CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 settembre 2018
63.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-00524 Sozzani: Sulla compatibilità della nomina di Presidente di Ferrovie dello Stato Italiane Spa con incarichi di consulenza.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Per quanto riferisce la società Ferrovie dello Stato Italiane, il professor Gianluigi Castelli, attuale Presidente di detta società – che rammento essere società per azioni con unico azionista il Ministero dell'economia e delle finanze – ha ricoperto l'incarico di responsabile della Direzione Centrale Innovazione e Sistemi Informativi di Ferrovie dello Stato dal 5 settembre 2016 al 29 luglio 2018, avendo egli rassegnato le dimissioni da tale incarico in data 30 luglio 2018 con effetto immediato.
  Il rapporto di lavoro tra Castelli e Ferrovie dello Stato era regolato da un contratto di collaborazione sottoscritto il 22 agosto 2016, con l'attribuzione di un compenso adeguato al ruolo manageriale ricoperto e coerente con i parametri retributivi aziendali.
  Il processo di individuazione dell'interessato per il suddetto incarico ha seguito le fasi previste per l'individuazione dei dirigenti con responsabilità strategica del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
  Infatti il processo di selezione, realizzato da una società esterna, ha visto l'analisi dettagliata di una lista di candidati, il controllo delle referenze sull'interessato, oltreché le specifiche dei requisiti della posizione sulla quale il candidato prescelto è stato valutato.
  La correttezza dell'intero processo, il rispetto dei criteri aziendali per l'individuazione dei dirigenti con responsabilità strategica e l'idoneità del candidato sono stati confermati dal Comitato per le remunerazioni e le nomine di Ferrovie dello Stato nella seduta del 18 luglio 2016.
  Il compenso previsto dal contratto di collaborazione su indicato è stato erogato all'interessato fino al 29 luglio 2018, data di cessazione del rapporto di collaborazione, come anzidetto.
  Nella seduta del 30 luglio scorso, l'Assemblea di Ferrovie dello Stato Italiane ha nominato il professor Gianluigi Castelli Presidente del Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane, definendone, con decorrenza in pari data, il relativo compenso nella misura di euro 50.000,00 lordi annui, importo incrementato ad euro 238.000,00 lordi annui a seguito di delibera in data 25 settembre 2018 del Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello Stato, che ha assegnato al Presidente specifiche deleghe, nonché l'importo indicato, secondo le determinazioni contenute nella delibera autorizzativa dell'Assemblea tenutasi in pari data peraltro di pari importo del compenso del predecessore.
  Attualmente Gianluigi Castelli ricopre anche la carica di Amministratore Delegato di NUGO S.p.A., nonché di Consigliere di Ferservizi S.p.A., società facenti parte del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, senza percepire alcun compenso.
  Al di fuori degli incarichi sopra evidenziati, Gianluigi Castelli non ha mai ricoperto né ricopre incarichi retribuiti di consulenza a beneficio di Ferrovie dello Stato Italiane e/o altra Società del Gruppo.

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ALLEGATO 2

5-00525 Tasso: Sull'annunciata soppressione dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (ANSF).

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Il decreto-legge discusso in Consiglio dei Ministri lo scorso 13 settembre, al fine di garantire elevati standard di sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali, prevede l'istituzione dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, soggetta ai poteri di indirizzo, vigilanza e al controllo strategico del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dotata di autonomia regolamentare, amministrativa, patrimoniale, organizzativa, contabile e finanziaria.
  L'Agenzia incorpora e succede a titolo universale all'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF), ereditando da questa tutte le competenze in materia di sicurezza ferroviaria già disciplinate dall'articolo 4 del decreto legislativo n. 162/2007.
  Il decreto disciplina, tra l'altro, le nuove competenze dell'Agenzia in materia di sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali prevedendo innanzitutto che questa svolga i controlli di sicurezza e le altre funzioni di vigilanza già disciplinate dal decreto legislativo 15 marzo 2011, n. 35, di recepimento della direttiva europea 96/2008 sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali.
  In relazione al personale, la norma stabilisce che i dipendenti dell'ANSF a tempo indeterminato sono inquadrati nel ruolo della nuova Agenzia, che avrà sede legale a Roma con possibilità di articolazioni territoriali. Pertanto, per il suo funzionamento l'Agenzia disporrà delle stesse sedi operative locali e periferiche utilizzate da ANSF.

