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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Martedì 6 aprile 2021

TESTO AGGIORNATO AL 7 APRILE 2021

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 6 aprile 2021.

  Amitrano, Ascani, Bergamini, Boschi, Brescia, Brunetta, Campana, Cancelleri, Carfagna, Casa, Castelli, Cirielli, Colletti, Colucci, Davide Crippa, Currò, D'Incà, D'Uva, Dadone, De Maria, Deidda, Delmastro Delle Vedove, Di Stefano, Donina, Donzelli, Durigon, Fassino, Gregorio Fontana, Ilaria Fontana, Franceschini, Frusone, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giachetti, Giacomoni, Giorgetti, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, L'Abbate, Lapia, Liuni, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lotti, Lupi, Macina, Maggioni, Magi, Mandelli, Marattin, Molinari, Molteni, Morelli, Mulè, Muroni, Nardi, Nesci, Occhiuto, Orlando, Palazzotto, Pallini, Parolo, Perantoni, Ribolla, Rizzo, Rosato, Rotta, Ruocco, Sasso, Scalfarotto, Schullian, Serracchiani, Carlo Sibilia, Silli, Sisto, Spadoni, Speranza, Tabacci, Tasso, Varchi, Vignaroli, Raffaele Volpi, Zoffili.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta)

  Amitrano, Ascani, Bergamini, Boschi, Brescia, Brunetta, Campana, Cancelleri, Cappellacci, Carfagna, Casa, Castelli, Cirielli, Colletti, Colucci, Davide Crippa, Currò, D'Incà, D'Uva, Dadone, Dara, De Maria, Delmastro Delle Vedove, Di Stefano, Donina, Donzelli, Durigon, Fassino, Gregorio Fontana, Ilaria Fontana, Franceschini, Frusone, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giachetti, Giacomoni, Giorgetti, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, L'Abbate, Lapia, Liuni, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lotti, Lupi, Macina, Maggioni, Magi, Mandelli, Marattin, Molinari, Molteni, Morelli, Mulè, Muroni, Nardi, Nesci, Occhiuto, Orlando, Paita, Palazzotto, Pallini, Parolo, Perantoni, Ribolla, Rizzo, Rosato, Rotta, Ruocco, Sasso, Scalfarotto, Schullian, Serracchiani, Carlo Sibilia, Silli, Sisto, Spadoni, Speranza, Tabacci, Tasso, Varchi, Vignaroli, Villani, Raffaele Volpi, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 1o aprile 2021 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   CIABURRO ed altri: «Disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, della silvicoltura, dell'itticoltura e dell'acquacoltura» (2992);
   FERRARI ed altri: «Proroga del termine per la riduzione delle dotazioni organiche del personale delle Forze armate e del personale civile del Ministero della difesa e delega al Governo per la rideterminazione delle medesime dotazioni e la revisione dell'organizzazione del Servizio sanitario militare» (2993);
   GAGLIARDI ed altri: «Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di immersione in mare di manufatti e relitti per la realizzazione di strutture e siti subacquei a fini di protezione e ripopolamento ittico» (2994).

  In data 2 aprile 2021 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   BARBUTO ed altri: «Modifiche all'articolo 22 del decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 625, in materia di destinazione dei proventi delle aliquote di prodotto versate dai titolari di concessioni per la coltivazione di idrocarburi» (2995);
   FRASSINETTI e MOLLICONE: «Modifiche alla legge 30 dicembre 2010, n. 240, in materia di abilitazione scientifica e di chiamata dei professori universitari, di reclutamento e status dei ricercatori e di dottorato e assegni di ricerca» (2996).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di proposte di inchiesta parlamentare.

  In data 1o aprile 2021 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di inchiesta parlamentare d'iniziativa dei deputati:
   BERTI ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause del disastro della nave “Moby Prince”» (Doc. XXII, n. 51).

  Sarà stampata e distribuita.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge BELLUCCI ed altri: «Disposizioni per l'accesso ai servizi di psicoterapia e disciplina delle convenzioni con il Servizio sanitario nazionale» (2836) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Silvestroni.

  La proposta di legge SCUTELLÀ ed altri: «Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione territoriale degli uffici giudiziari» (2839) è stata successivamente sottoscritta dalle deputate Faro e Manzo.

  La proposta di legge BARZOTTI ed altri: «Modifica all'articolo 2 della legge 29 maggio 1982, n. 297, in materia di tutela dei crediti per retribuzioni, indennità e contributi previdenziali dei lavoratori nei casi di mancato accertamento del passivo fallimentare per previsione di insufficiente realizzo» (2848) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Scagliusi.

  La proposta di legge BITONCI ed altri: «Modifica degli scaglioni e delle aliquote dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, con l'introduzione di un'area esente da tassazione, nonché disposizioni in materia di assegno universale e servizi alla famiglia e delega al Governo per il riordino delle deduzioni e delle detrazioni fiscali» (2913) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Molinari.

Modifica dell'assegnazione di una proposta di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma dell'articolo 72 del Regolamento, su richiesta della I Commissione (Affari costituzionali) e della V Commissione (Bilancio), la seguente proposta di legge – già assegnata alla I Commissione (Affari costituzionali) – è assegnata, in sede referente, alle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e V (Bilancio):
   SILVESTRONI ed altri: «Modifiche alla legge 7 aprile 2014, n. 56, e altre disposizioni in materia di elezione diretta dei presidenti delle province, dei sindaci metropolitani e dei componenti dei consigli provinciali e metropolitani» (2071).

Trasmissione dalla Commissione di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti.

  Il presidente della Commissione di vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti, ha trasmesso, con lettera in data 1° aprile 2021, la relazione su «Le misure attivate da CDP nel contesto dell'emergenza COVID-19».

  Tale documento sarà stampato e distribuito (Doc. X, n. 1).

Trasmissione dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 31 marzo 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 7, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1998, n. 76, la relazione sull'erogazione della quota dell'otto per mille dell'IRPEF a diretta gestione statale, aggiornata al 31 dicembre 2020, e sulla verifica dei risultati ottenuti mediante gli interventi finanziati negli anni precedenti (Doc. LXIV, n. 3).

  Questa relazione è trasmessa alla V Commissione (Bilancio).

Annunzio di una sentenza della Corte costituzionale.

  La Corte costituzionale, in data 1o aprile 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia della seguente sentenza che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, è inviata alla XI Commissione (Lavoro), nonché alla I Commissione (Affari costituzionali):
  Sentenza n. 59 del 24 febbraio – 1o aprile 2021 (Doc. VII, n. 630),
   con la quale:
    dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 18, settimo comma, secondo periodo, della legge 20 maggio 1970, n. 300 (Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale, nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento), come modificato dall'articolo 1, comma 42, lettera b), della legge 28 giugno 2012, n. 92 (Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita), nella parte in cui prevede che il giudice, quando accerti la manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento per giustificato motivo oggettivo, «può altresì applicare» – invece che «applica altresì» – la disciplina di cui al medesimo articolo 18, quarto comma.

Trasmissione dal Ministro della transizione ecologica.

  Il Ministro della transizione ecologica, con lettera in data 25 marzo 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 6, della legge 8 luglio 1986, n. 349, la relazione sullo stato dell'ambiente 2020 (Doc. LX, n. 1).

