CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 dicembre 2018
112.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Sulla missione svolta a Bruxelles il 19 e 20 novembre 2018.

  Il 19 e 20 novembre si è svolto a Bruxelles un incontro interparlamentare, organizzato dalla Commissione Cultura ed istruzione (CULT) del Parlamento europeo, sul tema del patrimonio culturale europeo. Per la Camera dei deputati è intervenuto il Presidente della Commissione cultura, scienza ed istruzione, on. Gallo (M5S), per il Senato il Presidente della Commissione Istruzione pubblica, beni culturali, sen. Pittoni (Lega-Salvini Premier-Partito sardo d'azione).
  Nella prima giornata si sono svolti tre workshop paralleli, relativi rispettivamente a Cultura ed identità, Preservare, conservare e restaurare il patrimonio culturale, Patrimonio culturale ed istruzione.
  Nella seconda giornata un relatore per ciascun panel ha riportato i principali elementi emersi durante i workshop ed ha avuto luogo l'intervento del Commissario europeo per l'educazione, la cultura, la gioventù e lo sport, Tibor Navracsics.
  La sessione plenaria è stata introdotta dagli interventi dell'Ambasciatore austriaco Kornfeind, in rappresentanza della Presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea, e del Direttore generale per l'educazione, la cultura, la gioventù e lo sport della Commissione europea (DG EAC) Themis Christophidou.
  L'Ambasciatore Kornfeind si è soffermato sulla dimensione sociale ed economica del patrimonio culturale e ha ricordato le principali iniziative della Presidenza austriaca. La relatrice ha menzionato in particolare la Conferenza europea per la politica architetturale, incentrata sull'architettura di alta qualità, e la Conferenza di Vienna del prossimo 6 dicembre che chiuderà l'Anno del patrimonio culturale. In tale ultima occasione, la Commissione europea presenterà il Piano di azione per il patrimonio culturale che costituirà il seguito dell'Anno del patrimonio culturale. L'Ambasciatore ha inoltre richiamato la Conferenza di Vienna sull'uso delle tecnologie nell'ambito culturale, evidenziando le grandi potenzialità offerte dall'economia digitale per la divulgazione dei contenuti culturali.
  Il Direttore generale Christophidou ha ricordato i risultati dell'Anno del patrimonio culturale, nell'ambito del quale si sono finora svolti oltre 11.000 eventi che hanno raggiunto più di 6 milioni di persone. Il relatore ha introdotto il tema della conservazione e del restauro del patrimonio culturale, che costituirà oggetto di una Conferenza a Venezia. In tale occasione, si proporranno nuovi princìpi per la conservazione del patrimonio culturale, che saranno sottoposti a una consultazione pubblica nel 2019. Il rappresentante della Commissione ha quindi affrontato il tema della promozione del turismo sostenibile e della tutela dei beni naturali, nell'ambito della rete Natura 2000, oltre che il tema della promozione dell'ecoturismo. Con riferimento alla diffusione dei valori del patrimonio culturale presso i giovani, ha quindi illustrato alcune iniziative della Commissione nel settore dell'educazione, quali l'avvio degli e-twinning per coinvolgere insegnanti e studenti attorno al tema del patrimonio culturale, e le opportunità offerte i nell'ambito del programma Erasmus+.
  L'europarlamentare italiana Silvia Costa (S&D) ha riportato i principali spunti emersi nel primo panel su Cultura ed identità. In esso si è registrato un dibattito sulla nozione di identità culturale europea, sulla cui stessa esistenza sono stati espressi dubbi (in particolare da parte del parlamentare svedese). L'onorevole Costa ha tuttavia ribadito come l'Europa abbia una tradizione secolare di identità culturale Pag. 97europea e come tale nozione non sia in contrasto con la diversità culturale. Tale approccio dovrebbe informare i programmi scolastici, attraverso in particolare l'inserimento della storia europea nell'ambito dell'educazione. La relatrice ha quindi lanciato un appello ai parlamentari nazionali per la ratifica della Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società. Rispetto all'Anno del patrimonio culturale si è soffermata sulla necessità di un follow-up, attraverso una governance multilivello e utilizzando i fondi disponibili nell'ambito del programma Europa Creativa.
  Il tema della diversità culturale nell'ambito di una nozione comune di identità europea è stata ripresa nel corso del dibattito. Il parlamentare portoghese ha inoltre introdotto il tema della diversità linguistica e del ruolo della traduzione di creazione di valori culturali. Alcuni parlamentari hanno illustrato le iniziative adottate a livello nazionale nell'ambito dell'Anno del patrimonio culturale. La parlamentare serba, richiamando i danni prodotti al patrimonio culturale serbo durante la guerra del Kosovo, ha posto con forza la questione politica dell'inaccettabilità della candidatura del Kosovo a membro dell'UNESCO.
