CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 gennaio 2019
130.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-00053 Foti: Ampliamento dell'attività di Poste Italiane Spa nel settore dei servizi assicurativi e finanziari.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Preliminarmente è opportuno chiarire che il tema in discussione esula dalle competenze primarie del MISE, posto che la società Poste, com’è noto, è controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze.
  Infatti, con decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, le competenze in materia di regolazione e vigilanza del settore postale sono state trasferite all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM).
  Residuano, invece, al Ministero dello sviluppo economico le funzioni di rilascio dei titoli abilitativi per lo svolgimento dei servizi postali e la verifica della, permanenza dei requisiti necessari richiesti dalla normativa agli operatori del settore.
  Tuttavia, si risponde ai quesiti posti, concernenti la possibile entrata nel mercato nazionale dei servizi assicurativi della Società Poste Italiane S.p.A., sulla base delle valutazioni acquisite dall'IVASS per la parte di propria competenza.
  In primo luogo, si osserva che l'Istituto di vigilanza assicurativa ha rappresentato che gli uffici di Poste Italiane, soggetto vigilato da Banca d'Italia per i servizi bancari e finanziari svolti attraverso la divisione Bancoposta, raccolgono presso il pubblico e distribuiscono alla clientela prodotti finanziari e assicurativi prevalentemente originati, per la componente assicurativa, dal Gruppo Poste Vita, di cui Poste Italiane detiene il controllo totalitario e presente sul mercato assicurativo dal 1999 (composto dalla capogruppo Poste Vita, da Poste Assicura e da due società strumentali).
  In merito all'attività e alle quote di mercato di Poste Italiane nel comparto assicurativo, l'Istituto di vigilanza segnala che, sulla base dei dati 2017, il settore assicurativo è quello di maggior peso all'interno del Gruppo Poste Italiane, sia in termini di ricavi, sia in termini di risultato operativo.
  Il progetto di ingresso nel mercato RC Auto, rileva l'IVASS, dovrebbe prevedere una partnership con un primario operatore del mercato italiano.
  A tal riguardo, Poste Italiane ha confermato che «stante le peculiarità e la complessità del settore assicurativo automobilistico, ha avviato un'indagine di mercato mediante invio di una request for proposal (RFP) per valutare eventuali collaborazioni».
  Si tratterebbe, invero, di un approccio innovativo che, tenendo conto del ruolo sociale svolto, è teso a raggiungere la migliore combinazione per lo sviluppo di un'offerta assicurativa nel settore RC Auto.
  L'eventuale modello distributivo, secondo la Società, inoltre, potrebbe prevedere la sottoscrizione di uno o più accordi di partnership con il coinvolgimento di principali gruppi assicurativi.
  Occorre ricordare, altresì, che le scelte che attengono alla gestione dell'impresa sono regolate dall'articolo 2380-bis del Codice civile, i cui princìpi sono rafforzati, per le società quotate in borsa, dalle regole di corporate governance, queste ultime soggette al vaglio (ed approvazione) delle competenti Autorità di mercato e, successivamente, Pag. 114considerati con molta attenzione anche dagli investitori delle medesime società.
  Ne discende, pertanto, che le scelte gestionali di una società quotata in borsa non debbano porsi in contrasto con le disposizioni dello statuto sociale, con le deliberazioni assunte dai competenti organi societari o con le normative primarie e secondarie che disciplinano l'attività dei soggetti di volta in volta interessati.
  Riguardo al ruolo del Presidente ed alla disciplina applicabile agli Amministratori, l'Istituto di vigilanza ha evidenziato che i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo, nonché coloro che svolgono funzioni fondamentali all'Interno dell'impresa di assicurazione e riassicurazione devono possedere i requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza.
