CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 ottobre 2018
68.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e IX)
ALLEGATO

ALLEGATO

Sulla missione svoltasi a Genova per un sopralluogo nelle zone interessate dal crollo del viadotto Polcevera il 19 settembre 2018.

RELAZIONE

  Mercoledì 19 settembre 2018 una delegazione delle Commissioni VIII e IX si è recata a Genova per un sopralluogo nelle zone interessate dal crollo del viadotto Polcevera, nonché per incontrare i rappresentanti delle Istituzioni e i soggetti rappresentativi di cittadini e imprese maggiormente colpite dal tragico evento dello scorso 14 agosto.
  Al riguardo, la Presidenza della Camera ha accolto la richiesta dei presidenti delle Commissioni affinché la delegazione da loro guidata fosse ampliata – rispetto agli ordinari criteri – nel senso di comprendere un rappresentante di ciascun gruppo di entrambe le Commissioni. Pertanto ne fanno parte: per la VIII Commissione Ambiente, il presidente BENVENUTO e i deputati BRAGA (PD), GAGLIARDI (FI), LUCCHINI (LEGA), MURONI (LEU), PLANGGER (MISTO), TRANCASSINI (FDI) e TRAVERSI (M5S); per la IX Commissione Trasporti, il presidente MORELLI, e i deputati BAGNASCO (FI), MACCANTI (LEGA), PAITA (PD), PASTORINO (LEU), RAFFA (M5S), ROTELLI (FDI) e TASSO(MISTO). I deputati Bagnasco e Pastorino hanno partecipato in qualità di sostituti di colleghi del proprio gruppo in IX Commissione.
  La delegazione ha incontrato, in primo luogo, i portavoce dei cittadini danneggiati dal crollo alla presenza dell'Assessore al bilancio e alle politiche abitative del Comune di Genova.
  L'Assessore Piciocchi ha illustrato le iniziative che il Comune, d'intesa con le altre istituzioni locali e la Protezione civile, ha assunto a favore delle 566 persone sfollate (258 nuclei familiari che vivevano nei 10 condomini di via Porro e nei 2 di via del Campasso), in quanto le loro abitazioni sono ubicate nella «Zona rossa».
  In particolare, il Comune ha reso già disponibili alloggi per 26 nuclei familiari e si appresta a renderne disponibili altri 70 entro novembre per soddisfare la totalità delle richieste, sulla base di una graduatoria che tenga conto delle priorità. Nessun onere sarà a carico degli assegnatari per tutta la durata dell'emergenza.
  Ad esclusione di pochi che non si sono ancora espressi, i restanti nuclei familiari hanno invece optato per il CAS (contributo di autonoma sistemazione), che varia da 400 a 800 euro a secondo della composizione del nucleo familiare, incrementato di 200 euro in caso di persone anziane. Precisa che tale cifra è stabilita in termini generali dalla Protezione civile.
  L'assessore ha infine segnalato che attualmente sono sistemate in albergo 219 persone, con oneri rilevanti interamente a carico delle casse comunali, senza un quadro certo delle risorse disponibili e sull'eventuale rimborso di tali erogazioni.
  A nome dei comitati cittadini rappresentativi dei cittadini sfollati Franco Ravera ha preliminarmente evidenziato che il 18 luglio (poche settimane prima della tragedia) il comitato aveva rappresentato alle istituzioni cittadine in un pubblico incontro – di cui sono disponibili le registrazioni – le problematiche del ponte legate alla manutenzione e all'impatto, soprattutto acustico, sulle abitazioni sottostanti, del tutto ignorate o sottovalutate dalla società Autostrade.Pag. 40
  Ha esposto quindi le criticità su cui, a suo giudizio, occorre intervenire per alleviare le difficoltà dei soggetti che rappresenta.
  Chiede di assicurare il prima possibile l'accesso nelle case per il recupero degli effetti personali, attualmente inibito per ragioni di sicurezza dal 20 agosto (e che non sarà consentito fino a quando non sarà terminata la fase di istallazione dei sensori e osservazione nel tempo dei dati, su cui vi è assoluta incertezza), non limitandolo a un'ora e mezza e a un solo componente della famiglia, restrizioni presumibilmente legate alla scarsità di personale esperto che deve assistere in quella fase.