  L'europarlamentare rumeno Diaconu (ALDE) ha riferito sul secondo panel, incentrato sul tema Preservare, conservare e restaurare il patrimonio culturale. Il dibattito si è in particolare concentrato sull'importanza della solidarietà ai fini della ricostruzione del patrimonio culturale danneggiato, sull'uso dei fondi strutturali per la sua conservazione, sulla necessità di interventi di tutela specifici per le zone rurali e per i siti archeologici. Successivamente, un rappresentante della Confederazione delle organizzazioni nazionali dei conservatori-restauratori (ECCO) ha illustrato il ruolo della Confederazione di promuovere la professione del conservatore-restauratore e di fissare standard e buone pratiche a livello europeo.
  Nel dibattito, i parlamentari hanno illustrato le iniziative adottate a livello nazionale per la tutela del patrimonio culturale. Il parlamentare cipriota, pur riconoscendo che la Convenzione internazionale sul patrimonio dell'umanità ha offerto un ottimo esempio di cooperazione tra Grecia, Turchia e Cipro, ha espresso preoccupazioni per la tutela del patrimonio culturale nella zona occupata dai turchi, chiedendo all'UE di mobilitarsi in particolare per la restituzione di alcune icone presenti in tali territori alla Chiesa ortodossa cipriota.
  Il Presidente Gallo ha osservato come gli investimenti in cultura ed istruzione sono suscettibili di creare un nuovo modello economico, di cui l'Europa ha disperatamente bisogno nell'attuale fase di crisi esistenziale e storica. Esistono dati che mostrano come, anche nelle fasi di crisi, la cultura è un fattore resiliente, che crea sviluppo ed occupazione. Occorrerebbe quindi superare gli attuali vincoli di bilancio per gli investimenti in cultura ed istruzione.
  La Vicepresidente della Commissione CULT, onorevole Verheyen (Germania, PPE), ha infine illustrato i lavori del terzo panel su Patrimonio culturale ed istruzione. Il legame tra patrimonio culturale ed educazione può essere declinato nelle due direzioni, da un lato, dell'uso dell'istruzione per informare e formare sul patrimonio culturale, dall'altro del ruolo del patrimonio culturale come strumento di educazione. La relatrice si è quindi soffermata sugli strumenti finanziari utilizzabili per rafforzare tale legame (in particolare Europa creativa ed Erasmus+) e sulla necessità di progetti a lungo termine in sinergia con l'UNESCO. L'onorevole Verheyen ha quindi evidenziato la necessità di inserire competenze sul patrimonio culturale nell'ambito del percorso scolastico, di favorire la mobilità dei giovani, di integrare l'educazione formale con contesti di educazione informale.
  Successivamente, un ricercatore dell’Université libre de Bruxelles (ULB), evidenziando la necessità di uno sforzo per una maggiore sinergia tra patrimonio culturale ed educazione, ha chiesto ai parlamentari nazionali di adottare iniziative per l'inserimento Pag. 98del patrimonio culturale nei curricula scolastici sia formali sia informali e per una chiara definizione di patrimonio culturale, nonché un impegno ad una maggiore divulgazione di buone pratiche e per la formazione.
  Nel corso del dibattito è stato ripreso il tema dell'inserimento della formazione artistica e musicale nei curricula scolastici. A tal fine, il parlamentare francese ha richiamato recenti iniziative adottate a livello nazionale e locale per l'integrazione dei curricula scolastici già dalla scuola dell'infanzia. Il Presidente Gallo ha osservato che l'obiettivo di sviluppare la dimensione europea dell'istruzione, ai sensi dell'articolo 165 del TFUE, presuppone lo sviluppo di modelli pedagogici comuni, che facendo leva sulla nostra storia, contribuiscano a costruire l'identità europea. Richiamando osservazioni contenute nei documenti finali approvati dalla Commissione cultura della Camera sulle recenti proposte della Commissione europea in materia di cultura, ha quindi ripreso il dibattito sul ruolo dell'istruzione informale e della visita dei siti culturali nell'immersione culturale e la necessità di indicare obiettivi più puntuali in materia di formazione degli insegnanti.
  L'incontro si è concluso con l'intervento del Commissario Navracsic, il quale ha illustrato il portale Europeana, progetto lanciato dalla Commissione per la digitalizzazione del patrimonio culturale, che contiene oltre 58 milioni di documenti provenienti da oltre 3500 istituzioni. Il Commissario ha inoltre ricordato l'impegno del Parlamento europeo per promuovere modelli imprenditoriali innovativi nella gestione del patrimonio culturale da parte dei privati e per la tutela dei siti storici, richiamando in particolare un progetto pilota per l'individuazione di buone prassi al fine di tutelare i cimiteri ebraici. Si è inoltre soffermato sul Piano di azione che la Commissione presenterà a Vienna come follow-up dell'Anno del patrimonio culturale, il quale individuerà una serie di azioni prioritarie, tra le quali lo sfruttamento delle potenzialità offerte da scienza e innovazione. Ha infine ribadito l'impegno dell'attuale Commissione per la cultura, che si è tradotto anche nell'aumento delle dotazioni del programma Europa Creativa.

