CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 gennaio 2018
944.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 46

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 17 gennaio 2018. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo, Antimo Cesaro.

  La seduta comincia alle 11.40.

Schema di decreto ministeriale per la definizione della nuova classe dei corsi di laurea magistrale in scienze giuridiche.
Atto n. 487.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e conclusione – Parere favorevole).

Sui lavori della Commissione.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso. Riferiti alcuni dati sul lavoro svolto dalla Commissione nella legislatura, propone un'inversione dell'ordine del giorno.

  La Commissione consente.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, passando all'esame dell'atto del Governo n. 487, ricorda che, essendo tale atto pervenuto il 20 dicembre scorso, era stata richiesta una proroga per l'espressione del parere. In mancanza della relatrice, onorevole Rocchi, illustrerà lei stessa i contenuti dell'atto.

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, rappresenta che lo schema di Pag. 47decreto ministeriale all'attenzione della Commissione definisce una nuova classe di laurea magistrale in «Scienze giuridiche, ai sensi dell'articolo 17, comma 95, della legge n. 127 del 1997. Rammenta, inoltre, che in base al decreto ministeriale n. 270 del 2004, che ha sostituito la denominazione di laurea specialistica con quella di laurea magistrale, gli atenei possono attivare corsi di studio subordinatamente al loro inserimento in apposita banca dati dell'offerta formativa tenuta dal MIUR.
  Lo schema si compone di 7 articoli e un allegato, che ne costituisce parte integrante. L'articolo 1 definisce, ai sensi dell'articolo 4 del decreto ministeriale n. 270 del 2004, la classe dei corsi di laurea magistrale in Scienze giuridiche. La relazione illustrativa fa presente che il «percorso biennale proposto» dovrebbe costituire il necessario completamento rispetto al percorso triennale già previsto nella citata classe delle lauree in Scienze dei servizi giuridici/L-14. La relazione illustrativa specifica che il percorso individuato non fornisce sbocchi per l'abilitazione all'esercizio della professione, rimanendo tale profilo riservato alla laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza. L'articolo 2 stabilisce che le Università individuano, nei propri regolamenti didattici di ateneo, le strutture didattiche competenti, anche interdipartimentali ed interateneo per l'attivazione e la gestione dei corsi di laurea magistrale oggetto dello schema di decreto in esame. Secondo l'articolo 3, le competenti strutture didattiche determinano l'elenco degli insegnamenti e delle altre attività formative previsti dall'articolo 12, comma 2 del DM 270 del 2004, secondo criteri di stretta funzionalità con gli obiettivi formativi specifici del corso. Gli articoli 4 e 5 disciplinano la determinazione dei crediti assegnati a ciascuna attività formativa e le attività formative autonomamente scelte dallo studente e gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea e di laurea magistrale. L'articolo 6 concerne il rilascio, da parte delle università, dei titoli di laurea magistrale con la denominazione del corso di studio e con l'indicazione della classe di laurea magistrale in «Scienze Giuridiche». Infine, l'articolo 7 prevede che nel primo triennio di applicazione delle disposizioni contenute nello schema di decreto ministeriale modifiche tecniche alla tabella delle attività formative indispensabili relative alla classe dei corsi di laurea magistrale contenute nell'allegato allo schema siano adottate con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, sentito il CUN. Segnala che il C.U.N. ha valutato positivamente l'istituzione di una Classe di laurea magistrale in Scienze giuridiche e che anche il C.N.S.U. ha espresso parere favorevole. Inoltre, la Commissione 7o del Senato ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto in data 22 dicembre 2017. Concludendo, constatato che il profilo legato alla nuova classe di laurea valorizza anche aspetti socio-economici e di carattere internazionale, nonché gli ambiti informatici; ritenuto importante puntare anche su tali discipline, per affrontare le sfide di settori che richiedono sempre più competenze trasversali, con particolare riferimento a quelle connesse all'informatica giuridica, formula una proposta di parere favorevole che, nessuno chiedendo di intervenire, mette ai voti.
  La Commissione l'approva.