  Precisa che la società Autostrade ha dato un contributo (da 4000 a 12000 euro) per sopperire alle prime esigenze, che però i cittadini hanno accettato solo dopo aver chiarito in tutte le sedi di non considerarlo assolutamente un anticipo di indennizzo, ma un mero atto di liberalità. Sul punto sollecita un aiuto da parte delle Istituzioni nella dura vertenza che sicuramente si aprirà con questa società.
  Per la sistemazione temporanea, ha segnalato sia le difficoltà di chi potrà godere di un alloggio solo temporaneo (un anno) ancorché totalmente gratuito, sia di coloro che invece percepiranno un assegno CAS assolutamente insufficiente in rapporto ai prezzi di mercato.
  Ha rappresentato la necessità di coinvolgere nella ricostruzione coloro che abitano nella cosiddetta «zona arancione», ovviamente per la parte che riguarda la sistemazione dell'area valliva sottostante il ponte.
  Ha quindi affrontato il tema cruciale della sistemazione definitiva di coloro che sono consapevoli di dover lasciare per sempre le loro case, evidenziando la necessità di indennizzi congrui, che l'assessore Piciocchi ha garantito alla luce della legge regionale sui Programmi regionali di intervento strategico (P.R.I.S.), novellata negli scorsi giorni proprio per assicurare un valore del bene più che raddoppiato rispetto a quello di mercato.
  Alle ore 11 la delegazione si è quindi recata nella zona sottostante il ponte crollato, dove ha potuto verificare di persona lo stato dei luoghi, accompagnati dal personale dei Vigili del Fuoco e sotto la discreta supervisione di alcuni agenti della Polizia di Stato. Al cantiere, che è apparso pienamente operativo ed in piena efficienza, la delegazione ha potuto acquisire illustrazioni tecniche da parte dell'ingegner Burratti, incaricato dalla Procura della vigilanza e direzione delle operazioni di rimozione dei detriti, in modo da conservare e campionare, nel miglior modo possibile, le parti di manufatto potenzialmente utili ai fini della prova dei fatti per cui si procede e delle relative responsabilità. L'ingegnere, pur con il dovuto riserbo in ragione dell'ormai imminente svolgimento dell'incidente probatorio, ha comunque permesso alla delegazione di prendere visione dello stato di conservazione dei beni repertati.
  Prima di lasciare i luoghi, i membri della delegazione hanno inteso manifestare la propria solidarietà al presidio dei cittadini danneggiati, posizionato nelle immediate vicinanze della zona rossa.
  La delegazione si è quindi recata presso la Prefettura per svolgere gli incontri programmati.
  I rappresentanti di AMT, Marco Beltrami e Ivana Toso, hanno illustrato gli interventi adottati per potenziare il servizio della metropolitana, rimasta l'unico collegamento funzionante per raggiungere alcune zone oltre il ponte, con un aumento delle frequenze e l'apertura 24 ore su 24 di alcune tratte. Hanno richiamato le gratuità concesse per i cittadini sfollati nonché per alcune tratte.
  Hanno dunque evidenziato come l'aumento del traffico cittadino causato del crollo del ponte abbia avuto ripercussioni sull'efficienza dei servizi pubblici di linea.
  I rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) Daniele Mari e Rosa Frignola, hanno ricordato che il crollo del ponte ha determinato l'interruzione di tre linee ferroviarie tra Sanpierdarena ed il nord. È stato dunque immediatamente implementato il servizio ferroviario sulle altre linee.
  Per la prima settimana di ottobre è previsto il ripristino delle linee Bastioni e Sommergibile, sia per il trasporto passeggeri che per il trasporto merci; ciò consentirà Pag. 41anche di alleggerire il trasporto su gomma proveniente dal porto. Sono invece previsti tempi più lunghi per la linea Sussidiaria, in quanto i binari si trovato direttamente sotto il troncone del ponte.
  Si sono dunque soffermati sulle misure adottare per la rimessa in pristino.
  Per la sicurezza dei treni in circolazione sono state adottate misure passive, con barriere per la protezione, e sono in corso di adozione misure attive, legate all'installazione di sensori.