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ALLEGATO 3

5-00526 Pizzetti: Sulle conseguenze dell'istituzione della nuova Autorità portuale di Messina.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In merito all'istituzione della nuova Autorità Portuale dello Stretto di Messina, come annunciato dal Ministro Toninelli, confermo la necessità di una rivisitazione dell'attuale normativa.
  Infatti, la previsione dell'istituzione di una Autorità di Sistema portuale nascente dall'accorpamento tra l'Autorità Portuale di Gioia Tauro e quella di Messina non ha tenuto conto della peculiarità del sistema portuale messinese e della funzione assolta in particolare dal porto di Messina, che nel 2017 ha movimentato circa 11 milioni di passeggeri.
  Tale scelta è dettata sia dall'esigenza di tutelare e valorizzare la peculiarità dello Stretto di Messina che in ragione delle sinergie poste in essere con la città di Reggio Calabria.
  In effetti, l'esigenza di istituire la nuova Autorità di Sistema portuale dello Stretto che, oltre ai porti di Messina, Milazzo e Tremestieri già facenti parte dell'Autorità Portuale di Messina, ricomprenda anche i porti di Reggio Calabria e di Villa San Giovanni, appare certamente più aderente alle caratteristiche dell'economia marittima e ai flussi di mobilità sopra richiamati.
  Tale rivisitazione verrà veicolata con il primo strumento normativo utile e con il necessario coinvolgimento di tutti gli enti interessati.
  Per quanto riguarda il contratto di servizio di attraversamento dello Stretto, collegamento veloce Messina-Reggio Calabria attualmente operato dalla Società Liberty Lines in forza della Convenzione sottoscritta in data 24 giugno 2015, a scadenza il prossimo 30 settembre con conseguente termine del servizio prestato, segnalo che i competenti uffici del MIT hanno da tempo attivato tutte le procedure al fine di assicurare la continuità del servizio ed evitarne l'interruzione.
  Ad oggi, stante la connotazione strategica del suddetto collegamento, che assicura la continuità territoriale nello Stretto garantendo il pendolarismo giornaliero degli abitanti delle due sponde, e considerando le sollecitazioni pervenute in tal senso dalle istituzioni regionali, è al vaglio del Ministero ogni possibile soluzione per assicurare il collegamento in parola.

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ALLEGATO 4

5-00527 Maccanti: Sull'istituzione della nuova figura di Ispettore tecnico dei veicoli a motore e percorso di formazione.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In premessa, i competenti uffici tecnici del MIT osservano che il decreto ministeriale 19 maggio 2017, n. 214, ha recepito la direttiva 2014/45/UE senza ulteriori significative innovazioni.
  Inoltre, il decreto dirigenziale 18 maggio 2018, n. 211, recante istruzioni operative, non poteva anticipare l'esito dell’iter di concordamento con le Regioni che è richiesto per l'individuazione del programma dei corsi di formazione per i nuovi Ispettori; i testi da concordare sono in corso di ultimazione.
  Occorre anche rilevare che è sopraggiunta la necessità di valutare gli impatti della ritardata applicazione del comma 1 dell'articolo 13 del citato decreto n. 214, come disposta dalla legge 21 settembre 2018, n. 108, articolo 13-bis, in tal senso sono in corso ulteriori approfondimenti.
  Quanto alle iniziative da intraprendere sulla «continuità formativa» dei Responsabili Tecnici, il MIT sta predisponendo regole per migliorare la professionalità di chi opera nel settore delle revisioni.
  Infine, in merito alla sospensione dei corsi da 30 ore, informo che la prosecuzione oltre il 20 maggio 2018, termine fissato dalla direttiva europea 45/2014, avrebbe determinato un rischio concreto di avvio di una procedura di infrazione da parete dell'UE.
  E in effetti il paventato blocco del settore non si riscontra in quanto il numero delle revisioni è stabile e sono stati segnalati numerosi Responsabili Tecnici regolarmente abilitati, attualmente disponibili sul mercato a seguito dell'interruzione del rapporto di lavoro.
  Da ultimo segnalo che la proroga di cui alla legge 21 settembre 2018, n. 108, consente di avvalersi provvisoriamente anche degli operatori non abilitati prima del 20 maggio 2018.

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ALLEGATO 5

5-00528 Fidanza: Sul finanziamento del Terzo valico dei Giovi.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Sulla questione delle realizzazione e del completamento delle opere pubbliche di rilievo nazionale il Governo si è più volte espresso: l'analisi e la valutazione del rapporto costi-benefici costituiscono strumenti indispensabili per avere chiara la realtà dei fatti e per procedere nell'azione politica.
  Occorre valutare effetti sociali, ambientali ed economici e vedere quanto e se i costi superano i benefici. Sarà certamente garantito l'interesse pubblico dal momento che l'esito dell'analisi terrà conto di tutte le eventualità, anche dal punto di vista tecnico-giuridico, oltre che economico-finanziario.
  Solo al termine di questa valutazione, e sulla base di essa, si faranno le scelte politiche più idonee.
  La Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sta portando avanti questa attività e tra le opere strategiche in esame vi è anche il Terzo Valico dei Giovi. Le risultanze saranno rese note non appena disponibili.
  In tale stato di cose, ad oggi, appare prematuro parlare di un eventuale finanziamento aggiuntivo per la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi; per quanto concerne l'espunzione di una specifica norma di finanziamento dal testo del decreto-legge per Genova, che tra qualche giorno sarà all'attenzione del Parlamento, segnalo che la stessa non risulta essere stata né inserita né espunta.
  Genova deve senza dubbio ripartire e di ciò il Governo è ben consapevole: il decreto-legge per Genova contiene infatti una serie di misure rapide ed efficaci volte a scongiurare il rischio di un indebolimento delle capacità operative e produttive della città.

