CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 novembre 2018
87.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-00886 Fornaro: Sulla mancata erogazione del finanziamento in favore di Agecontrol Spa da parte di AGEA.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,
  rilevo in premessa che il Ministro Centinaio sta monitorando con estrema attenzione la reale situazione concernente l'erogazione del finanziamento di Agecontrol da parte del socio unico Agea.
  Ciò posto ricordo che il decreto legislativo n. 74 del 2018 attua la delega di cui all'articolo 15 della legge n. 154 del 2016 che prevede la riorganizzazione delle competenze del sistema di erogazione degli aiuti comunitari affidati ad Agea e agli Organismi pagatori regionali e la riorganizzazione del sistema dei controlli svolti da Agecontrol.
  Mi preme evidenziare che, nonostante l'applicazione della norma abbia dato adito a talune questioni interpretative, per dirimere le quali sono in atto i necessari approfondimenti legislativi, per garantire lo svolgimento delle attività istituzionali nella cura di Agecontrol, senza sottrarre alla società partecipata le risorse finanziarie necessarie, l'Agenzia ha provveduto al versamento a consuntivo del contributo, in base alla rendicontazione presentata dalla società.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00887 Viviani: Sui danni alle aree boschive, alle colture e alla piccola pesca, causati dalle recenti avversità atmosferiche.
Interrogazione n. 5-00891 Gadda: Sulla situazione di grave crisi del comparto agricolo e zootecnico nazionale, causata dalle recenti avversità atmosferiche.
Interrogazione n. 5-00892 Marzana: Sulle misure di sostegno alle aziende agricole danneggiate dalle recenti avverse condizioni climatiche.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,
  le interrogazioni degli Onorevoli Viviani, Marzana e Gadda recano analoghi quesiti sulle implicazioni correlate ai più recenti e avversi eventi atmosferici che hanno colpito il Paese; pertanto ho ritenuto conveniente fornire al riguardo una risposta congiunta.
  Tengo preliminarmente a precisare che questo Ministero presta la massima attenzione al tema delle imprese colpite da eventi atmosferici avversi e stiamo seguendo con ogni sforzo la situazione di emergenza che ha interessato negli ultimi giorni la Nazione, che ha subito gravi danni alle infrastrutture, alle vie di comunicazione, alle colture, al patrimonio boschivo e al settore zootecnico, nonché alle località turistiche, soprattutto costiere.
  Infatti la tempestiva presenza del Presidente del Consiglio e del Ministro dell'interno nelle aree colpite, ha voluto sinceramente testimoniare non solo l'attenzione per la gravità di quanto è accaduto ma soprattutto la vicinanza e la solidarietà alle comunità e agli imprenditori gravati da questo evento.
  Le eccezionali avversità atmosferiche del 29 ottobre sul territorio delle Prealpi orientali e delle zone dolomitiche interne hanno provocato ingenti danni al patrimonio forestale pubblico e privato coinvolgendo ampie aree di elevato interesse naturale, ambientale e paesaggistico.
  In attesa di una puntuale valutazione da parte delle Amministrazioni regionali e provinciali sull'estensione degli schianti, si sta però già conducendo una complessa prima ricognizione – finalizzata a quantificare l'entità del danno economico ed ambientale al patrimonio e al settore forestale pubblico e privato – per poter poi definire le risorse necessarie da destinare alla realizzazione degli interventi urgenti, oltre a condurre azioni mirate per consentire di recuperare il materiale legnoso a terra, evitare problemi idrogeologici e ripristinare, nel minor tempo possibile il potenziale forestale nelle aree danneggiate dalla tempesta di vento, reintegrando e ricostituendo le aree boschive pregiudicate.
  La stessa iniziativa deve essere portata a termine per sostenere il più vasto programma di ricostituzione del potenziale danneggiato dagli eventi catastrofici degli ultimi giorni, attivando, ove possibile, le risorse previste nell'ambito della programmazione cofinanziata dai fondi europei del «Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale» (FEASR) e «Fondo Europeo di Sviluppo Regionale» (FESR), attraverso gli strumenti dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR) e dei Piani Operativi Regionali Pag. 92(POR), privilegiando le tipologie di intervento già previste nell'ambito della Misura 8 dei PSR, in particolare le azioni di sostegno all'imboschimento (Misura 8.1) e le azioni di Prevenzione e ripristino dei danni causati da eventi estremi.
