ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/01064

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 662 del 26/07/2016
Abbinamenti
Atto 7/00969 abbinato in data 27/07/2016
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZIS DIEGO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/07/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
DICHIARAZIONE GOVERNO 27/07/2016
DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 27/07/2016
LABRIOLA VINCENZA MISTO
 
INTERVENTO GOVERNO 27/07/2016
DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 27/07/2016

DISCUSSIONE IL 27/07/2016

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/07/2016

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-01064
presentato da
DE LORENZIS Diego
testo di
Martedì 26 luglio 2016, seduta n. 662

   La IX Commissione,
   premesso che:
    la S.E.A.P. – Società Esercizio Aeroporti Puglia s.p.a. nasce nel 1984 allo scopo di gestire gli scali del sistema aeroportuale pugliese (Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie);
    il decreto del 12 novembre 1997, n. 521, «Regolamento recante norme di attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 10, comma 13, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, con cui è stata disposta la costituzione di società di capitali per la gestione dei servizi e infrastrutture degli aeroporti gestiti anche in parte dallo Stato» prevede, al comma 3 dell'articolo 7, «Affidamento della gestione» che «l'affidamento in concessione delle gestioni totali aeroportuali alle società di capitali richiedenti è subordinato alla sottoscrizione:
     a) della convenzione da predisporsi secondo le indicazioni contenute nel disciplinare tipo di cui al successivo articolo 17, comma 1;
     b) del contratto di programma da predisporsi secondo i contenuti di cui alla delibera CIPE 24 aprile 1996, recante linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilità;
    la convenzione n. 40 stipulata in data 25 gennaio 2002, con la relativa postilla n. 1 sottoscritta in data 12 febbraio 2003, tra Enac e la Società Esercizio Aeroporti Puglia s.p.a disciplina i rapporti conseguenti all'affidamento in concessione totale degli aeroporti di Bari, Foggia, Grottaglie e Brindisi per un tempo di 40 anni dalla data di sottoscrizione della postilla n. 1 sopramenzionata;
    il comma 1 dell'articolo 4 della sopracitata convenzione n. 40 stabilisce che con onere a proprio carico la concessionaria provvede a:
     a) gestire ciascun Aeroporto quale complesso di beni, attività e servizi organizzati destinati direttamente o indirettamente, alle attività aeronautiche adottando ogni opportuna iniziativa in favore delle comunità territoriali vicine, in ragione dello sviluppo intermodale dei trasporti, e adottando altresì le iniziative dirette ad assumerne, d'intesa con Enac, anche mediante provvedimenti di ricollocazione all'interno del sedime aeroportuale, lo svolgimento delle attività di aviazione generale comunque compatibili con l'operatività aeroportuale;
     b) organizzare e gestire l'impresa aeroportuale garantendo l'ottimizzazione delle risorse disponibili per la produzione di attività e di servizi di adeguato livello qualitativo, nel rispetto dei principi di sicurezza, di efficienza, di efficacia e di economicità e di tutela ambientale;
     c) erogare con continuità e regolarità, nel rispetto del principio di imparzialità e secondo le regole di non discriminazione dell'utenza, i servizi di propria competenza;
    la lettera C) elenca anche i particolari a cui la concessionaria deve provvedere a proprio carico;
    il contratto di programma per l'Aeroporto di Grottaglie non è mai stato approvato e tuttora sono in corso le varie fasi che dovranno portare all'approvazione dell'unico contratto di programma per gli aeroporti pugliesi;
    il decreto interministeriale n. 4269 del 6 marzo 2003 emesso dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con i Ministeri dell'economia e delle finanze e della difesa, affida in concessione alla società Aeroporti di Puglia s.p.a. (SEAP S.p.A.) – ex Esercizio Aeroporti gli aeroporti civili di Bari, Foggia e Grottaglie e l'aeroporto militare, aperto al traffico aereo civile di Brindisi;