  Riferiscono dunque sui lavori in corso per la realizzazione di una nuova passerella pedonale per il collegamento del servizio verso l'aeroporto, i quali potrebbero essere completati entro il mese di dicembre solo in caso di una semplificazione delle procedure amministrative.
  I rappresentanti di FILSE, dottor Codognato e dottor Ballerini, hanno dato conto alla delegazione delle prime erogazioni a favore delle imprese e dei cittadini, effettuate anche grazie all'impegno comune di Cassa Depositi e Prestiti e di tutti gli istituti di credito contattati (con una sola eccezione). Sono state censite in tal senso circa 1400 imprese, tra cui sono stati o saranno immediatamente ripartiti fino a 180.000 euro ciascuna, integrati in prospettiva fino a 20 milioni di euro complessivi, cifra comunque insufficiente a coprire le richieste che, presumibilmente, saranno pari almeno al triplo.
  Resta concretamente da valutare l'ambito di intervento, che dovrà comunque comprendere tutto il territorio comunale, nonché, probabilmente, altre zone danneggiate, pur se indirettamente, dall'evento tragico del 14 agosto, anche se non ubicate nella zona rossa o in aree limitrofe.
  Segnalano inoltre che l'uso delle risorse del Fondo per le calamità naturali, per sua stessa ragion d'essere, può coprire i danni diretti ma non quelli indiretti, che sono invece ingenti e sicuramente meritevoli di ristoro, così che al momento si attinge a risorse regionali, utilizzando dunque in modo improprio il Fondo per le innovazioni, essendo l'unico capiente.
  Nell'evidenziare che la situazione attuale scoraggia investimenti esteri che pure erano già stati programmati, richiamano infine l'attenzione sulle difficoltà di ricollocazione dell'area industriale ubicata sotto il ponte, il cui destino sarà noto solo dopo che si avranno idee chiare in merito alla demolizione e ricostruzione.
  Il Prefetto Fiamma Spena, cui la delegazione ha rivolto i ringraziamenti per il supporto organizzativo offerto, ha quindi illustrato la relazione concernente l'attività del Centro Coordinamento Soccorsi, la relazione della polizia ferroviaria e la relazione sulle attività del Comitato Operativo Viabilità connesse al crollo del ponte. Tali documenti, al cui contenuto si rinvia, in questa sede, sono depositati presso la segreteria della Commissione.
  Il Presidente della Regione Liguria e Commissario straordinario all'emergenza Giovanni Toti ha sottolineato come il crollo del ponte abbia costituito un vulnus alla competitività di tutto il sistema portuale ligure con ripercussioni negative per tutto il Nord Ovest.
  Ha richiamato la riapertura, avvenuta in mattinata, di via della Superba, che consentirà di alleggerire il traffico dei mezzi pesanti, e il recupero della sopraelevata portuale.
  Per quanto riguarda la gestione della «zona rossa», che dipende dal sindaco in quanto autorità di protezione civile e autorità sanitaria, ha fatto presente che dalla fine della settimana precedente è in corso l'installazione dei sensori da parte dei vigili del fuoco, necessari per valutare la sicurezza dell'area, condizione indispensabile per il rientro nelle abitazioni ai fini del recupero dei beni.
  L'avvenuta estensione della legge P.R.I.S. alle aree colpite consentirà comunque di riconoscere indennizzi adeguati ai soggetti colpiti.
  Ha ricordato come nella «zona rossa» siano attualmente al lavoro tre commissioni tecniche, una della gestione commissariale, una incaricata dalla procura e una del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
  Ha sottolineato gli sforzi compiuti per consentire l'operatività delle aziende che operano nelle zone adiacenti interessate Pag. 42dal crollo, che hanno portato alla riapertura dell'attività di diverse imprese, tra cui l'Ansaldo Energia.
  Circa il destino dell'opera, ha fatto presente che per la parte del lato di ponente sarà necessario lo smontaggio; per la parte di levante si registrano invece opinioni contrastanti circa l'assoluta necessità di procedere allo smontaggio.
  Il Presidente della Municipio II Centro-Ovest Renato Falcidia, che comprende via Porro e la zona degli sfollati, ha evidenziato le difficoltà per il commercio nell'area della zona arancione a causa dell'isolamento conseguente al crollo del ponte. Ha dunque illustrato i problemi di mobilità, sottolineando l'obiettivo di pervenire ad una completa divisione tra il traffico pesante e le abitazioni.
