CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 ottobre 2018
71.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018. Doc. LVII n. 1-bis, Annesso e Allegati.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione (Agricoltura),
   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018 (Doc. LVII, n. 1-bis, Annesso e Allegati);
   preso atto che la Nota provvede ad aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica rispetto a quelle contenute nel Documento di economia e finanza 2018, alla luce delle informazioni disponibili sull'andamento del quadro macroeconomico, fornendo l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, lo stato di attuazione delle azioni già avviate, nonché introducendo le osservazioni e le eventuali modifiche e integrazioni in risposta alle Raccomandazioni specifiche per l'Italia adottate dal Consiglio Europeo;
   preso atto che la stima di crescita del PIL per l'anno in corso è scesa dall'1,5 al 1,2 per cento e la previsione tendenziale per il 2019 è passata dall'1,4 allo 0,9 per cento;
   condiviso quanto affermato dal Governo sul fatto che tali tassi di crescita sono troppo bassi perché il Paese torni a crescere a livelli quantomeno equivalenti a quelli degli altri Paesi europei;
   considerato, quindi, con favore che il Governo intenda adottare una politica fiscale meno restrittiva, con un indebitamento netto al 2,4 per cento del PIL nel 2019, al 2,1 per cento nel 2020 e all'1,8 per cento nel 2021;
   condiviso l'orientamento del Governo di fornire, quindi, una spinta propulsiva vigorosa all'economia italiana, lanciando un ingente programma di investimenti pubblici e di sviluppo delle infrastrutture, al fine di riportarli su livelli pari a quelli antecedenti la crisi economica;
   condivisi gli obiettivi primari che il Governo intende perseguire, consistenti nell'introduzione del reddito di cittadinanza, nella riforma del sistema pensionistico e nella semplificazione del sistema di tassazione diretta e indiretta;
   considerato di primario interesse per il comparto agroalimentare l'impegno del Governo di intervenire sulle clausole di salvaguardia ereditate dal passato attraverso la totale sterilizzazione degli aumenti previsti per il 2019 e la loro riduzione per il biennio successivo;
   considerato con particolare soddisfazione che tra i disegni di legge che il Governo dichiara collegati alla manovra di bilancio figura il disegno di legge per la modernizzazione e l'innovazione nei settori dell'agricoltura, dell'agroalimentare, del turismo e dell'ippico;
   ritenuto, in particolare, urgente delineare una riforma della governance e della gestione del settore ippico affinché questo possa ritornare a rappresentare l'eccellenza in termini di selezione e allevamento delle razze italiane;
   preso atto che il comparto agricolo viene specificamente menzionato nel Programma nazionale di riforma come settore strategico dell'economia del Paese;Pag. 221
   considerate con favore le politiche che il Governo intende attuare per il comparto consistenti:
    nella gestione del negoziato sulla Politica agricola comune (PAC) per la programmazione 2021- 2027, finalizzata a evitare la riduzione degli incentivi destinati al comparto e indirizzare la politica europea agricola in modo da non risultare penalizzante per le imprese nel confronto internazionale;
    nel sostegno alla pesca marittima, attraverso un miglior utilizzo delle risorse finanziarie del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP);
    nelle azioni a difesa dei prodotti Made in Italy, a partire dall'utilizzo della tecnologia blockchaine, per rendere tracciabile l'intera filiera, garantire al consumatore l'informazione sull'origine e contrastare più efficacemente la contraffazione;
    nella riduzione degli oneri burocratici per le imprese, attraverso l'adozione, in sede di Conferenza Stato-regioni, di un «patto per la semplificazione» per rendere meno onerosa la conduzione delle imprese agricole e più snello ed efficace il sistema dei controlli;
    nella riorganizzazione del Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo;
    nell'attuazione dei «distretti del cibo», con la creazione di un apposito Registro nazionale;
    nel rafforzamento del Piano Strategico Nazionale sul Biologico e avvio dalle mense biologiche certificate nelle scuole;
    nel sostegno all'innovazione attraverso lo sviluppo dell'agricoltura di precisione;
    nel sostegno alle filiere, attraverso il supporto alla aggregazione dei produttori agricoli e la garanzia di un percorso trasparente di formazione dei prezzi e di tracciabilità dei prodotti, da realizzarsi anche attraverso strumenti per accorciare la filiera, far rispettare le norme contro le pratiche commerciali sleali e ridurre i tempi dei pagamenti.
