Legislatura: 17Seduta di annuncio: 746 del 22/02/2017
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 TONINELLI DANILO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 FICO ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 CARIELLO FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017 DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 22/02/2017
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 22/03/2017 TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO PARLAMENTARE 22/03/2017 RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE INTERVENTO GOVERNO 22/03/2017 BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) INTERVENTO PARLAMENTARE 22/03/2017 POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE INTERVENTO PARLAMENTARE 05/04/2017 GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE MARTELLI GIOVANNA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE TINAGLI IRENE PARTITO DEMOCRATICO PARERE GOVERNO 12/04/2017 BIONDELLI FRANCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
DISCUSSIONE IL 22/03/2017
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/03/2017
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/04/2017
DISCUSSIONE IL 05/04/2017
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 05/04/2017
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/04/2017
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 12/04/2017
ACCOLTO IL 12/04/2017
PARERE GOVERNO IL 12/04/2017
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 12/04/2017
CONCLUSO IL 12/04/2017
La XI Commissione,
premesso che:
l'Isolante K-Flex S.p.A. è un'azienda italiana specializzata nella produzione di isolanti elastomerici per isolamento termico ed acustico. I prodotti e le soluzioni per l'isolamento K-Flex trovano applicazione nei settori più diversi: dall'edilizia ai trasporti, dal petrolchimico alle energie innovabili. L'azienda è leader di mercato a livello mondiale grazie alla qualità e all'innovazione tecnologica dei suoi prodotti ed è presente con circa 2.000 addetti in 60 Paesi ed 11 impianti produttivi localizzati in Italia a Roncello (MB), USA, Polonia, Russia, Malesia, Dubai, Cina (2 impianti), India, Regno Unito e Francia;
in data 30 gennaio 2017, sul sito « ilgiorno.it», veniva pubblicata la notizia che dal 24 gennaio 2017, i dipendenti della K-Flex sono in presidio permanente davanti ai cancelli dell'azienda per impedire l'ingresso dei camion e l'uscita di merce e macchinari perché temono che la proprietà voglia portare la produzione nello stabilimento in Polonia. Tale scelta metterebbe a rischio circa 250 posti di lavoro;
nell'articolo veniva specificato che, nell'ultimo incontro in Assolombarda, il fondatore e presidente del gruppo multinazionale, Amedeo Spinelli, ha assicurato che non esiste la volontà di licenziare e di abbandonare la Brianza, non convincendo però i propri dipendenti che hanno anzi affermato che l'azienda ha dichiarato che entro qualche mese lascerà lo stabilimento, delocalizzando in Polonia;
tale voce ha trovato conferma direttamente nelle parole dell'amministratore delegato di K-Flex Polonia, Bartlomiej Gröbner. In data 13 gennaio 2017, sul sito « lodzkie.naszemiasto.pl», lo stesso amministratore delegato ha dichiarato che i proprietari italiani di K-Flex hanno deciso di raddoppiare le dimensioni dello stabilimento di Wieleninie, portandolo dagli attuali 7,5 mila a 15 mila metri quadrati. Tali lavori sono iniziati a dicembre 2016, termineranno a metà giugno 2017, e renderanno operativo l'ampliamento dell'azienda a fine settembre-inizio ottobre 2017;
sempre per voce di Gröbner, tale investimento comporterà l'assunzione di circa 100 nuovi dipendenti, passando dagli attuali 272 a circa 350;
Gröbner ha poi trattato il tema di quali siano i mercati in cui opera l'azienda polacca, chiarendo che, oltre a Germania, Russia e Scandinavia, parte di quanto prodotto in Polonia viene esportato anche in Italia. Questo perché gli effetti della globalizzazione hanno portato i proprietari della K-Flex ad una diminuzione della produzione in Italia e, soprattutto, a preferire la Polonia perché più facile produrre in tale Paese per il minor costo complesso della mano d'opera. Inoltre, ha proseguito Gröbner, i costi di trasporto sono di circa il 20 per cento più bassi rispetto a quelli italiani;