  Questa relazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

  Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con lettera in data 31 marzo 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, lettera c), della legge 18 novembre 1995, n. 496, la relazione sullo stato di esecuzione della convenzione sulle armi chimiche e sugli adempimenti effettuati dall'Italia, riferita all'anno 2020 (Doc. CXXXI, n. 3).

  Questa relazione è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri).

  Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con lettera in data 31 marzo 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 4, comma 1, lettera c), della legge 15 dicembre 1998, n. 484, la relazione sullo stato di esecuzione del Trattato per il bando totale degli esperimenti nucleari, riferita all'anno 2020 (Doc. CXXXIX, n. 3).

  Questa relazione è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri).

  Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con lettera in data 31 marzo 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, della legge 3 agosto 1985, n. 411, la relazione sull'attività svolta dalla società Dante Alighieri nell'anno 2020 e il suo bilancio consuntivo per la medesima annualità.

  Questa relazione è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri) e alla VII Commissione (Cultura).

Trasmissione dal Ministro per i rapporti con il Parlamento.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 1o aprile 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 25 febbraio 1999, n. 66, il rapporto informativo sull'attività svolta dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo nell'anno 2020 (Doc. LXXV, n. 5).

  Questo documento è trasmesso alla IX Commissione (Trasporti).

Trasmissione dal Ministero della salute.

  Il Ministero della salute, con lettere del 1o aprile 2021, ha trasmesso le note relative all'attuazione data alle mozioni LOLLOBRIGIDA ed altri n. 1/00328 e CARNEVALI ed altri n. 1/00329, accolte dal Governo ed approvate dall'Assemblea nella seduta del 12 febbraio 2020, concernenti iniziative per il contrasto del fenomeno dell'antibiotico-resistenza.

  Le suddette note sono a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare e sono trasmesse alla XII Commissione (Affari sociali) competente per materia.

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 31 marzo e 1o aprile 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le seguenti relazioni concernenti progetti di atti dell'Unione europea, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:
   relazione in merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione quadro 2002/465/GAI del Consiglio per quanto riguarda l'allineamento alle norme dell'Unione europea in materia di protezione dei dati personali (COM(2021) 20 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla II Commissione (Giustizia) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   relazione in merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2014/41/UE per quanto riguarda l'allineamento alle norme dell'Unione europea in materia di protezione dei dati personali (COM(2021) 21 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla II Commissione (Giustizia) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   relazione in merito alla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio volta a rafforzare l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza delle retribuzioni e meccanismi esecutivi (COM(2021) 93 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla XI Commissione (Lavoro) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 1o aprile 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sulla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Strategia dell'Unione europea sui diritti dei minori (COM(2021) 142 final), già trasmessa dalla Commissione europea e assegnata alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento.

Trasmissione dal Garante del contribuente per la Calabria.

  Il Garante del contribuente per la Calabria, con lettera in data 30 marzo 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 13, comma 13-bis, della legge 27 luglio 2000, n. 212, la relazione sullo stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale in Calabria, riferita all'anno 2020.

  Questa relazione è trasmessa alla VI Commissione (Finanze).

Trasmissione dal Garante del contribuente per la Sicilia.

  Il Garante del contribuente per la Sicilia, con lettera in data 30 marzo 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 13, comma 13-bis, della legge 27 luglio 2000, n. 212, la relazione sullo stato dei rapporti tra fisco e contribuenti nel campo della politica fiscale in Sicilia, riferita all'anno 2020.

  Questa relazione è trasmessa alla VI Commissione (Finanze).

Richieste di parere parlamentare su atti del Governo.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 1o aprile 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (UE) 2017/852 sul mercurio (249).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alle Commissioni riunite II (Giustizia) e VIII (Ambiente) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 16 maggio 2021. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 26 aprile 2021.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 1o aprile 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante l'adozione della nota metodologica relativa all'aggiornamento e alla revisione della metodologia dei fabbisogni dei comuni per il 2021 e il fabbisogno standard per ciascun comune delle regioni a statuto ordinario (250).

  Questa richiesta è assegnata, d'intesa con il Presidente del Senato della Repubblica, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale. È altresì assegnata, ai sensi del medesimo comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio). Tali Commissioni dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 21 aprile 2021.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

MOZIONI BELLA ED ALTRI N. 1-00449, APREA ED ALTRI N. 1-00453, FUSACCHIA ED ALTRI N. 1-00454 E LOLLOBRIGIDA ED ALTRI N. 1-00455 CONCERNENTI INIZIATIVE VOLTE ALLA RIAPERTURA IN SICUREZZA DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI DI OGNI ORDINE E GRADO