   Ritenuti, altresì, di particolare rilievo taluni altri impegni contenuti in separati capitoli della Programma, come quelli riferiti:
    agli interventi nelle infrastrutture irrigue dove si prevede un piano nazionale degli interventi per l'ampliamento e il completamento degli invasi esistenti, particolarmente atteso dagli imprenditori agricoli per garantirsi una gestione più efficiente e meno onerosa della risorsa idrica;
    all'innovazione, con la previsione di un programma nazionale per la copertura del territorio nazionale con la banda larga, particolarmente utile per le zone rurali e per garantire collegamenti veloci tra i territori rurali e le zone urbane o tra i primi e le realtà europee e internazionali;
    alla promozione del Turismo, attraverso l'adozione del Piano strategico 2017-2022, dove sarà prevista un'integrazione con le politiche agricole, ai fini di una definizione più ampia di Made in Italy, e con una particolare attenzione alle aree del Sud d'Italia;
    alla ricerca e al rapporto con le Università, dove si prevede un maggior collegamento con il mondo imprenditoriale, attraverso la sigla di protocolli di cooperazione
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   si consideri l'importanza di intervenire, ai fini della semplificazione e della riduzione degli oneri burocratici a carico delle imprese, anche attraverso un provvedimento che riunisca in un testo unificato la normativa vigente nel settore, semplificandola ed evitando, così, duplicazioni e incongruenze dal punto di vista normativo;Pag. 222
   si consideri altresì la necessità di predisporre una normativa specifica per le imprese agricole che intendono avvalersi degli incentivi previsti da «Impresa 4.0», considerando il particolare regime di tassazione a cui sono le stesse soggette;
   al fine di un rafforzamento delle filiere agricole e degli strumenti di aggregazione ad esse relativi, si preveda un adeguato rifinanziamento della legge n.499 del 1999;
   si verifichi la necessità di rivedere il sistema previsto dagli articoli 83, comma 3-bis, e 91, comma 1-bis, del codice antimafia (decreto legislativo n. 159 del 2011), in materia di acquisizione dell'informazione e della documentazione antimafia per i terreni agricoli, affinché sia garantito che l'onere di documentazione non ricada sulla possibilità delle aziende agricole di ricevere i contributi PAC;
   si consideri la necessità di riservare adeguate risorse alle azioni di contrasto alle fitopatie e alle epizoozie con particolare riguardo alle emergenze ancora in atto nel territorio nazionale;
   si contempli la possibilità di attivare interventi compensativi, anche a valere sul Fondo di Solidarietà Nazionale, per quelle aziende agricole danneggiate da eventi distruttivi e tuttavia non ricompresi nella fattispecie delle avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali quali gli incendi;
   si valuti l'opportunità, al fine di promuovere lo sviluppo della produzione agricola con metodo biologico anche per perseguire l'obiettivo di ridurre i rischi per la salute e per l'ambiente, di rivedere la normativa riguardante i contributi dovuti dai titolari delle autorizzazioni alle immissioni in commercio di prodotti fitosanitari.

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ALLEGATO 2

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018. Doc. LVII n. 1-bis, Annesso e Allegati.

