ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00978

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 611 del 21/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: BORGHESE MARIO
Gruppo: MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Data firma: 21/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LABRIOLA VINCENZA MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 21/04/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00978
presentato da
BORGHESE Mario
testo di
Giovedì 21 aprile 2016, seduta n. 611

   La XII Commissione,
   premesso che:
    il servizio di soccorso e allarme sanitario esercitato in sede extra ospedaliero è il «servizio sanitario di urgenza ed emergenza medica» (SSUEM), attivo in Italia che risponde al numero telefonico 118. Tale servizio è attualmente composto da una centrale operativa, ove lavora il personale, medici, infermieri e tecnici, e dai mezzi di soccorso, ambulanze ed auto mediche, che rispondono alle richieste di soccorso ed emergenze sanitarie di ogni tipo. Inoltre, il servizio è gestito ed organizzato da diversi enti, regioni, province e aziende sanitarie locali;
    tale servizio è stato istituito con decreto del Presidente della Repubblica del 27 Marzo 1992 allo scopo di uniformare le prestazioni di emergenza sanitaria su tutto il territorio nazionale prevedendo all'articolo 3 l'attivazione delle centrali operativa organizzate su base provinciale e prevedendo per le aree metropolitane più centrali operative con il compito di assicurare i radiocollegamenti con tutti i mezzi di soccorso coordinati con i servizi del sistema di emergenza sanitaria del territorio di riferimento;
    nel corso degli anni il ricorso al servizio di emergenza territoriale si è andato incrementando e l'attenzione all'organizzazione sanitaria territoriale è divenuta sempre più forte;
    infatti, il decreto-legge n. 158 del 2012 (cosiddetto decreto Balduzzi) ha dedicato ampio spazio al riordino dei servizi territoriali e, al loro interno, alle forme di assistenza in alternativa all'ospedalizzazione e al ricorso improprio ai servizi di urgenza ed emergenza (118 e pronto soccorso). Successivamente, l'accordo del 7 febbraio 2013 recante «Linee guida di indirizzo per la riorganizzazione del sistema di emergenza urgenza in rapporto alla continuità assistenziale» ha indicato le finalità da perseguire per favorire una piena integrazione dei servizi territoriali e ospedalieri nell'ambito dell'emergenza urgenza e delle cure primarie;
    da ultimo, il decreto n. 70 del 2015 dedica ampio spazio alla ridefinizione della rete dell'emergenza-urgenza e la definisce attraverso strutture di diversa complessità assistenziale che si relazionano secondo il modello hub and spoke integrato da strutture in grado di rispondere alle necessità d'intervento secondo livelli di capacità crescenti in base alla loro complessità, alle competenze del personale nonché alle risorse disponibili. In prima istanza viene ribadito che il sistema opera attraverso le centrali operative (CO) 118, la rete territoriale di soccorso e la rete ospedaliera;
    la centrale operativa effettua la valutazione e la complessità dell'intervento necessario, definendone la criticità e, conseguentemente, attivando l'intervento più idoneo, utilizzando i codici colore gravità. Le centrali operative gestiscono, con procedure condivise, i mezzi di elisoccorso, le ambulanze medicalizzate con medico e infermiere a bordo, le automediche e tutti gli eventuali altri mezzi medicalizzati;
    la centrale operativa — servizio di emergenza territoriale 118 (SC-CO-SET 118) si distingue, rispetto a tutte le altre strutture complesse (SC), quale caratterizzata da parametri di complessità gestionale intrinseca di evidente valenza dipartimentale, dovendo, in modo unitario articolare con efficacia ed efficienza su base provinciale la centrale operativa 118, il sistema territoriale di soccorso (la rete delle postazioni territoriali e degli equipaggi di soccorso), il rapporto con enti ed istituzioni del territorio (si vedano le unità di crisi in prefettura), gli ambiti complessivi specifici di operatività tempo-dipendente e di impegno assistenziale in contesti ad elevato rischio clinico, mediante gestione di personale contrattualmente assegnato di centinaia di unità a diversa connotazione professionale (medici, infermieri, autisti-soccorritori, amministrativi, tecnici informatici);
    pertanto, si ritiene che il SET 118, per l'elevata complessità gestionale intrinseca in ambito territoriale, debba essere inquadrato quale dipartimento del territorio,

impegna il Governo

a valutare, per quanto di competenza e per garantire i livelli essenziali di assistenza, di concerto con le regioni, le province e le unità sartorie locali, di assumere iniziative per prevedere l'istituzione di un dipartimento strutturale denominato dipartimento del SET 118 (sistema di emergenza sanitaria territoriale 118).
(7-00978) «Borghese, Labriola».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio

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