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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato B

Seduta di Giovedì 4 agosto 2022

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazione a risposta scritta:


   RIZZETTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   il 3 agosto 2022, il Dipartimento della funzione pubblica ha pubblicato ben tre interpelli per la copertura di tre incarichi di direzione generale come si evince sul sito web del governo;

   l'interrogante ritiene che l'avvio di tali procedure violi la direttiva sul disbrigo degli affari correnti, mediante la quale è stato delineato il perimetro delle limitate attività che è possibile eseguire nelle more della imminente competizione elettorale e dell'insediamento del nuovo governo;

   tra gli atti che, anche per ovvie ragioni di opportunità politica, non è più possibile effettuare, rientrano espressamente le nomine e le designazioni, se non necessarie perché vincolate nei tempi da leggi o regolamenti, ovvero da esigenze funzionali non procrastinabili oltre i termini di soluzione della crisi;

   ebbene, pare evidente che siano in corso, sia nei Ministeri che presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, intempestive manovre tese a collocare direttori generali di I fascia, in assenza delle reali condizioni legittimanti. Nel caso in questione, infatti, del tutto infondate si rivelano le motivazioni di continuità amministrativa o di presunta improcrastinabilità, visto che due dei tre incarichi messi a bando (Ufficio semplificazione e Ufficio performance) sarebbero addirittura vacanti rispettivamente da 15 e 7 mesi;

   si segnala che, ai sensi dell'articolo 19 del decreto legislativo n. 165 del 2001, tali incarichi dirigenziali devono essere correlati ad obiettivi prefissati ed avere una durata non inferiore a 3 anni;

   pertanto, la gestione di tale ultima e breve fase transitoria dovrebbe essere effettuata più logicamente e correttamente con l'istituto degli incarichi ad interim. Se, invece, si desse corso a quella che appare all'interrogante un'inopportuna e illegittima copertura dei posti vacanti, risulterebbe evidente il fine di ledere le prerogative di organizzazione del futuro nuovo governo che, appena insediato, si troverebbe di fronte ad un apparato dirigenziale costituito da incarichi assegnati dall'Esecutivo uscente e con obiettivi prefissati, senza poter quindi avere la possibilità di programmare, nella sua legittima potestà discrezionale, la propria azione di governo e la copertura delle funzioni apicali, essenziali per il buon andamento complessivo dell'azione amministrativa;

   oltretutto, non si comprende come un Ministro uscente possa oggi conferire un incarico apicale attribuendo obiettivi che invece devono essere prefissati per un triennio, visto che tra meno di 3 mesi ci sarà un nuovo governo;

   si ritiene dunque necessario procedere all'immediata revoca degli interpelli diramati dal Dipartimento della funzione pubblica, escludendo che possano trovare luogo tali iniziative, inopportune politicamente e che appaiono all'interrogante come palesemente elusive della ratio legis che sottende la disciplina degli incarichi dirigenziali –:

   se e quali iniziative intendano assumere, per quanto di competenza, al fine di revocare gli interpelli pubblicati dal Dipartimento della funzione pubblica per la copertura di tre incarichi di direzione generale, come esposto in premessa.
(4-12703)

GIUSTIZIA

Interrogazioni a risposta scritta:


   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   da un articolo comparso sul quotidiano online «NewsBiella.it» il 30 luglio 2022, si apprende di una nota con cui il Sindacato nazionale autonomo polizia penitenziaria (SiNAPPe) ha inteso segnalare al provveditorato le innumerevoli criticità che insistono sul carcere di Biella;

   nell'ultimo periodo, infatti, il penitenziario in questione ha dovuto ospitare una ventina di detenuti, laddove, tuttavia, il medesimo istituto risulta essere già ben oltre le proprie capacità detentive, ponendo così numerosi e gravi problemi al personale penitenziario, soprattutto se si tiene conto del fatto che nei piani detentivi, quasi tutti a regime aperto, viene attualmente impiegato un solo agente penitenziario a fronte di 90 detenuti, il quale spesso risulta essere un agente di prima nomina e che, quindi, si ritrova a far fronte ad una responsabilità oltremodo sproporzionata rispetto alla propria esperienza;

   inoltre, il sindacato lamenta di come, data la carenza di organico, i turni di servizio risultino spesso massacranti, come nel caso avvenuto il 25 luglio 2022 in cui un agente, dopo il servizio notturno, è stato trattenuto in servizio fino alle 12.30, mentre, in altri casi, i turni si sono protratti fino a 9 ore consecutive, arrivando talvolta anche ben oltre le 12 ore, e a cui è seguito anche il turno di notte;

   sempre il 25 luglio 2022, il Comandante di reparto ha dovuto ricoprire il posto di servizio «vigilanza al campo sportivo» e, solamente due giorni dopo, ha effettuato sia il turno mattutino che quello serale in sorveglianza generale, fino alle ore 24;

