CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 novembre 2018
97.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

DL 113/2018: Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Delega al Governo in materia di riordino dei ruoli e delle carriere delle Forze di polizia e delle Forze armate (C. 1346 Governo, approvato dal Senato).

  PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La Commissione IV (Difesa),
   esaminato per le parti di propria competenza il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, recante disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Delega al Governo in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate;
   considerato che i commi da 2 a 5, dell'articolo 1, recano una delega al Governo per l'adozione, entro il 30 settembre 2019, di decreti legislativi integrativi e correttivi in materia di riordino dei ruoli delle Forze armate e delle Forze di polizia;
   sottolineato che l'articolo 33 autorizza la spesa, a partire dal 2018, di 38.091.560 euro per il pagamento dei compensi per prestazioni di lavoro straordinario svolte dagli appartenenti alle Forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia penitenziaria), anche in deroga al limite dell'ammontare delle risorse destinate al trattamento accessorio del personale delle amministrazioni pubbliche fissato, dal decreto legislativo n. 75 del 2017, nella misura pari all'importo destinato alle medesime finalità per il 2016;
   evidenziato che, per le finalità previste dai citati commi dell'articolo 1, l'articolo 35 istituisce un fondo nel quale sono confluite le autorizzazioni di spesa già previste per il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate – non utilizzate – cui si aggiunge uno stanziamento pari a 5 milioni di euro annui a decorrere dal 2018;
   evidenziato, altresì, che il disegno di legge di bilancio 2019 dispone, all'articolo 36, un incremento di 70 milioni di euro, a decorrere dall'anno 2020, del fondo istituito dall'articolo 35 del decreto-legge n. 113 del 2018;
   rilevato che l'articolo 35-sexies, con riguardo all'Arma dei carabinieri, estende le finalità dell'utilizzo dei droni alle funzioni svolte nei settori della sicurezza in materia di sanità, igiene e sofisticazioni alimentari, in materia forestale, ambientale e agroalimentare, in materia di lavoro e legislazione sociale, nonché in materia di patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale nazionale;Pag. 163
   segnalato, infine, che l'articolo 37, al comma 3, modifica l'articolo 113-bis del codice antimafia al fine di prevedere che l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati possa continuare ad avvalersi di un contingente di personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare con qualifica non dirigenziale, fino a un massimo di 20 unità, in posizione di comando, distacco e fuori ruolo,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 164

ALLEGATO 2

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all'articolo 1, comma 1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Atto n. 51).

RILIEVI DELIBERATI DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all'articolo 1, comma 1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio 2018) (atto n. 51);
   premesso che:
    l'articolo unico dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dispone, al comma 1, la ripartizione nell'arco di tempo 2018-2033 delle risorse di cui al Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze;
    il riparto del citato Fondo è disposto con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri interessati, in relazione ai programmi presentati dalle amministrazioni centrali dello Stato e che, con i medesimi decreti, sono individuati gli interventi da finanziare e i relativi importi e indicate, ove necessario, le modalità di utilizzo dei contributi, secondo criteri di economicità e di contenimento della spesa;
    la proposta di riparto del Fondo – come chiarito dalla relazione governativa che accompagna l'atto – è stata definita anche tenendo conto delle richieste formulate dai Ministeri e dei successivi approfondimenti condotti con le amministrazioni, in coerenza con i vincoli finanziari del Fondo e con la prevedibile effettiva spendibilità degli interventi proposti;
    la relazione governativa riporta altresì le indicazioni in merito agli interventi che ciascun Ministero intende perseguire con le risorse assegnate, ricavabili dall'allegato che fa parte integrante dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in esame;
   rilevato che:
    al dicastero della difesa sono nel complesso assegnati 5.814,8 milioni di euro per il periodo dal 2018 al 2033, ripartiti in più settori di spesa e che, dall'esame dell'assegnazione delle risorse ai vari ministeri, si evince che la maggior parte delle risorse sono assegnate al Ministero delle infrastrutture e trasporti (37,2 per cento), seguito dal Ministero della difesa (16,4 per cento) e da quello dell'istruzione (10,2 per cento);
   considerato che:
    l'audizione del Capo dell'Ufficio generale Pianificazione, programmazione e bilancio dello Stato maggiore della difesa, generale di divisione Guglielmo Luigi Miglietta, ha permesso alla Commissione di ottenere chiarimenti in merito ai progetti e agli interventi destinatari dei finanziamenti che lo schema di decreto assegna al Ministero della difesa;Pag. 165
    nella citata audizione è stato evidenziato l'inserimento di due nuovi settori di spesa, il settore H relativo alla digitalizzazione delle amministrazioni statali, ed il settore M relativo al potenziamento delle infrastrutture e dei mezzi per l'ordine pubblico, la sicurezza e il soccorso;
    particolare attenzione occorre prestare verso quei settori che più hanno necessità di ammodernamento, come i mezzi tattici dell'Esercito o dei veicoli antincendio dell'Aeronautica militare, la componente navale di supporto alle operazioni subacquee e il rafforzamento dell'Arma dei carabinieri;
    sul bilancio del Ministero dello sviluppo economico sono allocate ulteriori risorse di interesse per la Difesa, pari a 3490 milioni di euro dei quali 2158 milioni per la prosecuzione di programmi già avviati e 1332 milioni per l'avvio di nuove programmazioni, in linea con le richieste prospettate dalla Difesa,

  delibera di formulare i seguenti rilievi:
   a) si valuti l'opportunità di una rimodulazione del crono programma di erogazione degli stanziamenti in modo che le risorse complessive assegnate al Ministero della Difesa siano rese disponibili in maniera più equilibrata, evitando discontinuità;
   b) si valuti l'opportunità di avviare in tempi rapidi le procedure per l'assegnazione delle risorse in modo di permettere la realizzazione degli obiettivi alle amministrazioni interessate assicurando, in particolare, prevedibilità e regolarità nei pagamenti ai fornitori che in molti casi risentono degli eccessivi ritardi.