Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute

XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 30 ottobre 2020

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 30 ottobre 2020.

  Ascani, Azzolina, Battelli, Boccia, Bonafede, Boschi, Brescia, Buffagni, Cappellani, Carfagna, Casa, Castelli, Cirielli, Colletti, Colucci, Comaroli, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, De Micheli, Del Barba, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Di Stefano, Fassino, Ferraresi, Gregorio Fontana, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Gallinella, Gelmini, Giachetti, Giacomoni, Giglio Vigna, Giordano, Giorgis, Grimoldi, Gualtieri, Guerini, Invernizzi, Iorio, Iovino, L'Abbate, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Lorenzin, Losacco, Maggioni, Mancini, Marattin, Mauri, Milanato, Molinari, Mollicone, Morani, Morassut, Muroni, Nardi, Orrico, Orsini, Pallini, Parolo, Perantoni, Rampelli, Ribolla, Rizzo, Rosato, Rotta, Ruocco, Sapia, Scalfarotto, Serracchiani, Siani, Carlo Sibilia, Sisto, Sodano, Spadafora, Speranza, Sut, Tofalo, Tomasi, Traversi, Maria Tripodi, Ungaro, Vignaroli, Villarosa, Raffaele Volpi, Zicchieri, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 29 ottobre 2020 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa del deputato:
   LORENZO FONTANA: «Modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di propaganda, istigazione a delinquere e incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi fondati sull'odio verso la religione cristiana» (2756).

  Sarà stampata e distribuita.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge BARBUTO ed altri: «Istituzione di un fondo per il finanziamento di agevolazioni relative all'acquisto di titoli di viaggio in favore dei pazienti diretti a istituti di cura per il trattamento di gravi malattie» (2364) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Romaniello.

  La proposta di legge VERSACE: «Istituzione dell'Albo delle associazioni e della figura dell'operatore specializzato contro la violenza sessuale e di genere nonché disposizioni per l'assistenza delle vittime» (2696) è stata successivamente sottoscritta dalle deputate Gelmini e Polidori.

  La proposta di legge costituzionale COLLETTI ed altri: «Modifica alla disciplina del finanziamento delle confessioni religiose e devoluzione allo Stato della quota dell'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche corrispondente alle scelte non espresse dai contribuenti» (2720) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Rizzone.

Trasmissione dal Senato.

  In data 29 ottobre 2020 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il seguente disegno di legge:
   S. 1721. – «Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2019-2020» (approvato dal Senato) (2757).

  Sarà stampato e distribuito.

Assegnazione di un progetto di legge a Commissione in sede Referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, il seguente progetto di legge è assegnato, in sede referente, alla sottoindicata Commissione permanente:
   I Commissione (Affari costituzionali):
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE BARTOLOZZI: «Modifica dell'articolo 112 della Costituzione, concernente l'esercizio dell'azione penale» (2710) Parere della II Commissione.

Trasmissione dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

  Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con lettera in data 28 ottobre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 50 della legge 23 luglio 2009, n. 99, la relazione concernente l'andamento del processo di liberalizzazione dei servizi a terra negli aeroporti civili, riferita al primo semestre del 2019 (Doc. LXXI-bis, n. 3).

  Questa relazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti).

Trasmissione dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.

  Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, con lettera in data 28 ottobre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 68, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, la relazione sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse e sul grado di efficienza dell'azione amministrativa svolta dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, riferita all'anno 2019 (Doc. CLXIV, n. 26).

  Questa relazione è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali), alla V Commissione (Bilancio) e alla XIII Commissione (Agricoltura).

Trasmissione dall'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 29 ottobre 2020, ha trasmesso la comunicazione recante il programma di lavoro adattato della Commissione per il 2021 – Un'Unione vitale in un mondo fragile (COM(2020) 690 final), corredata dai relativi allegati (COM(2020) 690 final – Annexes 1 to 4).

  Questo documento è trasmesso a tutte le Commissioni permanenti.

