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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Martedì 6 luglio 2021

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME: PDL N. 522-615-1320-1345-1675-1732-1925-2338-2424-2454 E MOZIONE N. 1-00499

Pdl n. 522-615-1320-1345-1675-1732-1925-2338-2424-2454 – Disposizioni per il superamento del divario retributivo tra donne e uomini e per favorire l'accesso delle donne al lavoro

Tempo complessivo: 12 ore, di cui:
• discussione sulle linee generali: 7 ore;
• seguito dell'esame: 5 ore.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatore 20 minuti 20 minuti
Governo 20 minuti 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 10 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 8 minuti 44 minuti
(con il limite massimo di 6 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 5 ore e 2 minuti 3 ore e 16 minuti
 MoVimento 5 Stelle 39 minuti 36 minuti
 Lega – Salvini premier 37 minuti 32 minuti
 Partito Democratico 35 minuti 26 minuti
 Forza Italia – Berlusconi
 presidente
34 minuti 23 minuti
 Fratelli d'Italia 32 minuti 17 minuti
 Italia Viva 31 minuti 16 minuti
 Coraggio Italia 31 minuti 15 minuti
 Liberi e Uguali 31 minuti 13 minuti
 Misto: 32 minuti 18 minuti
  L'Alternativa c’è 12 minuti 6 minuti
  Centro Democratico 5 minuti 2 minuti
  Facciamo eco – Federazione
  dei Verdi
4 minuti 2 minuti
  Noi con l'Italia –
  USEI-Rinascimento ADC
4 minuti 2 minuti
  Minoranze Linguistiche 3 minuti 2 minuti
  Azione – +Europa – Radicali
  Italiani
2 minuti 2 minuti
  MAIE - PSI 2 minuti 2 minuti

Mozione n. 1-00499 - Iniziative volte al rilancio del sito produttivo Whirlpool di Napoli e alla salvaguardia dei relativi livelli occupazionali.

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).

Governo 25 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 59 minuti
(con il limite massimo di 8 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 21 minuti
 MoVimento 5 Stelle 49 minuti
 Lega – Salvini premier 43 minuti
 Partito Democratico 35 minuti
 Forza Italia – Berlusconi presidente 31 minuti
 Fratelli d'Italia 22 minuti
 Italia Viva 21 minuti
 Coraggio Italia 20 minuti
 Liberi e Uguali 17 minuti
 Misto: 23 minuti
  L'Alternativa c’è 8 minuti
  Centro Democratico 3 minuti
  Facciamo eco – Federazione dei Verdi 3 minuti
  Noi con l'Italia –
  USEI-Rinascimento ADC
3 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti
  Azione – +Europa – Radicali Italiani 2 minuti
  MAIE – PSI 2 minuti

(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l'illustrazione della mozione.

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 6 luglio 2021.

  Ascani, Battelli, Bergamini, Boschi, Brescia, Brunetta, Campana, Cancelleri, Carfagna, Carinelli, Casa, Castelli, Cavandoli, Cirielli, Colletti, Colucci, Comaroli, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, Daga, Del Barba, Delmastro Delle Vedove, Di Stefano, Durigon, Fassino, Ferri, Gregorio Fontana, Ilaria Fontana, Franceschini, Frassinetti, Frusone, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Gerardi, Giachetti, Giacomoni, Giorgetti, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, Lapia, Liuni, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Macina, Maggioni, Magi, Mandelli, Marattin, Molinari, Molteni, Morelli, Mulè, Mura, Muroni, Nardi, Nesci, Occhiuto, Orlando, Paita, Parolo, Perantoni, Rampelli, Ravetto, Rizzo, Rosato, Rotta, Ruocco, Sasso, Scalfarotto, Schullian, Scutellà, Carlo Sibilia, Sisto, Spadoni, Speranza, Tabacci, Tasso, Testamento, Vignaroli, Zanettin, Zoffili.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Ascani, Battelli, Bergamini, Boschi, Brescia, Brunetta, Campana, Cancelleri, Carfagna, Carinelli, Casa, Castelli, Cavandoli, Cirielli, Colletti, Colucci, Comaroli, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, Daga, Del Barba, Delmastro Delle Vedove, Di Stefano, Durigon, Fassino, Ferri, Gregorio Fontana, Ilaria Fontana, Franceschini, Frassinetti, Frusone, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Gerardi, Giachetti, Giacomoni, Giorgetti, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, Lapia, Liuni, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Macina, Maggioni, Magi, Mandelli, Marattin, Molinari, Molteni, Morelli, Mulè, Mura, Muroni, Nardi, Nesci, Occhiuto, Orlando, Paita, Parolo, Perantoni, Rampelli, Ravetto, Rizzo, Rosato, Rotta, Ruocco, Sasso, Scalfarotto, Schullian, Scutellà, Carlo Sibilia, Sisto, Spadoni, Speranza, Tabacci, Tasso, Testamento, Vignaroli, Zanettin, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 2 luglio 2021 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   SIANI: «Disposizioni per l'introduzione dell'obbligo di diagnosi autoptica istologica e molecolare nei casi di morte improvvisa in età infantile e giovanile» (3192);
   QUARTAPELLE PROCOPIO ed altri: «Disciplina dei Comitati degli italiani all'estero» (3193).

  In data 5 luglio 2021 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa dei deputati:
   ZOLEZZI ed altri: «Modifiche al decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, in materia di gestione dei veicoli fuori uso» (3194).

  Saranno stampate e distribuite.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
  I Commissione (Affari costituzionali):
   RAFFA: «Modifica all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, in materia di composizione e rappresentatività territoriale della Conferenza Stato-città ed autonomie locali» (2608) Parere delle Commissioni V, VIII, X e Commissione parlamentare per le questioni regionali.
  II Commissione (Giustizia):
   RAMPELLI ed altri: «Introduzione dell'articolo 9.1 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, e altre disposizioni in materia di minimi tariffari inderogabili per le professioni dell'area tecnica» (3111) Parere delle Commissioni I, V, VII, VIII, X, XI, XII, XIII e XIV.
  IV Commissione (Difesa):
   FERRARI ed altri: «Modifiche al codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e altre disposizioni concernenti l'impiego di personale collocato in ausiliaria o in aspettativa per riduzione dei quadri per compiti di addestramento e consulenza nell'ambito di accordi di cooperazione con Stati esteri nel settore della difesa» (3158) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), III, V, X e XI.
  V Commissione (Bilancio e Tesoro):
   RAFFA: «Modifica all'articolo 259 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di assunzione di personale da parte degli enti locali dissestati» (2494) Parere delle Commissioni I, XI e Commissione parlamentare per le questioni regionali.
  VI Commissione (Finanze):
   RAFFA: «Modifica all'articolo 51 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di deducibilità delle spese di formazione sostenute dai lavoratori marittimi» (2515) Parere delle Commissioni I, V, IX e XI.
  XIII Commissione (Agricoltura):
   CARETTA ed altri: «Norme per favorire interventi di ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti e per il sostegno e la promozione del settore castanicolo nazionale» (3153) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, VIII, X, XI, XIV e Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 2 luglio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, concernente l'esercizio di poteri speciali nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, l'estratto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 giugno 2021, recante l'esercizio di poteri speciali, con prescrizioni, in relazione alla notifica della società SELTA Spa concernente la vendita del complesso aziendale di SELTA Spa (procedimento n. 128/2021).