    dal 2006 è stata istituita la nuova ragione sociale, da S.E.A.P. – Società Esercizio Aeroporti Puglia ad AEROPORTI DI PUGLIA S.p.A. Obiettivo di Aeroporti di Puglia è la realizzazione e la gestione di un sistema aeroportuale moderno ed efficiente, con standard di servizio ad alto livello, perfettamente integrato con il territorio ed in grado di favorire un armonico processo di crescita economico-sociale della Puglia. Attualmente al capitale sociale, pari ad euro 12.950.000,00 e sottoscritto quasi totalmente dalla regione Puglia, partecipano con quote minoritarie anche altri enti territoriali ed economici: 99,414 per cento – regione Puglia, 0,4 per cento – camera di commercio di Taranto, 0,059 per cento – camera di commercio di Bari, 0,004 per cento – camera di commercio di Brindisi, 0,002 per cento – camera di commercio di Lecce, 0,009 per cento – provincia di Foggia, 0,002 per cento – provincia di Brindisi, 0,058 per cento – provincia di Bari, 0,04 per cento – comune di Bari, 0,012 per cento – comune di Brindisi;
    il regolamento (UE) n. 131 5/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, sugli «orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti» riporta, tra l'altro, all'articolo 24, i criteri da rispettare affinché gli aeroporti facciano parte alla rete «Globale» e pertanto individuando come conformi, secondo tali criteri, nella, regione Puglia quelli di Bari, Brindisi e Foggia, escludendo l'aeroporto di Grottaglie dalle reti Ten-T;
    il Piano nazionale degli aeroporti, approvato con decreto del Presidente della Repubblica il 17 settembre 2015, determina la strategia degli sviluppi degli scali e individua gli aeroporti di interesse nazionale, riconoscendo come tali in Puglia quello di Bari (di interesse strategico), quello di Brindisi e quello di Grottaglie per il traffico cargo, mentre riconduce ad aeroporto di «interesse regionale» quello di Foggia. Gli scali rientrano nel bacino denominato «Mediterraneo-Adriatico». Occorre ricordare che per l'identificazione degli aeroporti strategici di ciascun bacino sono stati presi in considerazione, innanzitutto, gli aeroporti inseriti nella core network europea. Solo nel caso in cui – nel bacino individuato – non è risultato insistere alcun aeroporto incluso nella rete centrale delle Ten-T, si è individuato quale aeroporto strategico quello inserito nella rete globale delle Ten-T con maggiori dati di traffico per cui l'unico aeroporto considerato strategico di questo bacino non può che essere unicamente Bari;
    gli aeroporti del bacino di traffico Mediterraneo/Adriatico hanno registrato nel 2015 un traffico di 6,206 milioni di passeggeri, concentrati quasi esclusivamente sugli scali di Bari (3,955 milioni) e Brindisi (2,248 milioni). Per gli aeroporti di Bari e Brindisi nel 2015, fonte Enac, si confermano incrementi del traffico passeggeri rispetto il 2014, Bari (+ 7,96 per cento) e Brindisi (+ 4,17 per cento). Negli ultimi dieci anni, è stata registrata, per tale bacino, una considerevole crescita, pari ad un tasso medio del 10 per cento annuo;
    in merito alla tipologia di voli l'aeroporto di Bari presenta una ripartizione del traffico con componente nazionale del 70 per cento ed internazionale del 30 per cento, mentre l'aeroporto di Brindisi, con prevalente traffico delle compagnie low-cost, ha un traffico nazionale pari all'80 per cento ed internazionale pari al 20 per cento; l'aeroporto di Taranto-Grottaglie opera quasi esclusivamente nel settore cargo con traffico internazionale; ad eccezione di qualche volo charter stagionale, pur essendo potenzialmente idoneo ad operare anche in ambito di aviazione civile per il traffico passeggeri;
    per quanto riguarda i bacini di utenza individuati dall'atlante degli Aeroporti italiani – Nomisma elaborato sui dati della popolazione ISTAT 2008, per gli Aeroporti pugliesi risulta che:
     Bari, entro la soglia dei 90’, è in grado di servire un totale di circa 3.150.000 abitanti, circa 940.000 possono raggiungere l'aeroporto in meno di 30’ (pari al 30 per cento, circa) 860.000 in un tempo compreso tra i 30’ e i 60’ (pari al 28 per cento), circa 1.330.000 in un tempo che va da 60’ a 90’ (pari al 42 per cento);