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 29 ottobre 2020, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un programma generale di azione dell'Unione per l'ambiente fino al 2030 (COM(2020) 652 final), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 30 ottobre 2020;
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'esercizio del potere di adottare atti delegati conferito alla Commissione a norma della direttiva 2014/68/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di attrezzature a pressione (COM(2020) 675 final), che è assegnata in sede primaria alla X Commissione (Attività produttive).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 29 ottobre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sulla proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce, per il 2021, le possibilità di pesca per alcuni stock ittici e gruppi di stock ittici, applicabili nelle acque dell'Unione e, per i pescherecci dell'Unione, in determinate acque non dell'Unione (COM(2020) 668 final), già trasmessa dalla Commissione europea e assegnata alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

  Nell’Allegato A ai resoconti della seduta del 15 ottobre 2020, a pagina 6, alla seconda colonna:
   alla diciasettesima e diciottesima, le parole: «alla VIII Commissione (Ambiente)» devono intendersi sostituite dalle seguenti: «alle Commissioni riunite II (Giustizia) e VIII (Ambiente)»;
   alla trentacinquesima e trentaseiesima, le parole: «alla II Commissione (Giustizia)» devono intendersi sostituite dalle seguenti: «alle Commissioni riunite II (Giustizia) e VIII (Ambiente)».
   COM(2020) 642 final e COM(2020) 643 final: assegnazione alle Commissioni riunite II e VIII invece che, rispettivamente, alla VIII Commissione e alla II Commissione separatamente.

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative di competenza per una riforma in materia di tutela e protezione dei minori, con particolare attenzione al fenomeno dell'allontanamento di minori dalla famiglia di origine – 2-00966

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   l'udienza preliminare dell'inchiesta sui presunti affidi illeciti, nota anche come «Caso di Bibbiano», è fissata per il 30 ottobre 2020 e in quell'occasione si deciderà se rinviare a giudizio le ventiquattro persone indagate, ma, nel frattempo, nulla è cambiato e ciò che non deve continua ad accadere;
   sono i numeri, prima di tutto, a fotografare le opacità del sistema: in Italia non esiste una stima aggiornata dei minori allontanati dalle famiglie, si parla ad oggi di circa 40.000 casi, tra bambini collocati in case famiglia o presso famiglie affidatarie;
   come riconosciuto nel 2019 dalla stessa Garante per l'infanzia e l'adolescenza il «Sistema informativo nazionale sui bambini e gli adolescenti» (Sinba), a tutt'oggi, è ancora in fase di sperimentazione e non si tratta soltanto di conoscere il numero totale dei bambini in comunità, ma anche quanti sono quelli che, dopo essere stati allontanati per un provvedimento giudiziario, tornano alle loro famiglie o per quanti si apre la strada dell'adozione;
   secondo una ricerca dell'università di Padova, ogni giorno 63 minori vengono allontanati dalla famiglia di origine e, in alcuni casi, ciò avviene senza una sufficiente motivazione; né l'allontanamento coatto può essere la soluzione ad un problema di conflittualità tra i genitori, ma succede e succede troppo spesso;
   all'origine di numerose storie, infatti, vi sarebbe una conflittualità di coppia sfociata in un contrasto sordo e quando la macchina del sistema di assistenza ai minori si mette in moto, è quasi impossibile fermarla: storie emblematiche di rigidità e di contraddizioni che attestano, ancora una volta, la necessità di riforme urgenti;
   osserva Vincenza Palmieri, docente di pedagogia familiare, che ha steso una relazione su uno dei tanti casi: «Come in tantissimi altri casi le relazioni parentali sono state giudicate senza aver visto mai i bambini insieme ai genitori. Valutare un bambino solo sulla base di considerazioni generiche senza vederlo insieme ai familiari, è un giudizio parziale. Vuol dire ignorare quello che i bambini manifestano non solo con le parole, ma anche con il corpo. Questa bambina perde i capelli, ed è un fenomeno molto diffuso, perché avverte un malessere diffuso. Deve essere piegata alla volontà di qualcun altro. Nelle Ctu si parla di rischio psico-evolutivo per giustificare l'allontanamento dei bambini. Il rischio è solo un'ipotesi. Ma come si fa a decidere sulla base di un'ipotesi ? Passiamo da un rischio ipotetico a un danno certo»;
   la scelta dell'allontanamento dei minori dai genitori non può essere giustificata nemmeno dalla semplice trascuratezza, incuria o mancanza di una rete familiare adeguata, come altrettanto spesso accade: si tratta certamente di casi di fragilità famigliari, ma queste famiglie devono essere aiutate diversamente, supportate a recuperare quell'indipendenza economica per poterle permettere di proseguire nell'opera di educazione dei figli;
   nonostante il clamore sollevato da quanto accaduto in Val d'Enza, troppe situazioni continuano ad essere opache; centinaia sarebbero le famiglie che aspettano di riabbracciare i propri figli; padri e madri che per giorni non riescono a sentire né a vedere i propri piccoli, nonostante i decreti dei tribunali dispongano diversamente –:
   se e quali immediate iniziative di competenza il Governo intenda adottare per scardinare un «sistema» ormai inadeguato per strutture e per «cultura», anche attraverso l'istituzione di una banca dati nazionale che raccolga informazioni omogenee e aggiornate sul fenomeno dei minori collocati fuori famiglia e, in particolare, l'attuazione di un vero e proprio piano nazionale di sostegno reale e fattivo delle famiglie.
(2-00966) «Lucaselli, Lollobrigida, Bellucci».