  Quanto, poi, al ruolo assunto nell'associazione ANIA, si rappresenta che la posizione di Presidente, di norma, è stata ricoperta da un esponente del mondo assicurativo, nell'assunto che ciò possa contribuire alla migliore realizzazione degli scopi istituzionali dell'ANIA, tra cui quello di tutelare gli interessi del settore coniugandoli con gli interessi generali del Paese nella costruzione di un modello di sviluppo sostenibile riconosciuto dalle Istituzioni e dall'opinione pubblica (cfr. articolo 2 dello Statuto associativo).
  Sotto altro profilo, poi, si segnala che l'associazione non svolge attività operativa per conto delle associate, limitandosi a curare i profili di rappresentanza istituzionale degli interessi di settore, senza pertanto partecipare alla definizione delle strategie operative delle proprie associate, siano esse Poste Assicura o le altre società assicuratrici interessate alla partecipazione alla Gara.
  In conclusione, l'IVASS ha comunicato che, ad oggi, dopo alcuni contatti preliminari e relativi agli aspetti macro del progetto di ingresso di Poste Italiane nel mercato della distribuzione delle polizze assicurative per la responsabilità civile auto, non sono pervenuti ulteriori o nuovi elementi d'informazione sui dettagli né sullo stato di avanzamento del progetto stesso.
  Tuttavia, l'Istituto ha tenuto a confermare che l'iniziativa in parola rientra nel novero delle autonome scelte imprenditoriali delle singole imprese e che la medesima Autorità non mancherà comunque di valutare la compatibilità degli eventuali esiti del progetto in discorso con il quadro normativo di riferimento.

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ALLEGATO 2

5-00607 Anzaldi: Funzionamento dell'ufficio postale di Militello in Val di Catania.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'interrogazione in parola, concernente una serie di criticità, anche occupazionali, riguardanti il funzionamento dell'ufficio postale di Militello in Val di Catania, si rappresenta quanto segue.
  Premesso che la materia concernente il personale di Poste Italiane S.p.a. esula dalle competenze del Ministero dello sviluppo economico, in quanto riguarda profili gestionali meramente aziendali nonché da quelle dell'AGCOM, si riferisce quanto rappresentato dalla citata Società e dal Ministero dell'economia e delle finanze in proposito alla sopra esposta problematica.
  In particolare, Poste Italiane, appositamente interpellata, ha comunicato che, in data 13 giugno 2018, è stato siglato un importante accordo sulle politiche attive del lavoro, il quale è stato sottoscritto da tutte le sigle sindacali che compongono il sistema di relazioni industriali dell'Azienda (CGIL, CISL, UIL, CISAL-FIALP, CONFSAL, UGL), e che, in applicazione del nuovo Piano Industriale ed in attuazione dei precedenti accordi sottoscritti in sede di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, il citato accordo ha definito – con le Organizzazioni Sindacali – le modalità ed i criteri di gestione delle dinamiche degli organici per il triennio 2018-2020.
  In tale quadro, l'Azienda ha confermato l'impegno a realizzare, nel periodo di riferimento, interventi occupazionali per non meno di 6000 posti di lavoro, a fronte di esodi volontari di lavoratori con contratto a tempo indeterminato e, per quanto attiene alla rete degli uffici postali, gli interventi di politiche attive sono stati indirizzati verso le sedi territoriali che presentano una necessità di potenziamento dell'organico, anche valutando l'eventuale presenza di risorse che possono essere avviate a percorsi di riqualificazione professionale presso gli uffici postali.
 Per quanto concerne la Sicilia, la società Poste ha informato nello specifico che, alla luce dell'elevato numero di lavoratori in modalità part-time presenti sul territorio siciliano, nonché dell'attuale situazione di eccedenza occupazionale, i posti disponibili per il 2018 sono stati individuati in coerenza con le esigenze organizzative della Società.
  Con specifico riferimento all'ufficio di Militello in Val di Catania, la Società ha affermato che l'organizzazione dell'attività degli uffici postali e le consistenze del personale che vi opera vengono determinate in relazione ai volumi medi di traffico, alla tipologia dei servizi richiesti e ai bacini d'utenza serviti; indicatori, questi, sottoposti a continui controlli, finalizzati a verificare costantemente la congruenza delle risorse applicate.