   nella nota viene anche denunciato come, da parte dell'Ufficio Servizi, non siano ancora stati redatti i programmati del servizio del mese di agosto, con la conseguenza che il personale potrebbe non venirne a conoscenza in tempo utile per poterlo conciliare con le proprie esigenze familiari;

   infine, il sindacato lamenta come, ad oggi, non siano ancora state assegnate le due unità di polizia penitenziaria vincitrici, nel mese di febbraio, dell'interpello Nucleo traduzioni e piantonamenti (Ntp), nonostante le disposizioni del provveditorato stesso con le quali veniva ordinato, entro e non oltre il 2 maggio 2022, l'assegnazione, per i prossimi 5 anni, di tutti i vincitori dell'interpello anzidetto. Tale ritardo arreca notevole disagio al Nucleo locale nell'espletamento delle proprie funzioni, con la conseguenza, anche in questo caso, di dover predisporre turni di lavoro estenuanti, costringendo così gli agenti a concludere non più di un servizio di scorta al giorno;

   le problematiche legate al grave sovraffollamento carcerario e alla costante e critica carenza di organico degli istituti penitenziari italiani sono state oggetto di diverse segnalazioni dell'interrogante a cui, tuttavia, non sono seguite azioni concrete e incisive da parte del Ministero, permettendo così la costrizione degli agenti di polizia penitenziaria a luoghi di lavoro lesivi dei più basilari diritti del lavoro, rischiando di compromettere concretamente la loro incolumità psico-fisica;

   pertanto, è dovere dello Stato adottare tutte le misure più adatte al fine di risolvere in modo efficace e definitivo le numerose, ingiustificabili e indegne criticità che affliggono il nostro sistema penitenziario, in modo tale da restituire la dovuta dignità professionale agli agenti in servizio presso le patrie galere –:

   quali misure intenda adottare il Governo al fine di garantire il numero adeguato di agenti penitenziari in servizio presso il carcere di Biella;

   quali iniziative intenda intraprendere il Governo al fine di risolvere il problema di sovraffollamento che affligge il carcere biellese;

   quali siano i motivi della mancata assegnazione delle unità di polizia penitenziaria vincitrici dell'interpello Nucleo traduzioni e piantonamenti (Ntp) nel mese di febbraio 2022;

   quali iniziative intenda adottare il Governo al fine di richiedere l'immediato rilascio del programmato di servizio del mese di agosto da parte dell'Ufficio Servizi.
(4-12701)


   ZANETTIN. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il Corriere del Veneto e altri quotidiani locali riportano in data 4 agosto 2022 la grave notizia del rilascio, per un errore sulla data di scadenza dei termini di custodia cautelare, del quindicenne che, nel marzo del 2021, in un viottolo di Mogliano Veneto, aggredì una studentessa 26 anni, riducendola in fin di vita con 23 coltellate: per tali fatti questi era stato condannato in sede di appello alla pena di cinque anni di reclusione;

   risulta all'interrogante che, nel frattempo, il minore sarebbe volato a Londra con la madre, così eludendo un successivo ordine di inserimento in comunità;

   la notizia crea evidente sconcerto e preoccupazione nella opinione pubblica e, in particolare, nella comunità veneta, in quanto sembra tanto inverosimile quanto inaccettabile che tale soggetto, la cui pericolosità sociale è evidente, sia a piede libero appena sedici mesi dopo aver quasi ucciso, con particolare ferocia, una incolpevole vittima –:

   se non ritenga di valutare la sussistenza dei presupposti per l'esercizio di attività ispettive in relazione alla scarcerazione del minore di cui in premessa e se e quali iniziative di competenza intenda assumere per assicurare alla giustizia italiana il colpevole di un così grave reato.
(4-12702)

INTERROGAZIONI PER LE QUALI È PERVENUTA RISPOSTA SCRITTA ALLA PRESIDENZA


   RAMPELLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del turismo, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   quando si parla di evasione fiscale in Italia, l'immaginario collettivo, alimentato ad arte, propone solitamente la leggenda del piccolo artigiano che non rilascia la ricevuta ed incassa in contanti il compenso per la sua prestazione;

   coerentemente con questa cornice, le soluzioni politiche proposte si riducono ad adempimenti asfissianti, lettere di «compliance» dell'Agenzia delle entrate e abolizione del contante;

   a un occhio più attento, però, appare evidente come l'evasione fiscale vera sia da ricercare altrove, spesso in colossi dei servizi digitali, come Amazon o Booking, giganti mondiali, rispettivamente, del commercio on-line e delle prenotazioni alberghiere;

   in particolare, a Booking è stata contestata l'evasione di oltre 153 milioni di euro di Iva essendo «emerso come la società olandese era solita emettere fatture senza Iva applicando il meccanismo del cosiddetto “reverse charge” anche nei casi in cui la struttura ricettiva era priva della relativa partita, con la conseguenza che l'imposta non veniva dichiarata né versata in Italia», e nemmeno in Olanda;

