Legislatura: 17Seduta di annuncio: del 15/07/2015
Atto numero: 7/00650
Primo firmatario: GIACOBBE ANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 15/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 15/07/2015 BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 15/07/2015 BASSO LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 15/07/2015 GINATO FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 15/07/2015 FIORIO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 15/07/2015
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
COLLEGA (RISCON) IL 15/07/2015
APPROVATO IL 15/07/2015
CONCLUSO IL 15/07/2015
7-00650 Giacobbe: Inserimento di attività svolte nel settore florovivaistico attività a carattere stagionale.
RISOLUZIONE APPROVATA
La XI Commissione,
premesso che:
il florovivaismo è un importante comparto dell'agricoltura italiana, comprendente il segmento dei fiori e fronde recise, delle piante in vaso da interno ed esterno e di quelle utilizzate per gli spazi a verde, e la produzione delle aziende florovivaistiche italiane è pari a 2,6 miliardi di euro (media biennio 2012-2013), suddivisa in 1,3 miliardi per fiori e piante in vaso e 1,3 miliardi per i prodotti vivaistici (alberi e arbusti), rappresentando quasi il 5 per cento della produzione agricola totale (in contrazione rispetto al quinquennio 2008-2012, quando era del 6 per cento) e deriva per il 50 per cento dai comparti fiori e piante in vaso e il restante 50 per cento da piante, alberi e arbusti destinati alle sistemazioni di spazi a verde;
il piano nazionale del settore florovivaistico 2014/2016 attesta che «negli ultimi anni il comparto ha risentito in misura evidente della minore disponibilità di spesa delle famiglie italiane, per cui sia i fiori recisi sia le piante, alberi e arbusti già dal 2009 hanno subito una decurtazione delle spesa pro capite. Per i fiori recisi che risentono maggiormente del minor potere d'acquisto dei consumatori, la diminuzione nel 2009 e nel 2010 è stata, infatti, di quasi un punto superiore a quella delle piante, alberi e arbusti. Negli anni successivi, il 2012 e il 2013, gli acquisti hanno registrato per l'intero aggregato di fiori, piante, alberi e arbusti flessioni più o meno significative a seconda dell'area geografica. Se si osserva la spesa media annua per acquirente nel periodo tra il 2008 e il 2012 è evidente la difficoltà a soddisfare l'acquisto di fiori e piante ornamentali, a fronte di una spesa per beni alimentari che si contrae (nel 2013 -3,1 per cento in valore e –1,3 per cento in quantità – dati ISMEA). Infatti il valore passa dagli oltre 87 euro per singolo acquirente agli 80 euro del 2012 (-9,2 per cento rispetto al 2011). Per i fiori la decurtazione rispetto al 2011 è del 5 per cento, mentre quella per piante, alberi e arbusti arriva al 13 per cento. In valore, nel quinquennio esaminato, si contrae di quasi 8 euro per le piante rispetto al 2008 e di quasi 5 euro per i fiori recisi. Nei mesi di rilevazione dei consumi del 2013 la spesa media per acquirente è stata inferiore rispetto al corrispondente periodo del 2012 nei mesi di marzo aprile e dicembre;
all'interno del comparto florovivaistico, il settore del commercio all'ingrosso, del trasporto, dell'esportazione, dell'importazione e della lavorazione dei fiori freschi recisi, delle fronde verdi e delle piante in vaso è fortemente caratterizzato dalla stagionalità che deriva dalla tipicità dei prodotti la cui lavorazione, condizionamento e commercializzazione è direttamente riconducibile, nel corso dell'anno, al preliminare lavoro di produzione agraria che è caratterizzato, per la natura dei prodotti, da più cicli stagionali, come riconosciuto dalla contrattazione collettiva nazionale di settore;
il settore del commercio floricolo rappresenta una componente significativa della PLU dell'agricoltura italiana con i suoi 140 milioni di euro di prodotti esportati oltre a coprire con i suoi 2.200 milioni di euro il fabbisogno del mercato interno. Inoltre, il comparto commercio rappresenta l'indispensabile supporto strategico al settore agricolo di tutta la produzione florovivaistica;
il commercio nazionale dei fiori sconta, sui mercati europei, un'agguerrita concorrenza da parte del sistema commerciale olandese agevolato dalle normative doganali dell'Unione europea che hanno di fatto liberalizzato a dazio zero le importazioni dai Paesi extracomunitari (Africa equatoriale e America Latina in primis) in via di sviluppo e da normative sul lavoro più agevolanti;
il Ministero competente, in relazione con il tavolo di filiera, anche attraverso il Piano Nazionale del Settore Florovivaistico 2014-2016, ha proposto linee guida per rilanciare le attività e sostenere «obiettivi e azioni di Piano» innovative;
il settore è caratterizzato da forte variabilità stagionale delle produzioni, come dimostrano l'andamento del fatturato nelle diverse regioni e gli andamenti dell'occupazione, con una differenza di quasi il 250 per cento tra i mesi con i valori più bassi e quelli con i valori più alti;
il riconoscimento delle specificità del settore, quale l'incidenza della stagionalità, è utile per poterlo dotare di regole del mercato del lavoro più adeguate, con l'obiettivo di contrastare l'utilizzo del lavoro irregolare e aumentare la competitività del sistema delle imprese,
impegna il Governo
a inserire tra le attività stagionali da individuare con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ai sensi dell'articolo 21, comma 2, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, quelle relative alla raccolta, alla cernita, alla lavorazione, al confezionamento e al trasporto dei prodotti del florovivaismo.
(8-00126) «Giacobbe, Basso, Ginato, Fiorio, Arlotti, Baruffi».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):floricoltura
albero
esportazione