Iniziative di competenza per una più efficace attività di prevenzione e repressione dei reati a danno dei minori correlati a Internet, anche tramite adeguate campagne di informazione e sensibilizzazione circa i rischi connessi al web – 2-00962

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro della giustizia, il Ministro per le pari opportunità e la famiglia, il Ministro dell'istruzione, per sapere – premesso che:
   le drammatiche notizie di cronaca, sempre più frequenti, pongono davanti alla necessità di interrogarsi sui pericoli del web, che spesso, anche per i nativi digitali, rimane un percorso denso di ostacoli e potenziali minacce;
   secondo l'indagine «Minori e percezione dei rischi» realizzata da Ipsos per Save the Children, il «luogo» più a rischio per circa 7 ragazzi su 10 è Internet e secondo l'Osservatorio nazionale adolescenza, i più piccoli vedono la prima immagine pornografica già a 7 anni e un adolescente su cinque subisce molestie in rete;
   la maxi operazione «Scacco matto» ha portato alla luce una rete di pedofili ramificata in tutta Italia e in numerose città straniere, in cui si utilizzavano sistemi anonimi come Tor e Vpn e servizi di messaggistica crittografata per scambiarsi foto e video di natura pedopornografica, catalogati in base a criteri di età, sesso ed etnia, con contenuti raccapriccianti di abusi su minori, anche neonati, alcuni dei quali vittime di pratiche di sadismo;
   solo pochi mesi fa è stata scoperta una rete di adolescenti, tra i 13 e i 17 anni, che partecipavano ad un gruppo social, definito dagli inquirenti «dell'orrore», nel quale si scambiavano immagini «di orribili violenze e con contenuti di alta crudeltà»: ragazzini che guardano altri ragazzini e bambini abusati;
   dall'analisi del telefonino di un ragazzo coinvolto «è emerso un numero esorbitante di filmati e immagini pedopornografiche, anche sotto forma di stickers, scambiate e cedute dal giovane, rivelatosi l'organizzatore e promotore dell'attività criminosa insieme ad altri minori, attraverso Whatsapp, Telegram e altre applicazioni di messaggistica istantanea e social network. Sul telefono del ragazzo erano inoltre presenti numerosi filegore”, la nuova frontiera della divulgazione illegale, video e immagini provenienti dal dark web raffiguranti suicidi, mutilazioni, squartamenti e decapitazioni di persone, in qualche caso di animali»;
   altre indagini sono, invece, passate del tutto inosservate, come quella che ha portato a 50 arresti a Torino per detenzione di materiale pedo-pornografico e di «contenuti raccapriccianti di abusi su minori, ritraenti vere e proprie pratiche di sadismo dove le vittime erano anche neonati»;
   nei giorni scorsi un bambino di soli undici anni si è tolto la vita a Napoli buttandosi dal balcone, probabilmente a causa di un gioco, una « challenge» come la definiscono gli adolescenti, in cui devono superare prove di crescente pericolosità sino ad arrivare al gesto estremo del suicidio o di uccidere una persona cara;
   negli ultimi anni fenomeni come la Blue Whale challenge, una serie di sfide che impongono alle giovani vittime atti di autolesionismo, sono stati ipotizzati come causa di morte di alcuni adolescenti;
   essere sempre on line, per le giovani generazioni, rischia di assottigliare la linea di demarcazione tra vita reale e virtuale, dove i limiti sono inesistenti e anche i giovanissimi sono esposti alla visione di immagini e video a carattere violento senza alcun filtro;