  Questo documento è trasmesso alla IV Commissione (Difesa) e alla IX Commissione (Trasporti).

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 2 luglio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1-bis del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, concernente l'esercizio di poteri speciali in materia di servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G, l'estratto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 giugno 2021, recante l'esercizio di poteri speciali, con prescrizioni, in relazione alla notifica della società Fastweb Spa concernente l'acquisto di un aggiornamento e dei correlati servizi professionali da Huawei Technologies Co. Ltd., al fine di rendere l'aggiornamento del sistema di fatturazione compatibile con i servizi 5G Stand Alone (procedimento n. 114/2021).

  Questo documento è trasmesso alla IX Commissione (Trasporti).

Trasmissione dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 30 giugno 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 27, comma 5, della legge 7 agosto 1990, n. 241, la relazione sulla trasparenza dell'attività della pubblica amministrazione, predisposta dalla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, riferita all'anno 2019 (Doc. LXXVIII, n. 3).

  Questa relazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali).

  Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 30 giugno 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 21, comma 6, lettera q), del decreto legislativo 4 giugno 2003, n. 128, la relazione sulle attività e i risultati degli investimenti nel settore spaziale e aerospaziale, riferita all'anno 2020 (Doc. CCLV, n. 3).

  Questa relazione è trasmessa alla X Commissione (Attività produttive).

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 5 luglio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della società Gestore dei servizi energetici (GSE) Spa, per l'esercizio 2019, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 433).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla X Commissione (Attività produttive).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 5 luglio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), per l'esercizio 2019, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 434).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dal Ministro della salute.

  Il Ministro della salute, con lettera in data 2 luglio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 16-bis, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, i risultati del monitoraggio dei dati epidemiologici di cui al decreto del Ministro della salute 30 aprile 2020, riferiti alla settimana 14-20 giugno 2021, nonché il verbale della seduta del 25 giugno 2021 della Cabina di regia istituita ai sensi del decreto del Ministro della salute 30 aprile 2020 e la nota del 25 giugno 2021 del Comitato tecnico-scientifico di cui all'articolo 2 dell'ordinanza del capo del Dipartimento della protezione civile 3 febbraio 2020, n. 630.

  Questi documenti sono depositati presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

  Il Ministro della salute, con lettera in data 2 luglio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 5, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, l'ordinanza 25 giugno 2021, recante ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 nella regione Valle d'Aosta.

  Questa ordinanza è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 30 giugno 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce regole armonizzate sull'intelligenza artificiale (legge sull'intelligenza artificiale) e modifica alcuni atti legislativi dell'Unione (COM(2021) 206 final).

  Questa relazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti), alla X Commissione (Attività produttive) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di risoluzioni del Parlamento europeo.

  Il Parlamento europeo ha trasmesso le seguenti risoluzioni, approvate nella tornata dal 17 al 21 maggio 2021, che sono assegnate, ai sensi dell'articolo 125, comma 1, del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, nonché, per il parere, alla III Commissione (Affari esteri) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), se non già assegnate alle stesse in sede primaria:
   Risoluzione legislativa relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma di azione in materia di scambi, assistenza e formazione per la protezione dell'euro contro la contraffazione monetaria per il periodo 2021-2027 (programma «Pericles IV») e che abroga il regolamento (UE) n. 331/2014 (Doc. XII, n. 889) – alla VI Commissione (Finanze);
   Risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Fondo per una transizione giusta (Doc. XII, n. 890) – alle Commissioni riunite V (Bilancio) e VIII (Ambiente);
   Risoluzione legislativa concernente il progetto di regolamento del Consiglio che estende agli Stati membri non partecipanti l'applicazione del regolamento (UE) 2021/... che istituisce un programma di azione in materia di scambi, assistenza e formazione per la protezione dell'euro contro la contraffazione monetaria per il periodo 2021-2027 (programma «Pericles IV») e che abroga il regolamento (UE) n. 331/2014 (Doc. XII, n. 891) – alla VI Commissione (Finanze);
   Risoluzione legislativa sulla proposta di decisione del Consiglio relativa al regime dei «dazi di mare» nelle regioni ultraperiferiche francesi e recante modifica della decisione n. 940/2014/UE (Doc. XII, n. 892) – alla VI Commissione (Finanze);
   Risoluzione legislativa sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le esenzioni applicabili alle importazioni e a talune cessioni e prestazioni in relazione a misure dell'Unione di interesse pubblico (Doc. XII, n. 893) – alla VI Commissione (Finanze);
   Risoluzione legislativa relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma «corpo europeo di solidarietà» e abroga i regolamenti (UE) n. 2018/1475 e (UE) n. 375/2014 (Doc. XII, n. 894) – alla XII Commissione (Affari sociali);
   Risoluzione legislativa relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce Erasmus+: il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il regolamento (UE) n. 1288/2013 (Doc. XII, n. 895) – alla VII Commissione (Cultura);
   Risoluzione legislativa relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma Europa creativa (2021-2027) e che abroga il regolamento (UE) n. 1295/2013 (Doc. XII, n. 896) – alla VII Commissione (Cultura);
   Risoluzione legislativa relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Centro europeo di competenza industriale, tecnologica e di ricerca sulla cybersicurezza e la rete dei centri nazionali di coordinamento (Doc. XII, n. 897) – alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e IX (Trasporti);
   Risoluzione legislativa relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma «Fiscalis» per la cooperazione nel settore fiscale e abroga il regolamento (UE) n. 1286/2013 (Doc. XII, n. 898) – alla VI Commissione (Finanze);
   Risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa alla firma, a nome dell'Unione, dell'accordo in forma di scambio di lettere tra l'Unione europea e la Repubblica di Cuba ai sensi dell'articolo XXVIII dell'accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio (GATT) 1994 in merito alla modifica delle concessioni per tutti i contingenti tariffari inclusi nell'elenco CLXXV dell'Unione europea a seguito del recesso del Regno Unito dall'Unione europea (Doc. XII, n. 899) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione legislativa sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea e dei suoi Stati membri, di un protocollo all'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica tunisina, dall'altra, per tener conto dell'adesione della Repubblica di Croazia all'Unione europea (Doc. XII, n. 900) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione legislativa sulla proposta di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea e dei suoi Stati membri, del protocollo dell'accordo che istituisce un'associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'America centrale, dall'altra, per tener conto dell'adesione della Repubblica di Croazia all'Unione europea (Doc. XII, n. 901) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio relativo alla conclusione, a nome dell'Unione europea, dell'accordo relativo ai limiti temporali degli accordi per la fornitura di aeromobili con equipaggio tra l'Unione europea, gli Stati Uniti d'America, l'Islanda e il Regno di Norvegia (Doc. XII, n. 902) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione sul conseguimento degli obiettivi dell'obbligo di sbarco a norma dell'articolo 15 della politica comune della pesca (Doc. XII, n. 903) – alla XIII Commissione (Agricoltura);
   Risoluzione concernente la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio rettificativo n. 2/2021 dell'Unione europea per l'esercizio 2021 – finanziamento della risposta alla COVID-19 e inclusione di adeguamenti e aggiornamenti in relazione all'adozione definitiva del quadro finanziario pluriennale (Doc. XII, n. 904) – alla V Commissione (Bilancio);
   Risoluzione sulle relazioni 2019-2020 della Commissione concernenti la Turchia (Doc. XII, n. 905) – alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e XIV (Politiche dell'Unione europea);
   Risoluzione sulle relazioni 2019-2020 della Commissione concernenti il Montenegro (Doc. XII, n. 906) – alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e XIV (Politiche dell'Unione europea);
   Risoluzione sugli effetti dei cambiamenti climatici sui diritti umani e il ruolo dei difensori dell'ambiente in tale ambito (Doc. XII, n. 907) – alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e VIII (Ambiente);
   Risoluzione sul tema «Invertire l'evoluzione demografica nelle regioni dell'Unione europea utilizzando gli strumenti della politica di coesione» (Doc. XII, n. 908) – alla V Commissione (Bilancio);
   Risoluzione sul tema «Accelerare i progressi e lottare contro le diseguaglianze al fine di eliminare l'AIDS quale minaccia per la salute pubblica entro il 2030» (Doc. XII, n. 909) – alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e XII (Affari sociali);
   Risoluzione sui prigionieri di guerra all'indomani del più recente conflitto tra Armenia e Azerbaigian (Doc. XII, n. 910) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione sulla situazione ad Haiti (Doc. XII, n. 911) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione sulle controsanzioni cinesi nei confronti di entità dell'Unione europea, di deputati al Parlamento europeo e di deputati nazionali (Doc. XII, n. 912) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione sulla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 16 luglio 2020 – Data Protection Commissioner contro Facebook Ireland Limited e Maximillian Schrems («Schrems II») – Causa C-311/18 (Doc. XII, n. 913) – alle Commissioni riunite II (Giustizia) e III (Affari esteri).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 2 e 5 luglio 2021, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Corte dei conti – Relazione annuale all'autorità di discarico riguardante gli audit interni effettuati nel 2020 (COM(2021) 292), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Quadro strategico dell'Unione europea in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2021-2027 – Sicurezza e salute sul lavoro in un mondo del lavoro in evoluzione (COM(2021) 323), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite XI (Lavoro) e XII (Affari sociali);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che dovrà essere assunta a nome dell'Unione europea in sede di Comitato misto SEE riguardo a una modifica del protocollo 31 dell'accordo SEE sulla cooperazione in settori specifici al di fuori delle quattro libertà (Linea di bilancio 07 20 03 01 – Sicurezza sociale) (COM(2021) 354 final), corredata dal relativo allegato (COM(2021) 354 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, per quanto riguarda le restrizioni all'accesso alle acque dell'Unione (COM(2021) 356 final), corredata dal relativo allegato (COM(2021) 356 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);
   Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza della Slovenia (COM(2021) 384 final), corredata dal relativo allegato (COM(2021) 384 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio).

