ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01360

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 866 del 09/10/2017
Abbinamenti
Atto 7/01417 abbinato in data 13/12/2017
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00284
Firmatari
Primo firmatario: LENZI DONATA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2017
BRAGANTINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2017
BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2017
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2017
AMATO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2017
CASATI EZIO PRIMO PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2017
PIAZZONI ILEANA CATHIA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2017
BOLDRINI PAOLA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2017
PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2017
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 09/10/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
20/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/11/2017
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/11/2017
MARAZZITI MARIO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/11/2017
SBROLLINI DANIELA PARTITO DEMOCRATICO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 13/12/2017
FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 13/12/2017
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 20/12/2017
FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
ILLUSTRAZIONE 20/12/2017
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/12/2017
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/11/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/11/2017

DISCUSSIONE IL 22/11/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/11/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/12/2017

DISCUSSIONE IL 13/12/2017

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 13/12/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 13/12/2017

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 20/12/2017

ACCOLTO IL 20/12/2017

PARERE GOVERNO IL 20/12/2017

DISCUSSIONE IL 20/12/2017

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 20/12/2017

CONCLUSO IL 20/12/2017

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01360
presentato da
LENZI Donata
testo di
Lunedì 9 ottobre 2017, seduta n. 866

   La XII Commissione,

   premesso che:

    il rischio di sviluppare alcuni tumori, in particolare alla mammella e all'ovaio aumenta sensibilmente in presenza di alcuni tipi di varianti patogenetiche (nel gergo comune «mutazioni») a carico dei geni BRCA1/BRCA2 (collettivamente geni BRCA);

    si stima che circa il 5-10 per cento dei tumori della mammella e circa il 10-20 per cento dei tumori ovarici riconoscano una base di predisposizione ereditaria, di cui i geni BRCA rappresentano la frazione più rilevante;

    pur rappresentando una percentuale non elevata di tutte le forme tumorali che interessano questi organi, si tratta tuttavia di situazioni che hanno un impatto importante sia clinico sia sociale e pertanto meritano un'attenzione particolare e necessitano di dedicati percorsi multidisciplinari per la valutazione dei singoli casi, la pianificazione di interventi terapeutici mirati e la definizione di strategie di sorveglianza e di prevenzione differenziate rispetto a quelle previste per la popolazione generale;

    le donne portatrici di una mutazione ereditabile a carico del gene BRCA 1 hanno circa il 60 per cento di probabilità (contro il 10 per cento della popolazione generale) di sviluppare un tumore mammario e circa il 60 per cento (rispetto all'1-2 per cento della popolazione generale) di ammalarsi di tumore ovarico nell'arco della loro vita. Nel caso di mutazione del gene BRCA2, le percentuali sono simili per quanto riguarda il tumore mammario ed inferiori per quanto riguarda quello ovarico (circa 20 per cento);

    i test BRCA rappresentano un prezioso strumento per identificare la presenza di eventuali situazioni di alto rischio genetico nelle pazienti con tumore della mammella o dell'ovaio e in donne sane giovani. In linea con le raccomandazioni delle principali società scientifiche, i test BRCA dovrebbero dunque essere un'opportunità garantita a tutte le donne che ne potrebbero beneficiare al fine sia di individuare le terapie personalizzate più appropriate e dunque più efficaci nel caso di carcinoma mammario e/o ovarico già diagnosticato, sia di far adottare le opportune misure di prevenzione alle donne sane che risultassero BRCA-mutate;

    attualmente l'accesso a questi tipi di test non rappresenta un diritto omogeneamente garantito in tutte le regioni italiane, con marcate differenze interregionali e addirittura nell'ambito della medesima regione;

    la disomogeneità e gli ostacoli all'accesso al test genetico BRCA sono al centro del progetto dell'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) avviato nel 2016 con la realizzazione di quattro indagini sul test BRCA nel carcinoma ovarico che hanno coinvolto medici oncologi, pazienti e familiari;

    le indagini hanno restituito una fotografia che ben evidenzia forti disparità in termini di opportunità di prevenzione e cura per le donne e i loro familiari e che ha rappresentato lo spunto per intraprendere un'attività istituzionale finalizzata a sensibilizzare le istituzioni sul tema e sollecitare la promozione di interventi concreti;

    esistono in Italia diverse realtà che si occupano di questa problematica da anni e che possono rappresentare l'ossatura di una rete nazionale necessaria per realizzare le azioni che consentano di rispondere in maniera corretta ai bisogni delle persone che potrebbero beneficiare del test BRCA;

    rispondere in maniera corretta significa assicurare che tutte le regioni garantiscano un accesso equo e tempestivo al test all'interno delle strutture sanitarie, con percorsi identificati, chiari e condivisi per permettere un'adeguata presa in carico delle persone che accedono al test,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per garantire, in collaborazione con le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, a tutte le pazienti, indipendentemente dalla regione di appartenenza, preventivamente acquisiti i pareri tecnici del Consiglio superiore di sanità e dell'Istituto superiore di sanità, un accesso omogeneo ed equo al test BRCA e alle cure per le donne affette da carcinoma ovarico e/o mammario, e ai percorsi di prevenzione sia per queste donne sia per le donne sane risultate BRCA-mutate;

   ad assumere iniziative per assicurare l'introduzione del test BRCA nei livelli essenziali d'assistenza nonché una loro corretta gestione nelle strutture del servizio sanitario nazionale, affinché anche in Italia si possa avviare un programma nazionale di genetica oncologica per le forme di predisposizione ai tumori dell'ovaio e della mammella, che coordini ed integri i piani regionali previsti dal Piano nazionale della prevenzione 2014-2018;

   ad adottare iniziative per garantire le risorse economiche e finanziarie necessarie per la promozione e l'inserimento all'interno del servizio sanitario nazionale di tale programma.
(7-01360) «Lenzi, Ghizzoni, Paola Bragantini, Burtone, Grassi, Amato, Casati, Piazzoni, Paola Boldrini, Giuditta Pini, Miotto».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

cancro

rischio sanitario