ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01175

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 734 del 01/02/2017
Abbinamenti
Atto 7/01179 abbinato in data 02/03/2017
Firmatari
Primo firmatario: CRIVELLARI DIEGO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/02/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOGNATO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 01/02/2017


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/03/2017
CRIVELLARI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 02/03/2017
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/03/2017

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/03/2017

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 02/03/2017

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01175
presentato da
CRIVELLARI Diego
testo di
Mercoledì 1 febbraio 2017, seduta n. 734

   La IX Commissione,
   premesso che:
    l'azienda Poste Italiane è tuttora la più grande azienda di servizi del Paese, e lo è anche per la funzione sociale che ha e continua a ricoprire mantenendo un ruolo fondamentale nella infrastrutturazione dell'Italia;
    le decisioni politiche e di mercato che attengono a Poste riguardano, naturalmente, anche gli interessi diretti dei cittadini e la loro tutela;
    l'ulteriore dismissione che nei mesi scorsi era stata annunciata dal Governo (35 per cento delle azioni a Cassa depositi e prestiti e messa sul mercato del restante 30 per cento) poneva seri interrogativi rispetto a finalità da perseguire e conseguenze attese;
    è difficile intuire come ciò si potesse conciliare con la necessità di rilanciare l'azienda dentro il sistema-Paese;
    si avverte la necessità di trovare un punto di equilibrio tra la volontà di arginare il debito pubblico e l'assetto complessivo del sistema postale;
    si parla di posti di lavoro, di 500 miliardi di euro di risparmi dei cittadini, di coesione sociale e territoriale del Paese e si rileva che la collocazione in borsa del 2015 di Poste ha già comportato 157 milioni di euro in meno per le casse dello Stato in termini di mancato introito di dividendi;
    una ristrutturazione dell'azienda deve investire il tema più ampio della governance aziendale, della partecipazione dei lavoratori, del modello di organizzazione e l'ufficio postale deve essere pensato come presidio e interfaccia tra cittadini e pubblica amministrazione, nuova base per la digitalizzazione del Paese;
    il nuovo piano strategico 2015-2019 poneva obiettivi ambiziosi: investimenti nel digitale per miliardi di euro, ridefinizione del servizio universale e ben 8.000 assunzioni;
    oggi si rischia di assistere ad una progressiva perdita del carattere sociale del servizio e ad un sostanziale regresso, anche rispetto agli accordi del settembre 2015, con disservizi crescenti e messa in discussione della presenza capillare dell'azienda del territorio;
    negli ultimi mesi, si sta registrando il rapido deterioramento della qualità del servizio postale, del clima aziendale all'interno dei luoghi di lavoro, della fiducia della clientela e dell'opinione pubblica nell'azienda, della qualità delle relazioni industriali;
    i modelli di ri-organizzazione condivisi finora non hanno funzionato, con enormi giacenze di corrispondenza inesitata nei centri oggetto di riorganizzazione, diffusa demotivazione del personale, lamentele dei cittadini per i disservizi e spesso ricorsi al Tar per le inefficienze del sistema;
    le organizzazioni sindacali sono seriamente preoccupate per questa situazione e per la carenza di confronto in merito al progetto di riorganizzazione (logistica integrata e modello di recapito delle aree metropolitane), elementi che avrebbero dovuto rappresentare le aree di sviluppo del piano strategico 2020 nel settore postale,

impegna il Governo:

   a monitorare il piano industriale «Poste 2020» per una implementazione della logistica e dell'agenda digitale;
   ad assumere ogni iniziativa di competenza per sviluppare un più proficuo rapporto con gli enti locali;
   ad assumere iniziative per considerare strategico un modello di relazioni industriali anche innovative e a favorire la partecipazione dei lavoratori alla governance dell'azienda.
(7-01175) «Crivellari, Mognato».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

partecipazione dei lavoratori

coesione economica e sociale

politica industriale