     Brindisi, entro la soglia dei 90’, è in grado di servire un totale di circa 2.700.000 abitanti, circa 240.000 possono raggiungere l'aeroporto in meno di 30’ (pari al 9 per cento), circa 1.100.000 in un tempo compreso tra i 30’ e i 60’ (pari al 41 per cento), circa 1.360.000 in un tempo che va da 60’ a 90’ (pari al 50 per cento);
     Grottaglie, entro la soglia dei 90’, è in grado di servire un totale di circa 2.920.000 abitanti, circa 500.000 residenti (pari al 17 per cento) possono raggiungere l'aeroporto in meno di 30’, circa 680.000 in un tempo compreso tra i 30’ e i 60’ (pari al 23 per cento) e 1.740.000 in un tempo che va da 60’ a 90’ (pari al 60 per cento);
    inoltre, l'aeroporto di Bari dista circa 70 chilometri da Matera ed è raggiungibile in 1 ora circa tramite le strade: SS-96 e SS-99; la stessa città capitale della cultura 2019, dista dall'aeroporto di Grottaglie circa 90 chilometri;
    in merito all'aeroporto di Grottaglie, così come previsto nell'Atlante degli aeroporti, «per la posizione geografica strategica in relazione all'area Mediterranea e per le caratteristiche dimensionali e prestazionali della pista di volo, presenta anche interessanti potenzialità per particolari tipologie di traffico passeggeri e pertanto nel lungo periodo potrebbe svolgere il ruolo di riserva di capacità dei traffici aerei dell'Italia meridionale»;
    la pista è tra le 19 piste italiane con lunghezza compresa tra 2.800 e 3.900 metri. In tale contesto è opportuno precisare che l'allungamento della pista RWY 17/35 da 1.710 metri a 3.200 metri, è stato realizzato in seguito alla presentazione del progetto, approvato dal Ministero dell'ambiente il 24 ottobre 2005, per il potenziamento land side e air side per la realizzazione di una piattaforma logistica aeronautica dell'aeroporto di Grottaglie proposto per adeguare le infrastrutture alle caratteristiche del traffico cargo, anche in forza dell'accordo con Alenia. Tali adeguamenti sono stati approvati in seguito all'Accordo di programma quadro «Trasporti: aeroporti e viabilità» del 31 marzo 2003 tra Ministero dell'economia, Ministero delle infrastrutture, regione Puglia, nonché Enav, Enac ed Anas che ha definito gli interventi per i quattro aeroporti pugliesi, stabilendo per Grottaglie la funzione prevalente di polo nel traffico merci;
    secondo quanto previsto al capitolo 3 del regolamento per la costruzione e l'esercizio degli aeroporti emanato da Enac, in relazione al numero ed al tipo di aeromobili previsti, le dimensioni del piazzale devono essere tali da garantire adeguate separazioni, evitando manovre difficoltose che richiedano un uso eccessivo di potenza del motore e costituiscano sollecitazioni anomale per carrello e pneumatici. In particolare, sono adottate le seguenti separazioni minime tra un aeromobile in parcheggio ed ogni altro aeromobile e manufatto adiacente:
     lettera di codice separazione:
   A 3 m;
   B 3 m;
   C 4,5 m;
   D 7,5 m;
   E 7,5 m;
   F 7,5 m;
    la piazzola di sosta, apron «D», prospiciente l'aerostazione passeggeri, risulta di dimensioni ridotte e inadatte a sostenere un numero significativo di velivoli. A tal fine, nel piano di sviluppo è previsto l'ampliamento del piazzale aeromobili «D» che potrà accogliere i B137-800 e nel contempo consentirà con apposito intervento, di riqualificare quello esistente degradato e ormai con ridotta portanza nella parte della pavimentazione rigida; l'intervento, contenuto nello sviluppo aeroportuale dell'aeroporto di Grottaglie prevede l'ampliamento in due fasi in un arco temporale dal 2016 al 2022;
    l'aviazione civile per voli passeggeri è sempre stata permessa;
    da fonti stampa dell'11 gennaio del 2014 si apprende che il presidente della camera di commercio di Taranto, Luigi Sportelli, avrebbe informato a mezzo stampa dell'interessamento della compagnia aerea Cityline Swiss che avrebbe avanzato ad Aeroporti di Puglia un programma di voli operativo dal 14 aprile 2014, con collegamenti con Roma Fiumicino, Palermo, Catania, Timisoara e Nizza Albenga;
