ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01068

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 663 del 27/07/2016
Abbinamenti
Atto 7/00987 abbinato in data 02/08/2016
Atto 7/01054 abbinato in data 02/08/2016
Atto 7/01045 abbinato in data 02/08/2016
Firmatari
Primo firmatario: ZACCAGNINI ADRIANO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 27/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
29/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 02/08/2016
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 21/09/2016
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
ANTEZZA MARIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/08/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 02/08/2016

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 02/08/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/09/2016

DISCUSSIONE IL 21/09/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 21/09/2016

RITIRATO IL 29/09/2016

CONCLUSO IL 29/09/2016

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01068
presentato da
ZACCAGNINI Adriano
testo di
Mercoledì 27 luglio 2016, seduta n. 663

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    il prezzo dei cereali continua a scendere e adesso un quintale di grano duro vale il prezzo di una, al massimo due pizze: 24 euro sul mercato di Bologna, riferimento per il Nord Italia, 19 euro su quello di Foggia, il più importante del Mezzogiorno, più o meno la metà delle quotazioni di fine 2014;
    il caso del Sud è il più preoccupante: nell'ultima seduta di giugno 2016, la commissione prezzi della Camera di commercio di Foggia non ha prudentemente quotato il grano che veniva scambiato, la settimana prima, a 16 euro al quintale;
    il 13 luglio 2016, le associazioni di categoria Cia, Confagricoltura e Copagri hanno organizzato una manifestazione di protesta dal titolo «Grano Amaro», in cui è stato sottolineato che oggi il valore del frumento è lo stesso di 25 anni fa (negli anni Novanta un quintale di grano veniva pagato 30 mila lire, l'equivalente di 15 euro, mentre oggi appena 20 euro);
    per i consumatori i potenziali effetti negativi sono due: c’è il rischio, per Confagricoltura, che dal prossimo anno sia sempre meno la pasta made in Italy, fatta con grano italiano; per Coldiretti, che si allarghi la forchetta, già elevata, del prezzo che dal grano al pane cresce dell'1,450 per cento e dal grano alla pasta del 400 per cento;
    il 20 luglio 2016, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha reso noto che si è svolta a Roma la riunione del tavolo nazionale della filiera cerealicola. L'incontro, presieduto dal Ministro Maurizio Martina, ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle regioni, delle organizzazioni agricole e della cooperazione, delle imprese di trasformazione, di commercializzazione e dell'industria mangimistica;
    in particolare, sono state 6 le azioni del Ministero presentate alla filiera: fondo da 10 milioni di euro inserito nel decreto-legge «enti locali» (si tratta di un primo stanziamento per dare avvio a un organico piano nazionale cerealicolo e sostenere investimenti anche infrastrutturali per valorizzare il grano di qualità 100 per cento italiano); creazione di una Cun (Commissione unica nazionale) per il grano duro (l'obiettivo è favorire il dialogo interprofessionale e rendere più trasparente la formazione del prezzo); conferma degli aiuti accoppiati europei Pac per il frumento che equivalgono a circa 70 milioni di euro all'anno fino al 2020 per quasi 500 milioni investiti nei 7 anni di programmazione; rafforzamento dei contratti di filiera, per proseguire negli investimenti che hanno visto 50 milioni di euro impiegati dalla filiera cerealicola (i nuovi bandi in autunno prevedono un budget totale di 400 milioni di euro (metà in conto capitale e metà in conto interessi) ai quali potranno attingere anche i progetti legati al grano); marchio unico volontario per grano e prodotti trasformati per dare maggiore valore al grano di qualità certificata, che rispetti il disciplinare del sistema di qualità della produzione integrata e risponda a determinati requisiti organolettici; sperimentazione dalla prossima campagna di un nuovo strumento assicurativo per garantire i ricavi dei produttori proteggendoli dalle eccessive fluttuazioni di mercato, come si legge sul sito del Ministero,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative urgenti volte a superare la crisi del mercato del grano duro in Italia, dando immediata attuazione al piano cerealicolo nazionale;
   a garantire una maggiore coerenza e trasparenza relativa alla formazione del prezzo del grano attraverso la rapida istituzione della Commissione unica nazionale per il grano duro alla presenza di tutti i rappresentanti di settore;
   a valorizzare la filiera di settore, tutelando in particolare il sistema organizzato della pasta made in Italy;
   a favorire una maggiore aggregazione dell'offerta così da portare i consorzi agrari a svolgere il loro ruolo in materia di stoccaggio del prodotto, scoraggiando comportamenti di tipo speculativo e anticoncorrenziale;
   a incentivare accordi e contratti di filiera capaci di garantire una più equa redistribuzione del valore, così da ottenere la massima trasparenza nella formazione del prezzo;
   ad assumere le iniziative di competenza per correggere i comportamenti di tipo speculativo del mercato, considerando che il cibo è un bene essenziale alla vita;
   a valutare l'introduzione di misure di tutela nei mercati interni del settore agricolo, in modo da tutelare anche la sicurezza alimentare nazionale e in particolare specifici territori da sempre a vocazione rurale.
(7-01068) «Zaccagnini».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fissazione dei prezzi

formazione dei prezzi

prodotto agricolo