   la pedopornografia on line continua a prosperare indisturbata, con profitti in costante crescita: quasi 7 milioni e 100 mila le foto segnalate nel 2019, il doppio rispetto al 2018 quando il contatore si fermò a 3 milioni e 50 mila circa. Quasi stabili i video (992.300 contro 1.123.793 del 2018), in aumento le chat (323 contro 234) e solo nel 2019 sono state individuate 325 cartelle complesse;
   i dati, che attestano di un fenomeno in espansione, sono stati presentati da Don Fortunato Di Noto, fondatore dell'Associazione Meter Onlus: «Analizzandoli più in dettaglio, i numeri dicono che il nostro Centro ascolto per l'accoglienza delle vittime di abuso e in genere delle situazioni di fragilità, ha trattato 1.721 casi, abbiamo ricevuto 29.996 richieste telefoniche e 17.375 segnalazioni form da utenti (dal 2007 al 2019); dal 2008 in poi i social network hanno aumentato lo spazio a disposizione dei pedofili e contiamo 8.397 segnalazioni in 17 anni per comunità e social. Per non parlare del Deep web», una giungla nella quale si opera e agisce nella massima libertà al punto che anche per le forze dell'ordine non è facile intervenire e operare e spesso si opera tardivamente rispetto alle tecnologie usate dai cyber-pedofili;
   il capo della polizia postale, Nunzia Ciardi, ha denunciato un incremento dei reati relativi a pedopornografia e ricatti sessuali a danno di minori proprio durante il periodo di emergenza sanitaria: 181 casi tra tentativi di adescamento attraverso la rete e scambio di video e foto di minori, a fronte di 83 denunce relative all'anno precedente;
   negli ultimi mesi, infatti, si sono ampliati i fattori e le condizioni di rischio che espongono alla pedopornografia on line, tra i quali, in particolare: l'aumento delle vulnerabilità a cui sono esposti i più piccoli; la diminuzione della supervisione genitoriale con l'aumento delle responsabilità che hanno dovuto fronteggiate; la mancanza di reti extra familiari a cui rivolgersi, prima fra tutte la scuola; l'aumento della fruizione di contenuti sessuali autoprodotti e scambiati, di cui si può facilmente perdere il controllo –:
   quali siano i dati aggiornati dei reati a danno dei minori correlati a internet e quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per una loro più efficace repressione;
   di quali dati disponga il Governo in merito ad attività di informazione e formazione circa i rischi correlati al web e ai social network nelle scuole di ogni ordine e grado e quali iniziative intenda adottare in tal senso, al fine di educare e sensibilizzare al tema i ragazzi in età scolare, con il coinvolgimento delle famiglie, a tutela della loro salute mentale e incolumità fisica;
   se il Governo non ritenga di adottare iniziative per rivedere la normativa, anche in materia di tutela della privacy, che disciplina la possibilità da parte degli amministratori dei siti e delle piattaforme di file sharing di rimuovere il materiale caricato dagli utenti e fornire alle autorità competenti gli indirizzi Ip di chi ha caricato e/o scaricato il materiale in questione;
   come sia possibile che dei minorenni siano in grado di accedere ad un « deep web», impossibile da raggiungere senza essere a conoscenza di processi dettagliati e chiavi di accesso ben precise.
(2-00962) «Bellucci, Lollobrigida, Ferro, Deidda, Rotelli, Trancassini, Foti, Butti, Rampelli, Mollicone, Meloni».