Annunzio di sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri ha trasmesso, in data 1o luglio 2021, le seguenti sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea, relative a cause in cui la Repubblica italiana è parte o adottate a seguito di domanda di pronuncia pregiudiziale proposta da un'autorità giurisdizionale italiana, che sono inviate, ai sensi dell'articolo 127-bis del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   sentenza della Corte (Nona sezione) del 3 giugno 2021, causa C-210/20, Rad Service Srl unipersonale e altri contro Del Debbio Spa e altri. Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Consiglio di Stato. Procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi – Direttiva 2014/24/UE – Svolgimento della procedura – Scelta dei partecipanti e aggiudicazione degli appalti – Articolo 63 – Offerente che fa affidamento sulle capacità di un altro soggetto per soddisfare i requisiti dell'amministrazione aggiudicatrice – Articolo 57, paragrafi 4, 6 e 7 – Dichiarazioni non veritiere presentate da tale soggetto – Esclusione di detto offerente senza imporgli o consentirgli di sostituire tale soggetto – Principio di proporzionalità (Doc. XIX, n. 129) – alla VIII Commissione (Ambiente);
   sentenza della Corte (Settima sezione) del 3 giugno 2021, causa C-326/19, EB contro Presidenza del Consiglio dei ministri e altri. Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal tribunale amministrativo regionale per il Lazio. Politica sociale – Direttiva 1999/70/CE – Accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato – Clausola 5 – Successione di contratti o di rapporti di lavoro a tempo determinato – Utilizzo abusivo – Misure di prevenzione – Contratti di lavoro a tempo determinato nel settore pubblico – Ricercatori universitari (Doc. XIX, n. 130) – alla VII Commissione (Cultura);
   sentenza della Corte (Seconda sezione) del 3 giugno 2021, causa C-914/19, Ministero della giustizia contro GN. Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Consiglio di Stato. Politica sociale – Principio della parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Direttiva 2000/78/CE – Articolo 6, paragrafo 1 – Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea – Articolo 21 – Divieto di discriminazione fondata sull'età – Normativa nazionale che fissa a cinquanta anni il limite di età per l'accesso alla professione di notaio – Giustificazione (Doc. XIX, n. 131) – alla II Commissione (Giustizia).

Trasmissione dall'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni.

  Il Presidente dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, con lettera in data 30 giugno 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 13, comma 5, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, la relazione sull'attività svolta dall'Istituto nell'anno 2020, con aggiornamenti al mese di giugno del 2021 (Doc. CXCVII, n. 4).

  Questa relazione è trasmessa alla VI Commissione (Finanze).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI

Iniziative volte all'adozione di un sistema di raccolta di dati standardizzata per le emissioni «fuggitive» di metano, nonché a rivedere il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima al fine di ridurre l'utilizzo di gas naturale – 3-02287

A)