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ALLEGATO 2

5-00981 Bucalo: Sul rinvio della prova scritta del concorso per dirigenti scolastici per i concorrenti della Regione Sardegna.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Come Le è noto, il Sindaco di Cagliari, per prevenire qualsiasi rischio idrogeologico dovuto all'allerta meteo, ha disposto, con ordinanza n. 62 del 17 ottobre 2018, pubblicata on-line nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, la chiusura di tutti gli uffici pubblici, nonché di tutte le scuole, dalle ore 0:00 alle ore 23:59 del 18 ottobre 2018.
  Lo ricordo, il giorno 18 ottobre era la data in cui era stato fissato lo svolgimento della prova scritta del concorso per l'accesso al ruolo di dirigente scolastico.
  L'ordinanza del sindaco è stata anticipata, informalmente, al Direttore dell'Ufficio scolastico regionale della Sardegna solo alle ore 19.30 del 17 ottobre.
  Corre l'obbligo precisare che, dovendo svolgersi la prova tramite computer in apposite aule informatiche messe a disposizione dalle singole istituzioni scolastiche, previamente individuate da ciascun Ufficio scolastico regionale e dotate di attrezzature informatiche appositamente collaudate, è stato inevitabile disporne il rinvio per la regione Sardegna ai sensi dell'articolo 8, comma 12, del bando.
  Quest'ultimo, infatti, come peraltro da lei richiamato, prevede che «qualora, per cause di forza maggiore sopravvenute, non sia possibile l'espletamento della prova scritta nella giornata programmata, ne viene stabilito il rinvio con comunicazione, anche in forma orale, ai candidati presenti».
  Il rinvio per la regione Sardegna è stato valutato anche alla luce delle esigenze organizzative di tutta l'amministrazione scolastica nazionale, centrale e periferica, che, com’è noto, è stata per mesi impegnata nella preparazione di una prova che ha implicato il coinvolgimento di centinaia di istituzioni scolastiche su tutto il territorio nazionale e del relativo personale e, soprattutto, delle migliaia di candidati che, in procinto di sostenere la prova nel resto d'Italia, si erano già organizzati, affrontando, a volte, spese anche rilevanti per poter raggiungere le sedi d'esame.
  Per tali ragioni l'amministrazione con piena coscienza dell'assoluta priorità di salvaguardare il ragionevole affidamento dei candidati di poter svolgere la prova nel resto del Paese, dopo un'attenta e un'equa ponderazione degli interessi coinvolti, non ha ritenuto opportuno rinviare la prova anche nelle altre regioni, a poche ore dallo svolgimento della stessa.
  In merito al tema dell'equivalenza della prova scritta che verrà svolta dai candidati della regione Sardegna, concludo precisando che essa sarà attestata dal Comitato tecnico in quanto i quesiti verranno scelti tra quelli della banca dati già predisposti e non utilizzati per la prova del 18 ottobre.
  In ogni caso, il 13 dicembre sarà assicurata dal Comitato tecnico scientifico l'equivalenza delle prove rispetto a quelle già somministrate lo scorso 18 ottobre.

