CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 febbraio 2019
139.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-01224 Grande: Sull'incidente avvenuto durante una esercitazione militare su una spiaggia di Ladispoli.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito a quanto accaduto nel pomeriggio dello scorso 3 ottobre nei pressi di Ladispoli, risulta che, in concomitanza con l'evento – sul quale sono tuttora in corso indagini da parte dell'Autorità giudiziaria – era in atto, presso il vicino Aeroporto Militare di Furbara, un'esercitazione regolarmente programmata, su più giornate, articolata in una serie di attività da svolgere, anche con l'impiego di velivoli, sul citato sedime aeroportuale e sul tratto di mare antistante.
  Al termine dell'attività pomeridiana, poco dopo le 16.00, perveniva al Comando del 17° Stormo di Furbara la notizia del possibile coinvolgimento di uno dei succitati aeromobili in un incidente, avvenuto poco prima nei pressi della spiaggia di Torre Flavia (Ladispoli), dove un kite- surfer avrebbe riportato diverse lesioni verosimilmente a seguito della turbolenza prodotta dal flusso di un velivolo a bassa quota.
  Si è quindi provveduto a raccogliere le testimonianze utili alla ricostruzione dell'evento, salvaguardando nel contempo i dati di volo dei velivoli dotati di recorder che gravitavano nell'area segnalata, per la successiva acquisizione, unitamente alle tracce radar, da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia. Sono state, inoltre, assunte informazioni di dettaglio sull'accaduto dall'Ufficio Locale Marittimo di Ladispoli, organo di polizia giudiziaria procedente.
  Non ultimo, è stata effettuata una visita all'infortunato, ricoverato presso l'Ospedale Gemelli di Roma, nel corso della quale ne sono state constatate le condizioni di salute.
  Al riguardo, risulta che il kitesurfer, unica persona coinvolta nell'evento, inizialmente assistito nel Reparto di rianimazione, è stato dopo alcuni giorni trasferito al Reparto di medicina d'urgenza e, successivamente, presso il Reparto di riabilitazione di altro istituto.
  Non è stato necessario intervenire chirurgicamente e non sono previste conseguenze permanenti derivanti dall'incidente.
  In relazione agli adempimenti di pertinenza del Dicastero, tengo a sottolineare che l'esercitazione, condotta secondo le norme e le procedure per la sicurezza in volo degli equipaggi militari, è stata preceduta dalle previste comunicazioni verso le autorità competenti, in particolare, i Comandi dell'Arma dei Carabinieri e della Capitaneria di Porto, le Questure, le Prefetture e l'ENAV, per l'attivazione dei NOTAM con tutte le informazioni per poter effettuare in condizioni di sicurezza l'attività di volo nell'area interessata.
  Sull'accaduto è stata inviata un'informativa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia e alla Procura Militare della Repubblica presso il Tribunale Militare di Roma. Sul piano interno, inoltre, è stato dato mandato allo Stato Maggiore dell'Aeronautica di nominare una commissione tecnica, i cui lavori sono in corso, allo scopo di individuare eventuali interazioni tra gli eventi in questione.
  Allo stato attuale, si è in attesa delle conclusioni delle attività d'indagine in corso, per poter ricostruire la dinamica dell'accaduto e l'effettivo coinvolgimento dei velivoli impiegati nell'esercitazione.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00635 Gallinella: Sul potenziamento dello Stabilimento chimico farmaceutico di Firenze.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La Difesa conferisce notevole importanza allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, in relazione al contributo per il sistema Paese, in cui può tradursi l'attività che esso assicura.
  Lo Stabilimento, il cui compito principale è quello di rifornire le Forze armate di medicinali e materiali sanitari, pone parimenti in essere, a favore di tutta la collettività, numerosi interventi che investono profili di collaborazione esterna con l'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) e con il Ministero della salute.
  Per quanto attiene a quest'ultima tipologia di collaborazione, lo Stabilimento è componente fondamentale del progetto «Cannabis» – avviato nel 2014 – che ha concluso nel 2016 la fase di ricerca e sviluppo del Progetto pilota, al termine della quale sono stati resi disponibili i primi lotti di sostanza attiva di origine vegetale a base di cannabis essiccata e macinata, denominata Cannabis FM2, da produrre in base alle richieste delle regioni e di Pubbliche amministrazioni.
  Si tratta della prima sostanza attiva a base di cannabis prodotta in conformità alle direttive europee in materia di medicinali, in una officina farmaceutica autorizzata dall'AIFA e dal Ministero della salute.
  Il Dicastero persegue l'obiettivo finalizzato alla produzione statale di cannabis a uso medico, da parte dello Stabilimento, fino alla completa copertura del fabbisogno nazionale, senza che questo incida negativamente sulla qualità farmaceutica che ha contraddistinto finora il prodotto.
  Tuttavia, tenuto conto che con gli stanziamenti previsti dall'articolo 18-quater della legge n. 172/2017 non sarà possibile, in ogni caso, coprire tutto il fabbisogno nazionale – che risulta in progressiva crescita in ragione della maggiore consapevolezza della comunità medica – si stanno valutando ipotesi di partenariati pubblico-privati che possano portare a un incremento della produzione e al mantenimento degli attuali livelli di qualità.