    sempre da fonti stampa si apprende che in data 13 gennaio 2014 l'associazione « Tarantovola.it» avrebbe inviato una diffida e lettera aperta ad Aeroporti di Puglia lamentando un comportamento ostativo da parte del gestore a favorire voli passeggeri applicando costi spropositati;
    AdP avrebbe risposto specificando che la Compagnia Aerea CityLine SWISS, per il tramite l'intermediazione del Tour Operator Esafly di Taranto avrebbe chiesto di attivare alcuni nuovi collegamenti da e per l'Aeroporto di Grottaglie riguarda, allo stato, due soli voli (Parma-Taranto il venerdì e Taranto-Parma la domenica), programmati a partire dal 18 aprile 2014, per i quali, comunque, allo stato attuale, non risulta pervenuta all'ENAC alcuna ufficiale comunicazione da parte del vettore. Inoltre, AdP specifica che risulta una precedente serie di richieste a partire dal 2005 di collegamenti da/per gli aeroporti pugliesi da parte del medesimo Tour Operator Esafly e del vettore svizzero mai concretizzatesi e solo a gennaio 2013 è stato operato 1 (uno) volo charter per Lourdes con la Compagnia aerea TradeAir Zagabria (Croazia);
    AdP specifica che la Compagnia Aerea City Line Swiss dal 2005 ha formulato al gestore aeroportuale diverse proposte riguardante voli, ma questi non sono mai stati attivati ed inoltre informa che la società Aeroporti di Puglia s.p.a., nel pieno rispetto delle obbligazioni assunte con l'affidamento, da parte di ENAC, della concessione totale del sistema aeroportuale pugliese e della normativa di riferimento in materia di regolazione tariffaria in ambito aeroportuale, non ha mai frapposto alcun ostacolo all'esercizio dell'attività di aviazione commerciale destinata al traffico passeggeri da/per gli aeroporti in gestione, né, con particolare riferimento all'aeroporto di Grottaglie, che ha una vocazione specificatamente cargo ed industriale, ha mai applicato diritti o tariffe di ammontare «spropositato», come impropriamente asserito dall'Associazione intimante, essendo i corrispettivi richiesti, come per legge, strettamente correlati ai costi per l'offerta del servizio;
    con disposizione del direttore generale dell'ENAC n. 20 del 14 luglio 2014 si è stabilito che l'Aeroporto di Taranto Grottaglie «Marcello Arlotta» è qualificato a «svolgere la funzione di piattaforma logistica integrata per attività di sviluppo di ricerca e sperimentazione di prodotti aeronautici – in particolare di SARP (sistema aeromobile a pilotaggio remoto) –, con l'attivazione delle procedure di gestione per l'uso flessibile dello spazio aereo». Di conseguenza, è consentita l'attività di trasporto commerciale di passeggeri previa valutazione di compatibilità di apposito « risk assessment» (valutazione del rischio) a cura del gestore aeroportuale ed inoltre è consentita l'attività di aviazione generale, inclusa quella di aerotaxi, salvo casi di incompatibilità con l'attività di sperimentazione in atto;
    la parte meridionale della pista, «Testata 35» dell'aeroporto di Grottaglie è in un'area ad alta pericolosità idraulica e nella parte centrale la pericolosità «idraulica» si alterna tra «alta» e «media»; tuttavia non vi sono attualmente in atto iniziative utili per diminuire il rischio idrogeologico dell'area;
    la città di Taranto dista soli 73 chilometri dall'aeroporto di Brindisi e 94 chilometri dall'aeroporto di Bari, tuttavia sono molteplici le difficoltà per i cittadini del bacino di utenza potenziale di recarsi ai suddetti aeroporti in assenza di un veicolo privato, risultando carenti o assenti i servizi di collegamento stradali o tramite ferrovia per raggiungere da Taranto i suddetti aeroporti;
    in merito al collegamento ferroviario con l'Aeroporto di Grottaglie, la società di gestione, attraverso un piano territoriale di area vasta (2008), aveva prefigurato lo sviluppo dell'infrastruttura aeroportuale all'interno di una piattaforma logistica integrata fondata sulla sinergia porto-aeroporto, inserita in un sistema a rete, che consenta di scambiare su ferro e su gomma flussi di merci provenienti dalle principali direttrici di traffico. L'assetto di sviluppo dell'aeroporto, connesso ai progetti di connessione ferroviaria è stato posto alla base di un protocollo d'intesa tra regione Puglia, provincia di Taranto, comuni di Taranto, Grottaglie, Monteiasi e Carosino, e Aeroporti di Puglia, sottoscritto nel marzo 2009, e approvato da Enac;
