ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00469

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 297 del 24/09/2014
Abbinamenti
Atto 7/00439 abbinato in data 25/09/2014
Atto 7/00464 abbinato in data 25/09/2014
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00086
Firmatari
Primo firmatario: DAMIANO CESARE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
CASELLATO FLORIANA PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
DELL'ARINGA CARLO PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
FARAONE DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
FONTANA CINZIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
GREGORI MONICA PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
MARTELLI GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
MICCOLI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
PARIS VALENTINA PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
PICCOLO GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
SIMONI ELISA PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014
ZAPPULLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 24/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Stato iter:
30/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/09/2014
RIZZETTO WALTER MOVIMENTO 5 STELLE
 
ILLUSTRAZIONE 25/09/2014
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 25/09/2014
CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 25/09/2014
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 09/10/2014
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO
 
ILLUSTRAZIONE 15/10/2014
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 15/10/2014
PRATAVIERA EMANUELE LEGA NORD E AUTONOMIE
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO
 
ILLUSTRAZIONE 30/10/2014
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 30/10/2014
BELLANOVA TERESA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 25/09/2014

DISCUSSIONE IL 25/09/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 25/09/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 09/10/2014

DISCUSSIONE IL 09/10/2014

DISCUSSIONE IL 15/10/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 15/10/2014

DISCUSSIONE IL 30/10/2014

ACCOLTO IL 30/10/2014

PARERE GOVERNO IL 30/10/2014

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 30/10/2014

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 30/10/2014

CONCLUSO IL 30/10/2014

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00469
presentato da
DAMIANO Cesare
testo di
Mercoledì 24 settembre 2014, seduta n. 297