  Poste S.p.a., inoltre, ha aggiunto che l'ufficio di Militello «è dotato di tre risorse assegnate ai servizi di sportelleria, che permettono generalmente di soddisfare la domanda media giornaliera della Clientela» e che «recentemente, dai monitoraggi effettuati, è emerso un aumento dei tempi di attesa, soprattutto nelle giornate di maggior flusso di clientela».
  Da tali deduzioni, dunque, è emerso che l'Azienda sta provando a porre in essere diverse azioni correttive delle problematiche evidenziate dall'interrogante, Pag. 116mediante l'invio di risorse in distacco anche da zone non limitrofe, e sta mirando ad un potenziamento dell'ufficio postale di Militello in Val di Catania.
  Infine, si osserva che il Ministero dell'economia e delle finanze (in qualità di azionista della società Poste italiane) ha aperto un'interlocuzione con l'Azienda al fine di rimodulare i numeri delle conversioni e delle stabilizzazioni previste nel citato accordo del 13 giugno 2018 sulle politiche attive del lavoro.

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ALLEGATO 3

5-00885 Capitanio: Ritardi relativi alla realizzazione della rete pubblica a banda ultralarga da parte di Open Fiber.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Rispondo ai quesiti posti dall'Onorevole Interrogante nell'atto in discussione, rappresentando quanto segue.
  Il Piano Nazionale Banda Ultralarga è stato avviato nell'estate del 2016 con due diverse procedure di gara che riguardano 17 regioni italiane in cui sono presenti aree bianche in circa 6.500 comuni.
  Già dalla fase di pubblicazione del bando e fino all'aggiudicazione, sono giunti alla società Infratel Italia, soggetto attuatore degli interventi previsti nel Piano, numerosi ricorsi da parte di operatori, che di fatto hanno rallentato notevolmente l'avvio delle attività, tanto che la sottoscrizione dell'ultimo dei due contratti con Open Fiber si è potuta avere soltanto a novembre 2017.
  La terza procedura di gara, relativa all'aggiudicazione dei lotti riguardanti le tre residuali regioni rientranti nel grande progetto BUL, si è invece conclusa il 18 dicembre 2018 e si prevede la firma del contratto con il concessionario alla fine di gennaio 2019.
  Pertanto, l'inizio delle progettazioni da parte di Open Fiber e la contemporanea gara ad evidenza pubblica svolta dal concessionario per individuare gli appaltatori incaricati di realizzare le opere, si sono potute avviare soltanto successivamente alla firma dei primi contratti.
  Nonostante ciò, anche al fine di poter recuperare il gap dovuto al ritardo accumulato, nel corso del 2018 è stato dato avvio ai lavori in quasi 1.000 comuni; per il 2019 si prevede l'apertura dei cantieri in circa 2.000 comuni, mentre nei restanti comuni l'esecuzione dei lavori nella realizzazione della rete è prevista nel corso del 2020.
  Allo stato attuale, data la complessità delle opere da realizzare in aree intensamente distribuite del nostro territorio, si può ragionevolmente auspicare che le opere saranno completate entro il 2021.
  Al fine di accelerare la commercializzazione dei servizi e garantire l'utilizzo della rete ai cittadini, le procedure contrattuali includono, tra l'altro, che non si debba attendere la fine dei lavori dell'ultimo comune interessato.
  Una volta completata la messa a punto delle opere in tutto il territorio, Infratel procederà di fatto al collaudo delle medesime e al rilascio della concessione alla Società Open Fiber, la quale successivamente renderà disponibile la rete realizzata a tutti gli operatori.
  Entro aprile 2019, è in programma l'avvio della commercializzazione nei primi comuni raggiunti dalla rete pubblica di accesso alla banda ultra larga con l'obiettivo di avere per l'anno in corso, almeno 500 comuni con servizi commercializzabili.
