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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 22 aprile 2022

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli
nella seduta del 22 aprile 2022.

  Amitrano, Ascani, Baldelli, Barelli, Battelli, Bergamini, Boschi, Brescia, Brunetta, Butti, Cantalamessa, Cantini, Carfagna, Casa, Castelli, Cavandoli, Cimino, Cirielli, Colletti, Colucci, Comaroli, Cominardi, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, Daga, De Maria, Delmastro Delle Vedove, Di Giorgi, Luigi Di Maio, Fassino, Flati, Gregorio Fontana, Ilaria Fontana, Franceschini, Frusone, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giorgetti, Gobbato, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, Lapia, Liuni, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Macina, Maggioni, Magi, Mancini, Mandelli, Marattin, Marin, Migliore, Molinari, Molteni, Morelli, Mulè, Mura, Nardi, Nesci, Orlando, Paita, Parolo, Pastorino, Perantoni, Picchi, Pignatone, Quartapelle Procopio, Rampelli, Ribolla, Rizzo, Romaniello, Rotta, Ruocco, Sasso, Scalfarotto, Schullian, Serracchiani, Carlo Sibilia, Silli, Siragusa, Sisto, Sodano, Spadoni, Speranza, Suriano, Tabacci, Tasso, Tateo, Tofalo, Vignaroli, Leda Volpi, Zanettin, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 21 aprile 2022 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:

   BARBUTO ed altri: «Modifiche all'articolo 2 della legge 20 agosto 2019, n. 92, concernenti l'introduzione dell'insegnamento di diritto ed economia politica nelle scuole secondarie di secondo grado e l'attribuzione del coordinamento dell'insegnamento dell'educazione civica ai docenti di discipline giuridiche ed economiche» (3566);

   PINI: «Modifiche all'articolo 4 della legge 7 ottobre 1947, n. 1058, concernenti la soppressione della distinzione per sesso nella compilazione delle liste elettorali, l'indicazione del codice fiscale dell'elettore e l'omissione del cognome del coniuge per le donne coniugate o vedove» (3567);

  D'ELIA e UBALDO PAGANO: «Disposizioni in materia di redazione del bilancio di genere da parte delle regioni e degli enti locali» (3568);

   SURIANO ed altri: «Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni concernenti l'introduzione dei reati di omicidio e di lesioni personali gravi o gravissime per inosservanza colposa delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro» (3569);

   BUTTI ed altri: «Modifica all'articolo 12-ter della legge 27 gennaio 2012, n. 3, in materia di effetti dell'omologazione del piano del consumatore nel procedimento di composizione delle crisi da sovraindebitamento» (3570);

   MISITI: «Modifiche al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e altre disposizioni in materia di riorganizzazione del sistema preospedaliero e ospedaliero di emergenza e urgenza sanitaria, nonché istituzione e disciplina delle figure professionali del soccorritore e dell'autista soccorritore» (3571).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge MOLLICONE ed altri: «Modifica all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detraibilità delle spese sostenute per l'acquisto di beni e servizi culturali» (1905) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Bellucci.

  La proposta di legge CECCANTI ed altri: «Modifica all'articolo 4 della legge 2 luglio 2004, n. 165, in materia di inammissibilità delle liste per l'elezione dei consigli regionali in caso di violazione del limite massimo di candidati del medesimo sesso, e disposizioni sulla sua applicazione cedevole negli ordinamenti delle regioni» (2625) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Topo.

  La proposta di legge BERTI ed altri: «Modifiche alla legge 30 dicembre 2018, n. 145, in materia di revisione del sistema delle concessioni demaniali marittime» (3236) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Villani.

  La proposta di legge ASCARI ed altri: «Introduzione dell'articolo 13-bis della legge 11 gennaio 2018, n. 4, in materia di cambio del cognome per le vittime del reato di costrizione o induzione al matrimonio» (3454) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Villani.

  La proposta di legge MOLLICONE ed altri: «Disposizioni per il sostegno del settore del turismo matrimoniale» (3471) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Bellucci.

Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):

  CARABETTA: «Modifiche al testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, per favorire l'ingresso e il soggiorno dei lavoratori stranieri il cui reddito prevalente derivi da attività estere» (3445) Parere delle Commissioni III, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), X, XI e XIV;

   VII Commissione (Cultura):

  CIABURRO ed altri: «Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della memoria storica dei martiri delle foibe» (3512) Parere delle Commissioni I, V e Commissione parlamentare per le questioni regionali;

   VIII Commissione (Ambiente):

  S. 1781. – Senatori BRIZIARELLI ed altri: «Modifiche alla legge 7 agosto 2018, n. 100, concernenti l'estensione al settore agricolo e agroalimentare delle competenze della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati» (approvata dalla 13ª Commissione permanente del Senato) (3565) Parere delle Commissioni I, II, V e XIII;

   XI Commissione (Lavoro):

  LUPI ed altri: «Modifiche al decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, in materia di disciplina del lavoro accessorio, del lavoro intermittente e del lavoro a orario ridotto» (447) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, X, XII e XIII.

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 21 aprile 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (OGS), per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 546).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 21 aprile 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 547).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 21 aprile 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Unione italiana delle camere di commercio industria, artigianato e agricoltura (Unioncamere), per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 548).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla X Commissione (Attività produttive).

Trasmissione dal Ministro della salute.

  Il Ministro della salute, con lettera in data 21 aprile 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge 16 marzo 1987, n. 115, la relazione sullo stato delle conoscenze e delle nuove acquisizioni scientifiche in tema di diabete mellito con particolare riferimento ai problemi concernenti la prevenzione, aggiornata al 31 dicembre 2020 (Doc. LXIII, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 21 aprile 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, che modifica il regolamento (UE) 2021/1153 e il regolamento (UE) n. 913/2010 e abroga il regolamento (UE) n. 1315/2013 (COM(2021) 812 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni delle proposte e le norme nazionali vigenti.

  Questa relazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di progetti
di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 21 aprile 2022, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):

   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di Comitato misto SEE in merito alla modifica dell'allegato I (Questioni veterinarie e fitosanitarie) dell'accordo SEE (COM(2022) 169 final), corredata dal relativo allegato (COM(2022) 169 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);

   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2017/2107 che stabilisce le misure di gestione, di conservazione e di controllo applicabili nella zona della convenzione della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico (ICCAT) e il regolamento (UE) .../2022 che istituisce un piano di gestione pluriennale del tonno rosso nell'Atlantico orientale e nel Mediterraneo (COM(2022) 171 final), corredata dal relativo allegato (COM(2022) 171 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);

   Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sui progressi compiuti nell'attuazione della direttiva 2009/71/Euratom che istituisce un quadro comunitario per la sicurezza degli impianti nucleari, modificata dalla direttiva 2014/87/Euratom (COM(2022) 173 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 21 aprile 2022, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative volte a tener conto delle specificità delle aree regionali svantaggiate in sede di definizione degli standard dell'assistenza sanitaria territoriale e ospedaliera – 2-01479

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   in un articolo pubblicato il 23 febbraio 2022 sulla testata on line «Corriere della Calabria», intitolato «La lunga (e faticosa) strada verso la “rivoluzione” della sanità in Calabria», il giornalista Emiliano Morrone ha riportato delle dichiarazioni pubbliche del Ministro della salute, Roberto Speranza, secondo cui, «insieme alle nuove risorse dovremo mettere in campo alcune riforme e non vi è alcun dubbio che la riforma prioritaria per me è la riforma del territorio, dell'assistenza territoriale, quella che volgarmente viene chiamata DM 71»;

   nello stesso articolo è presente altra dichiarazione del Ministro Speranza, che si è detto «pronto a un confronto con i soggetti sociali, con gli ordini professionali, chiaramente con le regioni, che sono parte rilevante dell'organizzazione sanitaria nel nostro Paese, per arrivare, come da impegni, anche ad una riforma del DM 70», cioè il decreto ministeriale, del 2015, sugli standard ospedalieri;

   ancora, nell'articolo succitato, per quanto riguarda il Fondo sanitario nazionale si riporta che nella legge di bilancio per il 2022, ha detto il Ministro Speranza, «arriviamo a 124 miliardi e ci impegniamo ad arrivare a 128 nel 2024», mentre, a parte, ha aggiunto il Ministro, «ci sono chiaramente 20 miliardi del Pnrr»;

   ancora, nell'articolo in parola si virgoletta una dichiarazione del dottor Tullio Laino, ivi indicato come già vicedirettore sanitario dell'ospedale di Paola-Cetraro, secondo il quale «come il resto del Mezzogiorno, la Calabria risente del criterio vigente di ripartizione del Fondo sanitario, basato sul calcolo della popolazione pesata piuttosto che sui dati epidemiologici delle singole regioni e sugli indicatori di deprivazione e povertà sociale»;

