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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 21 maggio 2021

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 21 maggio 2021.

  Amitrano, Ascani, Ascari, Benvenuto, Bergamini, Berti, Boschi, Brescia, Brunetta, Campana, Cancelleri, Carfagna, Casa, Castelli, Cirielli, Colletti, Colucci, Comaroli, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, Delmastro Delle Vedove, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Fassino, Gregorio Fontana, Ilaria Fontana, Franceschini, Frusone, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gelmini, Gerardi, Giachetti, Giacomoni, Giorgetti, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Liuni, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Maccanti, Macina, Maggioni, Marattin, Molinari, Molteni, Morelli, Mulè, Mura, Nardi, Nesci, Occhiuto, Orlando, Paita, Perantoni, Rampelli, Rizzo, Rosato, Rotta, Ruocco, Sasso, Scalfarotto, Segneri, Serracchiani, Carlo Sibilia, Sisto, Spadoni, Speranza, Tabacci, Varchi, Vignaroli, Raffaele Volpi, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 20 maggio 2021 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa dei deputati:
   FRAGOMELI e UBALDO PAGANO: «Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di elezione della Camera dei deputati, e al testo unico di cui al decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533, in materia di elezione del Senato della Repubblica, nonché alla legge 15 febbraio 1953, n. 60, in materia di incompatibilità tra il mandato parlamentare e gli incarichi di Governo. Delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali plurinominali» (3124).

  Sarà stampata e distribuita.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge BALDINI ed altri: «Modifiche alla legge 24 ottobre 2000, n. 323, e altre disposizioni per la promozione e la valorizzazione del settore termale» (2317) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Vietina.

  La proposta di legge ASCARI ed altri: «Modifica all'articolo 414 del codice penale, in materia di circostanza aggravante dell'istigazione o dell'apologia riferite al delitto di associazione di tipo mafioso o a reati commessi da partecipanti ad associazioni di tale natura» (2899) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Emiliozzi.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE CAPPELLACCI: «Modifica dell'articolo 12 dello statuto speciale per la Sardegna, di cui alla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, in materia di istituzione della zona franca della Sardegna» (1175) Parere delle Commissioni VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), XIV e Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   V Commissione (Bilancio e Tesoro):
  SIRACUSANO: «Modifica all'articolo 3 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 111, in materia di destinazione di una quota del cinque per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche alle attività di informazione svolte dalle testate quotidiane e periodiche e dalle agenzie di stampa» (2742) Parere delle Commissioni I, VI e VII.

   VI Commissione (Finanze):
  ZENNARO ed altri: «Agevolazioni fiscali per lo sviluppo delle attività produttive in settori strategici di interesse nazionale» (3029) Parere delle Commissioni I, V, VIII, X, XI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, relativamente alle disposizioni in materia previdenziale), XIII, XIV e Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dal Presidente del Senato.

  Il Presidente del Senato, con lettera in data 18 maggio 2021, ha comunicato che la 14a Commissione (Politiche dell'Unione europea) del Senato ha approvato, ai sensi dell'articolo 144, commi 1-bis e 6, del Regolamento del Senato, una risoluzione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a un ruolo rafforzato dell'Agenzia europea per i medicinali nella preparazione alle crisi e nella loro gestione in relazione ai medicinali e ai dispositivi medici (COM(2020) 725 final), sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 851/2004 con il quale si crea un Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (COM(2020) 726 final) e sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e che abroga la decisione n. 1082/2013/UE (COM(2020) 727 final) (Atto Senato Doc. XVIII-bis, n. 9).

  Questa risoluzione è trasmessa alla XII Commissione (Affari sociali) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di archiviazioni di atti relativi a reati previsti dall'articolo 96 della Costituzione.

  Con lettera pervenuta il 19 maggio 2021, il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma ha comunicato che il collegio per i procedimenti relativi ai reati previsti dall'articolo 96 della Costituzione, costituito presso il suddetto tribunale, ha disposto, con decreto del 18 maggio 2021, l'archiviazione di atti relativi ad un procedimento per ipotesi di responsabilità nei confronti del deputato Lorenzo Guerini, nella sua qualità di Ministro della Difesa pro tempore.

  Con lettera pervenuta il 19 maggio 2021, il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma ha comunicato che il collegio per i procedimenti relativi ai reati previsti dall'articolo 96 della Costituzione, costituito presso il suddetto tribunale, ha disposto, con decreti del 18 maggio 2021, l'archiviazione di atti relativi a due procedimenti per ipotesi di responsabilità nei confronti del deputato Alfonso Bonafede, nella sua qualità di Ministro della Giustizia pro tempore.

