ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00789

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 493 del 30/09/2015
Abbinamenti
Atto 7/00703 abbinato in data 20/10/2015
Firmatari
Primo firmatario: DELLA VALLE IVAN
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/09/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 30/09/2015


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Stato iter:
28/10/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/10/2015
TARANTO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO
RICCIATTI LARA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/10/2015

DISCUSSIONE IL 20/10/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/10/2015

RITIRATO IL 28/10/2015

CONCLUSO IL 28/10/2015

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00789
presentato da
DELLA VALLE Ivan
testo di
Mercoledì 30 settembre 2015, seduta n. 493

   La X Commissione,
   premesso che:
    la professione degli agenti di commercio è estremamente diffusa e rappresenta la cerniera di collegamento fra le aziende ed i clienti. Di conseguenza, è evidente l'importanza e il ruolo che gli agenti di commercio rivestono nel mondo delle aziende e nel commercio;
    gli agenti di commercio movimentano una percentuale consistente del prodotto interno lordo; in Italia il 35 per cento delle richieste di lavoro riguarda agenti e rappresentanti di commercio che, assieme ad esperti contabili e tecnici informatici, rimangono ai vertici delle professioni più richieste. Il loro numero rimane stabile, sono circa 240 mila, nonostante la crisi abbia colpito anche questa categoria. Alle cessazioni di attività ha fatto fronte l'entrata di giovani in cerca di prima occupazione e di soggetti in età matura (dai 45 ai 50 anni) espulsi dal mondo del lavoro, rispettivamente +4,6 per cento e +7,2 per cento, da settembre 2009 a settembre 2013 (dati del Centro Studi di «Network Agenti»); oltre a ciò si aggiunge il fenomeno diffuso di aziende che trasformano parte della propria forza vendita da occupata in autonoma, per risparmiare sui costi del lavoro;
    la professione dell'agente di commercio è notevolmente cambiata; la riduzione del business pesa doppiamente sugli agenti, che si trovano con provvigioni più magre e riduzioni significative del volume d'affari: al calo delle vendite si sommano costi sempre più elevati e maggiori oneri di gestione;
    il lavoro dell'agente non si esaurisce più con visite, ordini e contratti, ma dopo una giornata di porta in porta inizia il lavoro di ufficio, a casa o in agenzia, davanti al computer. Gli scenari oggi mutano rapidamente e l'affidabilità nei pagamenti è un bene raro e prezioso. La crescita delle insolvenze porta inoltre a sbrogliare inghippi e ritardi nei pagamenti fino al recupero crediti;
    la vendita ormai è diventata un'operazione finanziaria. Bisogna considerare l'andamento del mercato, l'affidabilità dei clienti e la reale capacità finanziaria. Le situazioni d'impresa oggi possono cambiare da un momento all'altro, tra acquisizioni e cambi di assetti societari. La chiusura di imprese storiche, che per la loro tradizione infondevano una sicurezza in più, mostra in modo preoccupante ed emblematico come si stiano perdendo pezzi di storia e punti di riferimento;
    la Federazione, Fnaarc, ha avanzato alle case madri la richiesta di maggior informazione, chiarezza e trasparenza nella formulazione dei contratti. La crisi sta portando le aziende a stipulare contratti sempre più personalizzati che non fanno che complicare la vita degli agenti, chiamati a destreggiarsi tra clausole e cavilli, a partire dal patto di non concorrenza, che rendono ancora più difficile affrontare questo momento di crisi, senza contare l'avversità del regime fiscale che penalizza questa figura professionale sia sul sistema di contribuzione che sulle forme di tassazione. Spesso gli agenti firmano veri e propri contratti-capestro. Infatti, la Federazione suddetta si sta battendo per semplificare le forme contrattuali che le aziende impongono, dalle provvigioni – con margini sempre più risicati – a clausole studiate a tavolino a tutto sfavore di chi ogni giorno propone servizi e prodotti in un contesto economico di grande difficoltà;
    il patto di non concorrenza rende all'agente impossibile continuare ad operare per conto di altri nello stesso settore merceologico. La clausola può essere accettata, ma non è applicabile se non prevede l'indennità a copertura del patto di non concorrenza. In assenza di una contropartita, la clausola è quindi da considerare, ad avviso dei firmatari del presente atto, del tutto illegittima. Cresce il numero di aziende che riconoscono il pagamento delle incombenze di segreteria ma senza il giusto inquadramento contributivo;
    la globalizzazione e i cali di mercato hanno portato le aziende ad estendere le gamme dei prodotti a catalogo. Ora è sempre più facile che un agente si trovi a gestire prodotti in concorrenza tra loro, se non addirittura a promuovere il medesimo prodotto per diverse aziende,

impegna il Governo:

   ad assumere ogni iniziativa, anche normativa, affinché gli agenti di commercio possano essere soggetti a patto di non concorrenza qualora venga richiesto e sottoscritto dalle parti e sia loro riconosciuta una indennità minima;
   a favorire la costituzione di tavolo di confronto tra i soggetti e i Ministeri interessati, al fine di individuare misure utili per il sostegno dell'attività dell'agente di commercio, risolvendo le criticità segnalate in premessa.
(7-00789) «Della Valle, Da Villa, Cancelleri, Vallascas, Fantinati, Crippa».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rappresentante di commercio

concorrenza

contratto