ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01258

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 795 del 12/05/2017
Firmatari
Primo firmatario: FIORIO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/05/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2017
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2017
TARICCO MINO PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2017
TERROSI ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2017
ZANIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 12/05/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01258
presentato da
FIORIO Massimo
testo di
Venerdì 12 maggio 2017, seduta n. 795

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    secondo quanto reso noto dalle associazioni di categoria sulla base dei dati del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria), gli eventi calamitosi causati dai cambiamenti climatici hanno provocato in Italia danni alla produzione agricola nazionale, alle strutture e alle infrastrutture per un totale di oltre 14 miliardi di euro nel corso dell'ultimo decennio;
    con la riforma del fondo di solidarietà nazionale introdotta dal decreto legislativo n. 102 del 29 marzo 2004 è entrata a regime la nuova normativa in materia di assicurazioni agricole agevolate, conforme alle disposizioni comunitarie ed in linea con le nuove esigenze economiche derivanti dal processo di modernizzazione delle imprese agricole. Gli agricoltori possono assicurare, usufruendo di un contributo statale: le produzioni agricole da eventi atmosferici avversi e da fitopatie e infestazioni parassitarie; le strutture aziendali da eventi atmosferici avversi; gli allevamenti zootecnici dai danni economici derivati dalle più frequenti epizoozie; il proprio reddito;
    il sistema italiano delle assicurazioni contro le avversità atmosferiche (nonostante un trend positivo che era durato dal 2006 al 2014) ha visto ridursi il valore delle produzioni agricole vegetali assicurate di oltre 1,6 miliardi di euro (diminuzione del 26 per cento) in 2 anni passando dal 6,4 miliardi del 2014, massimo storico del settore, a 4,7 miliardi nel 2016 (dati Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare);
    dopo anni di crescita, dal 2015 è evidente la preoccupante tendenza a diminuire il ricorso alla agevolazione pubblica per la difesa del reddito;
    le motivazioni che stanno portando alla crisi del sistema della gestione del rischio sono essenzialmente le seguenti:
     gravi problematiche relative al sistema di gestione del rischio a livello nazionale che hanno portato ad un aumento degli adempimenti (manifestazione di interesse, Pai – domanda di sostegno, domanda di pagamento), a nuovi costi burocratici per le aziende agricole ed a gravissimi ritardi nell'erogazione dei contributi del Psrn – programma di sviluppo rurale nazionale;
     elevato numero di anomalie originato da problemi di interscambio dati tra regioni e sistema informativo agricolo nazionale (Sian) con rallentamento delle pratiche e possibili perdite di contributi;
     le procedure burocratiche relative alle modalità di calcolo delle rese da assicurare che svantaggiano proprio le imprese che producono con maggior valore aggiunto, i giovani che beneficiano dei contributi di primo insediamento e gli accorpamenti aziendali, non consentendo di assicurare le effettive produzioni aziendali;
     i prezzi massimi per assicurarsi, recentemente pubblicati dal Ministero, che per molte colture di pregio risultano talmente penalizzanti ed ingiustificati, alla stregua della realtà del mercato, da non consentire alle imprese, anche se assicurate, di conseguire un indennizzo conveniente ed adeguato alla realtà commerciale, come pure sarebbe possibile in base ai contratti assicurativi;
     continui e comprovati ritardi da parte del Ministero e degli altri enti preposti all'attuazione delle procedure per la gestione e l'erogazione dei contributi, anche sulle polizze per la zootecnia e le strutture per le annualità 2015 e 2016, finanziate con fondi nazionali;
     un sistema assicurativo basato su pacchetti di avversità atmosferiche spesso non confacenti alle esigenze delle imprese agricole;
    per alleviare la situazione di ritardo della pubblica amministrazione, i Condifesa (le associazioni di imprese agricole con finalità mutualistiche che stipulano le polizze collettive di assicurazione per conto dei loro associati) non hanno richiesto una parte dei costi delle polizze, pari ai contributi comunitari, sostenendo conseguentemente una grave esposizione bancaria,

impegna il Governo:

   ad intervenire rapidamente affinché vengano saldati i pagamenti dei contributi a carico del programma di sviluppo rurale nazionale alle aziende per gli anni 2015 e 2016 risolvendo le molteplici anomalie, anche di interscambio di dati, che hanno causato i ritardi, senza penalizzare le imprese che non possono farsi carico delle inefficienze amministrative;
   ad assumere iniziative per utilizzare immediatamente il fondo di solidarietà nazionale, con le modalità previste dal decreto legislativo n. 102 del 2004, per erogare i contributi per gli anni 2015 e 2016 relativi allo smaltimento delle carcasse animali e alle strutture aziendali, consentendo l'immediato rientro delle risorse ai Condifesa che hanno anticipato i contributi pubblici, pagando integralmente i costi delle polizze;
    ad assumere iniziative per superare le numerose incertezze normative circa la compilazione dei piani assicurativi individuali che rendono difficoltoso il lavoro dei Caa (Centro autorizzato assistenza agricola), a partire dalla normativa sulla certificazione delle rese produttive, che deve comprendere la documentazione dei danni atmosferici subìti ad integrazione della produzione ottenuta, dalle rese delle uve fino ai quantitativi consentiti dai disciplinari delle uve a denominazione e ai relativi esuberi di produzione;
   ad assumere iniziative per semplificare le procedure per i controlli a campione sulle aziende agricole beneficiarie del contributo;
   ad assumere iniziative per erogare ai Condifesa i contributi dovuti, realizzando una effettiva semplificazione, già ritenuta possibile dalla Commissione europea e non ancora attuata;
   a prevedere che l'emissione del bando relativo al programma di sviluppo rurale nazionale del 2016 e l'avvio delle procedure che portano all'erogazione dei relativi contributi avvengano inderogabilmente entro il 30 maggio 2017;
   ad assumere iniziative per semplificare e rivedere il sistema nazionale di gestione del rischio e il piano di sviluppo rurale nazionale in modo da consentire l'erogazione dei contributi agli agricoltori entro il 31 dicembre di ogni anno modificando sostanzialmente il decreto ministeriale 12 gennaio 2015, n. 162, e prevedendo una procedura semplificata di accesso al contributo per le aziende agricole;
   ad approvare entro il mese di settembre il piano assicurativo nazionale 2018, consentendo una maggiore flessibilità delle polizze contro le avversità atmosferiche al fine di contenere i costi, adattarsi con maggiore adeguatezza ai rischi climatici cui sono soggette nelle diverse regioni le imprese agricole e prolungare i tempi per l'assicurazione delle colture, come avvenuto anche nel 2015 e nel 2016 dopo ripetute proroghe;
   ad assumere ogni iniziativa di competenza per modificare il principio base della norma comunitaria che consente di finanziare polizze assicurative che indennizzino solo danni superiori alla soglia del 30 per cento rispetto alla media delle produzioni aziendali dei 3 anni precedenti o dei 5 anni precedenti, escludendo quello migliore e quello peggiore, prevedendo una riduzione della soglia di danno al 20 per cento e sostenendo efficacemente in seno al Consiglio dell'Unione europea gli emendamenti recentemente approvati dal Parlamento europeo in Commissione agricoltura.
(7-01258) «Fiorio, Luciano Agostini, Romanini, Taricco, Terrosi, Zanin».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sviluppo rurale

sostegno agricolo

gestione