CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 febbraio 2019
148.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e XI)
ALLEGATO

ALLEGATO

Indagine conoscitiva in materia di lavoro e previdenza nel settore dello spettacolo.

PROGRAMMA

  La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione) e la XI Commissione (Lavoro pubblico e privato) intendono avviare in forma congiunta un'indagine conoscitiva in materia di lavoro e previdenza nel settore dello spettacolo.
  La Costituzione afferma il diritto alla cultura con forza e coerenza, eppure il nostro Paese si è distinto negativamente nel contesto europeo per la costante riduzione, avvenuta con particolare decisione negli ultimi due decenni, degli investimenti pubblici in questo settore e per la scarsa attenzione dedicata alle specificità delle dinamiche del lavoro nello spettacolo. Secondo il nostro ordinamento, valori come la tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico e la loro libera fruizione da parte dei cittadini, appartengono a una sapiente architettura di diritti che si lega strettamente agli orizzonti fondamentali della democrazia: eguaglianza, libertà, equità sociale, dignità della persona umana. La nostra Costituzione, nel delineare perfettamente tali orizzonti, ci ricorda che la cultura, e conseguentemente il diritto alla sua fruizione attraverso le molteplici modalità di espressione, è un bene comune. L'articolo 9 della Carta costituzionale ne riconosce la valenza costitutiva e identitaria della Repubblica, esprimendo sotto forma di principio giuridico ciò che è intrinsecamente connaturato nella coscienza civile comune della nazione. La stessa connessione tra i due commi dell'articolo 9 rappresenta un tratto peculiare: sviluppo, ricerca, cultura, patrimonio formano un tutto inscindibile. La presenza dell'articolo 9 tra i principi fondamentali della nostra comunità offre un'indicazione importante sulla missione della Repubblica. La cultura e il patrimonio artistico devono essere gestiti con attenzione e cura perché siano effettivamente a disposizione di tutti, oggi e domani per tutte le generazioni. La promozione delle attività che concorrono a divulgarne la conoscenza non è dunque un'attività fra altre per la Repubblica, ma una delle sue missioni più proprie, pubblica e inalienabile per dettato costituzionale.
  Tuttavia, troppo spesso, il settore culturale viene considerato come un fattore marginale nel processo di sviluppo complessivo della società, se non addirittura un mero costo per la comunità. Da ciò ne deriva una scarsa attenzione delle istituzioni verso le specifiche dinamiche del lavoro e del sistema previdenziale dei lavoratori dello spettacolo. Nel settore operano migliaia di lavoratori che contribuiscono ad arricchire la vita di ognuno di noi, svolgendo un mestiere faticoso e altamente impegnativo. Eppure, la realtà quotidiana di questi professionisti, caratterizzata da tipologie di lavoro intrinsecamente intermittenti e con scarsissime tutele, è poco o per nulla conosciuta, sia da parte dei cittadini, sia da parte delle istituzioni, tanto che anche le statistiche ufficiali offrono una rappresentazione limitata di questo settore.
  Pertanto, l'indagine conoscitiva è volta ad operare una ricognizione qualitativa e quantitativa sui dati anagrafici e le tipologie professionali, la situazione economica, le tipologie contrattuali e il lavoro irregolare, il rischio della disoccupazione, le competenze e la formazione, i rapporti Pag. 21con la committenza, i ritmi e le condizioni di lavoro, le aspettative sul proprio lavoro e la dimensione della rappresentanza relativamente al settore dello spettacolo.
  Al fine di poter disporre sin dall'inizio di un quadro di riferimento statistico ufficiale e affidabile, saranno auditi in via preliminare rappresentanti dell'INPS e dell'ISTAT, nonché dirigenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero per i beni e le attività culturali, al fine di raccogliere e organizzare tutta la documentazione ufficiale disponibile. Successivamente saranno svolte audizioni delle rappresentanze sindacali, delle associazioni di categoria, nonché di esperti del settore. L'obiettivo dell'indagine conoscitiva sarà di elaborare un documento conclusivo contenente i risultati della ricognizione statistica e le eventuali ipotesi di intervento normativo.
  Nel corso dell'indagine, le Commissioni potranno considerare lo svolgimento – d'intesa con il Presidente della Camera – di eventuali missioni di studio presso le omologhe istituzioni di altri Paesi europei volte a identificare e valutare eventuali modelli normativi sperimentati con successo.
  L'indagine si concluderà entro il 30 settembre 2019.