  Con lettera pervenuta il 19 maggio 2021, il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma ha comunicato che il collegio per i procedimenti relativi ai reati previsti dall'articolo 96 della Costituzione, costituito presso il suddetto tribunale, ha disposto, con decreto del 18 maggio 2021, l'archiviazione di atti relativi ad un procedimento per ipotesi di responsabilità nei confronti del deputato Luigi Di Maio, nella sua qualità di Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale pro tempore.

  Con lettera pervenuta il 19 maggio 2021, il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma ha comunicato che il collegio per i procedimenti relativi ai reati previsti dall'articolo 96 della Costituzione, costituito presso il suddetto tribunale, ha disposto, con decreto del 18 maggio 2021, l'archiviazione di atti relativi ad un procedimento per ipotesi di responsabilità nei confronti del deputato Roberto Speranza, nella sua qualità di Ministro della Salute pro tempore.
  Con lettera pervenuta il 19 maggio 2021, il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma ha comunicato che il collegio per i procedimenti relativi ai reati previsti dall'articolo 96 della Costituzione, costituito presso il suddetto tribunale, ha disposto, con decreto del 18 maggio 2021, l'archiviazione di atti relativi ad un procedimento per ipotesi di responsabilità nei confronti del deputato Roberto Gualtieri, nella sua qualità di Ministro dell'Economia e delle finanze pro tempore.

Trasmissione dalla Corte costituzionale.

  La Corte costituzionale, in data 20 maggio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia conforme della decisione n. 105 del 12-20 maggio 2021, con la quale la Corte stessa ha disposto la correzione di un errore materiale contenuto nella sentenza n. 53 del 24 febbraio-31 marzo 2021 (Doc. VII, n. 624), già inviata, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, in data 1o aprile 2021, alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla VIII Commissione (Ambiente).

  Questa decisione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla VIII Commissione (Ambiente).

Annunzio di sentenze della Corte costituzionale.

  La Corte costituzionale, in data 20 maggio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia delle seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali):
  sentenza n. 101 del 14 aprile - 20 maggio 2021 (Doc. VII, n. 659),
   con la quale:
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 1, lettera a), della legge della Regione autonoma Sardegna 21 febbraio 2020, n. 3 (Modifiche alle leggi regionali n. 45 del 1989 e n. 8 del 2015 in materia di Piano di utilizzo dei litorali), che aggiunge il comma 1-bis all'articolo 43 della legge della Regione autonoma Sardegna 23 aprile 2015, n. 8 (Norme per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizio);
    dichiara non fondate, nei sensi di cui in motivazione, le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 1, comma 2, lettere b), c) e d), della legge della Regione Sardegna n. 3 del 2020, promosse, in riferimento agli articoli 9, 117, secondo comma, lettere l), m) ed s), della Costituzione e all'articolo 3 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna), nonché in relazione all'articolo 146 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137), dal Presidente del Consiglio dei ministri;
    dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 2, comma 1, lettera b), della legge della Regione Sardegna n. 3 del 2020, promosse, in riferimento agli articoli 9, 117, secondo comma, lettere l), m) ed s), della Costituzione e all'articolo 3 dello statuto speciale, nonché in relazione all'articolo 146 del decreto legislativo n. 42 del 2004, dal Presidente del Consiglio dei ministri:
   alla VIII Commissione (Ambiente);
  sentenza n. 102 del 15 aprile - 20 maggio 2021 (Doc. VII, n. 660),
   con la quale:
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 15, comma 4, della legge 8 marzo 2017, n. 24 (Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie), limitatamente alle parole: «e, nella determinazione del compenso globale, non si applica l'aumento del 40 per cento per ciascuno degli altri componenti del collegio previsto dall'articolo 53 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115»:
   alla II Commissione (Giustizia).

  La Corte costituzionale ha depositato in cancelleria le seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali):
  sentenza n. 103 del 27 aprile - 20 maggio 2021 (Doc. VII, n. 661),
   con la quale:
    dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 162-bis del codice penale, sollevate, in riferimento agli articoli 3 e 27, terzo comma, della Costituzione, dal Tribunale ordinario di Cagliari, in composizione monocratica:
   alla II Commissione (Giustizia);
  sentenza n. 104 del 27 aprile - 20 maggio 2021 (Doc. VII, n. 662),
   con la quale:
    dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 18, commi 1 e 2, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi), convertito, con modificazioni, nella legge 28 giugno 2019, n. 58, promosse, in riferimento agli articoli 117, terzo e quarto comma, e 119 della Costituzione, nonché al principio di leale collaborazione, dalla Regione Umbria e dalla Regione Toscana;
    dichiara estinto il processo relativamente alle questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 10, comma 1 e 2, del decreto-legge n. 34 del 2019, promosse dalla Regione Umbria e dalla Regione Toscana:
   alla VI Commissione (Finanze).

