ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00466

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 296 del 23/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: PESCO DANIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/09/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/10/2014
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 16/10/2014
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/10/2015
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 14/10/2015
CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/10/2015
BERNARDO MAURIZIO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/10/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/10/2014

DISCUSSIONE IL 14/10/2015

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 14/10/2015

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00466
presentato da
PESCO Daniele
testo di
Martedì 23 settembre 2014, seduta n. 296

   La VI Commissione,
   premesso che:
    è in costante crescita il mercato degli affitti brevi ovvero le locazioni per brevi periodi (a volte anche di una sola notte) di case o appartamenti ovvero porzioni di esse, praticate dai proprietari in forma privata e non imprenditoriale. Il settore interessa diverse categorie di soggetti: dal semplice possessore di un immobile che vuole renderlo produttivo senza ricorrere alle tradizionali forme di affitto a chi, soprattutto in conseguenza della crisi economica degli ultimi anni, cerca di arrotondare il proprio reddito affittando una stanza della propria casa in occasione di eventi particolari. In tutti questi casi, la locazione breve del proprio immobile rappresenta una sicura e concreta fonte di guadagno. I dati ISTAT, relativi all'ultima rilevazione annuale (riferita all'anno 2012) contano oltre nove milioni di presenze presso «esercizi ricettivi diversi da quelli tradizionali». Numeri significativi insomma (considerato che gli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale nonché i tradizionali bed & breakfast hanno visto presenze per complessivi 18.288.521) e che confermano le potenzialità economiche di tale settore;
    all'espansione del mercato degli affitti brevi hanno senz'altro contribuito le numerose piattaforme di prenotazione online che si sono diffuse negli ultimi anni. Società come la californiana AirBnB (www.airbnb.it), il gruppo Home Away (www.homelidays.it), Windows on Europe (di cui fa parte la società Halldis), la Home ltd, sono stati tra i primi a fiutare la redditività del mercato, raggiungendo oggi traguardi milionari. Attraverso apposti siti, tali società offrono a privati e aziende ogni tipo di servizio necessario per l'affitto del proprio immobile: dalla semplice pubblicizzazione dell'immobile sul sito alla integrale gestione del rapporto con il cliente (conclusione del contratto e pagamento) nonché, in alcuni casi, alla stessa amministrazione del bene. Il tutto, in cambio del pagamento di una provvigione per ogni singola transazione conclusa (calcolata in percentuale sul prezzo pagato dal cliente per l'affitto dell'immobile) oppure del pagamento di un abbonamento annuale;
    questa nuova forma di ricettività rappresenta, dunque, un nuovo ed efficiente volano turistico e crea un doppio vantaggio sia per l'economia del Paese, che vede ampliato il proprio indotto legato al turismo; sia per i proprietari fondiari che in questo periodo congiunturale hanno la possibilità di incrementare i propri redditi concedendo in affitto le proprie case o porzioni di esse;
    tuttavia, il settore degli affitti brevi non è immune da criticità. La maggiore preoccupazione al riguardo deriva senza dubbio dal sistema dei controlli degli operatori che, in quanto esercenti in forma privata e non imprenditoriale, sono difficilmente individuabili e, dunque, controllabili quanto all'osservanza delle regole e prescrizioni imposte dalla legge. Ciò si riflette negativamente sotto diversi profili:
     a) sul piano fiscale, le difficoltà insite nella individuazione della fonte reddituale (affitto temporaneo dell'immobile), conseguente anche alla insussistenza di un obbligo di registrazione del contratto (previsto per i periodi di locazione superiori ai 30 giorni), consente al proprietario locatore di evadere le imposte omettendo di dichiarare al fisco le entrate conseguenti alla locazione dell'immobile (che andrebbero tassate come ordinari redditi da locazione ovvero, in via opzionale, con l'imposta sostitutiva prevista con il regime della cedolare secca);
     b) sul piano dell'ordine e della sicurezza pubblica, invece, si pensi all'elusione dell'obbligo di comunicazione all'autorità di sicurezza dei nominativi dei soggetti ospitati, imposto dall'articolo 2, comma 3, del decreto-legge 20 giugno 2012, n. 79, e dall'articolo 7 del decreto legislativo 25 luglio 1998 n. 286;
     c) da non trascurare, poi, gli effetti distorsivi alla concorrenza con i tradizionali operatori del settore, che nella loro attività sono sottoposti a continui controlli e a ferrea tassazione;
    se da un lato, dunque, il settore degli affitti a breve merita di essere incentivato e sviluppato, rappresentando esso una valida fonte reddituale soprattutto in un periodo di crisi quale quello attuale, al contempo non può prescindersi dall'individuazione di validi strumenti diretti a garantire adeguati controlli sul piano fiscale, dell'ordine pubblico e della leale concorrenza. In tale direzione, un efficace contributo potrebbe allora derivare non solo da una chiara regolamentazione giuridica delle locazioni brevi (ad oggi sottratte sia alla disciplina delle locazioni ordinarie di cui alla legge n. 431 del 1998 sia alle regole previste per l'esercizio dell'attività in forma imprenditoriale) ma soprattutto dalla individuazione di misure di controllo e di prelievo che vedono il coinvolgimento di soggetti terzi (quali potrebbero essere le stesse piattaforme di prenotazione online o le agenzie specializzate che supportano il proprietario nella locazione del proprio immobile): si pensi all'introduzione dell'obbligo per gli intermediari di operare una ritenuta alla fonte a titolo d'imposta sulle somme girate ai proprietari a titolo di canone di locazione; alla previsione di modalità di pagamento attraverso banche e sportelli postali che agiscano da sostituto d'imposta prelevando, sull'importo del solo canone, come ritenuta a titolo di imposta sostitutiva, una cedolare secca del 10 per cento (che sulla sola base dei dati Istat 2012, ipotizzando una spesa media pari ad euro 100 e trascurando cautelativamente l'espansione di questo mercato, potrebbe garantire un gettito fiscale non inferiore ai 100 milioni di euro); all'estensione dell'obbligo di denuncia ex articolo 7 decreto legislativo n. 286 del 1998 anche alle piattaforme e agenzie operanti online, per i contratti conclusi tramite web; nonché, all'introduzione dell'obbligo di segnalazione preventiva da parte di coloro intenzionati a locare per brevi periodi propri immobili o parti di essi;
    è in corso di attuazione alla delega fiscale di cui alla legge n. 23 del 2014,

