CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 27 dicembre 2018
119.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 e relativa nota di variazioni (C. 1334-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato e C. 1334/II Governo).

RELAZIONE APPROVATA

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminati, per le parti di competenza, il disegno di legge recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021» (C. 1334-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato) e la relativa nota di variazioni (C. 1334/II Governo),

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

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ALLEGATO 2

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 e relativa nota di variazioni (C. 1334-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato e C. 1334/II Governo).

PROPOSTA ALTERNATIVA DI RELAZIONE DEL GRUPPO PD

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni)
   premesso che:
    ciò che è accaduto nelle ultime settimane e sta accadendo in queste ore è qualcosa di estremamente grave e inedito nella storia parlamentare della nostra Repubblica;
    mai era successo che le istituzioni parlamentari fossero spogliate in modo così plateale del loro fondamentale ruolo;
    quello all'esame è un disegno di legge di bilancio il cui testo è stato radicalmente modificato, per non dire completamente stravolto, rispetto a quello che aveva ottenuto la fiducia dell'Aula di Montecitorio;
    un testo stravolto fin dalle fondamenta, da quei saldi che sono stati cambiati dopo una tormentata trattativa con l'Unione europea che ha smascherato l'improvvisazione con cui si è irresponsabilmente giocato con i numeri pur di portare avanti un'operazione di pura propaganda attorno a misure tuttora aleatorie come il reddito di cittadinanza e la «Quota 100» in materia di pensioni;
    un testo, quello attuale, che il Senato ha potuto esaminare, prima di votare la fiducia, solo per poche ore, dove «esaminare» è in realtà un termine del tutto improprio, considerando come la Commissione Bilancio di Palazzo Madama non abbia effettuato neanche un voto;
    il provvedimento è stato votato direttamente dall'Assemblea del Senato senza che sia stato esercitato il dovuto e consapevole controllo sui contenuti e sul nuovo quadro programmatico di finanza pubblica;
    ora, nella terza lettura alla Camera, si vuole ripetere la stessa procedura, calpestando le prerogative dei deputati, insistendo con inaudita protervia e senza il minimo rispetto delle istituzioni democratiche con una marcia a tappe forzate che punta a nascondere la confusione, i ritardi e l'approssimazione con cui il Governo si è mosso in questi mesi;
    a pochi giorni dal forte richiamo del Presidente della Repubblica a difesa del Parlamento per «il ruolo centrale, che va rispettato e preservato», si sceglie di procedere, incuranti, nella direzione di voler condannare il Parlamento ad una sostanziale irrilevanza;
    siamo di fronte ad una procedura inaccettabile, che ferisce la nostra democrazia;
    per quanto concerne le materie di competenza della Commissione, si evidenzia come il testo approvato dal Senato della Repubblica abbia subito un ulteriore peggioramento;
    è il caso ad esempio della missione 13, concernente il diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto, che ha visto un ulteriore decremento pari a 524 milioni di euro che vanno a sommarsi ai Pag. 1131.577 milioni di euro già decurtati rispetto al 2018 come già evidenziato nel testo depositato alla Camera in prima lettura;
    si evidenzia un definanziamento di 600 milioni di euro delle risorse iscritte nella missione 13, programma 13.8, «Sostegno allo sviluppo del trasporto» in termini di competenza e cassa;
    il programma 13.8 del MEF riguarda, per la quasi totalità della spesa, l'erogazione di risorse per il finanziamento del contratto di programma, parte investimenti e parte servizi per il trasporto ferroviario;
    si fa presente che per il 2018 le risorse stanziate per tale programma erano pari a 4.960 milioni di euro;
    questo ulteriore definanziamento rischia di compromettere definitivamente gli investimenti in un settore strategico per l'economia del Paese;
    desta preoccupazione la modalità di previsione di 300 milioni di euro di risparmi relativamente alla Missione 2, concernente il programma «Diritto alla mobilità», che, per come formulato, rischia entro il 2019 di impattare negativamente su regioni ed enti locali, che sul trasporto pubblico locale potrebbero essere costretti o a supplire con proprie risorse o ad effettuare tagli sui contratti di servizio con inevitabili conseguenze sulla qualità del servizio per l'utenza;
    in materia infrastrutturale, gli interventi introdotti nel passaggio del testo presso il Senato rispondono ad una logica priva di qualsiasi strategia di lungo periodo e rischiano di creare discriminazioni territoriali;
    per quel che riguarda le misure a sostegno della città di Genova a seguito del crollo del «Ponte Morandi» si evidenzia la parzialità delle misure introdotte, nonché la mancata risposta sia per le attese di abitanti e imprese che risiedono nella fascia urbana in prossimità della «zona rossa», la cosiddetta «zona arancione», o sia per quanto riguarda la rete infrastrutturale a sostegno della città e del Porto;
    è stata confermata la soppressione delle riduzioni tariffarie e dei contributi per le imprese editrici e radiotelevisive che penalizza le imprese editoriali con radicamento sul territorio in un quadro ulteriormente aggravato dalla decisione, da parte del Governo, di procedere al taglio delle risorse a sostegno dell'editoria, pregiudicando uno dei cardini delle democrazie moderne quale quello della libertà di stampa;
    costituisce elemento di preoccupazione che tra le misure introdotte sul 5G non si siano trovate le risorse per assicurare la sperimentazione nelle città di Bari, L'Aquila, Matera, Milano, Prato;
    rimangono completamente inevase le questioni relative al rafforzamento e all'efficientamento del trasporto pubblico locale, della intermodalità, del funzionamento di strutture come la Motorizzazione civile,

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO

«Paita, Bruno Bossio, Cantini, Gariglio, Giacomelli, Nobili, Pizzetti, Andrea Romano.»