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE DEL GRUPPO PARTITO DEMOCRATICO

  La XIII Commissione,
   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018;
   premesso che:
    la presente Nota è stata trasmessa alle Camere con estremo ritardo, contravvenendo al termine del 27 settembre previsto dall'articolo 7, comma 2, lettera b) della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e determinando, conseguentemente, una compressione del tempo necessario per l'esame parlamentare del documento;
    la Nota desta forti preoccupazioni per il futuro del Paese perché presenta una errata strategia di rafforzamento dell'economia nazionale, peggiora la nostra esposizione sui mercati, provoca effetti di instabilità finanziaria ed aumenta l'indebitamento per le generazioni future senza creare valore aggiunto in termini di investimenti infrastrutturali e di creazione di nuovo lavoro, trattandosi di una manovra in deficit e quasi interamente finalizzata ad aumentare la spesa corrente;
   considerato che:
    le discutibili misure adottate con la manovra finanziaria sono per altro prive di adeguate e credibili coperture, dal momento che non vengono specificati i flussi da cui dovrebbero attingersi in via strutturale le risorse;
    il Governo ha predisposto una Nota di aggiornamento al DEF debole e insufficiente per far ripartire il Paese, e che ha dimenticato il mezzogiorno, contrariamente a quanto nella scorsa legislatura i governi di Centro sinistra hanno fatto per consolidare il sistema paese e per rafforzare una prospettiva di crescita delle famiglie, delle imprese e dei lavoratori;
    è una manovra profondamente iniqua. Le risorse messe in campo sono prive della che necessaria prospettiva di crescita, creando, nel contempo, le condizioni perché aumentare il prossimo anno la pressione fiscale;
   la mancata determinazione da parte del Governo di effettuare i necessari investimenti sulle infrastrutture, materiali ed immateriali, sull'innovazione, sulla ricerca, sulla formazione, per sostenere le aziende che investono nello sviluppo e nella creazione di posti di lavoro;
   tutto ciò rischia di compromettere la fiducia faticosamente acquisita dal Paese grazie alla sapiente azione dei Governi della scorsa Legislatura e di far perdere i risultati raggiunti, annullando il sentiero di ripresa che si è andato manifestando dal 2014 in avanti;
   il settore agricolo in questi anni di crisi ha svolto un ruolo anticiclico, rispetto al calo produttivo del manifatturiero in generale. Il settore agroalimentare è quello che ha resistito alle difficoltà e che in alcuni comparti ha saputo avanzare sul piano della bilancia commerciale;
   l'opinione pubblica stessa sta mostrando un'attenzione ed una sensibilità insperata fino a qualche anno fa, tanto che Pag. 224gli osservatori economici, che fino a qualche anno fa guardavano con sufficienza all'agricoltura, ora ravvisano nel settore primario qualcosa di più di una chance. In questa prospettiva Expo ha contribuito significativamente a valorizzare le nostre produzioni;
   l'agricoltura italiana sconta ancora alcuni deficit strutturali che non la fanno crescere come le altre agricolture europee. Tra questi la scarsità della disponibilità di terreno e suolo per l'agricoltura; un ricambio generazionale difficile; una dimensione media aziendale molto piccola; una inadeguata infrastrutturazione digitale; inadeguati investimenti nel settore della ricerca; carenze infrastrutturali nei territori rurali agricoli;
   il comparto agricolo è uscito rafforzato dalle misure varate nella passata legislatura: Collegato agricolo (legge 154/2016); Legge sull'agricoltura sociale (legge 141/2015); Legge sulla biodiversità (legge 194/2015); per contrastare il fenomeno degli sprechi alimentari è stata approvata una specifica legge (legge 166/2016); Legge sui domini collettivi (legge 168/2017);
   appare fondamentale sottolineare come la profonda opera riformatrice portata avanti dal Governo precedente sia intervenuta nell'ambito dei diversi comparti agricoli e in particolar modo su alcune principali filiere agricole in difficoltà, in merito alle problematiche relative al ricambio generazionale e in materia fiscale;
   quanto al settore agricolo:
    la Nota si occupa del comparto marginalmente, fornendo indicazioni generiche, non circostanziate in ordine agli interventi che il Governo intende attuare;
    si parla di promozione dei prodotti del Made in Italy, senza in alcun modo indicare le modalità con le quali si intende aumentare l'esposizione delle nostre aziende agricole sui mercati europei ed internazionali;
    per la prima volta dopo molti anni anche le previsioni in ordine alle esportazioni non risultano positive, risentendo di alcuni fattori tra cui il maggior costo dei prodotti agricoli italiani rispetto ad altri competitori europei;
