ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00752

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 472 del 30/07/2015
Firmatari
Primo firmatario: MONCHIERO GIOVANNI
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 30/07/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 30/07/2015
VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 30/07/2015
PINNA PAOLA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 30/07/2015
QUINTARELLI GIUSEPPE STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 30/07/2015
MOLEA BRUNO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 30/07/2015
CAPUA ILARIA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 30/07/2015
MAZZIOTTI DI CELSO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 30/07/2015
SOTTANELLI GIULIO CESARE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 30/07/2015
D'AGOSTINO ANGELO ANTONIO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 30/07/2015
GALGANO ADRIANA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 30/07/2015


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00752
presentato da
MONCHIERO Giovanni
testo di
Giovedì 30 luglio 2015, seduta n. 472

   La XII Commissione,
   premesso che:
    in data 29 ottobre 2013, la Camera dei deputati ha votato all'unanimità la mozione concernente iniziative in favore dei celiaci, con particolare riferimento alla normativa comunitaria;
    si stima che ogni anno in Italia si spendono 320 milioni di euro per prodotti aglutinati, di cui 240 milioni di euro sono quelli erogati gratuitamente dal servizio sanitario nazionale per pazienti con celiachia diagnosticata;
    da una nuova indagine sulla variazione dei prezzi dei prodotti senza glutine effettuata dall'osservatorio dell'Associazione italiana celiachia, risulta che a parità di prodotto, quelli venduti in farmacia sono molto più alti rispetto a quelli venduti nella grande distribuzione organizzata. La differenza media nazionale è di 12,60 euro, con diversi andamenti nelle singole regioni, dove la maggior differenza è in Toscana con 21,05 euro di maggiorazione rispetto alle regioni Emilia Romagna con 5,32 euro e Umbria con 6,64 euro. Una differenza di prezzo notevole che influisce certamente nell'economia delle famiglie italiane con persone celiache;
    essere celiaci o avere persone celiache in famiglia significa non solo cucinare e mangiare escludendo il glutine dalla dieta e prestando attenzione al problema delle contaminazioni, ma per prima cosa significa selezionare e acquistare alimenti adatti. La dieta delle persone che soffrono di celiachia è composta sia da alimenti naturalmente senza glutine che da alimenti specificamente formulati per celiaci, che vanno a sostituire quelli che contengono glutine e tradizionalmente fanno parte delle tavole italiane: pane, pasta, biscotti e altri prodotti da forno;
    dalla pubblicazione del «decreto Veronesi» del 2001, il Ministero della salute ha ampliato la possibilità di erogare i prodotti per celiaci anche al di fuori del canale farmaceutico mediante convenzioni tra servizio sanitario locale e grande distribuzione organizzata o negozi specializzati. Purtroppo a oggi la possibilità di acquisto tramite la prescrizione del servizio sanitario nazionale è scarsamente diffusa sul territorio nazionale, infatti, sono solo 13 le regioni che hanno consentito l'acquisto nella grande distribuzione organizzata. Ciò è dovuto non alla difficoltà delle singole regioni di individuare sistemi volti all'identificazione e inserimento nei sistemi amministrativi delle Asl delle opportune procedure di acquisto e rimborso, ma all'intervento delle Associazioni di categoria delle Farmacie che hanno promosso in passato ricorsi per ottenere l'annullamento delle delibere regionali che consentano l'acquisto di prodotti senza glutine nella grande distribuzione organizzata mediante i «buoni spesa»;
    l'ampliamento dell'erogazione in grande distribuzione organizzata è facilitato da meccanismi di rendicontazione e rimborso che utilizzino la dematerializzazione e l'informatizzazione dei buoni, come i casi delle regioni Lombardia e Umbria dimostrano,

impegna il Governo:

   a tutelare i celiaci, categoria vulnerabile della popolazione, con iniziative che consentano su tutto il territorio nazionale, il libero acquisto di prodotti aglutinanti anche presso la grande distribuzione, nell'ambito del tetto di spesa mensile stabilito dal servizio sanitario nazionale;
   ad assumere iniziative affinché il servizio sanitario nazionale si faccia carico di sistemi di erogazione gratuita dei prodotti aglutinati mediante la lettura della tessera del servizio sanitario europeo anche nella grande distribuzione organizzata, al fine di poter liberamente acquistare prodotti senza glutine ove si ritiene più conveniente;
   a farsi carico del problema della distribuzione dei prodotti oggi fruibili per il paziente nella sola provincia o/e regione di residenza, promuovendo, in collaborazione con le regioni, linee guida per l'erogazione dei prodotti aglutinati in persone diagnosticate affette da celiachia, su tutto il territorio nazionale, mediante un sistema che preveda la lettura del tetto di spesa mediante la tessera del servizio sanitario europeo;
   a individuare modalità e procedure di attuazione a difesa dell'acquisto dei prodotti senza glutine tra i canali distributivi quali farmacie, negozi specializzati e grande distribuzione organizzata.
(7-00752) «Monchiero, Vezzali, Vargiu, Pinna, Quintarelli, Molea, Capua, Mazziotti Di Celso, Sottanelli, D'Agostino, Galgano».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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