Schema di decreto ministeriale recante ulteriore finanziamento di comitati nazionali e di edizioni nazionali per l'anno 2017.
Atto n. 492.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Irene MANZI (PD), relatrice, premette che la Commissione è chiamata ad esaminare il secondo schema di decreto relativo ai contributi 2017 destinati ai comitati e alle edizioni nazionali. Ricorda, infatti, che lo schema pervenuto nel mese di settembre 2017 annunciava – a seguito del succedersi di definanziamenti e rifinanziamenti Pag. 48– la necessità di un secondo intervento. In particolare, per l'anno 2017, è già intervenuto il decreto ministeriale n. 519 del 27 novembre 2017, che ha ripartito complessivi euro 1.014.193. Tale cifra è derivata dalla sottrazione, rispetto allo stanziamento iniziale, pari ad euro 1.463.256, di euro 1 milione (ex articolo 11, comma 3-quater, decreto-legge n. 244 del 2016) e di euro 19.063 (ex articolo 13, comma 1, decreto-legge n. 50 del 2017), e dal ristoro di euro 500.000 (ex articolo 22, comma 7-ter, del decreto-legge n. 50 del 2017), nonché dall'utilizzo di euro 70.000 derivanti da mancate attribuzioni nel 2015. Al riguardo, ricorda che, nelle sedute del 26 maggio e del 16 giugno 2017, la Consulta, in considerazione dei tempi della procedura, oltre a deliberare in ordine alle risorse all'epoca disponibili, pari a euro 514.093 (derivanti dalle riduzioni, rispetto allo stanziamento iniziale, di euro 1 milione e di euro 19.063, cui si sommava l'incremento di euro 70.000 di cui ho appena detto), aveva ritenuto di individuare le ulteriori richieste meritevoli di finanziamento al di fuori dello stesso importo, condizionandone l'erogazione all'eventuale aumento delle disponibilità finanziarie. In particolare, la Consulta aveva deliberato di utilizzare le risorse all'epoca disponibili per il rifinanziamento di alcuni comitati nazionali ed edizioni nazionali già costituiti negli anni precedenti. Nello specifico, per quanto concerne i comitati nazionali, oggetto del parere parlamentare, si trattava di quelli per le celebrazioni relative a: 750o anniversario della nascita di Dante Alighieri, centenario della nascita di Giorgio Bassani, centenario della Scuola di lingua italiana per Stranieri di Siena, bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis, centenario della morte di Leopoldo Franchetti, centenari Rossiniani; V centenario della Riforma Protestante, bicentenario della nascita di Bertrando Spaventa.
  Inoltre, aveva deliberato l'assegnazione, subordinatamente all'aumento delle disponibilità finanziarie, di ulteriori euro 720.000, da destinare alla costituzione di nuovi comitati nazionali, all'istituzione di nuove edizioni nazionali e all'integrazione del rifinanziamento a favore di tre delle edizioni nazionali già rifinanziate a valere sulle risorse (allora) disponibili (relative ad Alcide De Gasperi, Luigi Einaudi e Aldo Moro). Al contempo, la Consulta aveva stabilito che, in caso di assegnazione di risorse superiore o inferiore allo stesso importo, l'attribuzione dovesse essere aumentata o decurtata in percentuale.
  Al momento dell'invio alle Camere dello schema del decreto ministeriale n. 519 del 2017, il ristoro derivante dall'articolo 22, comma 7-ter, del decreto-legge n. 50 del 2017 era in corso di attuazione. Come si evince dalla premessa del decreto ministeriale n. 519 del 2017, l'attribuzione delle risorse è stata disposta con provvedimento del 10 agosto 2017 e, dunque, lo stesso decreto ministeriale n. 519 del 2017 ne ha tenuto conto. Più nello specifico, il decreto ministeriale n. 519 del 2017 ha confermato le deliberazioni adottate dalla Consulta per quanto riguarda le proposte di rifinanziamento di comitati nazionali ed edizioni nazionali a valere sulle risorse (allora) disponibili (pari complessivamente, come ho già detto, a euro 514.193).