   BENEDETTI, VALLASCAS, VIZZINI, SARLI e TRANO. — Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:
   il metano è uno dei gas serra più potenti: su un orizzonte temporale di vent'anni, secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), riscalderà il clima del pianeta fino a 84 volte più dell'anidride carbonica;
   nel 2020, secondo l'Agenzia internazionale dell'energia, le operazioni effettuate in tutto il mondo negli impianti di estrazione di gas e petrolio hanno emesso più di 70 milioni di tonnellate di metano nell'atmosfera, equivalenti al 5 per cento delle emissioni globali di gas serra per usi energetici;
   tali emissioni includono le perdite di metano accidentali da gasdotti e centri di stoccaggio, chiamate «fuggitive», e le emissioni intenzionali effettuate tramite gas flaring e gas venting. Grazie ai satelliti ad alta risoluzione usati per il programma ambientale Copernicus dell'Unione europea, è possibile individuare le fughe di metano, soprattutto quelle più importanti, dagli impianti di tutto il mondo;
   poiché le emissioni fuggitive di metano possono essere ridotte o eliminate senza costi aggiuntivi, questa è una delle misure più facilmente e velocemente attuabili per contrastare il cambiamento climatico;
   nel quadro del Green deal europeo, l'Unione europea prevede di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55 per cento entro il 2030 e di arrivare alla neutralità climatica in Europa entro il 2050. Per quanto riguarda le emissioni fuggitive di metano, la strategia dell'Unione europea prevedrà l'obbligo di rilevamento e riparazione delle perdite nelle infrastrutture del gas e il divieto di gas flaring e gas venting;
   riguardo all'Italia, una relazione Ispra presentata durante una webinar riporta «Nel 2018 le emissioni fuggitive nazionali rappresentano il 2 per cento delle emissioni di gas serra del settore energetico e si sono dimezzate dal 1990. Le emissioni di metano dalla filiera del gas naturale rappresentano il 61 per cento delle emissioni fuggitive totali e sono quasi totalmente a carico dei settori della trasmissione e distribuzione. La riduzione di queste emissioni rappresenta un vantaggio in termini ambientali ed economici. È fondamentale per il sistema nazionale disporre di stime affidabili sulle perdite di gas naturale che consentano al Paese di migliorare gli standard di efficienza e di assolvere gli impegni istituzionali di riduzione delle emissioni di gas serra e di comunicazione delle emissioni di gas serra agli organi internazionali»;
   tuttavia, la stima delle emissioni fuggitive di metano in Italia potrebbe essere inesatta, poiché non vi è alcun sistema di monitoraggio standardizzato e cadenzato, inoltre la filiera del gas stenta a dare i dati. L'Italia potrebbe pianificare la propria transizione energetica sottovalutando l'apporto delle emissioni fuggitive alle proprie emissioni totali di gas serra;
   il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pniec) stabilisce gli obiettivi nazionali al 2030 sull'efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2. Nel Pniec è prevista, tra il 2018 e il 2025, la più grande espansione dell'impiego di gas fossile nel settore elettrico all'interno dell'Unione europea principalmente guidata dal passaggio da carbone a gas;
   il Pniec risulta in revisione dal 30 marzo 2021 come da comunicato del Ministero della Transizione ecologica: potrebbe essere l'occasione, per rivedere l'ampio spazio dato alla transizione tramite gas fossile, che rischia, anche in rapporto alle consistenti emissioni fuggitive mondiali, di essere una scelta già fallimentare e fuori tempo massimo, laddove bisognerebbe invece dare un sostegno corposo alle energie rinnovabili –:
   se non intenda adottare iniziative per mettere a sistema una raccolta di dati standardizzata per le emissioni «fuggitive» di metano ed approntare contemporaneamente un piano di gestione delle stesse;
   se non si intenda rivedere il Pniec in modo da ridurre l'importanza e lo spazio dato al gas naturale come fonte energetica.
(3-02287)


Iniziative di competenza in ordine all'effettivo stato di manutenzione e messa in sicurezza dei fiumi Secchia e Panaro, al fine di evitare ulteriori danni alla popolazione e alle attività economiche e produttive del territorio modenese – 3-01971

B)

   ASCARI, DEL SESTO e SPADONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   negli ultimi 10 anni, si sono susseguite numerose piene dei fiumi Secchia e Panaro che hanno provocato gravi danni sul territorio modenese e numerosi disagi alla popolazione locale;
   tra gli eventi più tragici si ricordano le piene del gennaio 2014, in cui si verificò anche una vittima, del dicembre 2017, quando l'esondazione del fiume provocò l'allagamento delle zone circostanti e danni agli agricoltori e imprenditori locali, e, infine, la piena di questi giorni, che ha devastato intere aree della campagna modenese e alcune città della provincia;
   erano 20 anni che non si registrava una piena del genere del fiume Secchia e ben 50 anni del vicino fiume Panaro: in 24 ore sono caduti circa 370 millimetri di pioggia;
   alcuni ponti posti su questi fiumi sono a serio rischio di possibili cedimenti, un pilone del ponte di Samone è crollato, un argine del fiume Panaro a Castelfranco ha ceduto, 2.700 famiglie sono rimaste senza luce, un numero indefinito di abitazioni è stato allagato e le famiglie sono state costrette a lasciare le proprie case oppure, dove possibile, a trasferirsi ai piani alti;
   ancora non è possibile contare i danni fatti alle attività produttive, molte delle quali sono andate completamente distrutte. Nonostante i puntuali e recenti eventi di piena, l'Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po e l'Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) hanno classificato tali piene, che si verificano con drammatica periodicità, come di minore entità;
   secondo quanto denunciato da alcuni comitati locali di salute pubblica, i finanziamenti per garantire la completa messa sicurezza in caso di piene medie o maggiori del Secchia non sarebbero sufficienti;
   la capacità dell'attuale cassa di espansione del Secchia, realizzata negli anni ’70, risulta insufficiente anche per le piene medie e in caso di piene grandi si rischia il cedimento degli argini in terra;
   il territorio modenese è da sempre caratterizzato da numerose attività industriali, agricole e culturali che rischiano di essere fortemente penalizzate dalle continue esondazioni del fiume;
   la viabilità stessa è stata fortemente compromessa a causa della chiusura di diversi ponti sui due fiumi, nonché dalla chiusura di altri tratti viari, che rendono particolarmente difficili le comunicazioni sul territorio, anche in relazione alle attività di emergenza e salvataggio –:
   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare il Governo affinché si faccia chiarezza sullo stato ambientale, idraulico e funzionale dei fiumi Secchia e Panaro, al fine di verificare quali siano i lavori di manutenzione e messa in sicurezza effettivamente necessari e l'entità dei finanziamenti da investire, anche contro le eventuali piene medie e grandi (definite TR50 e TR200), evitando ulteriori danni alla popolazione, alle realtà economiche e produttive della zona e al patrimonio culturale e ambientale del territorio.
(3-01971)


Iniziative di competenza volte al rispetto dei diritti umani in Bahrain e nella regione del Golfo, alla luce di gravi violazioni denunciate anche negli ultimi mesi e della risoluzione adottata in merito dal Parlamento europeo – 3-02173

C)