   e non solo, perché se inizialmente soprattutto i piccoli operatori videro nelle tecnologie un modo rapido per presentarsi a un pubblico vasto, altrimenti difficilmente intercettabile, oggi la maggior parte delle prenotazioni alberghiere avviene tramite la rete, scavalcando agenzie e hotel e regalando, così, alle piattaforme digitali un sostanziale monopolio, con il riconoscimento agli Ota (Online Travel Agency) di percentuali di intermediazione tra il 15 per cento e il 20 per cento del fatturato;

   come denunciato da Massimiliano Schiavon, presidente di Federalberghi Veneto, «Se si valutano le condizioni particolari di Booking.com (ad esempio per le prenotazioni fatte da mobile, o il programma Genius, o ancora il boost per incentivare la visibilità) si può arrivare facilmente a raddoppiare quelle percentuali: un albergo che ha aderito a programmi di posizionamento particolare sulla piattaforma si può ritrovare a incassare meno del 50 per cento sulla tariffa di vendita della camera. E se si considerano spese e tasse, si capisce bene che è un meccanismo insopportabile»;

   il mercato delle prenotazioni alberghiere o abitative a scopo turistico è, pertanto, di fatto, monopolizzato dalle grandi piattaforme di intermediazione, rappresentando un serio limite alla concorrenza, posto che comparire tra le prime segnalazioni in rete è diventato impossibile per le strutture ricettive, in particolare le piccole;

   nonostante ciò, Booking continua a fare affari in Italia, anche con la collaborazione di società a partecipazione pubblica;

   da ultimo, il colosso olandese ha stretto un accordo con Trenitalia, per cui i soci CartaFRECCIA potranno guadagnare punti fedeltà per ogni 2 euro di spesa per la prenotazione di un alloggio sul sito www.booking.com/trenitalia –:

   se e quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare al fine di ripristinare il corretto funzionamento del mercato turistico con riferimento alla situazione esposta in premessa e, in particolare, se non ritenga di istituire un tavolo istituzionale, con la partecipazione degli operatori del settore, volto alla creazione di una piattaforma informatica nazionale per la pubblicizzazione e per i servizi di prenotazione delle strutture di accoglienza turistica italiane.
(4-12561)

  Risposta. — Con riferimento alle piattaforme private digitali di intermediazione tra domanda e offerta – OTA on line travel agencies – che avrebbero ormai monopolizzato il settore delle prenotazioni alberghiere e abitative a scopo turistico, senza rispettare la normativa in materia di IVA, con effetti distorsivi sulla concorrenza, l'interrogante chiede quali provvedimenti di ripristino del corretto funzionamento del mercato turistico si intendano adottare, anche al fine di valutare la creazione di una piattaforma informatica nazionale per la pubblicizzazione e la prenotazione presso strutture ricettive nazionali.
  Al riguardo, rappresento che uno degli obiettivi chiave del
Tourism digital hub, il programma avviato dai mio Ministero nell'ambito del PNRR (componente M1C3, Investimento 4.1), è proprio quello di intervenire sulle attuali dinamiche di prenotazione delle strutture ricettive italiane.
  Il
Tourism digital hub ha lo scopo di:

   collegare l'intero sistema turistico per valorizzare, integrare, favorire e aumentare la qualità dell'offerta;

   incrementare i flussi turistici e le relative destinazioni, favorendo la visibilità dei punti di interesse turistici in Italia (POI);

   utilizzare l'intelligenza artificiale per offrire la migliore visibilità possibile sulle piattaforme digitali e favorire l'offerta nazionale non veicolata dalle OTA.

  A tal fine, l'offerta di servizi inerenti le strutture ricettive sarà elaborata e veicolata attraverso uno specifico Sistema di gestione documentale (DMS).
  Per tali finalità, il mio Ministero ha destinato:

   3 milioni e 700 mila euro, a valere sul piano di promozione per il 2021, da destinare alle Regioni e alle pubbliche amministrazioni, per finanziare l'interoperabilità tra sistemi informativi/portali regionali e sistema nazionale;

   5 milioni di euro, a valere sul Piano di sviluppo e coesione anni 2014-2020, per attuare l'intervento Italia Destination management system (DMS) che ha lo scopo di permettere alle regioni o alle pubbliche amministrazioni che ancora non hanno sviluppato il proprio DMS, di sfruttare servizi per la creazione e la customizzazione di DMS regionali.

  Infine, sempre a valere sulle risorse del Piano di sviluppo e coesione destinate al mio Ministero sulla programmazione 2021-2027, si sta studiando la possibilità di acquisire software (Channel manager e-book engin) in favore di strutture ricettive che ne sono ancora prive e intendano avvalersene, così che possano integrare l'offerta con i sistemi regionali e con la piattaforma nazionale.
Il Ministro del turismo: Massimo Garavaglia.