Elementi ed iniziative di competenza in relazione ad asseriti comportamenti di alcuni candidati alle recenti elezioni amministrative, quali dipendenti di pubbliche amministrazioni – 2-00975

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro per la pubblica amministrazione, per sapere – premesso che:
   il Giornale di Vicenza, in edicola il 15 ottobre 2020, informa che martedì 13 ottobre 2020 hanno avuto luogo a Posina, minuscolo comune della provincia di Vicenza (VI), la convalida degli eletti, il giuramento del sindaco e la nomina degli assessori;
   il tutto è avvenuto quasi fuori tempo massimo, a causa dei problemi sorti con la lista «L'Altra Italia», guidata dal candidato sindaco Maria Galasso, foggiana di San Licandro Garganico e interamente formata da componenti pugliesi, residenti a San Paolo di Civitate;
   la compagine aveva inaspettatamente ottenuto 17 voti alla recente consultazione elettorale, guadagnandosi di diritto un seggio di minoranza;
   però, la stessa Galasso, appresa la nomina, si è subito dimessa «per motivi personali»;
   anche Pompeo Minchillo, l'unico dei candidati consiglieri con una sola preferenza, successivamente si è dimesso, mettendo in moto una singolare reazione a catena;
   il consiglio comunale, convocato per il 30 settembre 2020, all'ultimo minuto, è stato annullato;
   per motivi giuridici formali e sostanziali, si doveva prima procedere a convalidare l'elezione di uno degli altri 7 consiglieri, pure se avevano ottenuto zero preferenze;
   alla fine, hanno rinunciato anche Antonio Alessandrino, Raffaella Pia Alessandrino, Nazario D'Orsi, Antonietta Franco e Gerardo Mastromauro;
   silenzio assoluto, invece, per gli ultimi due della lista: Elisabetta Papagna e Maria Pilolli, che nonostante i solleciti, non hanno fatto conoscere la loro decisione;
   quanto accaduto a Posina, un'inedita situazione per la provincia berica, presenta per gli interpellanti tuttavia singolari analogie con la vicenda, riportata dalla stampa nazionale, dei poliziotti calabresi che, alle ultime elezioni, si sono candidati nel piccolo comune lucano di Carbone, solo per usufruire di trenta giorni di aspettativa elettorale retribuita;
   con riferimento a tale episodio la stampa nazionale parla di una verifica disciplinare avviata nei loro confronti dal Ministero dell'interno –:
   se i candidati della lista «L'altra Italia» di Posina (VI) siano dipendenti del Ministero dell'interno o di altre amministrazioni pubbliche, e quali;
   in caso di conferma, se si intenda sottoporre il citato comportamento ad una verifica sul piano disciplinare.
(2-00975) «Zanettin, Gelmini».


Dati relativi all'effettiva attivazione delle unità speciali di continuità assistenziale e alle effettive assunzioni di personale medico, sanitario e sociosanitario per ogni regione e provincia autonoma – 2-00978

D)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:
   l'articolo 4-bis del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (cosiddetto Cura Italia) istituisce le utilità speciali di continuità assistenziale (di seguito anche U.s.c.a.);
   più in particolare, al fine di consentire al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta o al medico di continuità assistenziale di garantire l'attività assistenziale ordinaria, le regioni e le province autonome istituiscono, entro dieci giorni dalla data del 10 marzo 2020, presso una sede di continuità assistenziale già esistente, una U.s.c.a. ogni 50.000 abitanti per la gestione domiciliare dei pazienti Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero;
   l'U.s.c.a. è costituita da un numero di medici pari a quelli già presenti nella sede di continuità assistenziale prescelta e possono farne parte: i medici titolari o supplenti di continuità assistenziale; i medici che frequentano il corso di formazione specifica in medicina generale; in via residuale, i laureati in medicina e chirurgia abilitati e iscritti all'ordine di competenza; l'U.s.c.a. è attiva sette giorni su sette, dalle ore 8,00 alle 20,00;
   il citato decreto-legge disciplina diversificate misure a carattere straordinario per l'assunzione del personale sanitario necessario per far fronte all'emergenza Covid-19;