Mozioni

   La Camera,
   premesso che:
    il nostro Paese, com’è noto, è stato tra i primi ad essere colpito dalla pandemia dovuta alla diffusione dell'infezione da SARS-COV-2; tra le misure immediatamente adottate, nell'urgenza del momento e in assenza di evidenze scientifiche, vi è stata la sospensione di tutte le attività didattiche in presenza;
    la sospensione delle attività didattiche in presenza e il conseguente avvio della didattica a distanza hanno causato notevoli danni agli studenti e alle studentesse. La reale portata delle conseguenze, su un piano psicologico, sociale, formativo ed educativo, non è ancora valutabile, ma già si teme che possano difficilmente essere colmate. La letteratura scientifica sul tema è univoca e ha già rivolto un accorato appello alle istituzioni affinché si velocizzi la riapertura in sicurezza delle scuole di ogni ordine e grado, soprattutto per contenere massimamente gli effetti negativi del perdurare della mancanza di socialità;
    la sospensione delle attività didattiche in presenza ha colpito maggiormente chi si trovava già in una condizione di povertà educativa, nonché le fasce meno abbienti, impossibilitate ad accedere a dispositivi elettronici e di connessione digitale. Secondo recenti dati Istat, l'8 per cento degli studenti e studentesse non hanno libero accesso alla didattica digitale integrata, percentuale che aumenta al 23 per cento tra gli studenti e le studentesse che riportano condizioni di disabilità;
    dunque, è sempre più fondato il rischio che la pandemia e le conseguenti chiusure pregiudichino il diritto allo studio, sancito dall'articolo 34 della Costituzione, accentuino le differenze socio-culturali tra i ragazzi, aumentino la dispersione scolastica e i disagi che ne conseguono a discapito dei singoli e dell'intera collettività;
    un’«Indagine sull'impatto psicologico e comportamentale sui bambini delle famiglie in Italia» – promossa dall'Irccs Giannina Gaslini di Genova – ha evidenziato come le restrizioni imposte dalle misure governative abbiano determinato e determinino nei bambini e negli adolescenti disturbi di «componente somatica», come disturbi d'ansia e disturbi del sonno, difficoltà di addormentamento, difficoltà di risveglio per iniziare le lezioni a distanza, con una significativa alterazione del ritmo del sonno;
    l'assenza di socialità provocata dalla sospensione della didattica in presenza sta determinando conseguenze gravi anche in termini di disagio psichico negli adolescenti e nei bambini. Particolarmente allarmanti sono proprio i dati diffusi dall'Ospedale pediatrico Meyer che evidenziano che i casi di anoressia e di ideazione suicidiaria, nella fascia di età 12-18, nei mesi gennaio-febbraio 2021 siano quadruplicati rispetto ai mesi gennaio-febbraio 2020;
    il Centro di ricerca Innocenti dell'Unicef ha diffuso a settembre 2020 lo studio «Sfere di influenza – Un'analisi dei fattori che condizionano il benessere dei bambini nei Paesi ricchi», nel quale si legge: «quella che è iniziata come una crisi sanitaria si è progressivamente allargata, andando a interessare tutti gli aspetti delle economie e delle società. Se da un lato i bambini sembrano non subire gli effetti diretti più gravi sulla salute provocati dal virus, dall'altro, come ci hanno insegnato crisi precedenti, saranno uno dei gruppi più colpiti dal suo impatto a lungo termine»;
    a subire le conseguenze della chiusura delle scuole e del ricorso alla didattica a distanza sono, oltre agli studenti e alle studentesse, i lavoratori genitori, ivi compresi quelli appartenenti alle categorie professionali oggi considerate essenziali, quali, ad esempio, le categorie del settore sanitario;
    tale condizione sta, inoltre, pregiudicando prevalentemente l'occupazione femminile, in quanto la donna è spesso il soggetto che si trova in condizioni lavorative di maggiore precarietà, con retribuzioni economiche inferiori e con la preminente funzione di cura di genitori anziani e figli piccoli e, quindi, più facilmente indotta a rimanere a casa con i figli;
    la malattia generata dal contagio del Coronavirus può manifestarsi anche nei bambini e adolescenti, in particolare in quelli con un'età inferiore ai 12 anni, ma con sintomi meno gravi rispetto a quelli manifestati dagli adulti. Numerosi studi, infatti, indicano come caratteristica intrinseca di questa tipologia di virus quella di una minore capacità di trasmissione dello stesso tra bambini, adolescenti e giovani, e da questi ultimi agli adulti, ragion per cui la scuola e i contesti formativi frequentati prevalentemente da giovani possono considerarsi tra i luoghi e gli spazi sociali più sicuri, nel rispetto continuo delle regole e dei protocolli sanitari previsti proprio dal Comitato tecnico scientifico;
    nell'ambito di uno studio promosso dall'Ospedale pediatrico Bambino Gesù, dalla Società italiana di pediatra e dalla Società italiana di ortofonologia, fra ottobre e dicembre 2020 si è svolta un'indagine specifica che ha coinvolto due plessi scolastici per un totale di 1.262 soggetti, 1.094 studenti, 141 insegnanti e 27 addetti del personale: più del 96 per cento del totale. Gli screening si sono svolti a inizio settembre 2020 e poi sono proseguiti a cadenza mensile. Nel primo round sono stati testati 1.099 campioni e solo un soggetto è risultato positivo, nel secondo, a fronte di 1.075, solo 7 sono risultati positivi e nel terzo, su 1.257 test, solo 3 studenti sono risultati positivi. In totale, quindi, 11 persone; durante la cosiddetta seconda ondata della pandemia da COVID-19, la maggioranza degli Stati europei ha deciso di mantenere aperti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, considerandoli luoghi sicuri. Si è disposta la chiusura degli stessi solo nell'ambito di un lockdown generalizzato e totale;
    secondo dati riportati dall'Unesco, Paesi come Francia, Spagna, Austria, Svizzera, Belgio hanno deciso di mantenere le scuole aperte, sempre nel rispetto dei protocolli sanitari indicati dai diversi Stati, come l'utilizzo obbligatorio delle mascherine per alunni, docenti e per l'intero personale scolastico, il rispetto del distanziamento, aerazione, sanificazione e monitoraggio continuo attraverso l'utilizzo periodico di test per COVID-19 all'interno delle strutture scolastiche e formative; altri Paesi, come Germania e Regno Unito, hanno riaperto gli istituti scolastici gradualmente dopo periodi di lockdown totale, anche a causa della maggiore presenza delle diverse varianti del Coronavirus;
    particolare attenzione merita la scelta del Governo francese di applicare un terzo lockdown generale mantenendo aperte le scuole. Alla base di tale decisione vi è l'utilizzo costante dei test salivari che vengono eseguiti negli istituti scolastici. Il tasso di infezioni rivela che in media è soltanto lo 0,5 per cento degli allievi che si contagia a scuola, circa 500 su 100 mila;
    inoltre, secondo i dati dell'Istituto superiore di sanità diffusi il 30 dicembre 2020, solo il 2 per cento dei focolai avrebbe origine all'interno del contesto scolastico. Infatti i tre luoghi a maggior rischio di contagio da Coronavirus risultano le abitazioni private, gli ambiti sanitari e quelli professionali-lavorativi;
    la chiusura delle scuole non risulta essere una misura di contrasto che possa incidere in modo significativo sul controllo della pandemia in corso. Il Centro europeo per il controllo delle malattie non ritiene che l'apertura delle scuole abbia influito significativamente sulla maggiore diffusione del virus che ha condotto alla cosiddetta seconda ondata;
    in particolare, un accreditato studio scientifico indica che l'indice Rt in Italia non ha riportato variazioni con la riapertura o chiusura delle scuole e che gli insegnanti non sono a maggior rischio di contagio rispetto ad altre professioni;
    secondo l'Istituto superiore di sanità, in Italia, si è stimato che la cosiddetta variante inglese del virus Sars-Cov-2 ha una trasmissibilità superiore del 37 per cento rispetto ai ceppi non varianti. I bambini, in particolare i più piccoli, sembrano essere meno suscettibili all'infezione da Sars-Cov-2 rispetto ai bambini più grandi e agli adulti, il che sembra verificarsi anche per la cosiddetta variante inglese, che manifesta un aumento cospicuo della trasmissibilità in tutte le fasce di età. Al momento non vi sono evidenze scientifiche che dimostrino un aumento di sintomatologie, ricoveri o decessi dovuti alla circolazione della variante inglese, né che la stessa sia resistente ai vaccini tuttora in uso nel nostro Paese;
    nonostante la diffusione delle nuove varianti, la cosiddetta terza ondata del contagio non evidenzia una maggiore velocità di diffusione del virus rispetto alla seconda ondata, ma esattamente il contrario. Anche la portata del contagio è nettamente inferiore: il valore del picco d'incidenza – positivi su 7 giorni per 100 mila abitanti – della seconda ondata è stato di 412, mentre il valore di picco attuale è di 266, raggiunto il 17 marzo 2021;
    secondo una recentissima e imponente ricerca italiana condotta da una squadra di epidemiologi, medici, biologi e statistici, tra cui Sara Gandini dello Istituto europeo di oncologia di Milano, sulla base dei relativi dati raccolti si può affermare che la scuola è uno dei luoghi più sicuri rispetto alle eventuali possibilità di contagio del virus. Lo studio è stato realizzato attraverso un'analisi incrociata dei dati del Ministero dell'istruzione con quelli delle Agenzie di tutela della salute e della Protezione civile su un campione di più di 7,3 milioni di studenti e 770 mila insegnanti. Il tasso di positività tra i ragazzi risulta inferiore all'1 per cento dei tamponi effettuati, percentuale che non influenza minimamente la curva pandemica. I giovani contagiano il 50 per cento in meno rispetto agli adulti, anche nel caso di variante inglese. I focolai da Sars-Cov-2 all'interno delle aule scolastiche sono molto rari e la frequenza nella trasmissione da studente a docente è statisticamente poco rilevante,

impegna il Governo:

1) a intraprendere ogni possibile iniziativa finalizzata alla riapertura in sicurezza degli istituti scolastici di ogni ordine e grado per riprendere l'indispensabile attività didattica in presenza;