Trasmissione dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

  Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con lettera in data 18 maggio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge 29 ottobre 1997, n. 374, la relazione sullo stato di attuazione della medesima legge n. 374 del 1997, recante norme per la messa al bando delle mine antipersona, riferita al secondo semestre del 2020 (Doc. CLXXXII, n. 7).

  Questa relazione è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri), alla IV Commissione (Difesa) e alla X Commissione (Attività produttive).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 20 maggio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione in merito alla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le esenzioni applicabili alle importazioni e a talune cessioni e prestazioni in relazione a misure dell'Unione di interesse pubblico (COM(2021) 181 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti.

  Questa relazione è trasmessa alla VI Commissione (Finanze) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 20 maggio 2021, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che dovrà essere assunta a nome dell'Unione europea nel Forum mondiale per l'armonizzazione dei regolamenti sui veicoli della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite in riferimento alle proposte di modifica dei regolamenti ONU nn. 13, 13-H, 24, 30, 41, 49, 79, 83, 95, 101, 124, 129, 134, 137 e 157, e alle proposte di modifica dei regolamenti tecnici mondiali nn. 4 e 9 (COM(2021) 243 final), corredata dal relativo allegato (COM(2021) 243 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti);
   relazione della Commissione – Attuazione delle politiche nazionali in materia di appalti e relative migliori prassi nel mercato interno (COM(2021) 245 final), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente);
   relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'applicazione della direttiva 2014/40/UE concernente la lavorazione, la presentazione e la vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati (COM(2021) 249 final), che è assegnata in sede primaria alla XII Commissione (Affari sociali).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 20 maggio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
   comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni su un nuovo approccio per un'economia blu sostenibile nell'Unione europea. Trasformare l'economia blu dell'Unione europea per un futuro sostenibile (COM(2021) 240 final);
   proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2016/1628 per quanto riguarda le disposizioni transitorie per alcune macchine munite di motori nell'intervallo di potenza tra 56 kW e 130 kW e superiore a 300 kW al fine di far fronte agli effetti della crisi della COVID-19 (COM(2021) 254 final);
   comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Consiglio europeo – Stato delle relazioni politiche, economiche e commerciali tra l'Unione europea e la Turchia (JOIN(2021) 8 final).

Comunicazione di nomine ministeriali.

  Il Segretario generale della giustizia amministrativa, con lettera in data 14 maggio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, la comunicazione concernente il conferimento alla dottoressa Simona Manzo dell'incarico di livello dirigenziale generale di dirigente generale della Direzione generale per le risorse umane, organizzative, finanziarie e materiali della Giustizia amministrativa.

  Questa comunicazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla II Commissione (Giustizia).

  Il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettere in data 18 maggio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni concernenti il conferimento, ai sensi dei commi 3 e 6 del medesimo articolo 19, di incarichi di livello dirigenziale generale nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle sottoindicate Commissioni:

   alla V Commissione (Bilancio) la comunicazione concernente i seguenti incarichi:
  al dottor Alessandro Rivera, l'incarico di Direttore generale del tesoro;
  al dottor Biagio Mazzotta, l'incarico di Ragioniere generale dello Stato;
  alla dottoressa Valeria Vaccaro, l'incarico di capo del Dipartimento dell'amministrazione generale, del personale e dei servizi;

   alla VI Commissione (Finanze) la comunicazione concernente il seguente incarico:
  alla professoressa Fabrizia Lapecorella, l'incarico di Direttore generale delle finanze.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Intendimenti in merito alla Strategia nazionale per le aree interne nel quadro della programmazione dei fondi europei – 2-01190