   più in particolare, al fine di far fronte alle esigenze derivanti dalla diffusione del Covid-19 e di garantire i livelli essenziali di assistenza nonché per assicurare sull'intero territorio nazionale un incremento dei posti letto per la terapia intensiva e sub-intensiva, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale possono procedere al reclutamento del personale sanitario e socio-sanitario, nonché di medici specializzandi, conferendo incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa; inoltre, le medesime aziende ed enti, verificata l'impossibilità di assumere personale, anche facendo ricorso agli idonei collocati in graduatorie concorsuali in vigore, possono conferire incarichi di lavoro autonomo, a dirigenti medici, veterinari e sanitari nonché al personale del ruolo sanitario del comparto sanità, collocati in quiescenza ovvero conferire incarichi individuali a tempo determinato, previo avviso pubblico, al personale delle professioni sanitarie e agli operatori socio-sanitari;
   quanto al reclutamento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, il medesimo decreto-legge prevede che ai medici iscritti al corso di formazione in medicina generale è consentita l'instaurazione di un rapporto convenzionale a tempo determinato con il Servizio sanitario nazionale; inoltre, i laureati in medicina e chirurgia abilitati possono assumere incarichi provvisori o di sostituzione di medici di medicina generale convenzionati con il Servizio sanitario nazionale analogamente, anche i medici iscritti al corso di specializzazione in pediatria possono assumere incarichi provvisori o di sostituzione di pediatri di libera scelta convenzionati con il Servizio sanitario nazionale;
   le disposizioni suindicate, relative all'istituzione dell'U.s.c.a. e all'assunzione straordinaria di personale medico, sanitario e sociosanitario, hanno efficacia limitatamente alla durata dello stato di emergenza epidemiologica, attualmente prorogato fino al 31 gennaio 2021;
   il decreto-legge n. 34 del 2020, cosiddetto «decreto Rilancio», ha inoltre introdotto l'infermiere di famiglia o di comunità, al fine di rafforzare i servizi infermieristici, per potenziare la presa in carico sul territorio dei soggetti affetti da Covid-19, anche coadiuvando le unità speciali di continuità assistenziale e i servizi offerti dalle cure primarie, in relazione ai modelli organizzativi regionali; tali infermieri possono essere impiegati mediante forme di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, con decorrenza dal 15 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, mentre dal 1o gennaio 2021, è possibile procedere al loro reclutamento fino ad 8 unità ogni 50.000 abitanti attraverso assunzioni a tempo indeterminato;
   le U.s.c.a. sono state istituite per monitorare la situazione clinica di chi è positivo al Covid-19 in isolamento e somministrare le terapie ai malati al proprio domicilio, alleggerendo la pressione sugli ospedali e sui medici di base;
   il quadro epidemiologico attuale è caratterizzato da una crescita esponenziale dei contagi e molte regioni sono in manifesta sofferenza tanto da adottare ordinanze che riportano la limitazione agli spostamenti;
   le U.s.c.a. attualmente dovrebbero essere circa 1.200 in tutta Italia;
   il delicato equilibrio istituzionale dei diversi decreti emanati dal Governo, in ossequio al riparto delle competenze tra lo Stato e le regioni e della massima collaborazione istituzionale, ha comportato il trasferimento di notevoli risorse alle regioni e finanche il trasferimento di importanti deleghe gestionali dell'emergenza –:
   se il Ministero interpellato sia in possesso e intenda fornire i dati, per ogni singola regione e provincia autonoma, relativi:
    a) all'effettiva attivazione delle unità speciali di continuità assistenziale di cui all'articolo 4-bis del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, e quale sia l'effettivo compito svolto da tali unità nell'ambito della rete dell'assistenza territoriale;
    b) alle effettive assunzioni di personale medico, sanitario e sociosanitario, anche con riguardo al reclutamento dell'infermiere di famiglia, nonché del personale addetto al contact tracing.
(2-00978) «Menga, Sportiello, Nappi, Provenza, Ruggiero, Sapia, Sarli, Massimo Enrico Baroni, D'Arrando, Ianaro, Lapia, Lorefice, Mammì, Nesci, Davide Aiello, Amitrano, Ciprini, Cominardi, Costanzo, Cubeddu, Salafia, Invidia, Pallini, Segneri, Tripiedi, Tucci, Villani, Adelizzi, Alemanno, Aresta».


