CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 dicembre 2018
106.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-01044 Deiana: Manutenzione della strada statale n. 131, con particolare riguardo al tratto Sassari-Oristano.

TESTO DELL'INTERROGAZIONE

   DEIANA, ILARIA FONTANA, ZOLEZZI, DAGA, D'IPPOLITO, FEDERICO, LICATINI, ALBERTO MANCA, MARAIA, RICCIARDI, ROSPI, TERZONI, TRAVERSI, VARRICA, VIANELLO, VIGNAROLI, MARINO, PERANTONI, SCANU, CADEDDU, LAPIA, CORDA e CABRAS. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   la Sardegna soffre da sempre di una carente rete stradale che spesso versa in condizioni non ottimali. È evidente che la puntuale manutenzione risulta, dunque, elemento imprescindibile per garantire l'efficienza dei collegamenti e la sicurezza dei viaggiatori;
   in Sardegna, la strada statale n. 131, arteria principale che collega l'intera isola, è in condizioni inaccettabili. Da troppo tempo, nel tratto tra Sassari/Oristano e Oristano/Sassari, di circa 100 chilometri, il manto stradale è gravemente deteriorato. Recentemente sono stati annunciati dall'Anas lavori di manutenzione su un tratto di circa 6 chilometri che ricade nei comuni di Ploaghe, Florinas e Codrongianos, così come, negli scorsi anni, sono stati posti in essere lavori di manutenzione di questa tipologia sempre su parti limitate. Nei restanti tratti, gli interventi tampone realizzati sono stati dei palliativi che si sono rivelati inefficaci a causa degli agenti atmosferici e del traffico automobilistico, costringendo Anas ad intervenire ripetutamente. I lavori di manutenzione così eseguiti, sono non solo inutili e inefficaci, ma rappresentano un costo continuo che potrebbe essere evitato. È altresì rilevabile che le condizioni del manto stradale migliorino nettamente nel tratto compreso tra Oristano/Cagliari in entrambi i sensi di marcia, con una dicotomia di gestione inspiegabile;
   ulteriore problematica riguarda i numerosi incroci a raso presenti sull'intera arteria che rappresentano, ad oggi, una delle principali cause di incidenti stradali;
   per le ragioni suddette andrebbero avviati urgentemente dei lavori di risistemazione del manto stradale nel tratto compreso tra Sassari/Oristano e Oristano/ Sassari e una progettazione di svincoli che eliminino i numerosi incroci a raso –:
   quali iniziative e le soluzioni intenda mettere in atto il Ministro interrogato al fine di garantire la massima sicurezza dei viaggiatori che percorrono la strada statale n. 131. (5-01044)

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ALLEGATO 2

5-01044 Deiana: Manutenzione della strada statale n. 131, con particolare riguardo al tratto Sassari-Oristano.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In premessa la società ANAS evidenzia che la strada statale 131 Carlo Felice, inserita nella rete europea TEN-T, a partire dagli anni ’90 è stata oggetto di importanti interventi di ammodernamento e adeguamento che hanno riguardato il tratto di infrastruttura che si sviluppa nella piana del Campidano. I lavori eseguiti hanno interessato il tratto che da Cagliari si estende sino all'abitato di Bauladu km 108+300.
  Attualmente ANAS ha in corso il progetto di adeguamento e messa in sicurezza del tratto di arteria dal km 108+300 al km 209+500, che interessa un territorio morfologicamente molto vario, distribuito su tre province e 21 comuni, oltre ad altri tre comuni interessati da opere complementari, quali le aree di deposito definitivo.
  Gli interventi sono stati individuati con il supporto delle analisi sviluppate dall'Università degli Studi di Cagliari per conto della regione Sardegna e riguardano la messa in sicurezza delle intersezioni a raso sul predetto tratto di arteria.
  L'intero progetto è stato sottoposto a procedura di approvazione avviata in data 12 giugno 2015 e conclusasi il successivo 12 agosto.
  Per lo sviluppo delle successive fasi progettuali, si fa riferimento alla delibera CIPE n. 108/2015 che riporta le prescrizioni e le raccomandazioni emesse dalle amministrazioni convenute in sede di Conferenza di servizi.
  Il progetto – del valore di euro 178.102.373,21 – è stato suddiviso in tre stralci funzionali:
   1o stralcio dal km 158+000 al km 162+700, per euro 41.419.049,95;
   2o stralcio dal km 108+300 al km 158+000, per euro 84.283.213,41;
   3o stralcio dal km 162+700 al km 209+500, per euro 52.400.109,85.

