ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00896

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 557 del 28/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI PATRIZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
DI SALVO TITTI PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
PICCOLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
MALISANI GIANNA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
ZAPPULLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
PAGANI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
LATTUCA ENZO PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016
LEVA DANILO PARTITO DEMOCRATICO 28/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00896
presentato da
MAESTRI Patrizia
testo di
Giovedì 28 gennaio 2016, seduta n. 557

   L'XI Commissione,
   premesso che:
    il decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, «Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30», all'articolo 70, ha definito le prestazioni di tipo accessorio quali attività lavorative di natura meramente occasionale che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a 5.000 euro nel corso di un anno solare;
    l'articolo 72 ha previsto che tali prestazioni fossero retribuite dal committente attraverso buoni lavoro (voucher) il cui valore nominale è stato fissato, con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, in 10 euro;
    la legge 9 agosto 2013, n. 99 (articolo 7, comma 2, lettera e)), ha ampliato l'ambito applicativo dei buoni lavoro, escludendo che le prestazioni dovessero avere «natura meramente occasionale»;
    gli articoli 70-73 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 sono stati abrogati dal decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, «Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183», che ne ha novellato la disciplina innalzando (articolo 48, comma 1) a 7.000 euro il limite massimo del compenso che il prestatore può percepire dalla totalità dei committenti nel corso dell'anno civile e confermando il tetto di 2.000 euro per le prestazioni rese nei confronti di committenti imprenditori e professionisti, oltre a quello di 3.000 euro per i percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito;
    in base ai dati dell'Osservatorio sul lavoro occasionale accessorio dell'Inps la vendita dei voucher in Italia è aumentata in modo significativo passando dai 23.813.978 buoni venduti nel 2012 ai 69.186.250 del 2014. Nei primi 11 mesi del 2015 i voucher venduti sono stati oltre 102 milioni, con un incremento medio nazionale, rispetto al corrispondente periodo del 2014, pari al 67,5 per cento;
    particolarmente significativo è il dato riferito al settore del turismo nel quale il ricorso ai voucher è passato da 1.836.887 del 2012 (7,7 per cento del totale) a 11.396.525 del 2014 (16,5 per cento), fino ai 7.471.377 del primo semestre 2015 (15 per cento), registrando quindi un tasso di variazione più elevato e in costante aumento rispetto al dato complessivo. Parallelamente è stato rilevato, nel medesimo settore, un decremento degli occupati con forme di impiego subordinato. Analogo è l'andamento riferito al lavoro domestico,

impegna il Governo:

   a sviluppare, con la massima sollecitudine, la banca dati informativa prevista dall'articolo 50 decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, al fine di avviare un monitoraggio puntuale sull'utilizzo dei buoni lavoro con la finalità di prevenirne e contrastarne l'utilizzo improprio ed indiscriminato da parte dei committenti, in particolare nei settori del turismo, del commercio e del lavoro domestico;
   ad assumere iniziative per prevedere, considerato il variegato tessuto di attività economiche dei singoli territori, l'istituzione di tavoli di monitoraggio a livello regionale, con il coinvolgimento delle parti sociali, al fine di contrastare il dilagare incontrollato e improprio dell'utilizzo dei buoni lavoro;
   ad assumere iniziative per circoscrivere la possibilità di utilizzo dei buoni lavoro alle sole attività di «natura meramente occasionale» anche attraverso una rideterminazione in diminuzione del limite massimo complessivo dei compensi percettibili da ciascun prestatore nel corso dell'anno civile estendendo il tetto di 2.000 euro per lo svolgimento di attività lavorative a favore di ciascun singolo committente alla generalità dei settori produttivi e dei servizi.
(7-00896) «Patrizia Maestri, Arlotti, Gnecchi, Giacobbe, Incerti, Di Salvo, Albanella, Giorgio Piccolo, Romanini, Malisani, Casellato, Miccoli, Baruffi, Zappulla, Pagani, Carra, Damiano, Gribaudo, Lattuca, Leva».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mercato del lavoro

revisione della legge

economia domestica