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ALLEGATO 6

5-00529 Stumpo: Sull'innalzamento in deroga delle tariffe dei passeggeri da parte di ADR Spa.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Nel condividere le preoccupazioni espresse dagli Onorevoli interroganti, si conferma che è intenzione del Governo rivedere il progetto di raddoppio dell'aeroporto e in tal senso stiamo avviando una interlocuzione con i soggetti coinvolti; il confronto riguarderà anche il sistema delle tariffe.
  Lungo il percorso parlamentare della legge europea provvederemo ad inserire una norma per l'affidamento all'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) dei compiti relativi alla regolazione tariffaria degli aeroporti «in deroga», e quindi anche della società Aeroporti di Roma.

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ALLEGATO 7

5-00530 Scagliusi: Sul completamento del sistema nazionale delle ciclovie turistiche.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Con Le ciclovie turistiche nazionali e i relativi percorsi ammessi a finanziamento sono indicati all'articolo 1, comma 640, della legge 28 dicembre 2015 n. 208, che ha previsto lo stanziamento di specifiche risorse per la progettazione e la realizzazione di un sistema nazionale di ciclovie turistiche, con priorità per i seguenti percorsi: SOLE Verona-Firenze, VEN-TO Venezia-Torino, ACQUEDOTTO PUGLIESE – da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE) attraverso la Campania, la Basilicata e la Puglia, GRAB di Roma – Grande raccordo anulare delle biciclette.
  Ulteriori risorse sono state poi stanziate dall'articolo 1, comma 144, della legge bilancio 2017 per un ammontare pari a 283 milioni di euro.
  Con l'articolo 52 del decreto-legge n. 50/2017 e relativa legge di conversione sono stati introdotti sei ulteriori percorsi prioritari nell'ambito del sistema nazionale delle ciclovie turistiche: ciclovia del Garda, ciclovia della Magna Grecia, ciclovia della Sardegna, ciclo via Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia, ciclovia Tirrenica e ciclovia Adriatica.
  Per quanto detto, la ciclovia del Tevere dalla sorgente alla capitale e i tratti Firenze-Roma e Roma-Napoli della ciclovia del Sole non sono stati inseriti nella ripartizione delle risorse poiché i relativi percorsi non sono stati previsti dal citato articolo 1, comma 640, della legge 208/2015.
  Nella Conferenza Unificata del 12 luglio scorso, in sede di intesa le Regioni hanno chiesto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di impegnare il Governo ad inserire ulteriori percorsi nella legge per consentirne il finanziamento, considerato che tali tratti costituiscono elementi essenziali di continuità tra le ciclovie.
  Al riguardo assicuro che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti intende proporre apposita modifica normativa al predetto comma 640 nel senso di inserire i nuovi itinerari, assegnando anche ulteriori risorse a valere sulla ripartizione del Fondo infrastrutture ex articolo 1, comma 140, della legge n. 232/2016.
  Ricordo che spetta comunque alle Regioni proporre itinerari coerenti con l'attuale pianificazione infrastrutturale come definita dal Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti (SNIT), nell'ambito degli itinerari ciclabili della rete europea, denominata Eurovelo, nonché degli itinerari di interesse nazionale proposti dalla FIAB.
  Dall'esame di tali proposte, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti potrà valutare l'inserimento nel sistema nazionale delle ciclovie turistiche di nuovi percorsi e pertanto proporre una adeguata modifica normativa affinché si possa procedere con la sottoscrizione di un protocollo di intesa con le Regioni interessate, così come è avvenuto e sta avvenendo per le ciclovie individuate dalla normativa vigente.
  Infine, segnalo che oltre le citate proposte di inserimento nel sistema nazionale delle ciclovie turistiche, è pervenuta richiesta da parte della ciclovia Appenninica – che interessa l'intera dorsale per oltre 2.600 chilometri dalla Liguria alla Sicilia toccando quattordici regioni, tra cui anche la regione Umbria, lungo le strade secondarie Pag. 153dell'Appennino – il cui studio di fattibilità prevede l'utilizzo di strade secondarie e ferrovie dismesse.
  Detta ciclovia si propone la valorizzazione dell'intera dorsale appenninica recuperando borghi in gran parte abbandonati e valorizzando le eccellenze culturali, paesaggistiche e gastronomiche esistenti; sono coinvolti trecento comuni e numerose istituzioni, fra cui il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.