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ALLEGATO 3

5-00639 Casa: Sulle prove selettive per l'ammissione al corso di laurea magistrale in medicina, chirurgia e odontoiatria.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Rispondo alla Sua interrogazione ribadendo quanto da Lei già ricordato, ovverosia, che l'allegato 1 al decreto ministeriale n. 337 del 2018 prescrive che sia fatto assoluto divieto ai candidati che partecipano alle prove di ammissione ai corsi di laurea, a pena di esclusione, di «interagire tra loro durante la prova, di introdurre e/o utilizzare nelle aule telefoni cellulari, palmari, smartphone, smartxuatch, tablet, auricolari o altra strumentazione similare, nonché di introdurre e/o utilizzare penne, matite, materiali di cancelleria (o qualsiasi altro strumento idoneo alla scrittura) nella personale disponibilità del candidato e/o introdurre manoscritti, fogli in bianco e materiale di consultazione».
  Posto ciò, quanto allo specifico episodio sulle presunte irregolarità che sarebbero avvenute presso l'Università di Catania nello svolgimento della prova di accesso per l'anno accademico 2018/19 ai corsi di laurea a numero programmato in Medicina, Chirurgia e Odontoiatria, questo Ministero ha chiesto all'Ateneo di Catania una relazione su quanto accaduto.
  Espongo, pertanto, quanto riferito nella succitata relazione trasmessa in data 1o ottobre 2018 dallo stesso Ateneo.
  L'Università comunica che contestualmente alle operazioni di identificazione è stato effettuato il controllo degli effetti personali di tutti i candidati e il deposito del materiale non ammesso in aula presso appositi spazi esterni alla sede d'esame. Gli effetti personali sono stati custoditi per tutta la durata della prova dal personale di vigilanza in servizio. A tali spazi è stato permesso l'accesso esclusivamente attraverso dei metal detector installati all'entrata di ognuno dei piani e padiglioni del centro fieristico ove si è svolta la prova.
  Dalla relazione si evince anche che, a causa delle continue lamentele dei candidati per il mancato funzionamento dei condizionatori e per la eccessiva temperatura dell'aula, il presidente della commissione di garanzia, consultati lo staff organizzativo e lo staff della sicurezza, ha autorizzato lo spostamento dell'intero settore V, sito nel padiglione C del complesso fieristico presso il primo piano del padiglione F1, adeguatamente condizionato.
  Nella relazione viene anche dato conto di tutte le opportune cautele adottate nel corso del trasferimento dall'aula. Dalla relazione si evince, infatti, che tale spostamento è avvenuto nei tempi previsti e sotto l'attento e diretto controllo della commissione e del personale di vigilanza. I candidati non sono rientrati in possesso dei loro effetti personali, che sono rimasti in custodia presso il deposito bagagli del padiglione C.
  Quanto alla questione da Lei evidenziata della collocazione di 19 studenti dell'Ateneo di Catania tra i migliori cento candidati, sempre secondo quanto dichiarato dall'Ateneo, attraverso il controllo che la stessa Università asserisce di aver effettuato sul punteggio ottenuto dai partecipanti alla prova, è emerso che solo 3 su 19 candidati risultano essere stati assegnati al settore V, sito nel padiglione C del complesso fieristico.
  Secondo quanto attestato dall'Ateneo nella relazione non sussistono altresì elementi che avvalorino picchi di consultazione Pag. 101del motore di ricerca Google durante lo svolgimento della prova da parte dei suddetti candidati.
  Tanto premesso, fermi gli eventuali approfondimenti che si rendessero necessari nelle opportune sedi, laddove dovessero contestarsi condotte reprensibili a carico di singoli, non si rilevano, da quanto attestato nel verbale d'aula prodotto dall'Ateneo di Catania, forme di irregolarità tali da determinare l'annullamento anche solo parziale della prova.
  Pertanto, in conclusione, alla luce di quanto riferito dall'università, l'eventuale utilizzo, da parte di uno o più candidati, di strumenti non consentiti, giustificherebbe l'esclusione (una volta che fosse stato definitivamente accertato) dei soli autori della violazione, e dunque un annullamento selettivo delle prove, ma non già un annullamento generalizzato dell'intera procedura, che andrebbe a danno di quanti si sono preparati correttamente e comportati coscienziosamente.