  Ma anche per il settore agricolo, in collaborazione con le regioni interessate e con il Dipartimento della Protezione Civile, si sta lavorando al censimento dei danni per attivare i più appropriati strumenti di intervento.
  Proprio ieri sera si è tenuta una riunione con la Protezione Civile cui ha partecipato questo Ministero, finalizzata a mettere a punto un dossier da inoltrare alla Commissione europea per richiedere il contributo del Fondo di solidarietà europeo.
  Insieme con la Protezione Civile si è concordato che la quantificazione dei danni per il settore agricolo e forestale sarà effettuata da questo Ministero.
  Pertanto, lunedì prossimo, sarà organizzata una riunione in videoconferenza con le regioni interessate dai danni e che hanno richiesto lo stato di emergenza, la cui procedura è già stata avviata e si dovrebbe perfezionare con la delibera del Consiglio dei Ministri a giorni.
  L'obiettivo è quello di definire le procedure e dettare i tempi di quantificazione dei danni in modo da inserire le nostre istanze nel predetto dossier.
  Questa azione è di sostanziale rafforzamento delle norme derogatorie (a cominciare da quelle per consentire l'intervento del nostro Fondo di solidarietà) che dovranno essere inserite nelle diverse ordinanze che la Protezione Civile adotterà d'intesa con i Presidenti delle singole regioni.
  Per quanto attiene al settore pesca inoltre riteniamo che sia fondamentale la valutazione di una specifica strategia a sostegno delle aree interessate dai danni che coinvolga anche le amministrazioni a livello locale, nonché il Comitato Tecnico Scientifico operativo a livello territoriale, attraverso puntuali attività di monitoraggio.
  Potranno quindi essere valutate le giuste iniziative e misure in grado di tutelare compiutamente gli operatori del settore della pesca ed acquacoltura, nonché di difendere e salvaguardare questo comparto produttivo, in quanto l'eventuale possibilità di attivare finanziamenti mirati presuppone un riconoscimento di calamità accertato scientificamente e una precisa quantificazione del danno di cui trattasi.

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-00888 Nevi: Sull'attuazione della normativa in materia di conformità delle macchine agricole alle prescrizioni tecniche previste dalla legge.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,
  rilevo in premessa che l'articolo 45 del decreto-legge n. 69 del 2013, convertito in legge n. 98 del 2013 dispone, tra l'altro, che le macchine agricole siano soggette all'accertamento dei dati di identificazione, della potenza del motore quando ricorre e della corrispondenza alle prescrizioni tecniche ed alle caratteristiche disposte a norma di legge.
  In tale direzione, la legge individua nel Ministero delle infrastrutture e dei trasporti l'Amministrazione competente a stabilire, di concerto con il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, i requisiti delle strutture e degli enti che possono effettuare il predetto accertamento, secondo modalità stabilite con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con i Ministri delle politiche agricole e forestali, del lavoro e delle politiche sociali, fatte salve le competenze del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio in materia di emissioni inquinanti e di rumore.
  Ciò posto mi preme rilevare che, al fine di dare attuazione alla norma in parola e dare così seguito alle disposizioni previste dal Regolamento (UE) n. 167/2013 noto come Mother regulation, il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, in qualità di Amministrazione concertante, ha già preso contatti con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che ha assicurato di voler avviare un apposito tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti, per individuare una soluzione equa e condivisa della problematica evidenziata.

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ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-00889 Benedetti: Sullo stato di attuazione del Testo unico in materia di foreste e filiere forestali.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,
  premetto che con decreto del nostro Ministro, in data 14 settembre 2018 è stato istituito il Tavolo di Filiera Foresta legno come previsto dall'articolo 14 del decreto legislativo n. 34 del 2018, cosiddetto Testo unico foreste e filiere forestali (TUFF).
  Il Tavolo di Filiera è composto dai rappresentanti dei Ministeri competenti in materia forestale, ambientale, paesaggistica e di sviluppo economico (diversamente articolati a seconda di ciascun decreto), da una rappresentanza delle regioni e Provincie Autonome designata dalla Conferenza Stato-regioni, da rappresentanti del mondo universitario e della ricerca, del Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, dell'Istituto nazionale di statistica, delle associazioni di protezione ambientale più rappresentative per criteri di presenza territoriale, rilevanza internazionale e numero di associati, del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, del Consiglio per la ricerca in agricoltura, dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo, dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, delle organizzazioni professionali agricole e forestali maggiormente rappresentative a livello nazionale, dei sindacati agricoli e forestali e delle unione e associazioni nazionali di settore.