    l'agricoltura ha bisogno di politiche mirate che le permettano di poter mantenere l'eccellenza nel campo dell'agroalimentare, puntando anche su interventi di rigenerazione varietale, in collaborazione con la ricerca e con il sistema delle università, sull'incremento della produttività, anche attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie a disposizione, su processi di aggregazione dell'offerta, su piani di ristrutturazione aziendale, e su politiche che portino i giovani a sostituirsi nella conduzione delle aziende, attraverso il passaggio della proprietà terriera;
    in termini di occupati, l'Italia è il secondo Paese in Europa per le attività di pesca e la quarta per l'acquacoltura, e le attività connesse alla bio-economia marina raggiungono un valore stimato di circa 43 miliardi di euro. Nella Nota il settore ittico non viene affrontato specificamente, così come non vengono evidenziate le fragilità che caratterizzano il sistema di ammortizzatori sociali del comparto, con particolare riferimento ai casi di interruzione dell'attività per cause indipendenti dalla volontà dell'armatore;
   in particolare si ritiene necessario che:
    venga evitata, e non solo per il 2019, l'aumento dell'IVA per i prodotti agroalimentari, che avrebbe un effetto deprimente per gli acquisti dei generi alimentari da parte delle famiglie, con conseguente riduzione della domanda interna;
    vengano previste le necessarie risorse finanziarie per permettere agli imprenditori agricoli di poter beneficiare degli incentivi previsti dalla misura Industria 4.0, considerato il diverso regime di tassazione fiscale a cui gli stessi sono soggetti, prevedendo un piano specifico per l'innovazione tecnologica per il settore agricolo;Pag. 225
    sia configurato per i giovani coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali un pacchetto di misure a loro vantaggio, confermando l'esonero contributivo per i primi anni di iscrizione all'INPS e prevedendo agevolazioni fiscali per l'affitto dei terreni agricoli e per il trasferimento a titolo oneroso della proprietà terriera;
    venga data attuazione a quelle norme che hanno previsto modalità di affiancamento nella conduzione dei terreni per garantire il ricambio generazionale e a quelle norme che hanno disciplinato per la prima volta la possibilità di utilizzare, a determinate condizioni, i terreni da lungo tempo abbandonati;
    venga prevista ogni azione utile ed urgente perché possa essere completata la riforma legata alla Rete del Lavoro agricolo di qualità, per affiancare gli imprenditori agricoli nel loro percorso di legalità e di rifiuto di qualsiasi forma di sfruttamento lavorativo nei campi;
    venga predisposto un serio intervento di riforma dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) in modo da risolvere una volta per tutte la principale causa di malcontento da parte delle imprese agricole e di inefficienza relativamente alla gestione dei finanziamenti europei e nazionali;
    venga finanziato il programma triennale della pesca e dell'acquacoltura 2017-2019, confermando l'indennità giornaliera per i periodi di sospensione obbligatoria della attività di pesca e prevedendo disposizioni che consentano ai lavoratori imbarcati specifici ammortizzatori sociali;
    si preveda un piano di intervento specifico per ogni filiera produttiva, che parta dalle esigenze legate alla produzione, incroci i risultati della ricerca, metta in campo le migliori conoscenze possibili per rendere competitiva e di qualità la filiera, disponendo, a tal fine, di finanziamenti adeguati;
    venga incrementato il Fondo di solidarietà anche al fine di includere interventi di ristoro che al momento non risultano compresi tra quelli indennizzabili ma di cui, anche a causa dei cambiamenti climatici in atto, le imprese agricole risultano vittime;
    si proceda alla realizzazione della banda larga per le aree rurali e interne del Paese per rendere più corrispondente ogni intervento programmato alle esigenze delle imprese agricole;
    si proceda sulla strada della riforma del sistema delle assicurazioni, incentivando la copertura assicurativa delle polizze multirischio o di quelle relative alla perdita di reddito, rimuovendo quegli ostacoli che fino ad oggi hanno rallentato la propensione delle imprese agricole ad assicurarsi;
    si dia attuazione speditamente agli interventi nel settore idrico già programmati, alcuni già finanziati che attendono solo di essere «cantierati»
    vengano previsti interventi specifici a sostegno degli agricoltori colpiti dalla Xylella fastidiosa, predisponendo un efficace Piano olivicolo nazionale capace di incrementare la produzione e mantenendo inalterata la qualità dell'olio italiano;
   considerato l'assenza di ogni indicazione relativamente alle politiche indicate,
   esprime

PARERE CONTRARIO

Gadda, Cenni, Cardinale, Critelli, Dal Moro, D'Alessandro, Incerti, Portas.