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ALLEGATO 4

5-00649 Bordo e Piccoli Nardelli: Sul mancato svolgimento di un evento in memoria delle leggi razziali presso il liceo classico «Fiano-Leccisotti» di Torremaggiore (FG).

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Questo Ministero ha provveduto ad acquisire informazioni dall'Istituzione scolastica interessata, tramite il competente Ufficio scolastico regionale, in ordine ai fatti da Lei rappresentati.
  Il dirigente scolastico, con nota del 17 ottobre scorso, ha riferito, di aver convocato il consiglio di classe della 5B dell'istituto scolastico in argomento a seguito della richiesta di una docente, il quale ha proposto di invitare lo scrittore Roberto Matatia, autore del libro « I vicini scomodi».
  Il dirigente scolastico ha precisato, altresì, che nessun progetto è stato formalizzato alla data del richiamato consiglio di classe e che, malgrado ciò, la proposta di intervento dell'autore del libro è stata inserita, comunque, nel piano formativo della classe.
  Concludo rassicurandola sul fatto che il dirigente scolastico ha comunicato che darà conferma all'autore del libro dell'incontro e che questo è già stato programmato per la prima data utile, individuata nella giornata del 15 febbraio 2019.
  Questo consentirà allo scrittore di portare la sua preziosa testimonianza nello sforzo comune di costruire una solida coscienza civica e democratica nelle giovani generazioni.