   BOLDRINI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   nelle scorse settimane, secondo Human Rights Watch e il Bahrain Institute for Rights and Democracy, in occasione del decimo anniversario delle primavere arabe, le forze di sicurezza del Bahrain hanno arrestato e picchiato manifestanti minorenni e li hanno minacciati di stupro e di elettrocuzione; almeno 3 di essi sono ancora in carcere dal 4 marzo, tra cui un giovane di 16 anni con gravi problemi di salute;
   a seguito di questi eventi il Parlamento europeo ha, in data 11 marzo 2021, adottato una risoluzione «sulla situazione dei diritti umani nel Regno del Bahrain, in particolare i casi dei detenuti condannati alla pena capitale e dei difensori dei diritti umani» con 633 voti a favori, 11 contrari e 45 astenuti;
    lo stato dei diritti umani in Bahrain viene definito «cupo» dalle principali organizzazioni umanitarie: secondo l'istituto del Bahrain per la pace e la democrazia (BIRD), la partecipazione popolare alle sollevazioni del 2011 in Bahrain è stata una delle più alte tra tutti i Paesi coinvolti; la popolazione chiedeva riforme e un cambiamento radicale nello stile di governo, ma ha purtroppo incontrato una durissima repressione, con risposte da parte del regime divenute sempre più dure negli anni a seguire;
   la risoluzione del Parlamento europeo riporta che «dopo l'insurrezione popolare del 2011, le autorità bahreinite continuano a violare e limitare i diritti e le libertà della popolazione, in particolare il diritto delle persone di manifestare pacificamente e il loro diritto alla libertà di espressione e alla libertà digitale, sia online che offline; che i difensori dei diritti umani, i giornalisti e gli attivisti politici continuano a dover far fronte a sistematici attacchi, vessazioni, detenzioni, torture, intimidazioni, divieti di viaggio e revoche della cittadinanza; che dal 2011 le autorità hanno respinto tutte le richieste dell'opposizione democratica e dei difensori dei diritti umani, concernenti il rispetto della libertà di parola e di riunione; che in Bahrain non è tollerata alcuna opposizione politica»;
   il Bahrain è tra i Paesi più sorvegliati e controllati al mondo: il rapporto tra forze di polizia e cittadini è di 46 ogni 1.000. La polizia del Ministero dell'interno è la forza più brutale nel Paese, responsabile di oltre 1.000 casi di gravi abusi umanitari in un periodo di sette anni su una popolazione di neanche due milioni di persone; secondo Americans for Democracy & Human Rights in Bahrain (ADHRB), 1 ogni 635 abitanti del Bahrain ha subito abusi dalla polizia o è stato ucciso, detenuto illegalmente, scomparso o torturato nella sua vita;
   nel Paese è ancora in vigore la pena di morte, utilizzata per l'ultima volta nel 2019; nel 2020 erano ancora 27 le persone nel braccio della morte, in attesa di esecuzione;
   le autorità bahreinite hanno sciolto il più grande partito pacifico di opposizione del Paese, Al-Wefaq, confiscandone i beni e arrestando i suoi leader; l'ex leader del partito era Shaikh Ali Salman, il quale sta scontando un ergastolo con accuse presunte di spionaggio;
   nessun organo di stampa indipendente opera in Bahrain dal 2017, quando il Ministero dell'informazione ha sospeso il quotidiano indipendente Al Wasat; inoltre diverse personalità pubbliche sono state perseguite per la loro attività sui social media –:
   se il Governo sia a conoscenza dei succitati fatti e quali iniziative di competenza intenda intraprendere, nei consessi bilaterali, così come in quelli internazionali ed europei, perché il rispetto dei diritti umani in Bahrain e nella regione del Golfo sia garantito.
(3-02173)


Iniziative normative in merito al trasferimento ai comuni delle aree interne dei contributi a valere sul Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali relativi all'anno 2020 – 3-02312

D)

   ANGIOLA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per il sud e la coesione territoriale. — Per sapere – premesso che:
   in base alla Strategia nazionale per le aree interne (Snai), le «aree interne» sono quelle aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali, quali ad esempio l'istruzione, la salute e la mobilità;
   il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 settembre 2020, stabilisce la ripartizione, i termini, le modalità di accesso e la rendicontazione dei contributi ai comuni delle aree interne, a valere sul Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022;
   il Fondo, sulla base dei commi 65-ter, 65-quater e 65-quinquies dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, così come modificati dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160 e dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, consta di 210 milioni di euro totali, di cui 90 milioni riferiti al 2020, e mira a sostenere le attività economiche, artigianali e commerciali per i comuni delle aree interne, nonché a contrastare gli effetti dell'epidemia da Covid-19;
   queste risorse sono di natura prettamente nazionale, in quanto sono state disposte a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 di cui all'articolo 1, comma 6, della legge 27 dicembre 2013, n. 147;
   ad oggi risulta che i contributi previsti per il 2020, la prima e più corposa annualità a cui si riferisce il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, stiano tardando ad arrivare, nonostante tra gli obiettivi di tali stanziamenti vi sia quello di limitare le conseguenze economiche della pandemia;
   infine, pende sul decreto del Presidente del Consiglio dei ministri un ricorso presentato da alcuni comuni in provincia di Alessandria circa la loro esclusione dall'accesso alle risorse del fondo, in quanto la selezione delle «aree interne» possibili beneficiarie è stata fatta utilizzando l'Accordo di partenariato tra Italia e Unione europea 2014-2020, senza tenere in considerazione i cambiamenti avvenuti nel frattempo, soprattutto in termini di distanza dai servizi essenziali, e in quanto nei criteri indicati dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri non si fa alcuna menzione a parametri riferiti alla diffusione della pandemia Covid-19, sebbene i finanziamenti oggetto del Fondo siano espressamente orientati anche a far fronte alle criticità da essa derivanti;
   con l'ordinanza n. 3026/2021, il Tar del Lazio ha fissato al 1o dicembre 2021 la data per l'udienza pubblica riferita al ricorso di cui sopra –:
   se il Governo intenda adottare iniziative normative di rango primario per far venir meno la materia del contendere o comunque quali iniziative intenda adottare per assicurare il trasferimento delle risorse riferite al 2020, posto che, in caso di mancato utilizzo delle stesse, i comuni non potranno accedere ai fondi degli anni successivi. (3-02312)


MOZIONI QUARTAPELLE PROCOPIO ED ALTRI N. 1-00421 (ULTERIORE NUOVA FORMULAZIONE) E QUARTAPELLE PROCOPIO ED ALTRI N. 1-00421 (NUOVA FORMULAZIONE) CONCERNENTI INIZIATIVE DI COMPETENZA A FAVORE DI PATRICK ZAKI, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ITALIANA