2) a definire, con il maggior livello di dettaglio possibile, le condizioni e gli indici che devono sussistere affinché debba procedersi alla temporanea chiusura di istituzioni scolastiche o singole classi;

3) a considerare prioritaria la riapertura delle scuole anche rispetto ad altre attività essenziali, anche in considerazione del minore rischio di contagio e dell'importanza educativa dell'istituzione scolastica per l'intera comunità;

4) ad adoperarsi, in tutte le sedi, al fine di garantire la massima uniformità sul territorio nazionale delle decisioni relative all'apertura delle istituzioni scolastiche, ammettendo esclusivamente casi di chiusura adeguatamente motivati, di stretta necessità e promuovendo meccanismi di composizione degli interessi che, in un'ottica di leale collaborazione, assicurino il massimo sostegno e l'effettiva attuazione delle scelte nazionali nei contesti regionali;

5) ad adottare iniziative urgenti a tutela della sfera emotiva, psicologica e pedagogica, anche attraverso l'utilizzo di figure professionali come educatori, pedagogisti e psicologi all'interno degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, a sostegno dell'intera comunità scolastica, studenti e studentesse, famiglie e personale scolastico;

6) ad adottare protocolli di prevenzione, protezione e controllo più frequenti, più rapidi e più rigidi affinché si possano riaprire in sicurezza le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;

7) a favorire campagne di adeguata informazione vaccinale, al fine di diffondere maggiore consapevolezza e sicurezza sanitaria tra docenti, studenti e famiglie, per tornare quanto prima ad un'attività sicura e costante e a una vita equilibrata, sia da un punto di vista socio-psico-pedagogico che didattico-educativo.
(1-00449) «Bella, Carbonaro, Casa, Cimino, Del Sesto, Iorio, Mariani, Melicchio, Spadafora, Tuzi, Vacca, Valente, Villani».