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per il sud e la coesione territoriale, per sapere – premesso che:
   la Strategia nazionale per le aree interne (Snai) è un progetto nazionale, presentato nel 2012, che ha come obiettivo il rilancio socio-economico del Paese, ed in particolare di quelle aree interne caratterizzate da una forte diminuzione della popolazione, un tasso crescente di disoccupazione (specialmente quella giovanile), una carente offerta di servizi di base per la popolazione;
   sono 72 le aree selezionate nell'ambito della Strategia nazionale per le aree interne, pari a 1.060 comuni (il 13,4 per cento del totale nazionale), con una popolazione complessiva al di sotto dei 2 milioni di abitanti (3,3 per cento del totale nazionale) e una superficie che rappresenta il 17 per cento del suolo del Paese. Luoghi caratterizzati dalla distanza dai servizi essenziali e da un alto tasso di spopolamento. È pari a 1,142 miliardi di euro il valore complessivo delle strategie approvate, di cui 261 milioni di euro sono risorse statali, 693 milioni di euro provengono da Programmi finanziati dai fondi europei, mentre ulteriori 189 milioni di euro sono costituiti da altre risorse pubbliche e private;
   gli ambiti di intervento delle 71 aree approvate sono molteplici: mobilità, salute, scuola, efficienza e trasparenza della pubblica amministrazione, natura, cultura e turismo, agricoltura e zootecnia, bosco, energia, imprese, infrastrutture e servizi digitali, lavoro e formazione e sicurezza del territorio. Moltissimi i progetti già in fase di attuazione;
   nel corso del 2020 sono stati stanziati ulteriori 310 milioni di risorse nazionali alla Snai che, oltre a garantire una premialità all'area pilota che hanno fatto registrare le performance migliori e più coerenti con lo sviluppo della Strategia, consentiranno nei primi mesi del 2021 di attivare almeno 2 nuove aree per Regione;
   il 16 marzo 2021, durante l'audizione alla Camera dei deputati, la Ministra interpellata ha annunciato l'intenzione di ridurre da 1,5 miliardi a 900 milioni di euro i fondi destinati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza alla Strategia nazionale per le aree interne;
   la Federazione nazionale aree interne nel ribadire la necessità di rafforzare la Strategia nazionale per le aree interne attraverso interventi di riforma legislativa e con adeguati investimenti ha inoltrato alla Ministra una lettera nella quale ha riassunto l'esperienza della Snai nei territori e avanzato proposte di riforma in un'ottica di semplificazione procedurale –:
   quali iniziative di competenza intenda intraprendere per avviare un confronto sulla nuova Strategia nazionale per le aree interne nell'ambito della programmazione dei fondi europei.
(2-01190) «Incerti, Gribaudo, Fiano».


Iniziative per fronteggiare l'aumento dei prezzi dei materiali nel settore delle costruzioni – 2-01224