Mozioni

   La Camera,
   premesso che:
    esattamente un anno fa, il 7 febbraio 2020, Patrick Zaki è stato arrestato all'aeroporto del Cairo, mentre stava tornando a casa per un breve periodo di pausa prima di iniziare il suo secondo semestre di studi all'università di Bologna;
    Patrick Zaki è un ragazzo egiziano che nell'agosto del 2019 si era trasferito in Italia per frequentare il master Gemma: un programma dell'università di Bologna sponsorizzato dalla Commissione europea, con il programma Erasmus Mundus, che si occupa di studi di genere. Patrick aveva ottenuto una borsa di studio, dopo un rigoroso processo di selezione che ha visto quasi seicento domande da parte di studentesse e studenti di tutto il mondo, con 29 borse assegnate in tutta Europa di cui 3 a Bologna;
    il 7 febbraio 2020, atterrato all'aeroporto del Cairo, è stato fermato dalla polizia e trattenuto. A denunciare la sua scomparsa è stata l’Egyptian initiative for personal rights (Eipr), un'organizzazione egiziana per i diritti umani nata nel 2002, di cui Zaki è un collaboratore. Secondo la ricostruzione degli avvocati, Patrick sarebbe stato sottoposto a interrogatorio, picchiato e torturato con scosse elettriche prima di essere trasferito in un ufficio dell'Agenzia di sicurezza nazionale, i servizi segreti egiziani, a Mansoura: la sua città natale che si trova a circa 120 chilometri dalla Capitale. Solo il giorno dopo, l'8 febbraio, è stato raggiunto dai legali e ha fatto la sua comparsa davanti al pubblico ministero;
    Patrick è stato spostato al Cairo nel mese di marzo 2020. A causa dell'emergenza Covid, non ha potuto incontrare familiari né avvocati fino a settembre 2020, quando ha potuto finalmente ricevere una visita della madre. Lo stato di carcerazione preventiva è stato prolungato con ripetuti rinvii di udienze e rinnovi, senza alcun processo. Difatti, ufficialmente le indagini proseguono ancora;
    le accuse formalizzate dalla procura sono diverse e includono «la diffusione di notizie false dirette a minare la pace sociale», «l'incitamento alla protesta senza permesso», «l'istigazione a commettere atti di violenza e terrorismo», «la gestione di un account social che indebolisce la sicurezza pubblica», nonché «l'appello al rovesciamento dello Stato». Sono i cinque reati con cui, negli ultimi anni, in Egitto, si colpiscono regolarmente attivisti, avvocati, giornalisti, dissidenti e difensori dei diritti umani;
    inoltre, in Egitto la detenzione preventiva è diventata un provvedimento molto diffuso: la persona rimane in prigione mentre la polizia ha il compito di indagare sul caso in base alle accuse formalizzate dalla procura. Spesso, però, dietro questo atto si nasconde una detenzione del tutto arbitraria: non viene fatta alcuna indagine e la custodia cautelare è rinnovata a ogni udienza, fino al tetto massimo, stabilito dalla legge egiziana, di due anni. Il tutto per punire senza un processo e sottrarre all'attenzione dell'opinione pubblica un prigioniero di coscienza;
    la detenzione arbitraria di Patrick Zaki preoccupa anche considerate le condizioni delle carceri egiziane, «piene di detenuti politici, persone imprigionate senza alcun motivo se non quello di aver espresso opinioni critiche nei confronti del governo di al-Sisi», come dichiarato da Mohamed Lotfy, cofondatore dell'organizzazione Egyptian commission for rights and freedoms, aggiungendo che il coronavirus ha reso la vita dei detenuti sempre più dura, privandoli anche di un supporto psicologico, in quanto «possono ricevere visite di parenti e familiari meno spesso di prima»;
    il numero di persone presenti nelle carceri d'Egitto non si conosce, è un dato che le autorità del Cairo si rifiutano di fornire. Secondo alcune stime, le presenze sarebbero 114 mila: oltre il doppio della capienza massima di 55 mila persone. Nelle 16 carceri esaminate da Amnesty, centinaia di detenuti sono ammassati in celle sovraffollate, con una superficie media stimata di 1,1 metri quadrati per detenuto. Il minimo raccomandato dagli esperti è di 3,4 metri. Non solo: nel 2020, a seguito di grazie presidenziali e rilasci condizionali, sono uscite dalle prigioni 4 mila persone in meno rispetto al 2019;
    intanto, purtroppo, Patrick, come lui stesso ha fatto sapere attraverso i suoi familiari, è afflitto ed esausto. In una lettera inviata alla famiglia il 12 dicembre 2020, Zaki ha fatto sapere di essere molto provato dalla detenzione. «Ho ancora problemi alla schiena, ho bisogno di forti antidolorifici e di qualcosa per dormire meglio — ha scritto —. Il mio stato mentale non è un granché dall'ultima udienza. Voglio mandare il mio amore ai miei compagni di classe e agli amici a Bologna. Mi mancano molto la mia casa lì, le strade e l'università. Speravo di trascorrere le feste con la mia famiglia ma questo non accadrà per la seconda volta a causa della mia detenzione»;
    nonostante i tentativi della magistratura egiziana di far dimenticare Patrick attraverso gli estenuanti rinvii del suo processo, le campagne a sostegno della sua liberazione si moltiplicano: entrano nel secondo anno la campagna di Amnesty International, dell'Università e del Comune di Bologna, che hanno nominato Patrick Zaki cittadino onorario, e di tanti altri enti locali e istituti accademici e dell'informazione in tutta Italia;
    inoltre, sul web, sono state superate 100 mila firme per la petizione online lanciata sulla piattaforma Change.org dalla community « Station to Station» — l'associazione che raggruppa cittadini e studenti per tenere viva la memoria sulla strage del 2 agosto 1980 a Bologna — e diretta al Presidente del Consiglio e alle più alte cariche istituzionali, per chiedere la cittadinanza italiana onoraria per Patrick Zaki;
    il conferimento della cittadinanza italiana, seppur preveda un lungo iter, rappresenterebbe un fortissimo segnale sia per l'Egitto che per gli alleati europei che sostengono la liberazione di Zaki e permetterebbe all'Italia e all'Europa di poter esercitare una maggiore pressione sul Cairo. La nostra legge prevede che il riconoscimento della cittadinanza a uno straniero sia possibile «quando questi abbia reso eminenti servizi al Paese, ovvero quando ricorra un eccezionale interesse dello Stato», che, i cittadini e le istituzioni italiane stanno a gran voce dimostrando,

impegna il Governo:

1) ad avviare tempestivamente mediante le competenti istituzioni le necessarie verifiche al fine di conferire a Patrick George Zaki la cittadinanza italiana ai sensi del comma 2 dell'articolo 9 della citata legge n. 91 del 1992;

2) a continuare a monitorare, con la presenza in aula della rappresentanza diplomatica italiana al Cairo, lo svolgimento delle udienze processuali a carico di Zaki e le sue condizioni di detenzione;

3) a continuare a sostenere, nei rapporti bilaterali con l'Egitto e in tutti i consessi europei ed internazionali, l'immediato rilascio di Patrick Zaki e di tutti i prigionieri di coscienza: difensori dei diritti umani, giornalisti, avvocati e attivisti politici finiti in carcere solo per aver esercitato in modo pacifico i loro diritti fondamentali;

4) a continuare ad adottare iniziative affinché le autorità egiziane rispettino i diritti alla libertà d'espressione, di associazione e di manifestazione pacifica e spezzino il circolo dell'impunità per le gravi violazioni dei diritti umani in corso nel Paese.

5) a promuovere, in sede europea, azioni volte a sostenere le università dell'Unione nella tutela dei diritti umani degli studenti iscritti, nell'ambito della propria attività di studio e ricerca.
(1-00421)
(Ulteriore nuova formulazione) «Quartapelle Procopio, Sensi, Pastorino, Campana, Lattanzio, Perantoni, Fragomeli, Buratti, Bologna, Fusacchia, Muroni, Napoli, Serracchiani, Fioramonti, Piccoli Nardelli, Tasso, Gagnarli, Nobili, Marco Di Maio, Siani, Ferri, Paita, Carelli, De Luca, Verini, Palmisano, Boldrini, Pollastrini, Fiano, Sarli, Bonomo, Maurizio Cattoi, Rossi, Fassino, Viscomi, Incerti, Gribaudo, Mura, Migliore, Zardini, Ciampi, Ungaro, Magi, La Marca, Pezzopane, Giachetti, Berti, Frailis, Lombardo, Vito, Carnevali, Pettarin, Pellicani, Bordo, Schirò, Fitzgerald Nissoli, De Maria, Bruno Bossio, Dall'Osso, Vietina, Spadoni».