impegna il Governo:

   ad assumere ogni forma di iniziativa al fine di introdurre una disciplina organica del regime fiscale delle locazioni brevi che tenga conto dei seguenti indirizzi:
    a) per i contratti conclusi online tramite intermediari (piattaforme di prenotazione e agenzie) e con pagamento diretto all'intermediario, introdurre l'obbligo per l'intermediario di operare una ritenuta a titolo di imposta sostitutiva, commisurata all'ammontare dell'attuale cedolare secca (10 per cento), all'atto del pagamento al locatore delle somme ad esso spettanti per la locazione dell'immobile;
    b) per i contratti conclusi direttamente dal proprietario, introdurre modalità di pagamento attraverso banche e sportelli postali che agiscano da sostituto d'imposta prelevando, sull'importo del solo canone, come ritenuta a titolo di imposta sostitutiva, una cedolare secca del 10 per cento;
    c) introdurre strumenti informatici e telematici al fine di agevolare l'adempimento degli obblighi fiscali di dichiarazione e versamento delle imposte dovute sui redditi percepiti dai proprietari, tra cui anche la predisposizione di una piattaforma online gestita direttamente dall'Agenzia delle entrate che consenta la liquidazione e il pagamento delle imposte dovute.
(7-00466) «Pesco, Villarosa, Alberti, Barbanti, Cancelleri, Ruocco, Pisano».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

locazione immobiliare

imposta sul reddito

contratto