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   tra i settori economico-produttivi che ancora oggi risentono della grave crisi iniziata nel 2007-2008, si trova il settore delle costruzioni, ancora alle prese con una situazione di grande difficoltà, fortemente acuita dalla terribile emergenza pandemica iniziata quasi un anno e mezzo fa;
   ad aggravare la situazione, come denunciato dall'Ance si assiste a rincari record dei materiali, che rischiano di mettere ancora più in difficoltà il settore delle costruzioni;
   l'attuale elevato aumento dei prezzi di materiali per il settore delle costruzioni sta mettendo a rischio i cantieri in corso e sta riducendo ulteriormente i margini delle imprese di appalti pubblici e privati, che già vivono, come e più di altri comparti produttivi, una forte crisi, e che, nel caso del settore delle costruzioni, è ormai decennale;
   un aumento di prezzi cominciato a fine 2020 e che riguarda soprattutto metalli, materie plastiche derivate dal petrolio, calcestruzzo e bitumi. Per fare solo alcuni esempi e proprio con riguardo all'acciaio e al ferro, il tondo per cemento armato fa segnare un incremento del 117 per cento tra novembre 2020 e aprile 2021. Una dinamica che l'ultimo rapporto Ocse del dicembre 2020 ha attribuito all'improvviso incremento della domanda del settore delle costruzioni in Cina. Questo rimbalzo ha innescato un effetto al rialzo sul prezzo di tutta la filiera dell'acciaio, a livello mondiale;
   a ciò si aggiungono gli effetti della pandemia, che ha comportato scarsità di offerta per le continue chiusure industriali e commerciali nel mondo, e quelli della ripresa, che ha generato un forte aumento della domanda. Gli effetti si sono avvertiti soprattutto in Europa;
   ulteriori forti incrementi si sono registrati anche in altri materiali di primaria importanza per l'edilizia, come, ad esempio, i polietileni (+40 per cento tra novembre 2020 e febbraio 2021), il rame (+17 per cento), il petrolio (+34 per cento) e i suoi derivati, e altro;
   come sottolineato dall'Ance, «tutti questi rincari eccezionali rischiano di frenare gli interventi già in corso e di mettere a rischio quelli previsti dal Recovery Plan, qualora non si intervenga tempestivamente»;
   nelle sue analisi, l'Associazione nazionale dei costruttori, riconduce questi rincari alle turbolenze internazionali e contesta la tesi secondo cui a generare gli aumenti contribuisca il crescente utilizzo del Superbonus. «In primo luogo – argomenta Ance – questa agevolazione ha iniziato a produrre i primi effetti reali sul mercato solo a partire dal febbraio scorso, quando gli aumenti dei materiali erano già avvenuti. Inoltre, gli aumenti di prezzo sono denunciati anche da altri settori industriali come ad esempio l'automotive. Infine, i fenomeni di rialzo dei prezzi dei materiali coinvolgono anche i mercati internazionali, e non sono, quindi, collegati a dinamiche interne al mercato italiano»;
   l'allarme non è solo del nostro Paese, ma è europeo, e Thomas Bauer, presidente della Fiec, federazione europea dei costruttori, ha scritto alla Commissione europea per mettere in guardia dai rischi dei rincari e chiedere misure. Fra i rischi vi è la minaccia diretta ai piani di Recovery;
   i costruttori e il presidente dell'Ance, Gabriele Buia, hanno chiesto al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di varare misure straordinarie capaci di fronteggiare lo straordinario aumento dei prezzi dei materiali ed evitare il sostanziale blocco di buona parte dei lavori pubblici in corso;
   si evidenzia che, in una situazione per certi versi analoga, nel 2008 furono emanate delle misure (articolo 1 del decreto-legge n. 162 del 2008) volte proprio a fronteggiare gli aumenti repentini dei prezzi di acquisto di alcuni materiali da costruzione verificatisi nel corso del 2008 –:
   quali iniziative di competenza si intendano adottare per dare soluzione alle forti criticità esposte in premessa e sostenere conseguentemente il settore delle costruzioni;
   se non ritenga necessario, per le suddette finalità, adottare le iniziative di competenza al fine di rilevare, su base trimestrale, le variazioni percentuali intervenute nel corso del 2021 rispetto ai prezzi medi del 2020, sia in aumento che in eventuale diminuzione, superiori ad una certa percentuale;
   se non si intendano adottare iniziative per introdurre un meccanismo di compensazione urgente e straordinario per i lavori eseguiti nel corso del 2021, attraverso il quale riconoscere alle imprese gli incrementi eccezionali intervenuti, da applicarsi, anche in deroga alle disposizioni vigenti, a tutti i lavori in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della norma.
(2-01224) «Mazzetti, Cortelazzo, D'Attis, Labriola, Casino, Ferraioli, Baratto».


Elementi e iniziative in relazione agli impianti di trattamento delle acque reflue urbane non conformi alla normativa europea, con particolare riferimento a quelli ubicati nelle regioni del Mezzogiorno – 2-01223