Iniziative di competenza in relazione a criticità emerse nella verifica dell'impatto ambientale del raddoppio del tratto ferroviario «Termoli-Lesina», nell'ambito del Corridoio adriatico – 2-00977

E)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   nell'anno 2001, con l'entrata in vigore della legge n. 443 del 2001 e con la successiva approvazione della delibera Cipe del 21 dicembre 2001, n. 121, il raddoppio della tratta «Termoli-Lesina» della linea Pescara-Bari venne inserito fra le infrastrutture strategiche di interesse nazionale e, pertanto, soggetto alle disposizioni della cosiddetta «Legge Obiettivo»;
   il progetto di velocizzazione della linea adriatica è stato pianificato e interamente finanziato nel contratto di programma 2017-2021 per un totale di 617 milioni di euro con l'obiettivo di raggiungere, su oltre il 60 per cento dei circa 750 chilometri, una velocità superiore ai 200 chilometri all'ora, che può consentire la riduzione dei tempi di spostamento di oltre un'ora da Bologna e Lecce;
   con specifico riguardo al raddoppio del tratto ferroviario Termoli-Lesina, l'intervento è stato di recente inserito nel piano «Italia Veloce» a un costo specifico di 700 milioni di euro ed è interamente finanziato;
   nel mese di maggio 2020, la commissione tecnica per la verifica dell'impatto ambientale – Via e Vas, esaminato il progetto definitivo corridoio plurimodale Adriatico Asse ferroviario Bologna-Bari-Lecce-Taranto; linea ferroviaria Pescara-Bari; Tratta Termoli-Lesina, ha espresso parere negativo, evidenziando la necessità di effettuare ulteriori approfondimenti sulle potenziali interazioni tra la linea in questione, così come modificata nel tratto, e la componente biodiversità, con particolare riferimento alla componente vegetazionale, faunistica ed ecosistemica;
   la società Rete ferroviaria italiana S.p.a. ha prodotto integrazioni dello studio di impatto ambientale, anche per quanto attiene all'espletamento della Valutazione d'incidenza ambientale (V. Inc. A);
   la commissione tecnica per la Verifica dell'impatto ambientale – Via e Vas ha ravvisato la necessità di proseguire il percorso valutativo decisionale, richiedendo anche una «Valutazione Appropriata» di Livello II della V. Inc. A. e la definizione di eventuali opere di compensazione;
   nell'ambito del procedimento di riesame, in data 25 settembre 2020 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha richiesto a società Rete ferroviaria italiana S.p.a. ulteriori integrazioni documentali e di analisi per diverse componenti ambientali necessarie per il completamento del supplemento istruttorio, anche ai fini della formulazione delle più opportune misure di mitigazione e compensazione, come previsto dall'articolo 185, comma 2 e successive modificazioni e integrazioni del decreto legislativo n. 163 del 2006 e dall'articolo 24, comma 5, del decreto legislativo n. 152 del 2006, e dal decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 2007 –:
   se i Ministri interpellati siano a conoscenza delle criticità emerse e quali iniziative intendano porre in essere, per quanto di competenza, al fine di addivenire ad una definizione del procedimento che, tenuto conto dei ripetuti approfondimenti istruttori sotto il profilo della tutela delle componenti ecosistemiche, consenta la conclusione dell'opera in tempi certi.
(2-00977) «Federico, Deiana, Ilaria Fontana, Alberto Manca, Daga, D'Ippolito, Di Lauro, Licatini, Maraia, Micillo, Terzoni, Varrica, Vianello, Vignaroli, Zolezzi, Misiti, Buompane, Raduzzi, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Gabriele Lorenzoni, Lovecchio, Manzo, Torto, Trizzino, Cancelleri, Caso, Scerra».


Intendimenti in ordine alla revisione dei criteri alla base delle assunzioni da parte delle università, con particolare riferimento al sistema di attribuzione dei punti organico e alla situazione delle università del Mezzogiorno – 2-00981