  Il progetto esecutivo del 1o stralcio è stato redatto ed è in corso di approvazione, mentre quelli degli altri due stralci sono in corso di redazione.
  Circa gli interventi di manutenzione straordinaria sulla SS 131, ANAS segnala che nel 2017 ha effettuato due interventi di pavimentazione e rifacimento della segnaletica orizzontale, rispettivamente tra i chilometri 152 e 160 e tra i chilometri 172 e 176+400 in entrambe le direzioni, per un investimento complessivo di circa 6,4 milioni di euro.
  Sulla medesima statale, inoltre, sono in corso di attuazione tre interventi di manutenzione programmata della pavimentazione stradale, per un investimento complessivo di circa 5,8 milioni di euro, in dettaglio:
   dal km 194+000 al km 197+600;
   tra i km 147+000 e 151+500 e tra i km 167+500 e 169+000 in carreggiata sud, e dal km 163+000 al km 166+000 in entrambe le carreggiate;
   tra i km 148+850 e 151+000 e tra i km 167+9000 e 169+000 in carreggiata sud, e tra i km 166+000 e 168+000 in Pag. 38carreggiata nord, in fase di completamento.

  Infine, è di prossima attivazione un ulteriore intervento di rifacimento dello strato di usura drenante, già appaltato in regime di Accordo Quadro, da effettuare dal km 202+500 al km 205+000 in entrambe le direzioni, per un investimento di ulteriori 1,7 milioni di euro.
  Gli interventi descritti consistono nella rimozione della vecchia pavimentazione fino agli strati più profondi, nel completo rifacimento della sovrastruttura stradale e nel rifacimento della segnaletica orizzontale.

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ALLEGATO 3

5-01045 Braga: Tempi di trasferimento ad Anas delle strade provinciali della regione Lombardia.

TESTO DELL'INTERROGAZIONE

   BRAGA e FRAGOMELI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   nell'agosto 2017, la Conferenza unificata ha sancito l'intesa sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la revisione delle reti stradali di interesse nazionale e regionale ricadenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria;
   a seguito di quanto sopra riportato, si sono attivate anche le regioni non ricomprese dalla richiamata intesa, tra cui la regione Lombardia;
   a seguito delle intese e degli accordi posti in essere tra Anas e le suddette regioni per il passaggio della gestione di arterie stradali provinciali ad Anas, perché ritenute di interesse nazionale, si attende l'emanazione di un nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per assicurare una migliore manutenzione e sicurezza della rete stradale;
   le province spesso non hanno le risorse necessarie per gestire in maniera adeguata un numero di chilometri di rete stradale di assoluta rilevanza, come ad esempio per la regione Lombardia è il caso della Lecco-Bergamo e di altre arterie che per quanto provinciali, assumono un valore strategico per la mobilità dei cittadini;
   per quanto imminente ancora non risulta essere stato firmato alcun accordo per il trasferimento della gestione di strade provinciali all'Anas nelle regioni che non rientrano nel primo gruppo di cui al citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri;
   le dimissioni del management di Anas e del presidente Armani possono costituire un pregiudizio nella tempistica di trasferimento delle competenze in commento –:
   quali siano i tempi di definizione del nuovo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per il trasferimento della gestione delle strade provinciali di interesse nazionale ricadenti nelle regioni interessate per una migliore e più efficiente cura delle infrastrutture stradali.
(5-01045)

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ALLEGATO 4

5-01045 Braga: Tempi di trasferimento ad Anas delle strade provinciali della regione Lombardia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  A seguito dell'emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 febbraio 2018 relativo alla revisione della rete stradale di interesse nazionale ricadente nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria, è stata attivata la procedura anche per le rimanenti 4 regioni a statuto ordinario, e precisamente Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto.
  Successivamente, il Ministero delle infrastrutture e di trasporti ha inviato la proposta alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l'intesa in Conferenza Unificata.
  Nella seduta del 15 novembre 2018 detta Conferenza ha quindi sancito l'intesa per le regioni Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto; nella successiva seduta del 22 novembre ha sancito l'intesa anche per la regione Piemonte.
  La revisione della rete stradale di queste ultime 5 regioni è in via di trasmissione al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per il prescritto parere, e sarà successivamente inoltrata al parere delle Commissioni Parlamentari competenti.