    La XI Commissione,
   premesso che:
    il protocollo su previdenza, lavoro e competitività, per l'equità e la crescita sostenibili del 23 luglio 2007, il cosiddetto protocollo sul welfare, ha previsto la destinazione a benefici pensionistici per i lavoratori addetti a attività usuranti di un ammontare di risorse pari mediamente a 252 milioni di euro su base annua, con interventi riguardanti circa 5.000 lavoratori all'anno per una cifra complessiva nel decennio 2008-2017 di 2,52 miliardi di euro;
    l'articolo 1, comma 3, della legge 24 dicembre 2007, n. 247, recante norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività per favorire l'equità e la crescita sostenibili, nonché ulteriori norme in materia di lavoro e previdenza sociale, ha conferito al Governo una delega per l'adozione di uno o più decreti legislativi finalizzati a concedere ai lavoratori dipendenti impegnati in lavori o attività usuranti la possibilità di conseguire il diritto al pensionamento anticipato con requisiti inferiori a quelli previsti per la generalità dei lavoratori dipendenti, costituendo un apposito Fondo con una dotazione finanziaria di 83 milioni di euro per il 2009, 200 milioni di euro per il 2010, 312 milioni di euro per il 2011, 350 milioni di euro per il 2012 e 383 milioni di euro a decorrere dal 2013;
    a seguito della scadenza dei termini per l'esercizio di tale delega, l'articolo 1 della legge 4 novembre 2010, n. 183, conferì al Governo una nuova delega sulla base dei medesimi principi e criteri direttivi, successivamente attuata dal decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67, che reca disposizioni volte a prevedere requisiti per l'accesso al pensionamento inferiori a quelli stabiliti in via generale per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti nonché per gli addetti ad altre lavorazioni particolarmente faticose e pesanti;
    l'articolo 7 del richiamato decreto legislativo n. 67 del 2011 stabilisce che agli oneri derivanti dall'attuazione del provvedimento, valutati in 312 milioni di euro per l'anno 2011, in 350 milioni di euro per l'anno 2012 e in 383 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013 si provveda a valere sulle risorse dell'apposito Fondo, istituito nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ai sensi dell'articolo 1, comma 3, lettera f), della legge 24 dicembre 2007, n. 247;
    l'articolo 3 del medesimo decreto legislativo n. 67 del 2011 prevede, altresì, una specifica clausola di salvaguardia, secondo la quale, qualora nell'ambito della funzione di accertamento del diritto emerga, dal monitoraggio delle domande presentate ed accolte, il verificarsi di scostamenti del numero di domande rispetto alle risorse finanziarie di cui all'articolo 7, la decorrenza dei trattamenti è differita, con criteri di priorità in ragione della maturazione dei requisiti agevolati e, a parità degli stessi, in ragione della data di presentazione della domanda, al fine di garantire un numero di accessi al pensionamento, sulla base dei predetti requisiti agevolati, non superiore al numero di pensionamenti programmato in relazione alle predette risorse finanziarie;
    l'articolo 24, commi 17 e 17-bis, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 dicembre 2011, n. 214, nell'ambito di una complessiva revisione della normativa previdenziale, ha novellato le disposizioni del citato decreto legislativo n. 67 del 2011, attenuando la portata dei benefici previdenziali previsti in quella sede per i lavoratori addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, precisando che ai medesimi lavoratori continuano ad applicarsi le disposizioni di legge che prevedevano il regime dell'accesso al pensionamento secondo il sistema delle «finestre»;
    la relazione tecnica riferita all'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, nell'evidenziare che la valutazione degli effetti delle diverse disposizioni di cui ai commi da 1 a 20 del medesimo articolo è stata effettuata in modo complessivo attesa la interazione tra i diversi istituti afferenti ai requisiti di accesso e al sistema di calcolo, ha precisato che in tale valutazione si è tenuto conto, tra l'altro, «dell'applicazione della nuova disciplina in materia di addetti ai c.d. lavori usuranti (decreto legislativo n. 67 del 2011) la cui rivisitazione ha consentito di mantenere dimensionato il relativo fondo per il finanziamento dei benefici spettanti ai livelli previsti a legislazione vigente (tale fondo è stato infatti originariamente dimensionato per un beneficio massimo di anticipo di 3 anni rispetto alla generalità dei lavoratori»;
    l'esame delle tabelle relative allo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato evidenzia la presenza di un significativo ammontare di somme non pagate, negli anni 2011, 2012 e 2013, nell'ambito del piano di gestione n. 2 – Pensionamenti anticipati attività usuranti, del capitolo 4354, relativo agli oneri derivanti da pensionamenti anticipati, e del capitolo 4377, relativo al protocollo su previdenza, lavoro e competitività per l'equità e la crescita sostenibili;
    in particolare, dall'interrogazione delle risultanze contabili presenti nel sistema informativo del Ministero dell'economia e delle finanze – dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, risulta che non sono stati effettuati pagamenti negli anni 2011, 2012 e 2013 riferiti alle risorse stanziate per i medesimi anni nei predetti capitoli;
    con riferimento all'esercizio finanziario 2014, in ragione della confluenza delle risorse destinate alle medesime finalità, in precedenza iscritte nel capitolo 4377, le somme stanziate in conto competenza nell'ambito del medesimo piano di gestione ammontano a 512.114.225 euro e, alla data del 9 settembre 2014, non risulta assunto alcun impegno con riferimento a tali risorse;
    nell'ambito del richiamato piano di gestione allo stato risultano, pertanto, iscritti oltre 1,4 miliardi di euro, dei quali oltre 512 milioni riferibili a stanziamenti in conto competenza e oltre 961 milioni di euro ascrivibili a residui propri relativi a somme impegnate, ma non pagate, relative agli stanziamenti effettuati negli esercizi precedenti;
    nella XVI legislatura, il rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in risposta all'interrogazione Damiano 5-07112, riguardante il pensionamento dei lavoratori impegnati nello svolgimento di attività lavorative particolarmente faticose e pesanti, rappresentò che nell'anno 2011 risultavano presentate 11.124 domande di pensionamento, di cui solo 3.089 accolte e 8.035 respinte per carenza dei requisiti di legge;
    è opportuno acquisire dati aggiornati sull'accesso al pensionamento dei lavoratori addetti ad attività particolarmente faticose e pesanti, anche alla luce delle modifiche normative introdotte dal decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, nonché sui relativi oneri, anche al fine di valutare la congruità degli stanziamenti previsti a legislazione vigente;
    nella propria relazione, approvata il 24 luglio 2014, sul disegno di legge n. 2541, recante il rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2013, la XI Commissione segnalava l'opportunità di approfondire le ragioni alla base di mancati pagamenti anche nell'ambito di capitoli di spesa riferiti ad interventi in materia previdenziale, come quelli attinenti al pensionamento dei lavoratori impiegati in attività usuranti, anche al fine di verificare se sia possibile individuare una migliore allocazione delle relative risorse, eventualmente attraverso una loro diversa destinazione nell'ambito del medesimo comparto;
    in quella sede, si era evidenziato che tali approfondimenti avrebbero potuto essere oggetto di specifiche procedure informative e di controllo da svolgere nell'ambito dei lavori della Commissione,

impegna il Governo:

   a effettuare una ricognizione del numero dei lavoratori che in ciascun anno hanno avuto accesso al pensionamento sulla base dei requisiti previsti dal decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67, e successive modificazioni, verificando la spesa sostenuta annualmente per tali pensionamenti;
   a verificare, anche alla luce di tale ricognizione, la congruità dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 7 del citato decreto legislativo n. 67 del 2011, fornendo altresì indicazioni circa il possibile andamento della spesa per l'attuazione del medesimo provvedimento nei prossimi anni;
   ad adottare ogni utile iniziativa di carattere amministrativo o normativo per assicurare l'effettiva destinazione alle finalità di cui al decreto legislativo n. 67 del 2011 delle somme stanziate e non ancora impiegate, nonché a valutare ogni opportuna iniziativa di modifica alla normativa vigente per garantire l'integrale utilizzo delle somme dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 7 del medesimo decreto legislativo;
(7-00469) «Damiano, Boccuzzi, Albanella, Baruffi, Casellato, Dell'Aringa, Faraone, Cinzia Maria Fontana, Giacobbe, Gnecchi, Gregori, Gribaudo, Incerti, Maestri, Martelli, Miccoli, Paris, Giorgio Piccolo, Rotta, Simoni, Zappulla».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pensionato

sviluppo sostenibile

pensionamento anticipato