   Laino ha aggiunto che, «pertanto, dal '99 ad oggi, la regione ha ricevuto trasferimenti inferiori di circa 150 milioni all'anno, rispetto al corrispondente fabbisogno di cure»;

   secondo il Ministro Speranza, si legge nell'articolo sopracitato, «arriveranno 625 milioni in più dalla commissione Ue per un piano operativo per la sanità del Mezzogiorno, che impiegheremo per medicina di genere, povertà sanitaria e screening oncologici al Sud»;

   ivi si legge ancora che, per quanto specificato dal Ministro Speranza, il Piano nazionale salute per il Sud interesserà «le 7 regioni del Mezzogiorno che sperimentano a vario titolo maggiori difficoltà organizzative dei servizi sanitari e che, per alcuni livelli essenziali di assistenza, non riescono ad assicurare la piena erogazione delle prestazioni, specie nei confronti delle fasce di, popolazione vulnerabili»;

   a tale ultimo riguardo e con riferimento alla Calabria, regione del Sud, nel suo articolo, Morrone ha scritto: «I quasi dodici anni di commissariamento della Sanità calabrese hanno determinato effetti molto gravi, anche per causa dei vari avvicendamenti alla guida del Piano di rientro dal disavanzo sanitario e ai vertici delle 9 aziende del Ssr. Decretata nel 2010, la chiusura di una ventina dei circa 60 ospedali della Calabria ha comportato, insieme al lungo blocco del turnover del personale sanitario, una crisi assistenziale progressiva, legata al mancato sviluppo dei servizi territoriali; alla diffusa carenza di medici di base; allo scarso collegamento fra ospedali e distretti; all'insufficienza della prevenzione; all'inadeguatezza delle reti predisposte; alla penuria cronica di profili con capacità organizzative e gestionali; all'esiguità delle risorse umane in un contesto segnato dalla dipendenza politica di diversi dirigenti, talvolta perfino interni alle vicende elettorali»;

   il predetto giornalista ha poi sintetizzato il quadro, scrivendo: «Nel tempo l'organizzazione sanitaria è cambiata, nella Carta costituzionale è entrato il pareggio di bilancio e il sistema è stato modellato sull'esigenza di contenere i costi, razionalizzare i servizi e mantenere gli equilibri finanziari. Soprattutto in Calabria, a causa delle limitazioni imposte dal Piano di rientro, ciò ha prodotto lo smantellamento di reparti ospedalieri e ambulatori territoriali, con la conseguenza di lasciare intere aree senza assistenza di base, specie nelle zone montane e disagiate»;

   in altro articolo del giornalista Morrone, pubblicato in data 2 marzo 2022 e sempre su Corriere della Calabria, si legge, con riferimento alla regione Calabria, che «il problema più sentito resta il potenziamento dell'assistenza territoriale con i soldi del Pnrr», in quanto, secondo un importante tecnico del settore, «i finanziamenti europei vengono dati per stati di avanzamento, per cui si rischierà, se saranno spesi male, di doverli restituire, di creare cattedrali nel deserto come quelle che già esistono in Calabria»;

   ivi si riporta che Francesco Esposito, segretario nazionale della Federazione italiana sindacale medici Uniti-Fismu, ha ammonito che, nel merito, «manca una visione complessiva», «si prosegue con la logica dell'improvvisazione» e «siamo alle solite», in quanto «si paventa la riapertura dei piccoli ospedali, ancora una volta con un'impostazione populista, invece di dire, con onestà, che queste strutture vanno riconvertite, altrimenti rappresentano un pericolo per i pazienti»;

   ivi si riporta anche la posizione del deputato Antonio Viscomi, capogruppo del Pd in commissione Lavoro, che sulla riorganizzazione dell'assistenza territoriale ha auspicato «un patto sociale forte tra tutti i portatori di interesse, professionali e istituzionali»;

   ancora, ivi si legge che «l'assistenza territoriale è piuttosto sofferente in tutta l'Italia, ma in Calabria presenta criticità più accentuate, sia per la carenza di personale e di strumenti operativi, sia perché scollegata dalla rete ospedaliera»;

   ivi si aggiunge che «con il Pnrr, il Ministro della salute, Roberto Speranza, tenta di dare – insieme al commissario per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario della Calabria, Roberto Occhiuto – una risposta al bisogno di salute e all'esigenza di alleggerire i carichi degli ospedali»; ivi si avverte, però, che «va considerata la questione degli standard assistenziali, che non possono essere uniformi per tutto il territorio nazionale, sul presupposto logico che andrebbero favorite le regioni più svantaggiate in termini di viabilità, rigidità climatiche, deprivazione sanitaria, maggiore incidenza di patologie croniche, povertà e vulnerabilità sociale» –:

   se il Ministro della salute non ritenga di dover adottare iniziative per promuovere l'inserimento, nei nuovi succitati decreti sull'assistenza ospedaliera e sull'assistenza territoriale, di criteri che, ai fini della definizione dei rispettivi standard e nell'ottica di garantire il diritto alla salute in maniera uniforme e completa, tengano conto delle aree regionali svantaggiate in termini di viabilità, rigidità climatiche, deprivazione sanitaria, maggiore incidenza di patologie croniche, povertà e vulnerabilità sociale.
(2-01479) «Sapia, Schullian».


Elementi in merito all'impiego dei docenti non vaccinati nelle scuole e agli oneri finanziari derivanti dalla compresenza in servizio di personale supplente – 2-01481

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, per sapere – premesso che:

   la fine dello stato di emergenza fissato al 31 marzo 2022, ha comportato sin dal 1° aprile una serie di modifiche ai protocolli di sicurezza, anche nelle scuole, con alcune misure poco chiare soprattutto in riferimento alle mansioni che avranno i docenti non ancora in regola con la vaccinazione;

   nella circolare ministeriale n. 620 del 28 marzo 2022, emanata dal Ministro dell'istruzione per chiarire i punti ancora poco chiari delle nuove disposizioni previste, si ribadisce che fermo restante l'obbligo di esibire fino al 30 aprile 2022 il green pass base, il personale docente ed educativo che rifiuta di vaccinarsi, dovrà essere utilizzato in attività non d'insegnamento come la programmazione, la progettazione, la ricerca, la valutazione, la documentazione, l'aggiornamento e la formazione;

   è evidente che sarà difficile nelle scuole individuare mansioni che consentano ai docenti di non venire a contatto con gli alunni, con il serio rischio di chiuderli in locali non idonei e con compiti che non rientrano nel loro profilo professionale;

   per la sostituzione dei docenti sospesi, il dirigente scolastico è stato autorizzato a stipulare contratti a tempo determinato con clausola di risoluzione di diritto nel momento in cui cessa la sospensione; tale disposizione comporterà, inevitabilmente, che gli oneri per pagare i supplenti che coprono le cattedre del personale docente utilizzato in altri compiti saranno sottratti alle risorse contrattuali destinate alla valorizzazione dei docenti, senza tener conto che tali risorse sono già state oggetto di programmazione didattica e di contrattazione, e dunque già impegnate per altre attività;

   nello specifico, a detti oneri si provvede mediante una riduzione del «Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili che si manifestano nel corso della gestione» e mediante una riduzione, della sezione relativa alla valorizzazione della professionalità dei docenti delle istituzioni scolastiche statali (sezione istituita nell'ambito del fondo per il miglioramento dell'offerta formativa) –:

   quali siano, nello specifico, i progetti a cui saranno destinati i docenti non vaccinati, quali siano le misure economiche previste a compensazione dei costi aggiuntivi dovuti alla sovrapposizione del personale docente supplente assunto in servizio, e soprattutto in che modo si intenda garantire un'adeguata separazione degli ambienti tra studenti e docenti non vaccinati.
(2-01481) «Lollobrigida, Frassinetti, Bucalo, Lucaselli».


Iniziative per destinare adeguati finanziamenti all'Istituto statale per sordi di Roma e assicurarne il riordino – 2-01496

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'istruzione, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per le disabilità, per sapere – premesso che:

   l'Istituto statale per sordi di Roma (Issr), fondato nel 1784, è stata la prima scuola per sordi in Italia e costituisce un polo statale di eccellenza sulla sordità nell'intero territorio nazionale;

   nel 1997 la «legge Bassanini» ha disposto (articolo 21, comma 10) che gli «Istituti a carattere atipico», fra cui l'Issr, dovessero essere trasformati in «enti finalizzati al supporto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche», riordino da effettuarsi con regolamento governativo (articolo 67 del decreto legislativo n. 297 del 1994; articolo 17 della legge n. 400 del 1988);

   successivamente, la legge n. 69 del 2000 (articolo 1, commi 1 e 2, richiamandosi al Fondo di cui alla legge n. 440 del 1997) e la direttiva del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca n. 56 del 10 giugno 2005 (articolo 4, lettera «f») hanno definito in oltre 6 milioni di euro il finanziamento destinato agli istituti atipici menzionati dall'articolo 21, comma 10, della legge n. 59 del 1997;