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ALLEGATO 5

5-01046 Muroni: Progetto di collegamento tra la strada provinciale «Padana Superiore» e la tangenziale ovest di Milano.

TESTO DELL'INTERROGAZIONE

   MURONI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   con delibera 28 febbraio 2018 il Cipe ha approvato il progetto definitivo, primo stralcio Magenta-Vigevano, del collegamento strada provinciale ex strada statale n. 11 «Padana Superiore» – Tangenziale ovest di Milano;
   l'approvazione del 1o stralcio (tratte A e C) esclude e rinvia sine die la tratta B, Albairate-Milano, l'unico lotto in cui sarebbe auspicabile la riqualificazione della strada provinciale esistente, in aperta contraddizione con lo scopo originario del progetto, ovvero collegare Malpensa alla tangenziale ovest di Milano;
   il 1o stralcio è diverso dal progetto Anas del 2008, e non avrebbe dovuto essere autorizzato sulla base di delibere Via risalenti a tredici anni prima, che non tengono conto degli effetti cumulati di altri progetti nel frattempo realizzati o realizzandi sul territorio;
   nel medesimo quadrante territoriale insiste la ferrovia Milano-Mortara, in gran parte a binario unico, il cui progetto di raddoppio risulta privo di qualsiasi finanziamento;
   la Commissione per le petizioni del Parlamento europeo, nell'audizione dell'11 ottobre 2017, esaminando la petizione presentata da centinaia di cittadini, afferma che se il progetto «fosse portato a termine sulla base di una VIA obsoleta, potrebbe contribuire a una decisione da parte della Commissione di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'Unione Europea»;
   oltre ai comitati locali e alle associazioni ambientaliste, si sono dichiarati contrari all'opera stradale e favorevoli al raddoppio ferroviario e al miglioramento della viabilità esistente molti comuni dell'area, città metropolitana di Milano, parco del Ticino, parco agricolo sud Milano, le organizzazioni agricole: il territorio esprime infatti le più alte vocazioni agricole del milanese, ed ha acquisito importanti arrivi turistici; le connesse attività economiche sarebbero messe in grave difficoltà dall'impatto ambientale dell'opera che, tra l'altro, esporrebbe il parco del Ticino alla perdita di riconoscimento quale sito «Man and Biosphere» Unesco;
   ad ottobre la delibera del Cipe è stata impugnata al Tar da Parco agricolo sud Milano, città Metropolitana di Milano, parco del Ticino, comuni di Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Boffalora sopra Ticino, nonché, ad adiuvandum, da comitati locali, associazione Parco Sud Milano e Legambiente –:
   se sia stato realizzato uno studio costi/benefici aggiornato e comprensivo dei flussi di traffico e se, in tale contesto, non si ritenga opportuno adottare le iniziative di competenza per annullare completamente il progetto dirottandone il finanziamento alla riqualificazione della rete stradale esistente e al potenziamento della linea ferroviaria Milano-Mortara.
(5-01046)