F)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:
   al fine di agevolare la ripartenza del Paese è necessario partire prioritariamente dalle università e dalla ricerca del sud dell'Italia. Per troppi anni gli atenei italiani si sono trasformati da fattori di mobilità sociale ad amplificatori delle disuguaglianze e dei divari. Questo a causa di un lungo processo che ha portato i Governi precedenti a tagliare gli stanziamenti per il fondo ordinario e a redistribuirlo in parti diseguali tra gli atenei, penalizzando quelli del Mezzogiorno;
   con le ultime due leggi di bilancio, il Governo ha cercato di invertire la tendenza per quanto riguarda il finanziamento, ma continuano a rimanere quei criteri di distribuzione delle somme e dei punti organico che penalizzano le università del Sud;
   nel rapporto 2019 sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati, diffuso dal consorzio interuniversitario AlmaLaurea, anche se il 45,9 per cento dei laureati ha conseguito il titolo nella stessa provincia in cui ha ottenuto il diploma di scuola superiore, il 37 per cento dei laureati magistrali biennali ha studiato in un territorio diverso da quello di origine. In particolare, il 26,4 per cento dei diplomati del Sud e delle isole ha conseguito la laurea in università del Centro e del Nord. Anche il 90 per cento dei laureati provenienti dall'estero, ha scelto un ateneo del Centro-Nord. Per motivi di studio – si legge nel rapporto AlmaLaurea – il Sud perde, al netto dei pochissimi laureati del Centro-Nord che scelgono un ateneo meridionale, quasi un quarto dei diplomati del proprio territorio. Secondo il rapporto 2020 sul profilo e sulla condizione occupazionale dei laureati, poi, dopo il calo vistoso perdurato fino all'anno accademico 2013/14, dall'anno accademico 2014/15 si è osservata una ripresa delle immatricolazioni, confermata anche negli anni successivi, che sono arrivate nel 2018/19 a +11,2 per cento rispetto al 2013/14. Nonostante ciò, dal 2003/04 al 2018/19, le università hanno perso oltre 37 mila matricole, registrando una contrazione dell'11,2 per cento. Il calo delle immatricolazioni risulta più accentuato nelle aree meridionali (-23,6 per cento), tra i diplomati tecnici e professionali e tra coloro che provengono dai contesti familiari meno favoriti, con evidenti rischi di polarizzazione. Secondo lo stesso rapporto AlmaLaurea, infatti, il contesto familiare ha un forte impatto sulle opportunità di completare il percorso di istruzione universitaria: fra i laureati, infatti, si rileva una sovra-rappresentazione dei giovani provenienti da ambienti familiari favoriti dal punto di vista socio-culturale. In particolare, si osserva che chi proviene da famiglie più svantaggiate, non solo in termini economici, ma anche a livello di istruzione dei genitori, studia per meno anni e anche quando arriva a iscriversi all'università sceglie corsi di laurea più brevi;
   in questo scenario, caratterizzato da un protagonista inatteso, il Coronavirus, è sempre il contesto a lasciare il segno e cresce la possibilità che le asimmetrie e le disuguaglianze si amplifichino;
   a partire dal 2012 si è deciso, per motivi di bilancio, di ridurre il turn-over degli atenei: consentire cioè un nuovo reclutamento inferiore ai pensionamenti che a mano a mano maturavano. Questione decisiva: con meno docenti si riduce il contributo delle università (fatto di didattica, ricerca e rapporti con il territorio) alle aree di insediamento. Avere molte università meridionali con una possibilità di reclutamento inferiore alle persone che hanno cessato servizio e avere, invece, gran parte degli atenei settentrionali in grado di ampliare offerta didattica e qualità della ricerca non fa bene all'intero sistema Paese;
   le università del Meridione continuano a perdere più di 100 professori ogni anno. Come rilevato anche dalla Svimez, al Centro-Nord, per un docente che esce, ne entrano fino a cinque, al Sud meno di uno. Le scarse possibilità di rinnovare il parco docenti, i corsi di laurea, l'offerta generale da parte di quasi tutti gli atenei del Sud, figlia com’è dei conti ancora sofferenti degli stessi, è una scelta suicida per il Paese. Svimez ha sempre sottolineato, nei suoi rapporti, come il saldo migratorio universitario dal Meridione al Settentrione sia restato in costante aumento in tutti questi anni e come questo pesi sul piano economico e, quindi, sociale. È necessario evitare che un numero rilevante di insegnamenti universitari possa migrare da atenei che hanno minore capacità di fare buona ricerca e, quindi, di attrarre finanziamenti d'eccellenza, per evitare che un'intera area geografica, il Sud, possa morire, con il progressivo dileguamento della formazione, della cultura, della capacità di fare innovazione;
   una delle problematiche su cui intervenire è, dunque, la distribuzione dei punti organico, assegnati in base alla valutazione dell'università. Questi punti organico hanno dei criteri di valutazione tali da penalizzare le università del Sud, secondo calcoli che tengono conto dell'impatto delle spese ordinarie (spese del personale, oneri, fitti) sulle entrate fisse che sono rappresentate dal fondo di finanziamento statale e dalle tasse degli studenti – dato che, ovviamente, è migliore negli atenei settentrionali, dove si incassa di più perché maggiore è il gettito fiscale. La conseguenza è un rallentamento delle assunzioni per i ricercatori e professori del Sud;
   ma è tutto il sistema di attribuzione dei punti organico ad essere farraginoso e a necessitare di una revisione. Con il decreto ministeriale 10 agosto 2020, n. 441, sono stati assegnati 1.961,03 punti organico, ma sono ben 4.000 i punti organico ancora inutilizzati dalle università, per mancanza di cassa, con cui retribuire i nuovi professori oppure, per la paura di sforare la soglia dell'80 per cento di spese di personale, circostanza che può portare al default, anche solo per poterli conservare per il futuro –:
   se il Ministro interpellato, alla luce di quanto riportato in premessa, intenda modificare gli indicatori per la distribuzione delle risorse con una diversa attribuzione dei punti organico assegnati con i relativi decreti ministeriali riguardanti i criteri e il contingente assunzionale delle università.
(2-00981) «Melicchio, Vacca, Casa, Bella, Carbonaro, Cimino, Del Sesto, Iorio, Mariani, Ricciardi, Testamento, Tuzi, Valente, Alaimo, Baldino, Berti, Brescia, Maurizio Cattoi, Corneli, D'Ambrosio, De Carlo, Dieni, Macina, Parisse, Francesco Silvestri, Suriano, Elisa Tripodi, Del Grosso, Ehm, Emiliozzi».