prima dello scorso Natale, l'azienda ha cercato di smontare due grosse macchine industriali per portarle in Polonia, azione non resa possibile dai lavoratori che lo hanno impedito;
per Matteo Moretti, della Filctem Cgil, l'atteggiamento dell'azienda è incomprensibile. Secondo il sindacalista che partecipa anche al presidio permanente, l'amministratore delegato Carlo Spinelli, nonostante il blocco della produzione non si è presentato al tavolo tra le parti coinvolte per comunicare ai lavoratori le scelte aziendali;
lo stesso Moretti ha dichiarato che si proseguirà con lo sciopero e che chiederà alle istituzioni di intervenire per il mantenimento dei circa 250 posti di lavoro, in funzione del fatto che l'azienda fa utili e continua ad espandersi in tutto il mondo;
i sindacati hanno ricordato che K-Flex, nonostante il bilancio ampiamente in utile, nel 2014 ha licenziato 44 lavoratori;
dall'inizio del presidio permanente fuori dalla fabbrica di Roncello, si sono svolti diversi incontri tra i lavoratori ed esponenti delle istituzioni presso la provincia di Monza e Brianza, in regione Lombardia, nella sede di Milano di Assolombarda e presso il Ministero dello sviluppo economico;
in data 11 febbraio 2017, veniva pubblicato sul giornale « Il Cittadino», una notizia riguardante la situazione di crisi della K-Flex dove veniva specificato che l'azienda, negli ultimi anni, ha ricevuto 12 milioni di euro di finanziamenti pubblici, di cui uno a fondo perduto;
come riportato dal sito di informazione « ilcittadinomb.it» in data 14 febbraio 2017, nell'incontro tenutosi presso la sede di Milano di Assolombarda, la proprietà ha confermato di aver investito all'estero i 12 milioni di incentivi pubblici ottenuti negli ultimi anni;
in data 8 febbraio 2017, è stata trasmessa da Assolombarda all'agenzia regionale per l'istruzione, la formazione e il lavoro, a Femca-Cisl, Filctem-Cgil, Uiltec Milano Metropolitana, Ugl Chimici, Failc Confail e a L'Isolante K-Flex S.p.a., una lettera con oggetto il licenziamento collettivo per riduzione del personale dell'azienda;
nella lettera veniva indicato che la scrivente società K-Flex, ai sensi dell'articolo 24, comma 7 e 4, della legge n. 223 del 1991, si vedeva costretta a comunicare la necessità e l'urgenza di procedere ad una riduzione collettiva dei lavoratori della sede di Roncello, con la conseguente risoluzione del rapporto di lavoro per 187 dei 243 dipendenti complessivi;
le motivazioni dei licenziamenti fornite dall'azienda, riguardavano il fatto che il settore in cui opera ha fatto registrare negli ultimi anni una contrazione dell'attività produttiva causata dall'attestarsi della negativa situazione di mercato. Insieme a questo, il fatto che dei determinati tipi di prodotti dell'azienda non sono più risultati competitivi a causa degli eccessivi costi di trasporto e logistici ed ai lunghi tempi di consegna. Oltre a ciò, la crisi economica iniziata nel 2008 ha ulteriormente aggravato la situazione, portando l'azienda negli anni 2013 e 2014 a ricorrere allo strumento della cassa integrazione ordinaria per i lavoratori e, sempre nel 2014, al conseguente licenziamento collettivo per 44 lavoratori;
sempre nella lettera, veniva specificato che alla situazione di criticità attuale si sono aggiunte gravi problematiche qualitative, strutturali e di sicurezza riferite al sito di produzione di Roncello, alle quali non si è riuscito a rimediare con un reperimento di un'adeguata sede produttiva alternativa;