  Per ciò che riguarda le assegnazioni deliberate subordinatamente all'aumento delle disponibilità finanziarie, la premessa al decreto ministeriale n. 519 del 2017 evidenzia che le risorse di cui al decreto-legge n. 50 del 2017, pari a euro 500.000 – inferiori, dunque, all'ammontare di euro 720.000, di cui costituiscono il 69,44 per cento –, sono state ripartite riducendo in misura percentuale le proposte di assegnazione deliberate dalla Consulta. In particolare, le risorse sono state destinate a: istituzione di 8 nuovi Comitati nazionali, per complessivi euro 374.976, tutti istituiti con decreti ministeriali del 20 dicembre 2017 (si tratta dei comitati nazionali per le celebrazioni relative al centenario della scomparsa di Arrigo Boito, al centenario dell'elaborazione degli Elementi di un'esperienza religiosa di Aldo Capitini, al millenario di fondazione della città fortificata di Melfi, ai mille anni di San Miniato al Monte, al centenario della nascita Pag. 49di Leonardo Ricci, al bicentenario della nascita di Angelo Secchi (1818-2018: euro 80.000), centenario della nascita di Bruno Zevi, al centenario della nascita di Luigi Santucci); istituzione di 4 nuove Edizioni nazionali, per complessivi euro 52.080; rifinanziamento di 8 Comitati nazionali, per complessivi euro 300.000; rifinanziamento di 26 Edizioni nazionali, per complessivi euro 287.137. Lo schema di decreto in esame ripartisce le ulteriori risorse assegnate successivamente all'emanazione del decreto ministeriale n. 519 del 2017, complessivamente pari a euro 519.063. Si tratta di euro 500.000 assegnati con la legge di assestamento del bilancio dello Stato per il 2017 e di euro 19.063 ristorati rispetto alle riduzioni derivanti dall'articolo 13, comma 1, del decreto-legge n. 50 del 2017. Nella riunione del 30 ottobre 2017- il cui verbale è allegato allo schema di decreto – la Consulta ha deliberato di ripartire tali ulteriori risorse tra i Comitati nazionali e le Edizioni nazionali di nuova istituzione, nonché per il rifinanziamento delle Edizioni nazionali di Alcide De Gasperi, Luigi Einaudi e Aldo Moro. In particolare, euro 220.000 sono stati ripartiti a completamento del finanziamento – per complessivi euro 720.000 – già stabilito subordinatamente all'aumento delle disponibilità finanziarie ed euro 299.063 sono stati ripartiti in proporzione del medesimo finanziamento già stabilito per ognuna delle istituzioni. Nel rinviare alla tabella 1 allegata al dossier per il quadro delle assegnazioni complessivamente disposte dal decreto ministeriale n. 519 del 2017, a raffronto con quanto deliberato dalla Consulta, delle assegnazioni proposte con lo schema in esame, nonché del totale complessivo assegnato per il 2017, fa presente, ai fini del parere, che nella premessa dello schema di decreto, penultimo capoverso, il riferimento corretto è al decreto ministeriale del 27 novembre 2017, n. 519 (e non al decreto ministeriale del 16 ottobre 2017 che, in base alle informazioni acquisite dalla competente Direzione generale del Mibact, è stato successivamente annullato). Formula, quindi, una proposta di parere favorevole con condizione.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) preannuncia il voto favorevole.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, mette ai voti la proposta di parere della relatrice.

