CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 ottobre 2018
71.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018 (Doc. LVII, n. 1-bis, con Annesso e Allegati).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018 con l'annesso e gli allegati;
   premesso che:
   secondo quanto previsto dalla legislazione vigente, nella Nota di aggiornamento al DEF, il Governo è chiamato a formulare le osservazioni e le eventuali modifiche e integrazioni del DEF in relazione alle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma;
   il 13 luglio 2018 il Consiglio dell'Unione europea ha approvato le raccomandazioni specifiche per Paese e i pareri sulle politiche economiche, occupazionali e di bilancio degli Stati membri chiudendo così il ciclo annuale del Semestre europeo, avviato nell'autunno 2017;
   per quanto concerne l'Italia, il Consiglio dell'Unione europea ha formulato quattro raccomandazioni, riguardanti gli aggiustamenti di bilancio e la fiscalità; la pubblica amministrazione, la concorrenza, il contrasto alla corruzione e la giustizia; i crediti deteriorati e il settore bancario; il mercato del lavoro e la spesa sociale;
   rilevato che:
   la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018 aggiorna il quadro programmatico di finanza pubblica per il periodo 2019-2021 rispetto a quello contenuto nel Documento di economia e finanza dello scorso aprile;
   nella richiamata Nota il Governo specifica che intende «anticipare le linee del proprio programma e degli orientamenti di riforma», rinviando al prossimo DEF (che dovrà essere presentato nel mese di aprile 2019) una trattazione più ampia e approfondita. Il Governo osserva, altresì, che il programma di riforma copre tutte le macro-aree delle raccomandazioni del Consiglio UE, «caratterizzandosi per una maggiore ampiezza e differendo su alcuni punti nel merito o nelle priorità»;
  considerato che:
   per quanto concerne i profili di competenza della Commissione difesa, la Nota individua una pluralità di iniziative volte, da un lato, a garantire uno strumento militare moderno, efficiente, economicamente sostenibile, da «impiegare con oculatezza in relazione alle priorità strategiche dell'Italia», dall'altro a ottimizzare le risorse a disposizione della Difesa, evitando duplicazioni e sviluppando le tecnologie necessarie con particolare riferimento alle produzioni dual-use. A tal fine, il Governo intende procedere alla definizione di un'apposita Strategia Sistemica per la Sicurezza Nazionale che valorizzi le competenze e le potenzialità di tutte le componenti del Sistema Paese con particolare riferimento al mondo dell'università, della ricerca, dell'industria e al settore privato;
   sul versante degli investimenti nel settore dell'innovazione il Governo, in linea Pag. 68con quanto auspicato dalle Commissioni riunite Difesa e Attività produttive della Camera nel parere reso sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Fondo europeo per la difesa COM(2018)476, intende altresì cogliere al meglio le opportunità offerte dalla prospettiva delineata dall'istituzione del Fondo europeo per la difesa, per le positive ricadute in termini di ricerca tecnologica e di sviluppo di capacità strategiche nel campo della difesa;
   per quanto concerne il personale, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, il Governo intende sia favorire nuove assunzioni nell'Arma dei carabinieri, sia procedere alla definizione di un piano generale di assunzioni, con specifico riferimento all'area operativa e tecnico-industriale;
   in tema di minacce alla sicurezza del Paese, nella Nota di aggiornamento al DEF particolare attenzione viene data alla minaccia cibernetica e alla conseguente necessità di investire in adeguati programmi di difesa cibernetica;
   a livello internazionale, il Governo ha ribadito il proprio impegno nell'ambito delle organizzazioni e delle alleanze di cui fa parte, «prestando la massima attenzione nella destinazione delle relative risorse, a fronte dei costi associati» e precisando, inoltre, che «saranno rifinanziate selettivamente le cosiddette politiche vigenti, comprese le spese per le missioni di pace»,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018 (Doc. LVII, n. 1-bis, con Annesso e Allegati).

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE DEL GRUPPO DEL PARTITO DEMOCRATICO