   oggi sono rimasti attivi l'istituto «Romagnoli» per ciechi e l'istituto statale per sordi di Roma, quest'ultimo oggetto della presente interrogazione;

   nella direzione della riforma degli Istituti atipici, nel 2000 il decreto n. 46152 del provveditore agli studi di Roma ha distaccato le scuole dall'Issr e, contestualmente, il Ministero dell'istruzione ha nominato un presidente del consiglio di amministrazione (2000-2007) e successivamente un commissario straordinario (decreto ministeriale 23 ottobre 2007);

   l'erogazione dei finanziamenti doveva avvenire a partire dall'insediamento dei nuovi organi di gestione definiti mediante il regolamento; tuttavia, poiché quest'ultimo non ha mai perfezionato il proprio iter, l'Issr dal 2009 si è trovato privo di qualsiasi contributo ordinario o straordinario, fatta eccezione per un finanziamento di 1.000.000 di euro corrisposto dal Ministero dell'istruzione nel 2017-2018 (attuazione del decreto-legge n. 91 del 2017, convertito dalla legge n. 123 del 2017);

   in questo stallo burocratico, l'Issr rispondendo alle richieste provenienti da migliaia di persone sorde, dai loro familiari e dagli operatori del terzo settore ha continuato a offrire gratuitamente le sue competenze altamente specialistiche sul deficit uditivo, operando come centro di servizi, consulenza, informazione, documentazione e progettazione sulla sordità. Tali attività sono portate avanti da 20 lavoratori precari storici, 8 dei quali sordi o con altre disabilità;

   da anni l'Issr reitera istanze al Ministero dell'istruzione per promuovere la trasformazione dell'Ente e ricevere adeguati finanziamenti, ma a oggi non è stata ancora individuata una soluzione, nonostante il 21 marzo 2018 il Ministero abbia qualificato l'istituto come un «Polo di eccellenza sulla sordità nell'intero territorio nazionale» e un «punto di riferimento per i membri della comunità sorda italiana, gli insegnanti, (...) le famiglie, (...) gli operatori in genere, le scuole (...) e tutti coloro che conducono studi nell'ambito della sordità, rispondendo a domande e bisogni che riguardano l'intero territorio nazionale»;

   attualmente l'Issr versa in condizioni drammatiche non riuscendo ad assolvere agli oneri retributivi e contributivi verso i propri lavoratori, a provvedere al pagamento delle utenze, all'accensione dell'impianto di riscaldamento e alla realizzazione di opere indispensabili per la manutenzione di un edificio storico;

   senza interventi rapidi e significativi la chiusura dell'Issr appare imminente e ciò sarebbe a danno dei suoi lavoratori, delle numerose persone che beneficiano dei suoi servizi e di realtà ospitate all'interno del palazzo: un asilo nido Montessori, la scuola dell'infanzia e primaria dell'istituto d'istruzione specializzata per sordi «A. Magarotto», numerose associazioni di sordi, l'istituto di scienze e tecnologia della cognizione (Cnr) –:

   se il Governo non ritenga necessario adottare le iniziative di competenza per:

    a) prevedere con urgenza un congruo finanziamento che scongiuri la chiusura di un'istituzione statale di eccellenza sulla sordità con oltre 200 anni di storia;

    b) riprendere il lavoro per l'emanazione del regolamento di riordino dell'Ente che consentirebbe la dotazione di finanziamenti ordinari e di una pianta organica, permettendo anche la stabilizzazione dei lavoratori precari, così come previsto dalla «Riforma Madia» (articolo 20, comma 2, del decreto legislativo n. 75 del 2017).
(2-01496) «Bella, Tuzi, Carbonaro, Casa, Cimino, Del Sesto, Iorio, Spadafora, Vacca, Valente, Melicchio, D'Orso, D'Uva, Frusone, Gagnarli, Giordano, Invidia, Iovino, Licatini, Maglione, Mammì, Alberto Manca, Marzana, Nappi, Pallini, Parentela, Penna, Pignatone, Roberto Rossini, Ruggiero, Salafia, Scutellà».