  Il progetto prevede la realizzazione di Punti di Consegna Neutri (PCN) con i quali gli addetti del settore potranno accedere alle infrastrutture e ai servizi offerti dalla nuova rete. Al fine dell'aggiornamento sulla localizzazione dei suddetti punti di consegna e sullo stato di avanzamento dei lavori, nonché per sincronizzare le attività propedeutiche necessarie all'attivazione dei medesimi servizi, è stato realizzato un portale online dedicato.Pag. 118
  Già dal mese di dicembre 2018 sono state avviate dal concessionario le sperimentazioni della prestazione in tre diverse località, per consentire a tutti gli operatori interessati la verifica dei loro servizi di connettività sulla nuova rete.
  In merito agli aspetti relativi alla garanzia della concorrenza e della trasparenza nelle fasi di progettazione ed esecuzione dell'opera pubblica in esame, nonché il conseguente coinvolgimento di tutti gli operatori, si conferma che l'architettura adottata nel progetto è conforme alla citata delibera AGCOM 120/16/CONS.
  Sentita nel merito, l'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha fatto presente di aver tenuto in massima considerazione quanto previsto dalla «Strategia italiana per la Banda Ultralarga» e dagli «Orientamenti dell'Unione europea per l'applicazione delle norme in materia di aiuti di stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a banda larga».
  Negli «Orientamenti», in particolare, l'Autorità ha evidenziato, al punto 42, che le Autorità Nazionali di Regolamentazione dovrebbero «pubblicare orientamenti ad uso delle autorità locali che includano raccomandazioni relative all'analisi del mercato, ai prodotti e alle tariffe di accesso all'ingrosso e principi di tariffazione, tenendo conto del quadro normativa in materia di comunicazioni elettroniche e delle relative raccomandazioni formulate dalla Commissione».
  Con la richiamata delibera n. 120/16/CONS, l'Autorità ha precisato di aver adottato le «Linee guida per le condizioni di accesso wholesale alle reti a banda ultralarga destinatarie di contributi pubblici» destinate sia alle Stazioni appaltanti – al fine di indirizzare la redazione dei bandi di gara per la realizzazione di reti a banda ultralarga con il contributo di finanziamenti pubblici in specifiche aree territoriali a fallimento di mercato (aree bianche NGA) – sia ai soggetti aggiudicatari di tali bandi, per individuare le modalità di accesso alle reti in fibra ottica realizzate con il contributo di finanziamenti pubblici.
  In particolare, le linee guida individuano, inter alia, i servizi wholesale che il beneficiario dovrà rendere disponibili agli operatori terzi e declinano le relative condizioni di offerta differenziate in funzione del modello di finanziamento pubblico adottato, indipendentemente dalla tecnologia sottostante. Esse hanno anche l'obiettivo di garantire un'apertura della rete per assicurare la replicabilità delle offerte al dettaglio da parte degli operatori presenti sul mercato.
  Con riferimento alle condizioni economiche, l'AGCOM ha segnalato che sono in corso di valutazione le condizioni economiche di offerta dei servizi di accesso offerti dalla società Open Fiber S.p.A. nelle aree bianche oggetto di Concessione.
  Segnalo, infine, che il 14 gennaio scorso si è svolto presso il MiSE un incontro del Comitato di indirizzo e monitoraggio Infratel nella sua nuova composizione, istituito allo scopo di verificare gli obiettivi prefissati nel Piano Banda Ultra Larga (BUL).
  Nel corso della riunione, alla quale ha partecipato anche il Presidente dell'UNCEM, l'Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, si è discusso, tra l'altro, sulla realizzazione di progetti finalizzati a superare il digital divide nelle comunità montane e favorire, attraverso l'adozione di servizi di nuova generazione, la crescita e lo sviluppo sociale ed economica dei suddetti territori.