   La Camera,
   premesso che:
    l'Italia è stata tra i primi ad essere colpita dalla pandemia dovuta alla diffusione dell'infezione da Sars-CoV-2 che ha determinato, tra le misure immediatamente approvate nell'ottica emergenziale che il momento ha richiesto di assumere e in assenza di evidenze scientifiche, la sospensione delle attività didattiche in presenza e l'adozione, in ottica emergenziale, della didattica a distanza;
    ad oggi l'Italia risulta essere il Paese europeo che ha tenuto le scuole chiuse per più tempo, e anche rispetto al resto del mondo, ha un tasso di chiusura al di sopra della media, nonostante queste misure non abbiano determinato una capacità di contenere il contagio maggiore che in altri Paesi;
    la sospensione delle attività didattiche in presenza e il conseguente avvio della didattica a distanza hanno causato notevoli danni agli studenti e alle studentesse. La reale portata delle conseguenze, su un piano psicologico, sociale, formativo ed educativo, non è ancora valutabile, ma già si teme che possano difficilmente essere colmate. La letteratura scientifica sul tema è univoca e ha già rivolto un accorato appello alle istituzioni affinché si velocizzi la riapertura in sicurezza delle scuole di ogni ordine e grado, soprattutto per contenere massimamente gli effetti negativi del perdurare della mancanza di socialità;
    la sospensione della didattica svolta in presenza, sostituita con la didattica a distanza, ha colpito soprattutto quei minori appartenenti a gruppi di popolazione già più vulnerabili dal punto di vista economico, sociale, culturale, e più emarginati;
    coloro che si trovavano già in una condizione di disagio economico e sociale e di povertà educativa, si sono trovati nell'impossibilità di accedere a dispositivi elettronici e di connessione digitale;
    è fondamentale considerare che dal punto di vista dei risultati scolastici, in Italia la mobilità in termini di istruzione è molto contenuta nella parte bassa della distribuzione, in quanto lo status economico della famiglia di provenienza incide fortemente sui risultati scolastici evidenziando una forte rigidità dei meccanismi di mobilità sociale;
    secondo il Rapporto annuale del Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (Gruppo Crc) Italia, almeno il 10 per cento degli studenti non ha svolto la didattica a distanza, percentuale che aumenta al 23 per cento tra gli studenti e le studentesse che riportano condizioni di disabilità, e il 20 per cento l'ha svolta saltuariamente, perché non ha potuto usufruire pienamente della didattica a distanze o della didattica digitale integrata;
    è ormai acclarato che la pandemia e le conseguenti chiusure stanno pregiudicando il diritto allo studio, sancito dall'articolo 34 della Costituzione, accentuando le differenze socio-culturali tra i ragazzi, aumentando la dispersione scolastica e i disagi che ne conseguono a discapito sia dei singoli che dell'intera collettività;
    in Italia il tasso di abbandono scolastico precoce presenta valori ancora troppo alti e, per quanto negli ultimi anni sia stato parzialmente recuperato, oggi appare molto forte il rischio di peggiorare nuovamente la situazione come conseguenza della pandemia;
    i dati dimostrano che la generazione degli adolescenti di oggi vedrà ricadere le conseguenze della perdita di apprendimento, derivante dalla chiusura delle scuole e dall'adozione della didattica a distanza, sulla qualità della vita per il futuro, a cominciare dal loro livello medio di retribuzione nel corso della vita che si stima sarà inferiore per una percentuale dall'1,6 al 3,3 per cento. Tali ripercussioni saranno ancora più gravi se i soggetti si trovano in condizioni di maggiore debolezza e più rilevante svantaggio economico e sociale;
    sebbene non sia stata ancora effettuata alcuna misura delle conseguenze della perdita degli apprendimenti, da più parti si richiama il rischio che l'accumulo di learning loss sia ormai difficilmente colmabile: secondo uno studio Ocse per ogni terzo di anno di insegnamento efficace perso si assiste ad una riduzione del prodotto interno lordo dell'1,5-2 per cento per la durata della vita lavorativa degli studenti di oggi di 6-18 anni;
    oltre ai disagi causati dall'adozione della didattica a distanza, le scuole si sono dovute confrontare anche con le difficoltà connesse ai ritardi nelle procedure delle assegnazioni e al cambiamento dei docenti con conseguenze importanti sulla continuità didattica in una fase in cui il docente è stato spesso visto solo dietro lo schermo; la mancata continuità didattica appare particolarmente rilevante per quanto riguarda le cattedre del sostegno;
    sono ormai necessari interventi sostanziali che permettano lo svolgimento della didattica in presenza e in sicurezza per gli operatori della scuola e per studentesse e studenti con un approccio multidisciplinare alla risoluzione dei problemi, e progettualità in merito a innovazioni di natura organizzativa, culturale e didattica;
    un’«Indagine sull'impatto psicologico e comportamentale sui bambini delle famiglie in Italia» – promossa dall'Irccs Giannina Gaslini di Genova – ha evidenziato come le restrizioni imposte dalle misure governative abbiano determinato e determinino nei bambini e negli adolescenti disturbi di «componente somatica» come disturbi d'ansia e disturbi del sonno, difficoltà di addormentamento, difficoltà di risveglio per iniziare le lezioni a distanza, con una significativa alterazione del ritmo del sonno;
    da più parti, psichiatri, neuropsichiatri, psicologi, esperti dell'età evolutiva, stanno sottolineando come l'assenza di socialità provocata dalla sospensione della didattica in presenza stia determinando conseguenze gravi anche in termini di disagio psichico negli adolescenti e nei bambini. Secondo quanto dichiarato dal responsabile di neuropsichiatria dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma sono in rilevante crescita i disturbi mentali, in particolare i tentativi di suicidio e gli atti di autolesionismo; nella stessa direzione vanno i dati diffusi dall'Ospedale pediatrico Meyer che evidenziano che i casi di anoressia e di autolesionismo, nella fascia di età 12-18, sono nei mesi di gennaio-febbraio 2021 quadruplicati rispetto ai mesi gennaio-febbraio 2020;
    la Società italiana di neuropsicofarmacologia ha richiamato l'attenzione sull'aumento delle sindromi depressive derivanti dalla pandemia e sugli effetti sulla salute dei cittadini, con effetti distruttivi di natura economica, sociale, emotiva e culturale, delle misure adottate per contrastare il contagio al punto che si parla di sindemia per il potere moltiplicatore che la pandemia sta diffondendo anche su altri settori e su altre patologie;
    secondo lo studio «Sfere di influenza – Un'analisi dei fattori che condizionano il benessere dei bambini nei paesi ricchi» condotto dal Centro di ricerca Innocenti dell'Unicef, e reso pubblico a settembre 2020, «quella che è iniziata come una crisi sanitaria si è progressivamente allargata, andando a interessare tutti gli aspetti delle economie e delle società. Se da un lato i bambini sembrano non subire gli effetti diretti più gravi sulla salute provocati dal virus, dall'altro, come ci hanno insegnato crisi precedenti, saranno uno dei gruppi più colpiti dal suo impatto a lungo termine»;
    le conseguenze della chiusura delle scuole e del ricorso alla didattica a distanza ricadono, oltre che sulle studentesse e sugli studenti, anche sui genitori-lavoratori, ivi compresi quelli appartenenti alle categorie professionali oggi considerate essenziali quali ad esempio le categorie del settore sanitario;
    l'adozione della didattica a distanza si riflette fortemente, inoltre, sulle condizioni di lavoro delle madri lavoratrici con conseguenze sull'occupazione femminile, in quanto la donna è nella maggior parte dei casi il soggetto che si trova in condizioni lavorative di maggiore precarietà, con retribuzioni economiche inferiori e con la preminente funzione di cura di genitori anziani e figli piccoli e quindi più facilmente indotta a rimanere a casa con i figli;
    la malattia generata dal contagio del Coronavirus può manifestarsi anche nei bambini e negli adolescenti, in particolare in quelli con un'età inferiore ai 12 anni, ma con sintomi meno gravi rispetto a quelli manifestati dagli adulti. Numerosi studi, infatti, indicano come caratteristica intrinseca di questa tipologia di virus, quella di una minore capacità di trasmissione dello stesso tra bambini, adolescenti e giovani, e da questi ultimi agli adulti, ragion per cui la scuola e i contesti formativi frequentati prevalentemente da giovani possono considerarsi tra i luoghi e gli spazi sociali più sicuri, nel rispetto continuo delle regole e dei protocolli sanitari previsti proprio dal Comitato tecnico scientifico;
    secondo dati riportati dall'Unesco Paesi come Francia, Spagna, Austria, Svizzera, Belgio hanno deciso di mantenere le scuole aperte, sempre nel rispetto dei protocolli sanitari indicati dai diversi Stati, come l'utilizzo obbligatorio delle mascherine per alunni, docenti e per l'intero personale scolastico, il rispetto del distanziamento, aerazione, sanificazione e monitoraggio continuo attraverso l'utilizzo periodico di test per COVID-19 all'interno delle strutture scolastiche e formative; altri Paesi, come Germania e Regno Unito, hanno riaperto gli istituti scolastici gradualmente dopo periodi di lockdown totale, anche a causa della maggiore presenza delle diverse varianti del Coronavirus;
    particolare attenzione merita la scelta del Governo francese di applicare un terzo lockdown generale mantenendo aperte le scuole. Alla base di tale decisione vi è l'utilizzo costante dei test salivari che vengono eseguiti negli istituti scolastici. Il tasso di infezioni rivela che in media è soltanto lo 0,5 per cento degli allievi che si contagia a scuola, circa 500 su 100 mila;
    inoltre, secondo i dati dell'Istituto superiore di sanità (Iss) diffusi il 30 dicembre 2020, solo il 2 per cento dei focolai avrebbe origine all'interno del contesto scolastico. Infatti, i tre luoghi a maggior rischio di contagio da Coronavirus risultano le abitazioni private, gli ambiti sanitari e quelli professionali-lavorativi;
    l’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) sottolinea come la scuola ricopra un ruolo fondamentale per la società e in particolar modo per la vita dei bambini: la chiusura delle scuole non risulta essere una misura di contrasto che possa incidere in modo significativo sul controllo della pandemia in corso e dovrebbe, inoltre, rappresentare l'ultima risorsa cui attingere nella strategia di contrasto e controllo della pandemia. Secondo gli studi e le analisi dell'Ecdc se fossero state adottate le misure adeguate al contenimento del contagio, le scuole avrebbero rappresentato luoghi a rischio come qualsiasi altro luogo pubblico, in quanto l'incidenza della trasmissibilità di COVID-19 nelle scuole sembra essere strettamente connessa ai livelli di trasmissione presenti nella comunità e non il contrario; l'apertura delle scuole non sembra, quindi, aver influito significativamente sulla maggiore diffusione del virus che ha condotto alle cosiddette seconda e terza ondata;
    in particolare, un accreditato studio scientifico indica che l'indice RT in Italia non ha riportato variazioni con la riapertura o chiusura delle scuole e che gli insegnanti non sono a maggior rischio di contagio rispetto ad altre professioni;
    secondo l'Istituto superiore di sanità (Iss), in Italia, si è stimato che la cosiddetta variante inglese del virus Sars-Cov-2 ha una trasmissibilità superiore del 37 per cento rispetto ai ceppi non varianti. I bambini, in particolare i più piccoli, sembrano essere meno suscettibili all'infezione da Sars-Cov-2 rispetto ai bambini più grandi e agli adulti, il che sembra verificarsi anche per la cosiddetta variante inglese, che manifesta un aumento cospicuo della trasmissibilità in tutte le fasce di età. Al momento non vi sono evidenze scientifiche che dimostrino un aumento di sintomatologie, ricoveri o decessi dovuti alla circolazione della variante inglese, né che la stessa sia resistente ai vaccini tuttora in uso nel nostro Paese;
    nonostante la diffusione delle nuove varianti, la cosiddetta terza ondata del contagio, non evidenzia una maggiore velocità di diffusione del virus rispetto alla seconda ondata, ma esattamente il contrario. Anche la portata del contagio è nettamente inferiore: il valore del picco d'incidenza – positivi su 7 giorni per 100 mila abitanti – della seconda ondata è stato di 412, mentre il valore di picco attuale è di 266, raggiunto il 17 marzo 2021;
    secondo una recentissima e imponente ricerca italiana condotta da una squadra di epidemiologi, medici, biologi e statistici, tra cui Sara Gandini dello Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, sulla base dei relativi dati raccolti si può affermare che la scuola è uno dei luoghi più sicuri rispetto alle eventuali possibilità di contagio del virus. Lo studio è stato realizzato attraverso un'analisi incrociata dei dati del Ministero dell'istruzione con quelli delle Agenzie di tutela della salute e della Protezione civile su un campione di più di 7,3 milioni di studenti e 770 mila insegnanti. Il tasso di positività tra i ragazzi risulta inferiore all'1 per cento dei tamponi effettuati, percentuale che non influenza minimamente la curva pandemica. I giovani contagiano il 50 per cento in meno rispetto agli adulti, anche nel caso di variante inglese. I focolai da Sars-Cov-2 all'interno delle aule scolastiche sono molto rari e la frequenza nella trasmissione da studente a docente è statisticamente poco rilevante;
    la Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza indica, all'articolo 3, la necessità che tutte le decisioni relative a bambini e adolescenti devono considerare preminente l'interesse di detti soggetti e, all'articolo 28, prevede che gli Stati devono promuovere la regolarità della frequenza scolastica e la diminuzione del tasso di abbandono,

impegna il Governo:

1) a intraprendere ogni possibile iniziativa finalizzata alla riapertura in sicurezza degli istituti scolastici di ogni ordine e grado per riprendere l'indispensabile attività didattica in presenza;

2) a definire, con il maggior livello di dettaglio possibile, le condizioni e gli indici che devono sussistere affinché debba procedersi alla temporanea chiusura di istituzioni scolastiche o singole classi;

3) a considerare prioritaria la riapertura delle scuole anche rispetto ad altre attività essenziali, anche in considerazione del minore rischio di contagio e dell'importanza educativa dell'istituzione scolastica per l'intera comunità;

4) ad adottare tutte le iniziative necessarie a garantire la continuità didattica, anche al fine di limitare i danni che il cambiamento del docente può determinare per le studentesse e gli studenti, già provati dal prolungamento dell'attività scolastica a distanza;

5) ad adoperarsi, in tutte le sedi, al fine di garantire la massima uniformità sul territorio nazionale delle decisioni relative all'apertura delle istituzioni scolastiche, ammettendo esclusivamente casi di chiusura adeguatamente motivati, di stretta necessità e promuovendo meccanismi di composizione degli interessi che, in un'ottica di leale collaborazione, assicurino il massimo sostegno e l'effettiva attuazione delle scelte nazionali nei contesti regionali;

6) ad adottare iniziative urgenti a tutela della sfera emotiva, psicologica e pedagogica, anche attraverso l'utilizzo di figure professionali come educatori, pedagogisti e psicologi, a implementare presidi educativi e sociali di prossimità mediante l'istituzione negli istituti scolastici di ogni ordine e grado di sportelli di ascolto psicologico a sostegno dei bambini, degli studenti, dei lavoratori e delle famiglie nell'ambito del patto educativo scuola-genitori, che svolgano attività di prevenzione, informazione, sostegno e consulenza con l'ausilio di personale specializzato e di guida verso eventuali servizi territoriali, a sostegno dell'intera comunità scolastica, studenti e studentesse, famiglie e personale scolastico;

7) ad adottare protocolli di prevenzione, protezione e controllo più frequenti, più rapidi e più rigidi affinché si possano riaprire in sicurezza le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, anche prevedendo l'attivazione presso le Asl di servizi mirati di prevenzione e controllo dell'infezione da Sars-Cov-2 nelle scuole e nei servizi educativi;

8) ad avviare, al fine di valutare con la massima trasparenza l'impatto della didattica a distanza e della didattica digitale sul livello degli apprendimenti degli studenti e sul benessere psico-fisico dei bambini e dei ragazzi, il monitoraggio qualitativo e quantitativo delle misure messe in atto dalle scuole per l'insegnamento mediante l'utilizzo di strumenti digitali in conseguenza delle misure di contenimento adottate per l'emergenza da Sars-Cov-2 da affidare all'Invalsi e all'Indire;

9) ad adottare, per l'anno 2021, iniziative per sviluppare il format di una scholé estiva con interventi volti a sviluppare azioni di welfare in coordinamento con i comuni e con il privato sociale, prevedendone l'apertura nei mesi estivi affinché accolga i bambini e i ragazzi interessati per l'intera giornata, assicurando tutti i presidi sanitari necessari per offrire alle famiglie e agli studenti, se lo vogliono e ne hanno bisogno, l'opportunità di un servizio qualificato sul piano educativo e didattico;

10) ad adottare iniziative per organizzare laboratori di approfondimento, recupero e sviluppo degli apprendimenti (Larsa) per permettere ai bambini e ai ragazzi di recuperare le eventuali lacune negli apprendimenti accumulate nel periodo di chiusura delle scuole;

11) a prevedere specifiche iniziative per le scuole dei piccoli e piccolissimi comuni e per le scuole delle aree interne e montane, che spesso organizzano le attività didattiche con le pluriclassi, con evidenti complessità di gestione della didattica mista;

12) a favorire campagne di adeguata informazione vaccinale, al fine di diffondere maggiore consapevolezza e sicurezza sanitaria tra docenti, studenti e famiglie, per tornare quanto prima ad un'attività sicura e costante e una vita equilibrata, sia da un punto di vista socio-psico-pedagogico che didattico-educativo.
(1-00453) «Aprea, Casciello, Marin, Palmieri, Saccani Jotti, Spena, Vietina, Valentini».


   La Camera,
   premesso che:
    l'Italia è risultata in conseguenza della pandemia uno dei primi Paesi in Europa a chiudere le scuole con l'iniziale sospensione immediata di tutte le attività didattiche in presenza e risulta, ad oggi, il Paese europeo che ha tenuto le scuole chiuse per più tempo;
    le conseguenze più profonde, sugli apprendimenti degli studenti, sul loro benessere psico-fisico e sulla loro alimentazione non sono ancora chiare, anche in mancanza di monitoraggi, e hanno certamente amplificato le disuguaglianze, aggravando la situazione di povertà educativa di tanti minori;
    è apprezzabile la decisione del Governo di tenere aperte le scuole fino al primo anno della secondaria di primo grado in tutta Italia, a condizione che questa decisione non venga nei fatti rimessa in discussione dalle regioni, se non nei casi di assoluta necessità e urgenza previsti dalle nuove disposizioni; è necessario assicurare il massimo ritorno in presenza possibile anche per gli studenti di tutte le altre classi di ogni ordine e grado;
    è necessario mettere le scuole nelle condizioni di poter continuare e integrare la loro offerta educativa, garantendo a studenti e alunni tutta l'attenzione e il sostegno necessari nei prossimi mesi, occasioni di apprendimento e di recupero di socialità nel corso dell'estate, e un regolare avvio del prossimo anno scolastico,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative per garantire una riapertura in sicurezza delle scuole di ogni ordine e grado e per riprendere l'indispensabile attività didattica in presenza, anche prevedendo il ricorso sistematico a test rapidi attraverso protocolli e assistenza per i dirigenti scolastici e il personale scolastico, e fornendo innanzitutto le necessarie informazioni circa il contagio via aerosol negli ambienti chiusi, adottando linee guida per le scuole relative alla purificazione dell'aria e alla ventilazione e destinando le risorse necessarie per dotare tutti gli istituti scolastici di dispositivi adeguati ad attuare continui ricambi d'aria: nel breve periodo rilevatori CO2, purificatori e sanificatori d'aria, nel medio periodo, meccanismi di ventilazione e raffrescamento dell'aria all'interno delle scuole e adeguati spazi verdi all'esterno, nel quadro di un generale piano di ammodernamento e di politiche di efficientamento energetico delle strutture scolastiche;

2) a dare priorità, nel piano vaccinale, dopo gli anziani e le persone più fragili, a tutti gli studenti della fascia 16-25 anni;