    dall'approvazione tecnica del «Masterplan al 2030» dell'Aeroporto Arlotta di Grottaglie da parte di ENAC del marzo 2016, si evince che gli investimenti previsti fino al 2030 saranno di 55,1 milioni di euro; tuttavia, non risultano previsti interventi atti a favorire un collegamento ferroviario nonostante nel piano nazionale aeroporti sia previsto per l'aeroporto in questione il collegamento ferroviario, per un valore stimato di 28,40 milioni di euro. Tale collegamento non solo agevolerebbe il transito di merci e persone, ma sarebbe anche funzionale alla piattaforma logistica in corso di realizzazione nel porto di Taranto;
    nel documento «Orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree» 2014/C 99/03 è previsto che l'Unione europea intende promuovere un utilizzo corretto delle risorse pubbliche per politiche orientate alla crescita e, nel contempo, limitare le distorsioni di concorrenza che pregiudicherebbero la parità di condizioni degli operatori del settore nel mercato interno ed evitare, in particolare, la moltiplicazione di aeroporti non redditizi. In particolare, nel medesimo documento, si sottolinea che gli aeroporti devono essere in grado di coprire i propri costi di funzionamento e gli investimenti pubblici devono essere utilizzati per finanziare la costruzione di aeroporti efficienti sotto il profilo economico, evitando distorsioni di concorrenza e proliferazione di aeroporti economicamente non efficienti;
    nel documento «Orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree» 2014/C 99/03 si specifica che l'applicazione delle norme sugli aiuti di Stato ai settori aeroportuale e del trasporto aereo rientra negli sforzi della Commissione diretti a migliorare la competitività e il potenziale di crescita dei settori unionali aeroportuali e delle compagnie aeree. Il principio della parità di condizioni tra gli aeroporti e le compagnie aeree all'interno dell'Unione è di fondamentale importanza ai fini di tali obiettivi, nonché per l'intero mercato interno;
    il documento prevede un aiuto operativo per gli aeroporti regionali (con meno di 3 milioni di passeggeri l'anno) per un periodo transitorio di 10 anni, per permettere l'adeguamento del loro modello di business. Per ricevere gli aiuti, gli aeroporti devono comunque elaborare un business plan teso alla piena copertura dei costi operativi alla fine del periodo transitorio. Per gli aeroporti con un traffico passeggeri annuo inferiore a 700.000 unità, considerate le maggiori difficoltà nel raggiungere la piena copertura dei costi durante il periodo transitorio, si prevede un regime speciale con la possibilità di aiuti maggiori e rivalutazione della situazione dopo 5 anni. Si ritiene che un aiuto agli investimenti negli aeroporti contribuisca al conseguimento di un obiettivo di interesse comune, se:
     a) serve ad incrementare la mobilità dei cittadini dell'Unione e la connettività delle regioni mediante la creazione di punti di accesso a voli intraunionali; oppure
     b) aiuta a combattere la congestione del traffico aereo nei principali hub aeroportuali unionali; oppure
     c) facilita lo sviluppo regionale;
    in merito all’«Aiuto di avviamento a favore di compagnie aeree» par. 5.2 dei suddetti orientamenti, «Come indicato al punto 15, un aiuto di Stato concesso a compagnie aeree per il lancio di una nuova rotta allo scopo di migliorare la connettività di una regione viene considerato compatibile con il mercato interno ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato, se le condizioni cumulative di cui al punto 79 sono soddisfatte conformemente ai punti da 139 a 153»;
   i punti 139 e 140 stabiliscono il «Contributo al raggiungimento di un obiettivo ben definito di interesse comune»:
     al punto 139 si stabilisce che «si ritiene che un aiuto all'avviamento a favore di compagnie aeree contribuisca al conseguimento di un obiettivo di interesse comune se: a) migliora la mobilità dei cittadini dell'Unione e la connettività delle regioni aprendo nuove rotte; oppure b) facilita lo sviluppo regionale di regioni remote»;