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018 (Doc. LVII, n. 1-bis) con l'annesso e gli allegati, che rappresenta il principale documento di politica economica e di bilancio con il quale il Governo, in una prospettiva di medio-lungo termine, traccia gli impegni e gli indirizzi delle politiche pubbliche di consolidamento finanziario e di spesa;
   considerato che:
   il documento in esame ammette di preporsi, in osservanza con cosiddetto Contratto di Governo, «ambiziosi obiettivi in campo economico e sociale, dall'inclusione al welfare, dalla tassazione all'immigrazione. Vi è, inoltre, una pressante esigenza di conseguire una crescita più sostenuta dell'economia e dell'occupazione e di chiudere il divario di crescita che l'Italia ha registrato nei confronti del resto d'Europa nell'ultimo decennio»;
   tale ambizione comporterà un indebitamento netto pari al 2,4 per cento del PIL nel 2019, al 2,1 per cento nel 2020 e all'1,8 per cento nel 2021, nella speranza di conseguire una crescita del PIL di almeno l'1,5 per cento nel 2019 e l'1,6 per cento nel 2020 e, nel lungo periodo, addirittura una crescita più forte rispetto al resto dell'Europa;
   ritenuto impossibile valutare, dai dati riportati, se la manovra tracciata sia effettivamente in grado di promuovere una crescita dell'economia e dell'occupazione tale da generare le ottimistiche previsioni di crescita indicate dal Governo, ma quello che è già possibile verificare sono le reazioni dei mercati finanziari ed azionari, con il brusco innalzamento dei differenziali sugli interessi dei nostri titoli pubblici ed il corrispondente calo delle quotazioni dai valori di borsa;
   considerato che tali andamenti si inseriscono in una nuova congiuntura che, come rilevato dalla stessa Nota di variazione, risente marcatamente del peggioramento delle esportazioni, originato dall'affermarsi di politiche commerciali e industriali di stampo protezionistico; un approccio perseguito da quei governi che paradossalmente vengono indicati dalle forze di Governo come modelli di riferimento e come partner politici privilegiati;
  evidenziato che:
   sui temi di più stretta competenza della Commissione Difesa individua nel quadro delle proiezioni geopolitiche, la volontà «dell'ancoraggio per la proiezione estera» nell'alveo «delle organizzazioni e delle alleanze tradizionali», ossia Nato e Unione europea, continuando dunque la linea tenuta dal precedente esecutivo di un Italia euro-atlantica, scongiurando, fortunatamente, il rischio di spostare il nostro baricentro più ad est, – come scritto nella prima bozza del contratto di governo, in cui si chiedeva «la rimozione immediata» delle sanzioni alla Russia –;
   il proseguimento nel solco della passata legislatura è ancora più evidente riguardo le missioni internazionali, ove si Pag. 70prevede, difatti, il contributo «agli interventi necessari e vitali per la tutela degli interessi anche nazionali, prestando la massima attenzione nella destinazione delle relative risorse, a fronte dei costi associati», senza realizzare quindi né tagli, né «rivalutazione» come invece promesso dal governo del «cambiamento» e sostenuto, soprattutto dal Movimento 5 Stelle nei cinque anni di opposizione nella precedente legislatura, ma continuando infatti con la nuova missione in Niger, voluta dal Governo Gentiloni e alla progressiva riduzione dei contingenti in Afghanistan e Iraq. Tuttavia manca nella Nota l'indicazione del rifinanziamento delle missioni internazionali, la cui copertura finanziaria è scaduta il 30 settembre;
   relativamente alla minaccia cibernetica, viene definita nel documento «alto fattore di rischio per il Paese da cogliere anche come un'opportunità di investimenti». Riteniamo che sia un settore questo che vada fortemente sostenuto e accresciuto visto che, ad esempio, più dell'80 per cento di conversione al fanatismo islamico avviene sul web che viene utilizzato anche per il reclutamento. Uno strumento, quello cibernetico, utilizzato dai terroristi anche a scopo emulativo come si è constatato negli ultimi anni. Per non parlare del settore privato. Nel primo semestre 2017, il 47 per cento delle imprese italiane ha subìto attacchi informatici. Secondo una stima del Dis-Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza l'80 per cento delle aziende italiane è sotto attacco ma non lo sa. A riguardo, si deve segnalare che a fronte della rilevanza del tema e dell'alto rischio denunciato, nella Nota, non corrispondono adeguate previsioni di stanziamenti per la realizzazione di progetti adeguati;
   sul fronte del personale militare, va ricordato che il Governo Renzi-Gentiloni ha siglato, dopo ben nove anni di stallo (da quando il Governo Berlusconi aveva bloccato i contratti del comparto), il rinnovo del contratto per le Forze armate, di sicurezza e di Polizia, con aumenti di 125 euro circa per le Forze armate, 136 per la Guardia di finanza, 134 per i Carabinieri, 132 per la Polizia di Stato e 126 per Polizia penitenziaria. A ciò si aggiungeranno gli arretrati per circa 556 euro per la polizia e 517 per le Forze armate. Nel gennaio scorso sono stati stanziati 150 milioni di euro per 450 mila lavoratori complessivi. Il rinnovo del contratto, è stato il più imponente sforzo di carattere strutturale fatto per il comparto da quando esiste. Si aggiunge allo sblocco del tetto salariale, quello del turnover e le assunzioni di personale straordinarie, la stabilizzazione degli 80 euro, il piano di potenziamento di quest'ultimo anno che prevede circa 7 mila unità per Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Nella Nota, si segnala l'intenzione di procedere alla definizione di un piano generale di assunzioni, con specifico riferimento all'area operativa e tecnico-industriale, ma senza tuttavia individuare adeguate risorse aggiuntive rispetto a quanto previsto a legislazione vigente;
   desta preoccupazione nel mondo industriale e militare il riferimento ad «una graduale trasformazione dello strumento militare, razionalizzando i sistemi di difesa», poiché non vi è alcuna indicazione sui programmi oggetto di tale razionalizzazione che potrebbero dunque riguardare anche programmi già avviati, su cui le nostre aziende hanno investito e che ci vedono impegnati sul fronte internazionale con un grave rischio per la credibilità del Paese. Inoltre questa «razionalizzazione» potrebbe incidere gravemente non solo sulla capacità operativa delle Forze armate, ma anche su un comparto industriale che conta 45 mila lavoratori diretti e 160 mila tra indotto e indiretti;
  per questi motivi,
  esprime

PARERE CONTRARIO.

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ALLEGATO 3

DL 109/2018: Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016-2017, il lavoro e le altre emergenze (C. 1209 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La Commissione IV (Difesa),
   esaminato per le parti di propria competenza il disegno di legge di conversione del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, recante disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze;
   considerato che il comma 2, dell'articolo 6, reca uno stanziamento di risorse finanziarie per fronteggiare le esigenze di carattere operativo e logistico in ambito portuale della Direzione marittima-Capitaneria di Porto di Genova, aumentate in conseguenza del tragico evento del crollo del «ponte Morandi»;
   rilevato che tali risorse sono destinate, in particolare, a coprire sia l'incremento temporaneo di personale destinato presso la Capitaneria di porto e delle ore di servizio prestato, anche al di fuori dei servizi ordinari, sia l'acquisto di mezzi necessari per ottimizzare i flussi di traffico portuale e l'efficientamento delle strutture logistiche già presenti in ambito portuale,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.