ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00402

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 254 del 01/07/2014
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00082
Firmatari
Primo firmatario: BERLINGHIERI MARINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/07/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 01/07/2014
AMENDOLA VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 01/07/2014
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 01/07/2014
GUERINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 01/07/2014
ROSATO ETTORE PARTITO DEMOCRATICO 01/07/2014
SANGA GIOVANNI PARTITO DEMOCRATICO 01/07/2014
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 01/07/2014
BRANDOLIN GIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 01/07/2014
DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 01/07/2014


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Commissione: XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)
Stato iter:
22/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/10/2014
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 22/10/2014
PISTELLI LAPO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/10/2014
ALLI PAOLO NUOVO CENTRODESTRA
 
DICHIARAZIONE VOTO 22/10/2014
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 22/10/2014
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO
VALENTINI VALENTINO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO
 
PARERE GOVERNO 22/10/2014
PISTELLI LAPO VICE MINISTRO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/10/2014

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 22/10/2014

ACCOLTO IL 22/10/2014

PARERE GOVERNO IL 22/10/2014

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 22/10/2014

CONCLUSO IL 22/10/2014

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00402
presentato da
BERLINGHIERI Marina
testo di
Martedì 1 luglio 2014, seduta n. 254

   Le Commissioni III e XIV,
   premesso che:
    il Consiglio europeo del 19-20 dicembre 2013 ha dato mandato alla Commissione europea, in cooperazione con gli Stati membri, di elaborare entro giugno 2015, una Strategia dell'Unione europea per la regione alpina che dovrebbe comprendere i territori alpini di Italia, Francia, Svizzera, Germania, Austria, Liechtenstein e Slovenia;
    il 18 ottobre 2013, i rappresentanti delle regioni e degli Stati della macroregione alpina, riuniti a Grenoble (Francia), avevano sottoscritto una risoluzione, con la quale raccomandavano l'avvio del processo di elaborazione della Strategia e del relativo piano d'azione, in modo che questi testi fossero adottati durante la Presidenza italiana del Consiglio europeo nel 2014;
    secondo la procedura che si è consolidata nella prassi, la Commissione europea, al fine di dare seguito al mandato del Consiglio europeo, dovrebbe presentare, dopo aver consultato gli Stati membri e i territori interessati, un'apposita comunicazione ed un piano d'azione, che dovranno essere approvati da parte del Consiglio europeo;
    l'attuazione della Strategia sarà effettuata a più livelli: la Commissione europea sarà responsabile del coordinamento, del monitoraggio e del supporto, in coerenza con l'approccio definito dal Consiglio dell'Unione europea, mentre i «territori» interessati e gli Stati membri adotteranno le misure di rispettiva competenza;
    l'area alpina è una macroregione interconnessa con capacità economiche eterogenee e preoccupazioni crescenti in materia di questioni ambientali, evoluzione democratica, infrastrutture di trasporto, turismo e questioni energetiche;
    la strategia dell'Unione europea per la regione alpina, in coerenza con l'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, dovrebbe essere intesa a superare gli svantaggi strutturali delle regioni di montagna dell'area alpina e creare le condizioni per la crescita economica e per un'effettiva coesione sociale e territoriale nella medesima area, mediante il coordinamento delle politiche dell'Unione e di quelle di tutte le parti interessate;
    in particolare, la Strategia dovrebbe essere intesa a dare impulso allo sviluppo dell'area attraverso una migliore capacità di utilizzo dei fondi europei e nazionali;
    l'area alpina è già oggetto della convenzione delle Alpi, firmata nel 1991 dagli otto Paesi alpini (Austria, Germania, Francia, Italia, Liechtenstein, Principato di Monaco, Svizzera e Slovenia) e dall'Unione europea e ratificata dall'Italia, con la legge n. 50 del 2012. Tale Convenzione si applica ad un'area di 190.959 chilometri quadrati, che include 5.867 Comuni lungo 1.200 chilometri di arco alpino. Nel 2007 la popolazione totale residente all'interno del perimetro della Convenzione era pari a quasi 14 milioni;
    la Convenzione delle Alpi è integrata da otto protocolli che stabiliscono misure specifiche di attuazione dei principi da essa previsti, con particolare riferimento a pianificazione territoriale e sviluppo sostenibile, protezione della natura e tutela del paesaggio, agricoltura di montagna, foreste montane, turismo, energia, difesa del suolo, trasporti. Oltre ai protocolli, nel novembre 2006 sono state redatte due dichiarazioni dei Ministri relative a popolazione e cultura e ai cambiamenti climatici;
    appare necessario che la Strategia dell'Unione europea per la regione alpina includa, analogamente alla Convenzione delle Alpi, soltanto le aree più spiccatamente montane e non anche le aree urbanizzate circostanti. Ove la Strategia fosse estesa a tutte le regioni in cui ricadono amministrativamente le aree alpine, la nuova macroregione alpina si applicherebbe ad aree con caratteristiche naturali, demografiche, sociali ed esigenze di sviluppo del tutto eterogenee rispetto a quelle delle aree montane. In particolare, la Strategia coprirebbe territori con una popolazione complessiva di oltre 70 milioni di abitanti a fronte dei 12 milioni di persone residenti nelle zone alpine in senso stretto;
    in tale ultimo caso, la Strategia per la regione alpina finirebbe con il perseguire inevitabilmente obiettivi estranei rispetto alle caratteristiche delle zone alpine, in palese contrasto con le esigenze di coesione territoriale di cui al richiamato articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e con l'obiettivo stesso delle strategie macroregionali dell'Unione europea, che è quello di assicurare il coordinamento delle politiche dell'Unione europea in relazioni a territori (di Paesi membri e di Paesi terzi) accomunati da esigenze comuni;
   il Parlamento europeo ha approvato il 23 maggio 2013 una risoluzione sulla strategia macroregionale per le Alpi nella quale si sottolinea «l'importanza di allineare il contenuto della strategia per le Alpi alla Convenzione alpina ad ai rispettivi protocolli successivi,

impegnano il Governo:

   ad adoperarsi affinché la Strategia dell'Unione europea per la regione alpina:
    a) includa esclusivamente i territori alpini di Italia, Francia, Svizzera, Germania, Austria, Liechtenstein e Slovenia, come delimitati dalla Convenzione delle Alpi del 1991, in coerenza con l'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea;
    b) sia intesa in via esclusiva al superamento degli svantaggi strutturali delle regioni di montagna dell'area alpina e a garantirne un'effettiva coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento alle questioni connesse alla fragilità dell'ecosistema alpino, allo sviluppo sostenibile dei territori e alle culture transfrontaliere;
    c) tenga conto degli strumenti di cooperazione e delle reti transnazionali già esistenti in questo ambito.
(7-00402) «Berlinghieri, Borghi, Amendola, Braga, Giuseppe Guerini, Rosato, Sanga, Piccoli Nardelli, Brandolin, De Menech».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica comunitaria

regione alpina

cooperazione internazionale