     al punto 140 «quando un collegamento che sarà operato dalla nuova rotta è già servito da un servizio ferroviario ad alta velocità o da un altro aeroporto nello stesso bacino di utenza in condizioni analoghe, in particolare per quanto riguarda la durata del viaggio, non può essere considerato tale da contribuire a un ben definito obiettivo di interesse comune»;
     i punti dal 141 al 145 definiscono invece le «Necessità dell'intervento statale»;
     i punti 146 e 147 definiscono l’«Adeguatezza dell'aiuto di Stato in quanto strumento strategico»;
     i punti 148 e 149 definiscono la «Presenza di un effetto di incentivo»;
     il punto 150 stabilisce la «Proporzionalità dell'importo dell'aiuto (aiuto limitato al minimo)»;
     i punti da 151 a 155 recano previsioni per una «Prevenzione di effetti negativi indebiti sulla concorrenza e sugli scambi»;
    su tale base l'aiuto all'avviamento sarà considerato compatibile soltanto per rotte che collegano un aeroporto con meno di 3 milioni di passeggeri l'anno con un altro aeroporto all'interno dello spazio aereo comune europeo;
    gli Stati membri devono dimostrare che l'aiuto è adeguato per raggiungere l'obiettivo prefissato o per risolvere i problemi per i quali è stato deciso l'aiuto. Una misura di aiuto non viene considerata compatibile con il mercato interno se altri strumenti strategici o di aiuto meno distorsivi consentono di conseguire lo stesso obiettivo;
    il bilancio di Aeroporti di Puglia, nonostante si riferisca a quattro distinti scali, non rivela se il singolo aeroporto sia gestito in maniera efficiente sotto il profilo economico, in quanto il bilancio unico considera la somma della gestione dei quattro scali aeroportuali pugliesi;
    la comunicazione della Commissione europea 2014/C 99/03 stabilisce che in caso di incentivi da parte del gestore ai vettori aerei al fine di promuovere nuove rotte, è necessario effettuare un'analisi ex ante dell'investimento, al fine di assicurare un ragionevole utile sul capitale investito per il gestore aeroportuale;
    anche il legislatore nazionale ha introdotto una previsione normativa ai fini della trasparenza di uno specifico segmento costituito dalle incentivazioni riconosciute dai gestori aeroportuali ai vettori. Tale previsione è contenuta nell'articolo 13, commi 14 e 15, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, come modificato dalla legge di conversione 21 febbraio 2014, n. 9. In particolare, il comma 14 prevede che i gestori di aeroporti che erogano contributi, sussidi o ogni altra forma di emolumento ai vettori aerei in funzione dell'avviamento e sviluppo di rotte destinate a soddisfare e promuovere la domanda nei rispettivi bacini di utenza, devono esperire procedure trasparenti di scelta del beneficiario e tali da garantire la più ampia partecipazione dei vettori potenzialmente interessati, secondo modalità definite nelle apposite linee guida adottate dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentiti l'Autorità di regolazione dei trasporti e l'Ente nazionale per l'aviazione civile;
    va ricordato, infine, che in Italia, il contributo del Sud alle entrate turistiche è rimasto limitato, nonostante la notevole dotazione di poli culturali e naturali delle regioni meridionali e la stagione estiva potenzialmente più lunga rispetto al resto del Paese. Tra i punti di debolezza del sistema turistico italiano e, in particolare, del patrimonio turistico del Sud Italia ruolo chiave è ricoperto dall'accessibilità. Una piena valorizzazione del potenziale turistico del Sud dipenderà dal miglioramento delle connessioni ai poli turistici. È fondamentale, pertanto, che le politiche infrastrutturali e dei servizi di trasporto, pur focalizzate sulla connettività dei principali nodi del Paese, garantiscano livelli minimi di accessibilità anche alle aree più periferiche,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative affinché il gestore Aeroporti di Puglia rediga il prima possibile il « risk assessment» indispensabile per consentire l'attività di trasporto commerciale di passeggeri;