   La Camera,
   premesso che:
    esattamente un anno fa, il 7 febbraio 2020, Patrick Zaki è stato arrestato all'aeroporto del Cairo, mentre stava tornando a casa per un breve periodo di pausa prima di iniziare il suo secondo semestre di studi all'università di Bologna;
    Patrick Zaki è un ragazzo egiziano che nell'agosto del 2019 si era trasferito in Italia per frequentare il master Gemma: un programma dell'università di Bologna sponsorizzato dalla Commissione europea, con il programma Erasmus Mundus, che si occupa di studi di genere. Patrick aveva ottenuto una borsa di studio, dopo un rigoroso processo di selezione che ha visto quasi seicento domande da parte di studentesse e studenti di tutto il mondo, con 29 borse assegnate in tutta Europa di cui 3 a Bologna;
    il 7 febbraio 2020, atterrato all'aeroporto del Cairo, è stato fermato dalla polizia e trattenuto. A denunciare la sua scomparsa è stata l’Egyptian initiative for personal rights (Eipr), un'organizzazione egiziana per i diritti umani nata nel 2002, di cui Zaki è un collaboratore. Secondo la ricostruzione degli avvocati, Patrick sarebbe stato sottoposto a interrogatorio, picchiato e torturato con scosse elettriche prima di essere trasferito in un ufficio dell'Agenzia di sicurezza nazionale, i servizi segreti egiziani, a Mansoura: la sua città natale che si trova a circa 120 chilometri dalla Capitale. Solo il giorno dopo, l'8 febbraio, è stato raggiunto dai legali e ha fatto la sua comparsa davanti al pubblico ministero;
    Patrick è stato spostato al Cairo nel mese di marzo 2020. A causa dell'emergenza Covid, non ha potuto incontrare familiari né avvocati fino a settembre 2020, quando ha potuto finalmente ricevere una visita della madre. Lo stato di carcerazione preventiva è stato prolungato con ripetuti rinvii di udienze e rinnovi, senza alcun processo. Difatti, ufficialmente le indagini proseguono ancora;
    le accuse formalizzate dalla procura sono diverse e includono «la diffusione di notizie false dirette a minare la pace sociale», «l'incitamento alla protesta senza permesso», «l'istigazione a commettere atti di violenza e terrorismo», «la gestione di un account social che indebolisce la sicurezza pubblica», nonché «l'appello al rovesciamento dello Stato». Sono i cinque reati con cui, negli ultimi anni, in Egitto, si colpiscono regolarmente attivisti, avvocati, giornalisti, dissidenti e difensori dei diritti umani;
    inoltre, in Egitto la detenzione preventiva è diventata un provvedimento molto diffuso: la persona rimane in prigione mentre la polizia ha il compito di indagare sul caso in base alle accuse formalizzate dalla procura. Spesso, però, dietro questo atto si nasconde una detenzione del tutto arbitraria: non viene fatta alcuna indagine e la custodia cautelare è rinnovata a ogni udienza, fino al tetto massimo, stabilito dalla legge egiziana, di due anni. Il tutto per punire senza un processo e sottrarre all'attenzione dell'opinione pubblica un prigioniero di coscienza;
    la detenzione arbitraria di Patrick Zaki preoccupa anche considerate le condizioni delle carceri egiziane, «piene di detenuti politici, persone imprigionate senza alcun motivo se non quello di aver espresso opinioni critiche nei confronti del governo di al-Sisi», come dichiarato da Mohamed Lotfy, cofondatore dell'organizzazione Egyptian commission for rights and freedoms, aggiungendo che il coronavirus ha reso la vita dei detenuti sempre più dura, privandoli anche di un supporto psicologico, in quanto «possono ricevere visite di parenti e familiari meno spesso di prima»;
    il numero di persone presenti nelle carceri d'Egitto non si conosce, è un dato che le autorità del Cairo si rifiutano di fornire. Secondo alcune stime, le presenze sarebbero 114 mila: oltre il doppio della capienza massima di 55 mila persone. Nelle 16 carceri esaminate da Amnesty, centinaia di detenuti sono ammassati in celle sovraffollate, con una superficie media stimata di 1,1 metri quadrati per detenuto. Il minimo raccomandato dagli esperti è di 3,4 metri. Non solo: nel 2020, a seguito di grazie presidenziali e rilasci condizionali, sono uscite dalle prigioni 4 mila persone in meno rispetto al 2019;
    intanto, purtroppo, Patrick, come lui stesso ha fatto sapere attraverso i suoi familiari, è afflitto ed esausto. In una lettera inviata alla famiglia il 12 dicembre 2020, Zaki ha fatto sapere di essere molto provato dalla detenzione. «Ho ancora problemi alla schiena, ho bisogno di forti antidolorifici e di qualcosa per dormire meglio — ha scritto —. Il mio stato mentale non è un granché dall'ultima udienza. Voglio mandare il mio amore ai miei compagni di classe e agli amici a Bologna. Mi mancano molto la mia casa lì, le strade e l'università. Speravo di trascorrere le feste con la mia famiglia ma questo non accadrà per la seconda volta a causa della mia detenzione»;
    nonostante i tentativi della magistratura egiziana di far dimenticare Patrick attraverso gli estenuanti rinvii del suo processo, le campagne a sostegno della sua liberazione si moltiplicano: entrano nel secondo anno la campagna di Amnesty International, dell'Università e del Comune di Bologna, che hanno nominato Patrick Zaki cittadino onorario, e di tanti altri enti locali e istituti accademici e dell'informazione in tutta Italia;
    inoltre, sul web, sono state superate 100 mila firme per la petizione online lanciata sulla piattaforma Change.org dalla community « Station to Station» — l'associazione che raggruppa cittadini e studenti per tenere viva la memoria sulla strage del 2 agosto 1980 a Bologna — e diretta al Presidente del Consiglio e alle più alte cariche istituzionali, per chiedere la cittadinanza italiana onoraria per Patrick Zaki;
    il conferimento della cittadinanza italiana, seppur preveda un lungo iter, rappresenterebbe un fortissimo segnale sia per l'Egitto che per gli alleati europei che sostengono la liberazione di Zaki e permetterebbe all'Italia e all'Europa di poter esercitare una maggiore pressione sul Cairo. La nostra legge prevede che il riconoscimento della cittadinanza a uno straniero sia possibile «quando questi abbia reso eminenti servizi al Paese, ovvero quando ricorra un eccezionale interesse dello Stato», che, i cittadini e le istituzioni italiane stanno a gran voce dimostrando,

impegna il Governo:

1) ad avviare tempestivamente mediante le competenti istituzioni le necessarie verifiche al fine di conferire a Patrick George Zaki la cittadinanza italiana ai sensi del comma 2 dell'articolo 9 della citata legge n. 91 del 1992;

2) a continuare a monitorare, con la presenza in aula della rappresentanza diplomatica italiana al Cairo, lo svolgimento delle udienze processuali a carico di Zaki e le sue condizioni di detenzione;

3) a continuare a sostenere, nei rapporti bilaterali con l'Egitto e in tutti i consessi europei ed internazionali, l'immediato rilascio di Patrick Zaki e di tutti i prigionieri di coscienza: difensori dei diritti umani, giornalisti, avvocati e attivisti politici finiti in carcere solo per aver esercitato in modo pacifico i loro diritti fondamentali;

4) a continuare ad adottare iniziative affinché le autorità egiziane rispettino i diritti alla libertà d'espressione, di associazione e di manifestazione pacifica e spezzino il circolo dell'impunità per le gravi violazioni dei diritti umani in corso nel Paese.
(1-00421)
(Nuova formulazione) «Quartapelle Procopio, Sensi, Pastorino, Campana, Lattanzio, Perantoni, Fragomeli, Buratti, Bologna, Fusacchia, Muroni, Napoli, Serracchiani, Fioramonti, Piccoli Nardelli, Tasso, Gagnarli, Nobili, Marco Di Maio, Siani, Ferri, Paita, Carelli, De Luca, Verini, Palmisano, Boldrini, Pollastrini, Fiano, Sarli, Bonomo, Maurizio Cattoi, Rossi, Fassino, Viscomi, Incerti, Gribaudo, Mura, Migliore, Zardini, Ciampi, Ungaro, Magi, La Marca, Pezzopane, Giachetti, Berti, Frailis, Lombardo, Vito, Carnevali, Pettarin, Pellicani, Bordo, Schirò, Fitzgerald Nissoli, De Maria, Bruno Bossio».