3) ad adottare iniziative, per quanto di competenza, volte a raccogliere, attraverso le Asl, in maniera puntuale e regolare, e a rendere pubblici e aperti, i dati epidemiologici relativi alle scuole, per poter consentire ai ricercatori di analizzare e studiare al meglio l'evoluzione epidemiologica e ai decisori pubblici di prendere le decisioni più adeguate per coniugare sicurezza sanitaria e tutela del diritto all'istruzione;

4) ad adottare iniziative per garantire la ripresa di lezioni in presenza per tutti gli alunni e studenti figli di medici e altri operatori del settore sanitario, di docenti e del personale scolastico, come pure di tutti coloro che lavorano in filiere e servizi essenziali, come generi alimentari e di prima necessità o forze dell'ordine;

5) ad adottare iniziative urgenti a tutela della sfera emotiva e psicologica di studenti e docenti, anche attraverso la revisione dei protocolli in essere e l'utilizzo di ulteriori figure professionali come educatori, pedagogisti e psicologi all'interno degli istituti scolastici di ogni ordine e grado;

6) a svolgere una ricognizione capillare dell'impatto della chiusura delle mense scolastiche sulla povertà alimentare degli studenti, e ad adottare iniziative per prevedere nuovi investimenti e interventi volti a promuovere l'educazione alimentare e il cibo di qualità a scuola per bambini e ragazzi;

7) ad effettuare un monitoraggio capillare delle assenze degli studenti dalla scuola, e ad adottare iniziative di competenza per individuare, anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, gli studenti e i loro genitori, comprendendo le cause dell'allontanamento e intervenendo con urgenza a sostegno dei ragazzi con un piano di rientro personalizzato, condiviso con la scuola, da attuare rapidamente;

8) a garantire il reale e capillare svolgimento delle prove Invalsi in tutte le regioni, sfruttando ogni flessibilità necessaria anche grazie alla somministrazione computer-based, per disporre di dati attendibili per ogni scuola sulla qualità degli apprendimenti;

9) a intraprendere, dopo una ricognizione capillare scuola per scuola, in raccordo con regioni, province e comuni, così come con operatori pubblici e privati, ogni iniziativa utile per assicurare connessione veloce a tutti gli studenti e i docenti non oltre il 1o settembre 2021 e a dotare tutte le scuole di connettività in fibra ottica, così da trasformarle in centri educativi diffusi e agili per i giovani cittadini di tutto il Paese;

10) ad adottare iniziative per siglare protocolli dettagliati e stringenti con gli operatori che forniscono piattaforme per la didattica digitale, valutando anche le specificità dei diversi cicli scolastici, per permettere un'adeguata tutela dei dati dei minori e dei docenti;

11) a varare un piano di formazione obbligatoria e certificata per tutti i docenti, compresi i docenti con contratti a tempo determinato, sull'uso degli strumenti digitali e sulle nuove metodologie di insegnamento, sulla base di una ricognizione puntuale, scuola per scuola, della formazione già ricevuta, della didattica effettuata e dei fabbisogni, grazie anche all'individuazione di docenti che possano fungere, in ogni istituzione scolastica, da referenti;

12) a ripensare il meccanismo della parcellizzazione dei bandi e delle risorse assegnate a pioggia per la formazione dei docenti, e a rivedere i criteri per gli enti erogatori, fissando standard qualitativi in linea con le migliori prassi internazionali e aumentando così il reale impatto che la stessa formazione può avere;

13) ad accelerare la digitalizzazione del Ministero dell'istruzione, ricorrendo alla tecnologia blockchain per raccogliere e certificare i dati raccolti nelle banche dati, a partire da quelle relative ai docenti;

14) a varare un piano di «sburocratizzazione» delle scuole, compreso un procurement facilitato, oberate da mille piccoli adempimenti che assorbono il lavoro del personale scolastico, distraendolo dalla missione educativa, puntando ad una progressiva ma definitiva abolizione dell'uso della carta in tutte le pratiche scolastiche e ad intervenire per potenziare le segreterie amministrative delle scuole, anzitutto dal punto di vista della copertura stabile dei posti vacanti di direttore dei servizi generali e amministrativi (Dsga);

15) a prevedere la messa in ruolo di docenti già specializzati sul sostegno in tempo utile per l'avvio del prossimo anno scolastico, affinché gli alunni e gli studenti interessati possano contare sulla piena continuità e professionalità dei loro docenti;

16) in vista del regolare avvio del prossimo anno scolastico, a confermare tutti i supplenti annuali sui posti assegnati quest'anno, a condizione che siano ancora vacanti e che gli interessati abbiano il titolo di studio previsto per coprire il posto o, in alternativa, a prevedere un concorso con prove in itinere e finali, riservato per titoli e servizio e limitatamente ai posti realmente vacanti e disponibili e fino a copertura degli stessi, costruendo un percorso che preveda nel corso dell'anno scolastico formazione obbligatoria on the job e valutazione rispetto alla formazione ricevuta, e immissione definitiva in ruolo soggetta al superamento di verifiche alla fine dell'anno scolastico effettuate con il meccanismo degli assessment center, con prove di varia natura – comprese lezioni simulate, risoluzione di casi pratici, e prove finalizzate a valutare le competenze trasversali – svolte individualmente o in team con altri candidati, e valutate da commissioni composte da più professionalità, reclutate tra docenti universitari, esperti di pedagogia, psicologi;

17) a costituire un gruppo di lavoro per arrivare entro 90 giorni a definire nuove modalità concorsuali e proposte relative agli esoneri e ai ridottissimi compensi per i commissari, da applicare ai prossimi concorsi;

18) ad adottare iniziative di competenza volte ad incentivare e facilitare, in vista della prossima estate, patti educativi di comunità con il sostegno del terzo settore, del privato sociale e dell'ecosistema imprenditoriale, che aiutino alunni e studenti con il recupero di socialità e occasioni di apprendimento sotto forma di esperienza, grazie anche alla possibilità di usare parchi, parchi archeologici, campi sportivi, cortili delle scuole e altri spazi pubblici consoni per organizzare campi estivi, avvalendosi anche dell'offerta culturale e didattica già esistente presso musei e centri culturali, assistendo nel percorso di messa a disposizione di tali spazi e chiarendo le competenze in materia di sicurezza attraverso protocolli tra il Ministero dell'istruzione e la Conferenza Stato-regioni;

19) ad adottare iniziative di competenza volte a prevedere approcci alternativi alla didattica online per l'insegnamento dell'educazione civica ambientale, tramite la previsione dello svolgimento di lezioni presso orti botanici, riserve e oasi naturali, al fine di approfondire l'insegnamento mediante l'esperienza diretta con il territorio, e garantire al tempo stesso attività all'aperto nel rispetto delle misure cautelative, tali da concedere occasioni di ricreazione e socialità agli studenti, a porre inoltre l'educazione alla sostenibilità al centro dei lavori della riunione dei Ministri dell'istruzione dei Paesi del G20 che si terrà il 22-23 giugno a Catania;

20) ad elaborare un censimento del patrimonio edilizio scolastico esistente ormai dismesso e abbandonato da cui trarre una mappatura completa dei plessi inutilizzati, prevedendone il recupero, la rigenerazione e il riutilizzo.
(1-00454) «Fusacchia, Fioramonti, Muroni, Cecconi, Lombardo, Schullian».