   ad adottare ogni iniziativa di competenza al fine di approvare il contratto di programma per gli aeroporti pugliesi, attualmente al vaglio dell'Autorità di regolazione dei trasporti e rendere il contenuto dello stesso pubblico sui siti web di ENAC, Autorità di regolazione dei trasporti e Aeroporti di Puglia;
   ad assicurare gli investimenti previsti dal masterplan 2030 per l'aeroporto di Grottaglie includendo nello stesso anche il collegamento ferroviario di cui in premessa;
   ad assicurare, per quanto riguarda il potenziamento dell'accessibilità e dell'intermodalità degli aeroporti, che:
    tra gli investimenti per la realizzazione degli interventi di potenziamento della rete, nonché dei nodi intermodali di connessione con gli aeroporti, vengano attuati gli interventi di infrastrutturazione e di interconnessione intermodale programmati e pianificati e, in caso di mancata pianificazione, che ne sia pianificata la realizzazione;
    gli interventi e le relative tempistiche di realizzazione trovino attuazione nell'ambito dei contratti di programma con gli enti interessati;
    le connessioni intermodali già programmate siano realizzate nei tempi previsti e siano avviati processi di pianificazione degli ulteriori collegamenti su ferro verso gli aeroporti di Brindisi e Grottaglie;
    vengano prese tutte le iniziative utili affinché i collegamenti intermodali siano realizzati nel minor tempo possibile;
   ad intraprendere ogni iniziativa utile al fine di eliminare il rischio idrogeologico nell'aeroporto di Grottaglie;
   a verificare che per tutti gli aeroporti in gestione ad Aeroporti di Puglia spa, i termini stabiliti nella convenzione n. 40, in particolare l'articolo 4, siano pienamente rispettati;
   ad adottare ogni iniziativa utile al fine di assicurare ai cittadini, collegamenti sostenibili, diretti rapidi e coordinati con i voli, che consentano di giungere, anche nei giorni festivi, con costi moderatamente bassi ovvero gratuiti, entro sessanta minuti presso gli aeroporti di Bari, Taranto-Grottaglie e Brindisi;
   ad adottare ogni iniziativa utile al fine di favorire la realizzazione dei collegamenti diretti dalla rete ferroviaria per gli aeroporti di Bari, Brindisi e Grottaglie;
   ad adottare ogni iniziativa di competenza affinché Aeroporti di Puglia renda il proprio bilancio chiaro in modo da distinguere e verificare che ogni singolo aeroporto in concessione ad Aeroporti di Puglia sia gestito in maniera efficiente sotto il profilo economico;
   ad adottare ogni iniziativa di competenza al fine di verificare, monitorare e rendere trasparente le risorse erogate, a qualunque titolo, alle compagnie aeree da parte di soggetti pubblici, rispettando quanto sancito dalla normativa europea, in particolare dalla comunicazione della Commissione europea 2014/C 99/03, e dalle leggi italiane, nello specifico dal decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, articolo 13, commi 14 e 15;
   ad adottare ogni iniziativa utile al fine di verificare la possibilità per l'aeroporto di Taranto-Grottaglie di ricevere gli aiuti di cui alla comunicazione della Commissione europea 2014/C 99/03, a seguito della redazione del business-plan teso alla piena copertura dei costi operativi alla fine del periodo transitorio;
   ad adottare ogni iniziativa utile affinché gli scali in gestione ad Aeroporti di Puglia spa siano utilizzati definitivamente ed esclusivamente per l'aviazione civile e l'aviazione militare operi unicamente negli aeroporti militari in cui non opera l'aviazione civile;
   a valutare, per quanto di competenza, l'ipotesi di scorporare dalla concessione ad Aeroporti di Puglia, l'affidamento dell'aeroporto di Grottaglie, con bando di gara a gestori aeroportuali che ritengono remunerativo gestire lo scalo per voli passeggeri;
   a valutare se sia ambientalmente ed economicamente sostenibile una redistribuzione del traffico aereo dei voli passeggeri tra gli scali gestiti da Aeroporti di Puglia.
(7-01064) «De Lorenzis».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aeroporto

trasporto aereo

trasporto viaggiatori