  Al riguardo, preme evidenziare che il fabbisogno stimato in Italia nel 2019 supererà, ragionevolmente, i 700 chilogrammi, mentre la produzione statale – grazie ai citati finanziamenti – potrà raggiungere una capacità produttiva di oltre 300 chilogrammi/anno entro la fine di quell'anno.
  Questo significa che nel 2019 vi sarà ancora l'esigenza di acquisire una considerevole parte del fabbisogno attraverso il canale dell'importazione e che nel 2020 il fabbisogno potrebbe superare addirittura i 1.000 chilogrammi annui.
  Il problema, dunque, permane, seppure a fronte del previsto incremento della capacità produttiva dello Stabilimento.
  Sulla base di tali considerazioni, ritenendo di dover agire per tempo, è iniziato il percorso di collaborazione con le aziende private in possesso dei requisiti per incrementare la coltivazione e la produzione farmaceutica di infiorescenze di cannabis a scopo terapeutico.
  Parallelamente, il Ministro della salute, durante un'apposita riunione tenutasi lo scorso 20 settembre, ha già chiesto alle Regioni di migliorare e standardizzare le modalità di valutazione del fabbisogno, in modo da evitare, come purtroppo è successo Pag. 33in passato, scostamenti tra le esigenze rappresentate e quelle effettivamente registrate.
  Vorrei chiarire, a questo punto, gli aspetti principali che dovranno contraddistinguere tale percorso di partenariato pubblico-privato, fermo restando che il proprietario del prodotto finale sarà sempre e comunque lo Stato.
  Lo Stabilimento di Firenze proseguirà la partecipazione diretta alle attività produttive con le proprie risorse, mantenendo il fondamentale ruolo istituzionale del controllo, a garanzia della qualità della fase produttiva e del prodotto finito.
  Al fine di salvaguardare il «know how» dell'Istituto Farmaceutico, gli eventuali accordi da stipulare per consentire – solo se necessario – l'avvio di tale «partnership», dovranno prevedere apposite clausole di riservatezza, tese ad evitare l'acquisizione e il possibile sfruttamento da parte del privato, del «know how» e dei prodotti sviluppati.
  Con questo progetto di «partnership » si ritiene, dunque, che l'istituto possa essere messo in condizione, già entro il breve e medio periodo, di soddisfare il fabbisogno italiano e di diventare anzi e a sua volta esportatore di cannabis medica, generando anche nuovi posti di lavoro nel nostro Paese.
  Resta fermo in ogni caso che lo Stabilimento di Firenze, in qualità di officina farmaceutica autorizzata alla fabbricazione di derivati a base di cannabis, potrà continuare a essere autorizzato ad importare il prodotto finito anche da produttori stranieri.
  In ragione di ciò, è stata bandita una prima gara di rilevanza pubblica per la fornitura di cannabis per uso medico, nell'ambito della quale lo Stabilimento ha la responsabilità del controllo tramite specifiche analisi e della corrispondenza qualitativa del prodotto importato con quanto richiesto.
  Segnalo, altresì, che lo Stabilimento ha avviato un processo industriale per la produzione di «estratto oleoso titolato» a base di cannabis da distribuire alle farmacie, un prodotto molto richiesto per la praticità di somministrazione e per il quale ci si pone la prospettiva di completare, entro il 2019, sia la procedura di fabbricazione industriale che la registrazione presso l'Agenzia del farmaco.
  Per quanto riguarda, invece, il necessario adeguamento dell'assetto organizzativo, l'Agenzia Industrie Difesa – da cui dipende lo Stabilimento di Firenze – è impegnata prioritariamente nel determinare il fabbisogno complessivo di personale, ai fini della predisposizione di una nuova e più funzionale ipotesi di pianta organica del personale militare/civile da assegnare alla struttura.
  Nello specifico, lo scorso mese di dicembre sono stati assunti, al termine della prevista procedura concorsuale, un assistente tecnico-chimico-fisico e un assistente sanitario impiegati nel settore della produzione «farmaceutica cosmetica e alimentare» dello Stabilimento, per le cui esigenze sono stati previsti, nell'ambito del «Piano triennale del fabbisogno del personale», due funzionari e 8 assistenti per il 2019, un funzionario e 12 assistenti per il 2020 e 32 assistenti per il 2021.
  Comunque, in attesa di finalizzare tali iniziative, l'Agenzia, continuerà a fare ricorso al personale in somministrazione lavoro.

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ALLEGATO 3

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall'altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016. C. 1332 Grande.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La Commissione IV (Difesa),
   esaminato il disegno di legge recante la ratifica ed esecuzione dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall'altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016 (C. 1332 on. Grande);
   rilevato che l'Accordo è volto a creare un solido quadro favorevole al rafforzamento del dialogo politico e della cooperazione bilaterale in un gran numero di settori, nonché a stabilire i principi e gli obiettivi generali delle relazioni tra le due parti e a creare una struttura istituzionale per la sua gestione;
   evidenziato che l'articolo 7 dell'Accordo relativo al «disarmo e non proliferazione delle armi di distruzione di massa» prevede quale elemento essenziale dell'Accordo l'impegno delle parti a favore di un disarmo generale e completo e riconosce il principio secondo cui la proliferazione delle armi nucleari, chimiche e biologiche e dei relativi vettori, a livello di soggetti statali e non statali, costituisce una delle più gravi minacce per la pace, la stabilità e la sicurezza internazionali,
  esprime
PARERE FAVOREVOLE.