  Il Presidente del Municipio V Valpolcevera Federico Romeo si è soffermato anch'egli sui problemi di viabilità dell'area, che, considerando anche i 5 comuni dell'alta Valpolcevera, comprende 90.000 abitanti, e sulle ripercussioni negative per il commercio e le attività produttive. Dopo avere richiamato la necessità della costruzione dei parcheggi di interscambio da parte di RFI, ha illustrato l'importanza per la zona della realizzazione della Casa della salute dell'Alta Valpolcevera e dei cd. «due baffi» del Polcevera.
  Il Presidente della Municipio VI Medio Ponente Mario Bianchi ha fatto presente che la municipalità ha fortemente risentito dell'intensificazione del traffico veicolare a causa del crollo del ponte, con conseguente aumento dell'inquinamento atmosferico e difficoltà per il piccolo e medio commercio.
  Il Presidente della Municipio VII Ponente Claudio Chiarotti ha illustrato i problemi delle zone del Porto Petroli e del Porto commerciale, rilevando la necessità di un potenziamento dei parcheggi di interscambio, che allo stato risultano saturi, e della viabilità lungo il mare. Ha sottolineato inoltre l'importanza di un intervento da parte del governo centrale.
  Il sindaco Marco Bucci, a cui la delegazione ha espresso il proprio apprezzamento per la gestione della delicata fase dell'emergenza sulla base di quanto emerso dai precedenti incontri, ha posto l'accento sulle difficoltà infrastrutturali che la città sconta a seguito dei mancati investimenti degli ultimi decenni. Chiede quindi ai parlamentari presenti di agire, se del caso anche in sede di conversione dell'imminente decreto-legge riguardante Genova, non solo per implementare le risorse e gli interventi per la fase emergenziale e post-emergenziale, ma soprattutto per favorire la realizzazione di infrastrutture essenziali: il Terzo Valico, il nodo ferroviario, la Gronda e il completamento della linea ferroviaria AV Genova-Milano, una volta completato il Terzo Valico. Chiede inoltre risorse per la piena attuazione del piano urbano per la mobilità sostenibile, con riguardo alle tranvie e ai parcheggi di interscambio su aree da acquisire nella disponibilità del Comune a tale scopo.
  Precisa che il Comune e la Regione hanno già un piano di demolizione, smontaggio e ricostruzione del ponte e che, ove si decida di percorrere altre strade, condizione ineludibile è che la soluzione operativa sia attivata non appena dissequestrata l'area, senza perdere nemmeno un giorno.
  La Commissione si è dunque trasferita al porto, presso la sede dell'autorità portuale, dove ha incontrato il Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale dott. Paolo Emilio Signorini ed i rappresentanti di tutte le categorie produttive.
  Il Presidente Signorini ha sottolineato il valore strategico del sistema portuale Genova-Savona per l'economia del Nord Ovest e, più in generale, di tutto il paese. Si è poi soffermato nel dettaglio sui danni causati del crollo, che ha fra l'altro determinato nel mese di settembre una riduzione del 35 per cento rispetto all'anno precedente del gettito complessivo delle tasse portuali, illustrando poi le proposte per il rilancio del porto. Si rinvia al riguardo alla documentazione acquisita dalla delegazione e disponibile presso la segreteria delle Commissioni.
  Sono poi intervenuti Roberto Spinelli, in rappresentanza dei terminalisti, Alessandro Pitto di Spediporto, in rappresentanza Pag. 43degli spedizionieri, Alberto Bancheri di Assagenti, in rappresentanza degli agenti marittimi, Stefano Messina di Assarmatori e Marco Novella di Confitarma, in rappresentanza degli armatori, Giuseppe Tagnocchetti, in rappresentanza degli autotrasportatori, e Enrico Poggi, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali, che hanno evidenziato le problematiche delle diverse categorie e le proposte anche alla luce dell'imminente emanazione del decreto-legge per la città di Genova.
  È infine intervenuto l'ammiraglio Nicola Carlone, comandante del Porto di Genova.