  Il Ministro Di Maio convocherà nei prossimi giorni al MiSE il tavolo per l'industria aeronautica con le imprese e le rappresentanze del settore, al fine di avviare un'interlocuzione utile a definire le priorità degli interventi e la destinazione delle relative risorse.
  Con specifico riferimento alla possibilità di intraprendere anche nel distretto pugliese iniziative e progetti innovativi nel settore dell'aerospazio, rappresento che nei prossimi giorni una delegazione del Ministero dello sviluppo economico effettuerà una ricognizione con i parlamentari sul territorio, al fine di rilanciare l'aerospazio in Puglia, anche con il coinvolgimento delle Università e dei centri di ricerca.
  Tale obiettivo sarà realizzato, inoltre, con l'accennata valorizzazione in tale processo di investimenti delle PMI, la cui presenza sul territorio pugliese è particolarmente rilevante.

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ALLEGATO 4

5-01570 Barelli: Sulle iniziative per garantire la sicurezza energetica e lo sviluppo delle attività produttive nella regione Sardegna.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Rispondo all'atto in discussione rappresentando quanto segue.
  Occorre premettere che l'aggiornamento della normativa europea sulle migliori tecniche disponibili (BAT) per i grandi impianti di combustione richiede che il Ministero dell'ambiente verifichi entro il 16 agosto 2021 l'adeguatezza di tutte le AIA (autorizzazioni integrate ambientali) nazionali rispetto a queste nuove BAT; a tal fine il MATTM ha disposto, con il decreto n. 430 del 22 novembre 2018, richiamato dagli interroganti, l'avvio del riesame delle AIA interessate.
  Tra le AIA oggetto di riesame, vi sono anche quelle relative alle centrali elettriche a carbone per le quali il MATTM, richiamando l'obiettivo di phase out dal carbone previsto dalla SEN, ha chiesto ai gestori degli impianti a carbone di presentare entro il 31 gennaio scorso, nell'ambito dei documenti per il riesame, anche il piano di fermata definitiva degli impianti entro il 31 dicembre 2025, corredato del relativo cronoprogramma.
  La necessità di adeguamento delle autorizzazioni delle centrali alle BAT deve essere vista in relazione agli obiettivi di riduzione delle emissioni che l'Italia si è data e agli impegni politici che sono stati assunti a livello programmatico dalla SEN e che ora trovano rafforzata conferma nello schema di Piano integrato energia e clima, circa la graduale cessazione della produzione elettrica da carbone entro il 2025.
  Per coniugare tali obiettivi con la necessaria sicurezza energetica, è necessario realizzare contestualmente un articolato programma di interventi che, in un ambito di forte crescita della penetrazione delle energie rinnovabili comprenda anche nuova capacità convenzionale a gas e/o sistemi di accumulo, la gestione della domanda e lo sviluppo delle reti, da realizzare nei tempi definiti attraverso azioni che accelerino le procedure autorizzative e favoriscano la riconversione dei siti.
  Il programma di interventi è descritto nel Piano energia e clima, che è stato inviato in versione preliminare alla fine del 2018 alla Commissione europea e che sarà oggetto nei prossimi mesi di VAS e consultazione pubblica, in modo da consolidare il testo, anche sulla base dei commenti della Commissione europea entro il 2019.
  Riguardo la Regione Sardegna, il phase-out dal carbone sarà compensato da una nuova interconnessione elettrica Sardegna-Sicilia-Continente, oltre a nuova capacità di generazione rinnovabile e di generazione a gas o capacità di accumulo localizzata nell'isola.
  Le opere di rete della trasmissione elettrica sono già comprese nel Piano di Sviluppo 2018 di TERNA, attualmente sottoposto a procedura di VAS da parte del Ministero dell'ambiente, e nei Piani di difesa sempre di TERNA.
  La nuova capacità di generazione a gas e i sistemi di accumulo necessari faranno invece parte dei nuovi investimenti a supporto della transizione, i quali saranno sollecitati attraverso appositi meccanismi di remunerazione dei nuovi investimenti (capacity market).
  Tali elementi sono stati rappresentati al MATTM, con il quale il Ministero dello sviluppo economico ha già concordato Pag. 81l'avvio, a breve, di un coordinamento politico e tecnico sul tema del phase out e delle misure necessarie, per un'azione di monitoraggio sull'andamento delle diverse istruttorie autorizzative e dello stato di avanzamento delle nuove realizzazioni.
  Verrà così accertato nel tempo il verificarsi delle condizioni compensative che rendono sostenibile la chiusura degli impianti alimenti a carbone, senza ripercussioni negative per il servizio elettrico e per i territori interessati.

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ALLEGATO 5

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione in materia di difesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Niger, fatto a Roma il 26 settembre 2017. C. 1468 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,
   esaminato, per i profili di propria competenza, il testo del disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di cooperazione in materia di difesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Niger, fatto a Roma il 26 settembre 2017» (C. 1468 Governo),
  esprime

PARERE FAVOREVOLE