MOZIONE RIZZO, FERRARI, PAGANI, MARIA TRIPODI, OCCHIONERO, DEIDDA, BERARDINI, TONDO ED ALTRI N. 1-00452 CONCERNENTE INIZIATIVE VOLTE A COMMEMORARE IL CENTENARIO DELLA TRASLAZIONE DEL MILITE IGNOTO ALL'ALTARE DELLA PATRIA

Mozione

   La Camera,
   premesso che:
    la legge 11 agosto 1921, n. 1075, recante «la sepoltura in Roma, sull'Altare della Patria, della salma di un soldato ignoto caduto in Guerra», all'articolo 1, disponeva, a cura dello Stato, la solenne tumulazione al Vittoriano della salma di un soldato sconosciuto caduto in combattimento nella guerra 1915-1918;
    il 4 novembre 1921, anniversario della fine della Prima guerra mondiale, la bara del Milite Ignoto, portata a spalla da 12 decorati di Medaglia d'oro al valor militare ed accompagnata dalle bandiere di guerra dei 355 Reggimenti che avevano partecipato al conflitto, venne deposta nella cripta ai piedi della statua della Dea Roma, situata al monumento del Vittoriano di Roma e al caduto ignoto fu conferita la Medaglia d'oro al valor militare;
    il monumento del Milite Ignoto è dedicato ai 651.000 mila caduti italiani del Primo conflitto mondiale, in particolare a coloro dei quali non è stato possibile pervenire all'identificazione, al fine di dedicare loro una degna sepoltura e il riconoscimento di tutti gli onori;
    dei tantissimi giovani che persero la vita in quel conflitto, in un Paese agricolo come era l'Italia nei primi del Novecento, molti provenivano dalle campagne e dal Mezzogiorno, chiamati dalla coscrizione obbligatoria a combattere nel Nord d'Italia e con commilitoni che condividevano la comune cittadinanza italiana ma sovente lingue e idiomi diversi;
    un secolo dopo, il senso profondo del Milite Ignoto acquista nuovi contenuti ponendosi a monito per le nuove generazioni secondo l'articolo 11 della Costituzione che recita: «l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali [...] promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo». Pertanto, anche lo stesso sorgere dell'Unione europea che ha unito i popoli che durante la Prima guerra mondiale si combatterono, rappresenta un lascito importante nel ricordo dei caduti nei due conflitti mondiali del nostro Continente;
    nella ricorrenza del centenario della traslazione del Milite Ignoto all'Altare della patria, il Gruppo delle medaglie d'oro al valor militare d'Italia (Movm), in collaborazione con l'Associazione nazionale comuni italiani (Anci), ha avviato il progetto «Milite Ignoto, Cittadino d'Italia» per il conferimento della cittadinanza onoraria da parte di tutti i comuni italiani, iniziativa sostenuta anche dal Consiglio nazionale permanente delle associazioni d'arma, nonché ulteriori intitolazioni al «Milite Ignoto – Medaglia d'oro al valor militare» di piazze, vie o altri luoghi pubblici nel pieno rispetto delle norme amministrative in vigore e dell'autonomia degli enti locali;
    in occasione dello svolgimento dell'annuale assemblea ordinaria dei soci effettivi del Gruppo delle medaglie d'oro al valor militare d'Italia, svoltasi nel 2019, con deliberazione adottata all'unanimità dei presenti, l'Associazione è stata delegata a promuovere iniziative commemorative finalizzate alla valorizzazione storica, morale e sociale del centenario del Milite Ignoto;
    il 20 novembre 2020 è stato firmato il protocollo d'intesa tra il commissariato generale per le onoranze ai caduti e il Gruppo delle medaglie d'oro al valor militare d'Italia per la «Commemorazione del Centenario della traslazione del Milite Ignoto nel Sacello dell'Altare della Patria»;
    la IV Commissione Difesa della Camera dei deputati ha approvato il 31 marzo 2021 la risoluzione n. 7-00604 che impegna il Governo a organizzare un viaggio della memoria con un treno d'epoca, nella composizione più possibile fedele, che compia un identico percorso con le stesse tappe e gli stessi tempi del treno che portò il Milite Ignoto a Roma;
    l'Unione europea si fonda su Stati membri che, alla fine dei due conflitti mondiali che hanno segnato profondamente il Novecento, hanno rinunciato a una parte della loro sovranità a favore dell'Unione e hanno conferito a quest'ultima parte dei propri poteri, al fine di creare un contesto stabile e di pace;
    la commemorazione del Milite Ignoto è diffusa tra i Paesi membri dell'Unione europea e Alleati. A partire dal 1920-21, la costruzione di tombe e monumenti per la commemorazione della figura del Milite Ignoto si diffuse anche all'estero; pertanto, appare opportuno lavorare con gli altri Paesi dell'Unione europea per celebrare insieme i caduti del Primo conflitto mondiale unendo i Militi Ignoti d'Europa in un abbraccio corale che ricordi l'unità raggiunta e i valori costituenti della pace e della fratellanza tra i popoli,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative, per quanto di competenza, volte a sostenere il progetto del gruppo Movm, in collaborazione con l'Anci, presso i comuni italiani, al fine di promuovere l'adesione per il riconoscimento della cittadinanza al «Milite Ignoto» in tempo utile ad inserirli nelle iniziative di commemorazione previste per il 4 novembre 2021, centenario della traslazione;

2) a promuovere progetti per le scuole di ogni ordine e grado volti alla diffusione e alla conoscenza delle vicende storiche descritte in premessa, anche attraverso concorsi, mostre e iniziative pubbliche;

3) ad intraprendere le opportune iniziative in sede europea atte a incentivare la cooperazione tra i soggetti tenuti a sovrintendere ai monumenti alla memoria e ai caduti della Prima guerra mondiale affinché le celebrazioni per questi ultimi vedano uniti i Militi Ignoti d'Europa in un abbraccio corale che ricordi il sacrificio umano dei tanti caduti di tutti i Paesi coinvolti nel conflitto.
(1-00452) «Rizzo, Ferrari, Pagani, Maria Tripodi, Occhionero, Deidda, Berardini, Tondo, Aresta, Roberto Rossini, Del Monaco, Dori, D'Uva, Frusone, Gubitosa, Iovino, Tofalo, Perego Di Cremnago, Corda».