l'azienda non solo ha annunciato il licenziamento per 187 lavoratori, ma ha dichiarato che per gli stessi non vi è la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, in quanto i procedimenti di licenziamento decisi non hanno carattere temporaneo bensì strutturale; che è da escludere il contratto di solidarietà che, mantenendo inalterati i normali livelli di occupazione, non consente l'eliminazione dell'esubero che, come affermato dalla società, ha carattere irreversibile; ha inoltre comunicato che, per gli stessi motivi, da ultimo, non è neanche possibile il ricorso ad altre forme di flessibilità;
i firmatari del presente atto di indirizzo trovano del tutto ambiguo il comportamento della proprietà dell'azienda che, seppur con bilanci in attivo (K-Flex ha un bilancio dichiarato di 320 milioni di euro e punta ad arrivare a 500 milioni) e nonostante abbia ricevuto finanziamenti ministeriali, ha deciso di spostare i macchinari della sede di Roncello nel proprio sito polacco e procedere con l'assunzione di nuovi lavoratori in Polonia ma, al tempo stesso, di licenziare, con effetto immediato, tutti i lavoratori del sito italiano, senza possibilità alcuna di poter usufruire dei previsti ammortizzatori sociali. Va però sottolineato che risultano essere sempre più i casi di aziende, molte delle quali con bilanci in attivo, che riducono il numero dei propri lavoratori o decidono di chiudere in maniera definitiva i propri stabilimenti in Italia a causa delle scelte delle proprietà di delocalizzare all'estero. Ciò è dovuto anche al fatto che il Governo, ad oggi, a giudizio dei presentatori del presente atto non ha proposto alcuna politica volta a tutelare il mantenimento dei livelli occupazionali e dalle aziende sul suolo italiano al fine di evitare le loro delocalizzazioni in Paesi esteri,
impegna il Governo:
a promuovere immediatamente un tavolo tecnico di confronto in sede ministeriale, coinvolgendo i vertici dell'azienda Isolante K-Flex e le rappresentanze sindacali, al fine di promuovere azioni volte ad elaborare un piano di intervento che preveda la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e l'esclusione dei licenziamenti dei lavoratori dello stabilimento di Roncello, prevedendo altresì per loro degli adeguati ammortizzatori sociali e rendendo tempestiva informazione degli esiti del tavolo alle competenti commissioni parlamentari;
nel caso non si riescano ad evitare i licenziamenti dei lavoratori del sito produttivo di Roncello, ad assumere iniziative volte a prevedere un piano di ricollocamento per ognuno dei dipendenti licenziati;
ad assumere ogni iniziativa di competenza, nell'ambito degli interventi tesi a salvaguardare i livelli occupazionali, volta a ridurre i motivi di conflittualità tra azienda e dipendenti;
ad assumere ogni iniziative di competenza volta a far sì che l'azienda attui una strategia di sviluppo a lungo termine, che ponga al centro delle priorità gli investimenti necessari per l'innovazione e la salvaguardia occupazionale del sito di Roncello;
ad assumere iniziative di competenza volte ad evitare la delocalizzazione della produzione dello stabilimento di Roncello in altri Paesi;
ad assumere iniziative normative volte a tutelare i livelli occupazionali e il mantenimento delle attività delle aziende sul suolo italiano, al fine di evitare le loro delocalizzazioni in Paesi esteri.
(7-01194) «Tripiedi, Cominardi, Chimienti, Ciprini, Lombardi, Dall'Osso, Pesco, Alberti, Villarosa, Zolezzi, De Rosa, Busto, Carinelli, Caso, Nicola Bianchi, Paolo Nicolò Romano, Cecconi, Liuzzi, Manlio Di Stefano, D'Ambrosio, Sibilia, Di Battista, Luigi Di Maio, Ferraresi, L'Abbate, Grande, Scagliusi, Vacca, Gallinella, Gagnarli, Crippa, D'Uva, Brugnerotto, Businarolo, Da Villa, Della Valle, Vallascas, Simone Valente, Spessotto, Castelli, Di Benedetto, Luigi Gallo, Brescia, Petraroli, Frusone, Rizzo, Corda, Paolo Bernini, Dell'Orco, Massimiliano Bernini, Baroni, Mantero, Silvia Giordano, Lorefice, Grillo, Toninelli, Battelli, Cozzolino, Daga, Sarti, Dieni, Basilio, Parentela, Vignaroli, De Lorenzis, Fico, Marzana, Bonafede, Nesci, Tofalo, Agostinelli, Colletti, Del Grosso, Cariello, Fraccaro, Dadone».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):soppressione di posti di lavoro
licenziamento collettivo
prezzo di trasporto