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ALLEGATO 5

5-00953 Toccafondi: Sul futuro degli istituti tecnici superiori.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Rispondo, preliminarmente, rassicurandola sul fatto che questo Ministero intende consolidare il processo già avviato sostenendo sempre più i percorsi degli ITS per formare Istituti Tecnici Superiori in grado di inserirsi nei settori strategici del sistema economico-produttivo del nostro Paese.
  Al riguardo, ricordo che già con il decreto ministeriale n. 394 del maggio 2018, sono stati approvati, tra l'altro, i programmi di sviluppo nazionale del sistema ITS che hanno, tra gli obiettivi strategici, il potenziamento della sinergia fra ITS ed imprese, in particolare a livello di progettazione di percorsi formativi.
  Sottolineo che la progettazione è volta proprio a sperimentare anche nuove metodologie didattiche per l'innovazione ed il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese, finalizzate a incrementare nei giovani le competenze abilitanti all'uso di strumenti avanzati di innovazione tecnologica e organizzativa, in coerenza con la rapida evoluzione del mercato del lavoro.
  Scendendo nel dettaglio, aggiungo che, il MIUR ha intrapreso numerose iniziative per la promozione e lo sviluppo degli ITS che di seguito riporto:
   Progetto I.T.S. 4.0: il progetto ha coinvolto tutte le Fondazioni con le attività previste nel Piano nazionale «Italia 4.0», finalizzato alla realizzazione della digitalizzazione dei processi produttivi delle PMI e delle grandi imprese;
   Attività di orientamento e promozione: per rafforzare la filiera formativa professionalizzante, e in particolare l'istruzione Tecnica Superiore, sono stati già realizzati n. 34 eventi in ogni regione rivolti a tutti gli studenti e docenti degli Istituti Tecnici e Professionali nonché a quelli degli altri Istituti di Istruzione Secondaria Superiore, alle loro famiglie e alle imprese. Per le stesse finalità sono in fase di programmazione analoghe attività di orientamento per il prossimo anno;
   Azioni di comunicazione: per valorizzare gli Istituti Tecnici Superiori questo Ministero ha attivato un progetto di comunicazione per una divulgazione multicanale a livello nazionale che susciti l'interesse degli studenti, il livello di conoscenza delle famiglie, dei docenti delle Scuole Secondarie e dei principali potenziali attori del sistema;
   Revisione delle figure nazionali di riferimento per filiera: effettuata da un apposito Comitato Tecnico Scientifico, afferente a una Fondazione ITSI, nel maggio scorso ha avviato una ridefinizione ed un aggiornamento delle figure nazionali di riferimento e delle relative competenze (per ogni area tecnologica e con il coinvolgimento di oltre 700 imprese) in esito ai percorsi formativi ITS, in linea con le competenze richieste dal mondo produttivo, secondo le strategie «Industria 4.0» e «Strategia nazionale di specializzazione intelligente»;
   Gara europea per l'assistenza tecnica: nell'ambito dei PON 2014/2020 «Per la scuola» è in fase di valutazione finale la gara per l'affidamento di un servizio di ricerca e supporto, quale azione di sistema per promuovere e sostenere lo sviluppo della formazione terziaria professionalizzante con particolare riferimento alle Pag. 104competenze richieste dal mondo produttivo e dai processi innovativi introdotti dal Piano nazionale Impresa 4.0. L'azione di sistema è finalizzata al consolidamento e al potenziamento quantitativo e qualitativo delle attività degli Istituti Tecnici Superiori, alla realizzazione di raccordi organici e stabili con il sistema universitario e i centri di ricerca e innovazione pubblici e privati, e alla più proficua interazione con i sistemi produttivi territoriali.

  Per quanto attiene alle risorse assegnate agli ITS, per l'esercizio finanziario 2018 sono stati stanziati:
   circa 12Ml e mezzo tenuto conto delle disposizioni di cui all'articolo 1, comma 45 della legge 107 del 2015;
   10.000.000,00 ripartiti sulla base dei programmi di sviluppo definiti con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca n. 394 del maggio 2018 adottato ai sensi dell'articolo 1, comma 67, della legge 205/2017. La stessa disposizione ha previsto l'incremento di 20 milioni di euro per l'anno 2019 e 35 milioni di euro a decorrere dall'anno 2020.

  Inoltre ricordo che in sede di esame della legge di bilancio per l'anno 2019 è stato approvato un emendamento parlamentare volto a semplificare la procedura di assegnazione delle risorse agli ITS.
  In ultimo, venendo al quesito circa la nomina del dirigente dell'Ufficio V – Istruzione Tecnica Superiore – della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, comunico che l’iter per la suddetta nomina si è concluso con il conferimento dell'incarico al candidato risultato vincitore della procedura comparativa seguita da apposita commissione di valutazione.