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della transizione ecologica, per sapere – premesso che:
   dal Dipartimento delle politiche europee è pervenuto un nuovo aggiornamento sullo stato delle procedure di infrazione nel nostro Paese a seguito delle decisioni adottate dalla Commissione europea il 18 marzo 2021: le procedure di infrazione a carico del nostro Paese salgono a 82, di cui 63 per violazione del diritto dell'Unione e 19 per mancato recepimento di direttive. Delle 82 infrazioni aperte, 16 riguardano l'ambiente;
   la matrice «acque» è interessata in ben 4 casi. La direttiva 91/271/CEE relativa al trattamento delle acque reflue urbane è, infatti, oggetto di 4 procedure di infrazione, attualmente in essere a carico dell'Italia, la prima aperta nel 2004 e l'ultima nel 2017;
   nel 2004, la Commissione europea dà avvio alla procedura 2004/2034, che si concretizza nel 2012 con la prima sentenza di condanna da parte della Corte europea di giustizia (causa C-565/10) per il mancato rispetto da parte dell'Italia degli articoli 3 (reti fognarie per le acque reflue urbane) e 4 (trattamento depurativo dei reflui) per agglomerati maggiori di 15.000 AE (abitanti equivalenti) che scaricano in aree non sensibili e dell'articolo 10 (adeguatezza degli impianti). Nel 2018, la Corte di giustizia europea ritiene che l'Italia non abbia posto in essere tutte le azioni volte a dare esecuzione alla prima sentenza e per tale motivo (causa C-251/17), condanna l'Italia al pagamento di una somma forfettaria pari a 25 milioni di euro, oltre a una penalità giornaliera di 165.000 euro al giorno pari a 30.112.500 per ciascun semestre di ritardo nell'attuazione delle misure necessarie per ottemperare alla prima sentenza. La Commissione ha constatato il mancato rispetto delle disposizioni in una serie di agglomerati situati nelle regioni Abruzzo, Campania, Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia e Sicilia;
   sullo stesso tema, si aggiunge, nel 2009, un'altra infrazione (2009/2034) che si concretizza nel 2014 con una sentenza di condanna della Corte di giustizia europea (causa C-85/13) per il mancato rispetto degli articoli 3 e 4 sempre della direttiva 91/271/CEE per agglomerati maggiori di 10.000 AE che scaricano in aree sensibili e dell'articolo 10. La sentenza è stata pronunciata in seguito al ricorso presentato dalla Commissione europea nell'ambito della procedura di infrazione 2009/2034. In particolare, la Commissione ha constatato il mancato rispetto delle disposizioni in una serie di agglomerati situati nelle regioni Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d'Aosta e Veneto. In relazione a tali disposizioni, la Corte di giustizia ha accertato l'incompletezza dei dati presentati dalle autorità italiane sul numero dei comuni i cui impianti di trattamento delle acque reflue non risultavano conformi a quanto disposto dalla normativa europea e l'esistenza di agglomerati in cui persistevano situazioni di non conformità alla direttiva;
   nel 2014, la Commissione dà avvio ad un'altra infrazione (2014/2059) che la porta a deferire l'Italia alla Corte di giustizia europea (causa 668/19), ex articolo 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (Tfue). La Commissione ha constatato il mancato rispetto da parte dell'Italia degli articoli 3, 4, 5 e 10 della citata direttiva in alcuni agglomerati situati nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto. La Commissione ritiene che tale situazione sia estremamente preoccupante, considerando che, per alcuni di tali agglomerati, la violazione era già stata accertata dalle sopra citate sentenze della Corte di giusta europea, relative alle procedure di infrazione n. 2004/2034 e n. 2009/2034;
   infine, nel 2017, la Commissione apre l'ultima procedura di infrazione (2017/2181) in tema di acque reflue per violazioni della direttiva 91/271/CEE con riferimento agli articoli 3, 4, 5, 10, 15. Nel 2019, la Commissione invia alle autorità italiane un parere motivato per 237 agglomerati, con oltre 2.000 AE che non dispongono di adeguati sistemi di raccolta e trattamento delle acque di scarico urbane, distribuiti in 13 regioni italiane: Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana;
   nel 2017, è stato nominato un commissario straordinario unico per il coordinamento e la realizzazione degli interventi funzionali a garantire l'adeguamento, nel minor tempo possibile, alle sentenze di condanna della Corte europea. Il commissario ha competenza su 151 interventi distribuiti su 91 agglomerati: 123 interventi si riferiscono alla causa 565/10 e 28 interventi sono relativi alla causa 85/13 –:
   se il Governo sia in possesso di informazioni aggiornate relativamente a quali agglomerati italiani – con particolare riferimento agli agglomerati situati nelle regioni del Mezzogiorno che soffrono di un maggiore ritardo nel dare piena attuazione al servizio idrico integrato e ai relativi obblighi normativi – abbiano completato gli interventi necessari di adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione risultati non conformi e oggetto di provvedimento di condanna della Corte di giustizia dell'Unione europea, in ordine all'applicazione della direttiva 91/271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare al fine di garantire, nel minor tempo possibile, l'adeguamento degli agglomerati alle norme nazionali e comunitarie e l'uscita dalle suddette procedure di infrazione.
(2-01223) «Galizia, Berti, Bruno, Businarolo, Grillo, Ianaro, Papiro, Ricciardi, Scerra, Vignaroli, Daga, Deiana, Di Lauro, D'Ippolito, Traversi, Licatini, Maraia, Micillo, Terzoni, Varrica, Vianello, Zolezzi, Davide Aiello, Amitrano, Aresta, Barbuto, Bilotti, Cadeddu, Luciano Cantone, Carinelli, Cassese, Cillis, Ciprini, Cominardi, Cubeddu, De Lorenzis, Del Grosso, Del Monaco, Di Stasio, Dori, D'Uva, Emiliozzi, Fantinati, Faro, Ficara, Flati, Frusone, Gagnarli, Gallo, Grande, Grippa, Gubitosa, Invidia».