  Il Comitato ha, inoltre, affrontato i temi relativi allo stato di avanzamento dei lavori per l'attuazione del progetto BUL 2018-2020 (per il quale è previsto il lancio di una nuova consultazione pubblica sulle aree nere e grigie del Paese il 21 gennaio 2019), del SINFI (il catasto delle infrastrutture del sottosuolo) e del piano di esecuzione del programma WiFi.Italia.it, che ha già avviato i progetti esecutivi di realizzazione dei punti di accesso wi-fi free in 140 comuni colpiti dal terremoto nel 2016.
  Tra l'altro, entro la fine del mese corrente verrà avviata la procedura di Pag. 119sportello per i comuni al di sotto dei 2000 abitanti per la fornitura degli Hot Spot WiFi.Italia.it.
  Il Governo, dunque, sta seguendo con la massima attenzione il processo di realizzazione della infrastruttura di rete pubblica della banda ultralarga, al fine di garantire lo sviluppo delle nuove tecnologie ed assicurare che i servizi all'utenza avvengano senza ulteriori ritardi rispetto alle scadenze stabilite a livello nazionale ed europeo.

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ALLEGATO 4

5-00947 Paita: Gravi disagi per i clienti di telefonia mobile della rete Tim verificatisi in data 12 novembre 2018.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Alla luce dei riscontri effettuati a seguito del disservizio verificatosi lo scorso 12 novembre 2018, per il quale molti clienti TIM con SIM ricaricabile si sono trovati improvvisamente un credito negativo, è emerso quanto segue.
  La Società TIM ha riferito che in quella data era previsto un intervento di manutenzione evolutiva dei sistemi del prepagato (dalle ore 03.00 alle ore 05.30) già programmato. Durante il citato intervento, si è verificata un'anomalia del software applicativo, che ha determinato la mancata applicazione delle offerte/bundle sul traffico dati.
  La conseguenza della citata anomalia è stata quella di un errato addebito sul credito per circa 143.000 linee mobili su un totale di oltre 20 milioni di utenti. Di queste, circa 84.000 linee sono andate erroneamente a fine credito ed hanno ricevuto la disabilitazione del traffico uscente.
  L'anomalia software è stata risolta alle 12.30 con la conferma che si trattasse di un disservizio del software applicativo e non di un attacco informatico.
  Entro le ore 14.00 sono state sanate le prime 11.500 utenze individuate, riabilitandole al traffico uscente.
  Nel pomeriggio sono state completate le operazioni per individuare la totalità delle utenze impattate (143.000 rispetto alle circa 11.000 stimate inizialmente) e, dalle 19.00 alle 21.30, sono state sanate le posizioni di tutti i clienti, riaccreditando, gli importi erroneamente addebitati, ripristinando il traffico uscente, ove necessario.
  Alle 23.30 sono state completate tutte le operazioni di quadratura e verifica del corretto espletamento delle operazioni, con il ripristino del servizio anche nei confronti di alcune decine di clienti, cui doveva ancora essere effettuato.
  Dal punto di vista della comunicazione ai clienti, TIM ha evidenziato che, il giorno stesso del disservizio, la Società ha prontamente informato i clienti, sia attraverso il Customer Care e le pagine social ufficiali, sia attraverso l'ufficio stampa, comunicando che si trattava di un bug (ossia di un disservizio del software applicativo) e che si stava rapidamente ripristinando la situazione e che si sarebbe proceduto altresì alla restituzione del credito ai clienti coinvolti.
  Inoltre, il giorno successivo, TIM ha inviato un messaggio SMS ai clienti coinvolti per scusarsi per il disagio arrecato e riservando loro l'uso di 5 giga gratis per un mese.
  In conclusione, il Ministero dello sviluppo economico non può che prendere atto delle attività poste in essere dalla Società TIM. Sul fronte della tutela del consumatore si conferma il massimo impegno del Governo nel costante dialogo con le autorità amministrative indipendenti competenti sul tema.