   La Camera,
   premesso che:
    la scuola è dall'inizio di questa pandemia al centro del dibattito politico. In particolar modo, la sospensione della didattica in presenza per lunghi periodi ha fatto capire quanto la scuola in presenza sia indispensabile per la crescita culturale e umana dei bambini e dei ragazzi;
    purtroppo, i Governi succedutisi in questa fase sono stati incapaci di proporre interventi rapidi e risolutivi e sono mancati messaggi forti e chiari a genitori, studenti e docenti sul futuro dell'anno scolastico;
    le scuole sono state di nuovo chiuse, creando disagi e le legittime proteste di studenti, genitori e docenti in tutta Italia;
    a differenza dell'Italia, in Europa si riscontra che sono state mantenute le scuole aperte: un esempio su tutti quello della Francia che ha deciso di tenere aperte le scuole anche in pieno lockdown;
    da un recente studio, apparso sul Corriere della Sera, che incrocia le cifre del Ministero dell'istruzione, di aziende sanitarie e della Protezione civile, emerge che il tasso di positività tra i ragazzi è inferiore all'1 per cento dei tamponi; inoltre, la ricerca condotta da una squadra di epidemiologi, medici, biologi e statistici sui dati di 7,3 milioni di studenti e 770 mila insegnanti, fino a coprire un campione iniziale pari al 97 per cento delle scuole italiane, mostra che stare in classe non determina la salita della curva della pandemia. Nello specifico, si evidenzia che in Italia, dove le classi sono rimaste chiuse ben più a lungo che negli altri Paesi europei, non c’è correlazione significativa tra diffusione dei contagi e lezioni in presenza;
    pertanto, le conclusioni dell'analisi sono che «Il rischio zero non esiste ma sulla base dei dati raccolti possiamo affermare che la scuola è uno dei luoghi più sicuri rispetto alle possibilità di contagio»;
    i numeri mostrano con tutta evidenza che l'impennata dell'epidemia, osservata tra ottobre e novembre 2020, non può essere imputata all'apertura delle scuole, ad esempio la loro chiusura totale o parziale, in Lombardia e Campania, non ha influito minimamente sugli indici Kd e Rt.;
    i focolai da Sars-Cov 2 che avvengono in classe sono sotto il 7 per cento e la frequenza nella trasmissione da ragazzo a docente è statisticamente poco rilevante;
    da autorevoli studi si evince poi che il contagio tra bambini e adolescenti provoca sintomi meno gravi rispetto agli adulti, oltre ad avere una minore capacità di trasmissione;
    da questa indagine quindi non risulterebbero delle evidenze scientifiche in merito ai vantaggi della chiusura delle scuole per contenere il contagio;
    pertanto, si ritiene che le scuole debbano essere riaperte al più presto, con tutte le necessarie precauzioni: si è di fronte ad una vera e propria emergenza educativa ed ogni giorno che gli studenti passano lontano da scuola è un giorno che contribuisce ad aggravare la loro condizione sia da un punto di vista didattico, che psicologico;
    sconcerta l'assenza di investimenti nella sicurezza delle scuole, quando si è scelto di dare la priorità all'acquisto dei banchi a rotelle, per lo più rimasti inutilizzati;
    per contro, sarebbe invece opportuno oltre che urgente:
    reperire nuovi spazi, allestire in emergenza anche tecnostrutture, raccordarsi con gli enti locali; stringere patti educativi con le scuole paritarie per coinvolgere istituti che fanno parte del sistema pubblico dell'istruzione; potenziare il sistema di tracciamento attraverso un più forte raccordo con il territorio; avere la possibilità di utilizzare i tamponi rapidi per individuare celermente eventuali positivi riducendo in questo modo i tempi di quarantena, installare sistemi di aerazione, come già è avvenuto nelle Marche, concludere celermente la vaccinazione al personale scolastico; prevedere l'istituzione di un'infermeria al servizio di plessi di istituti vicini tra loro;
    la necessità di tornare ad effettuare scuola in presenza dipende dal fatto che ormai è acclarato che la didattica a distanza (Dad) è uno strumento utile nelle emergenze, ma non può essere in alcun modo sostitutivo della didattica in presenza. Inoltre, è davvero problematico per i genitori che lavorano dover seguire i bambini nelle lezioni da remoto; alcuni sono essi stessi insegnanti e, mentre devono fare lezione ai loro alunni, hanno anche il compito di seguire i loro figli; a subire le maggiori conseguenze sono le donne costrette in molti casi a dover abbandonare il loro posto di lavoro;
    la Dad genera disuguaglianza sociale: aumenta le differenze tra chi ha disponibilità economiche e chi no, tra chi ha genitori in grado di seguire la preparazione dei figli e chi no, tra chi ha collegamenti di rete efficaci e chi no, tra chi ha disponibilità di computer per ogni figlio e chi no. Inoltre, dopo quasi un anno di Dad, sono emersi anche problemi di salute per gli studenti dovuti alla loro lontananza dalla scuola, si tratta di disturbi alimentari e anche di episodi di autolesionismo, questi episodi sono aumentati del 30 per cento; in ogni caso esiste tra bambini e ragazzi uno stato depressivo sempre più diffuso;
    è emerso che non è la scuola il luogo dove ci si contagia ma che il maggior pericolo di contagio è sui mezzi pubblici di trasporto e nei luoghi fuori dalla scuola, dove i giovani si assembrano spesso senza mascherina;
    è importante per i motivi che si sono fino a qui elencati che le scuole riaprano in sicurezza,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative volte a riaprire le scuole di ogni ordine e grado in sicurezza, ristabilendo la didattica in presenza;

2) ad adottare iniziative di competenza volte ad incentivare i Patti educativi con le scuole pubbliche paritarie, in modo che gli enti locali competenti possano reperire spazi aggiuntivi laddove se ne ravveda la necessità;

3) ad individuare nuovi spazi in modo da ridurre il numero di alunni per classe, scongiurando la costituzione di «classi pollaio», se necessario provvedendo ad installare tecnostrutture;

4) ad adottare iniziative di competenza per attivare sistemi di aerazione, sul modello Marche, con fondi di intervento da destinare alle singole istituzioni scolastiche;

5) ad adottare iniziative di competenza volte ad istituire un presidio medico e/o un'infermeria nelle scuole che possa essere utilizzata anche da istituti scolastici vicini e che preveda anche la presenza della figura dello psicologo;

6) a potenziare il sistema di tracciamento in ambito scolastico, attraverso un maggior raccordo con il territorio;

7) ad attivare protocolli di prevenzione e controllo che prevedono tra l'altro l'utilizzo di tamponi veloci in modo da ridurre i tempi della quarantena;

8) ad adottare iniziative di competenza volte a completare la vaccinazione del personale scolastico;

9) a garantire, per quanto di competenza, che venga assicurata il più possibile l'uniformità delle decisioni prese sul territorio nazionale, nel rispetto delle competenze regionali in materia.
(1-00455) «Lollobrigida, Meloni, Albano, Bellucci, Bignami, Bucalo, Butti, Caiata, Caretta, Ciaburro, Cirielli, Deidda, Delmastro Delle Vedove, De Toma, Donzelli, Ferro, Foti, Frassinetti, Galantino, Gemmato, Lucaselli, Mantovani, Maschio, Mollicone, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rizzetto, Rotelli, Rachele Silvestri, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Vinci, Zucconi».