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ALLEGATO 6

5-01046 Muroni: Progetto di collegamento tra la strada provinciale «Padana Superiore» e la tangenziale ovest di Milano.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'opera in esame è inserita nel primo programma delle infrastrutture strategiche ed è compresa nei progetti infrastrutturali previsti per l'Accessibilità dell'aeroporto di Malpensa 2000, Convenzione del 29 ottobre 1999 e Atto aggiuntivo del 17 marzo 2014; è tra quelle dell'Intesa Generale Quadro tra regione Lombardia dell'11 marzo 2003 ed è inserita nel Protocollo di Intesa per l'accessibilità ferroviaria e stradale a Malpensa del 26 marzo 2007 tra Ministero delle infrastrutture e trasporti, regione Lombardia, provincia di Varese, ANAS e Rete Ferroviaria Italiana. Il suddetto intervento è stato quindi inserito nel Piano Pluriennale ANAS 2016-2020.
  Il progetto, che costituisce il completamento dell'itinerario stradale di collegamento tra l'aeroporto di Malpensa e la tangenziale ovest di Milano è suddiviso in due tratte funzionali:
   Tratta A, compresa tra la strada statale 11, in comune di Magenta, e l'interconnessione verso Abbiategrasso, in comune di Albairate, per una lunghezza complessiva di circa 8,493 chilometri, comprensiva della variante di Pontenuovo di Magenta;
   Tratta C, compresa tra l'interconnessione di Albairate e il termine del tratto di adeguamento in sede nel Comune di Abbiategrasso, per una lunghezza complessiva di circa 10,630 chilometri.

  Gli elaborati dell'intero progetto definitivo, costituito dalle citate tratte A e C, sono stati trasmessi al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nell'adunanza del 27 gennaio 2017.
  A seguito della disamina del progetto sono emerse rilevanti criticità evidenziate dallo stesso Consiglio Superiore in ordine a taluni aspetti viari, trasportistici, idraulici e impiantistici, che hanno portato l'Assemblea a formulare un parere in base al quale il progetto in esame doveva essere significativamente revisionato e, successivamente, riesaminato dallo stesso Consesso.
  In data 21 settembre 2017 il citato Consiglio Superiore ha emesso il proprio parere sul progetto definitivo, indicando che il progetto dovesse essere modificato ed integrato per essere successivamente sviluppato in un progetto esecutivo da porre a base della procedura di affidamento, alla luce delle prescrizioni e tenuto conto delle prescrizioni indicate.
  Il 4 dicembre 2017 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti convocava una riunione preparatoria e istruttoria nell'ambito della Conferenza di servizi, che si è poi tenuta il successivo 14 dicembre, sempre presso la sede ministeriale, nel corso della quale sono stati recepiti i vari pareri di competenza.
  Come evidenziato dall'Onorevole interrogante, il CIPE – con delibera n. 7 del 28 febbraio 2018 – ha approvato il progetto definitivo, primo Stralcio da Magenta a Vigevano, tratta A e tratta C, dal costo di 220 milioni di euro. La delibera è stata registrata alla Corte dei conti il 10 luglio scorso.
  Tale delibera è stata impugnata dinanzi al Tar Lombardia, con cinque distinti ricorsi, da parte di Città Metropolitana di Milano, Parco Lombardo Valle Pag. 43Ticino, comune di Boffalora Sopra Ticino e due privati soggetti a procedura di esproprio.
  Ad oggi, con riguardo alla tratta A, è in corso da parte della società ANAS la redazione del progetto esecutivo che si prevede di completare, anche con la verifica ai fini della validazione, entro il primo trimestre del 2019; quanto invece alla tratta C, la medesima ANAS a novembre 2018 ha completato la progettazione esecutiva ed è in corso la verifica ai fini della validazione.
  La pronuncia del Tar è attesa per metà dicembre; l’iter di realizzazione dell'opera non potrà non tener conto del provvedimento dei giudici amministrativi.
  Quanto infine al potenziamento della linea ferroviaria, Rete Ferroviaria Italiana riferisce che, in attesa del raddoppio della linea, è a lavoro per il miglioramento dei servizi nel breve-medio periodo. In particolare, sta dando attuazione agli interventi di cui all'Accordo Quadro del 2016 con la regione Lombardia per regolarizzare e velocizzare la linea. Quindi sono in fase di ultimazione le attività di potenziamento dell'impianto di Vigevano e di adeguamento delle stazioni ai più moderni standard.
  Sempre in coerenza con il predetto Accordo, RFI sta verificando la fattibilità tecnica della prosecuzione del raddoppio fino ad Abbiategrasso, per l'attestamento dei treni suburbani (servizio S9).