  La Commissione l'approva (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 11.50.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 17 gennaio 2018. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 11.50.

Sulle buone pratiche della diffusione culturale.
(Esame e approvazione del documento conclusivo).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori è garantita anche dal circuito chiuso. Chiarisce che il documento conclusivo, sottoposto all'attenzione della Commissione, che è stato trasmesso a tutti i componenti in data 11 gennaio 2018, verrebbe, ove approvato, pubblicato nel resoconto della seduta odierna. Riassume brevemente i contenuti delle audizioni svolte che si sono rivelate particolarmente interessanti, per aver dato conto della grande vitalità che emerge dai territori.

  Anna ASCANI (PD), dopo aver ricordato i diversi temi affrontati dalla Commissione, sottolinea che lo svolgimento di questa indagine conoscitiva a fine legislatura ha favorito la riflessione sull'idoneità degli interventi legislativi a sostegno delle Pag. 50buone pratiche di diffusione culturale nonché su quanto resti ancora da fare. Ritiene che il lavoro svolto possa costituire un ottimo punto di partenza per i parlamentari della prossima legislatura, che si augura proseguano proficuamente l'operato di questo Governo, che ha posto la cultura al centro della sua politica. In particolare, auspica che venga affrontato il problema della scarsa abitudine alla lettura, emerso prepotentemente nel corso dell'indagine, per il quale occorrerà individuare adeguate strategie politiche.

  Marisa NICCHI (MDP) esprime apprezzamento sul documento conclusivo, che ritiene molto efficace nella rappresentazione di molteplici aspetti emersi dalle diverse realtà territoriali, di cui è stata resa testimonianza nel corso delle audizioni. Tuttavia, ritiene che alcuni profili siano stati troppo enfatizzati: si riferisce in particolare all'alternanza scuola lavoro e all’art bonus. Evidenzia, quindi, tre aspetti critici restituiti dall'indagine: la cultura non deve essere appannaggio di pochi, quasi fosse un privilegio; deve essere abbandonata l'espressione che etichetta il patrimonio culturale come «petrolio del Paese», in quanto desueta e insopportabile perché allusiva a una risorsa esauribile; si dovranno adottare misure più adeguate per la tutela e per la diffusione della fruizione dei beni culturali. Specifica che il suo voto favorevole sul documento conclusivo deve essere inteso quale apprezzamento per il lavoro ricognitivo della Commissione, ritenendo, viceversa, che gli interventi politici del Governo in materia siano censurabili, soprattutto per lo svilimento della tutela a vantaggio di una pretesa valorizzazione.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dopo aver riferito alcuni dati relativi alla cosiddetta «18app», ricorda le misure sul libro e sulla lettura che sono state adottate nel corso della legislatura.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL-POS) si associa alla collega Nicchi nell'esprimere apprezzamento per l'impegno della Commissione. Anche il suo voto sul documento conclusivo costituisce il giusto riconoscimento al lavoro svolto con l'indagine; il suo consenso non può però considerarsi rivolto alle politiche del Governo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, concorda nel ritenere il lavoro svolto tanto impegnativo quanto entusiasmante.

  Luigi GALLO (M5S) condivide le considerazioni positive dei colleghi sul documento conclusivo, pur ritenendo che le buone pratiche in materia culturale non siano frutto dell'impegno di questa maggioranza e di questo Governo. Ritiene che debbano ancora essere fatti progressi.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) accoglie positivamente i contenuti del documento conclusivo che considera espressione anche del clima collaborativo che ha caratterizzato i lavori della Commissione nel corso di tutta la legislatura.

  Roberto RAMPI (PD), dopo aver ricordato l'entità delle risorse in materia di cultura previste dalla legge di bilancio di recente approvazione, rimarca che molto è stato fatto, ma che molto resta ancora da fare e auspica che, indipendentemente dalla maggioranza che emergerà dalle prossime elezioni, si prosegua sulla strada intrapresa, nella convinzione che le misure in campo culturale costituiscono sempre un investimento.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara che, se non vi sono obiezioni, il documento conclusivo s'intende unanimemente approvato (vedi allegato 2).

  La Commissione concorda.

  La seduta termina alle 12.25.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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