Elementi in merito alla realizzazione di una sede dell'Arma dei carabinieri nell'area di Coltano a Pisa – 2-01494

D)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della difesa, il Ministro della transizione ecologica, per sapere – premesso che:

   il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2022, «Individuazione delle opere destinate alla difesa nazionale», individua l'intervento infrastrutturale per la realizzazione della sede del gruppo intervento speciale, del 1° reggimento Carabinieri paracadutisti «Tuscania» e del Centro cinofili, in Pisa, area Coltano, quale opera destinata alla difesa nazionale; tale struttura (base) verrà finanziata con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con procedure semplificate ed eccezionali in deroga a norme tali da eliminare dal processo decisionale l'ascolto del territorio e dei cittadini;

   il rapporto dell'European Network Against Arms Trade e del Transnational Institute rivela come i programmi di difesa dell'Unione europea siano inficiati da conflitti d'interesse e siano al di sotto degli standard etici. Il territorio della provincia di Pisa è soggetto a gravi fenomeni di infiltrazione mafiosa: si ricorda il caso «Keu», per cui la direzione distrettuale antimafia di Firenze ha posto in arresto 23 persone nell'ambito di presunte infiltrazioni della 'ndrangheta in Toscana relativo all'illecito smaltimento dei rifiuti delle concerie di Santa Croce sull'Arno a Pisa. La gestione del Pnrr passa attraverso «semplificazioni» che potrebbero ad avviso degli interpellanti potenzialmente lasciare spazio a fenomeni corruttivi, preoccupazione tutt'altro che infondata date le premesse relative alle infiltrazioni sul territorio della criminalità organizzata;

   la superficie interessata copre 73 ettari e si trova integralmente all'interno di un'area protetta regionale, il Parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, area le cui valenze naturalistiche e paesaggistiche sarebbero irrimediabilmente intaccate dalla realizzazione della nuova infrastruttura, che peraltro mostra esigenze inconciliabili con gli obiettivi dell'ente parco. Sarebbe sconosciuto anche l'ammontare complessivo dell'infrastruttura;

   da relazione istruttoria dell'Ente parco regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli per la conclusione di richiesta di parere preliminare da parte di regione Toscana – Co.mi.par. si apprende, che il progetto prevede 445.189,5 metri cubi di cemento per una superficie del lotto 729.340 metri quadrati. Sono inoltre previste sistemazioni esterne all'area: recinzioni, parcheggi, opere di urbanizzazione primaria. La relazione istruttoria evidenzia come non siano ammessi cambi di destinazione d'uso di nessun genere;

   il gruppo consiliare del comune di Pisa «Diritti in comune» ha scritto al presidente e al direttore del Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli per sapere, tra l'altro, se, anche in caso di parere negativo, l'infrastruttura sia destinata a essere realizzata ugualmente; lo stesso gruppo consiliare ha scritto anche agli uffici comunali per sapere quale sia l'area in cui si prevede esattamente di realizzare questa infrastruttura, chi siano i proprietari di queste aree e se il comune ne possieda o meno una parte; «Diritti in comune» ha presentato una interpellanza in consiglio comunale per aprire una discussione pubblica;

   l'integrità e la salute del territorio costituiscono il primo cardine della difesa del nostro Paese e il territorio di Pisa è già parzialmente militarizzato (si vedano Camp Darby e l'hub militare realizzato negli anni scorsi nell'aeroporto militare di Pisa); i passaggi procedurali che hanno portato alla definizione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2022 suddetto sono stati poco noti per quasi un anno –:

   quando il Ministero della difesa abbia individuato l'area per la realizzazione della base, a quando risalga il progetto e se si intenda rendere nota tutta la documentazione;

   quali siano le ragioni per le quali è stata scelta l'area di Coltano e, in particolare, se la scelta non sia determinata anche da ragioni di connessione con altre infrastrutture militari; in tal caso, quali siano tali infrastrutture e in che modo si preveda che saranno connesse;

   se trovi conferma il fatto che con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza si finanziano strutture militari in Italia, compresa quella descritta in premessa, quali siano tali strutture, dove saranno dislocate e quali siano i relativi dettagli progettuali;

   quali siano il quadro economico e l'ammontare complessivo del progetto di base a Coltano;

   quale sia l'iter autorizzativo che riguarda la base, se siano stati acquisiti i pareri degli enti interessati, quali siano tali enti e quale orientamento abbiano espresso.
(2-01494) «Ehm, Maniero, Raduzzi, Forciniti, Corda, Giuliodori, Vallascas, Cabras, Termini, Fioramonti, Muroni, Fratoianni, Sarli, Benedetti, Villarosa, Paxia, Costanzo, Piera Aiello, Vianello, Spessotto, Suriano, Romaniello, Tasso, Menga, Dori, Sodano, Colletti, Giannone, Fassina, Scanu, Massimo Enrico Baroni, Siragusa».