  Ciò posto, rilevo che è stata delineata la procedura per la redazione delle bozze di decreti attuativi previsti dal TUFF e affidate al Tavolo di filiera, attraverso l'individuazione di un sotto gruppo di lavoro per ogni decreto, composto da alcuni rappresentanti del Tavolo di Filiera integrati da esperti delle materie trattate, ai sensi articolo 3 comma 3, del citato decreto del 14 settembre scorso.
  Il coordinamento dei Gruppi di lavoro del Tavolo filiera foresta legno previsti per la definizione di ogni decreto sarà assicurato dalla Direzione Foreste del Ministero con il supporto tecnico del Consiglio per la ricerca in agricoltura – Politiche e Bioeconomia.
  Preciso al riguardo che i Gruppi di lavoro del Tavolo Filiera saranno supportati dalla Società italiana di studi ecologici e forestali, attraverso apposite relazioni tecnico-scientifiche.
  Ciascun Gruppo di lavoro seguirà autonome tempistiche e metodologie di lavoro nell'ambito di un cronoprogramma già approntato che consentirà di poter disporre, comunque entro 180 giorni dall'istituzione dello stesso Gruppo di lavoro, della proposta di decreto da sottoporre alla consultazione del Tavolo di Filiera.
  Infine, conclusa la fase di confronto ed elaborazione, i singoli decreti saranno avviati all’iter di approvazione previsto dai rispettivi articoli del decreto legislativo n. 34 del 2018.

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ALLEGATO 5

Interrogazione n. 5-00890 Luca De Carlo: Sulle misure di sostegno agli allevatori di montagna.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,
  il settore del latte bovino viene sostenuto dalla Politica agricola comune, in particolare attraverso l'articolo 52 del regolamento (UE) n. 1307/2013, che destina specifici contributi ai settori in difficoltà.
  Alle vacche da latte è infatti concesso un premio accoppiato in favore di ciascun animale che abbia partorito nell'anno solare di riferimento, a condizione che sia allevato in una stalla il cui latte consegnato possa dimostrare di rispettare almeno due dei seguenti tre parametri igienico-sanitari: a) tenore di cellule somatiche inferiore a 300.000 per ml; b) tenore in carica batterica inferiore a 40.000 per ml (a 30o C); c) una concentrazione in proteine superiore al 3,35 per cento.
  Qualora la vacca venga mantenuta per almeno sei mesi in un allevamento montano, l'allevatore ha diritto ad un premio ulteriore.
  Inoltre, per il 2019 è stato previsto uno specifico plafond destinato ai soli allevamenti di montagna pari a circa 25 milioni di euro, che consentirà così di salvaguardarne il sostegno anche in caso di diminuzione del numero complessivo dei capi presenti in zone montane, aumentandone il premio unitario.
  Come ulteriore aiuto per gli agricoltori delle zone di montagna e quelli delle aree svantaggiate localizzati nei comuni colpiti dal terremoto nel 2016 e 2017 è stata prevista la possibilità di accedere al regime di aiuto nazionale a favore della zootecnia estensiva istituito da questo Ministero con una dotazione di 10 milioni di euro per l'anno 2018. Il regime di aiuto funziona con le regole del de minimis agricolo, il cui limite è pari a 15.000 euro nell'arco di tre esercizi finanziari.
  I richiedenti devono possedere i seguenti requisiti: presenza di prati permanenti ammissibili ubicati in zone montane; i prati permanenti ricadenti nei comuni colpiti dal sisma del 2016 e 2017 sono ammissibili all'aiuto anche se situati in zone svantaggiate; le superfici agricole oggetto dell'aiuto devono risultare a disposizione dell'azienda richiedente alla data della presentazione della domanda di aiuto, essere mantenute in uno stato idoneo al pascolo e, per ciascun ettaro di prato permanente dichiarato nel piano di coltivazione, il carico di bestiame annuo deve essere compreso tra 0,1 e 6 UBA.