Legislatura: 17Seduta di annuncio: 246 del 16/06/2014
Primo firmatario: ALBERTI FERDINANDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/06/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BARBANTI SEBASTIANO MOVIMENTO 5 STELLE 16/06/2014 VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/06/2014 CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/06/2014 RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 16/06/2014 PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE 16/06/2014 PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 16/06/2014 CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 16/06/2014 DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 16/06/2014 VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 16/06/2014 DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 16/06/2014 FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 16/06/2014 MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 16/06/2014 PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 16/06/2014 PRODANI ARIS MOVIMENTO 5 STELLE 16/06/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 16/12/2015 PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO GOVERNO 16/12/2015 ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 16/12/2015 PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE EPIFANI ETTORE GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO BERNARDO MAURIZIO AREA POPOLARE (NCD-UDC) INTERVENTO PARLAMENTARE 20/01/2016 ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO GOVERNO 20/01/2016 ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 27/01/2016 BERNARDO MAURIZIO AREA POPOLARE (NCD-UDC) INTERVENTO GOVERNO 27/01/2016 ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 27/01/2016 ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' ABRIGNANI IGNAZIO MISTO-ALLEANZA LIBERALPOPOLARE AUTONOMIE ALA-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO DICHIARAZIONE GOVERNO 27/01/2016 ZANETTI ENRICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE) INTERVENTO PARLAMENTARE 27/01/2016 BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO ILLUSTRAZIONE 03/02/2016 ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE DICHIARAZIONE VOTO 03/02/2016 PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE BOCCADUTRI SERGIO PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO GOVERNO 03/02/2016 CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE) PARERE GOVERNO 03/02/2016 CASERO LUIGI VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 16/12/2015
DISCUSSIONE IL 16/12/2015
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/12/2015
DISCUSSIONE IL 20/01/2016
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 20/01/2016
DISCUSSIONE IL 27/01/2016
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 27/01/2016
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 03/02/2016
DISCUSSIONE IL 03/02/2016
NON ACCOLTO IL 03/02/2016
PARERE GOVERNO IL 03/02/2016
RESPINTO IL 03/02/2016
CONCLUSO IL 03/02/2016
Risoluzione n. 7-00391 Alberti: Revisione della disciplina concernente l'obbligo di accettare pagamenti mediante carte di debito e misure a sostegno del commercio elettronico.
TESTO ULTERIORMENTE RIFORMULATO DELLA RISOLUZIONE
Le Commissioni VI e X,
premesso che:
l'articolo 15, comma 4, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, ha stabilito che a decorrere dal 1o gennaio 2014, i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito;
al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all'obbligo di dotarsi di strumenti per i pagamenti mediante carta di debito (POS), con l'articolo 9, comma 15-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150, è stata prorogata la decorrenza dell'obbligo al 30 giugno 2014;
successivamente, con decreto del Ministero dello sviluppo economico 24 gennaio 2014, sono stati definiti gli ambiti di applicazione prevedendo l'obbligo di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito per tutti i pagamenti di importo superiore a trenta euro;
il comma 2 dell'articolo 2 dello stesso decreto, visti gli effetti della norma e dato il numero dei soggetti destinatari delle disposizioni, ritenuto di dover individuare dei criteri di gradualità e sostenibilità per l'applicazione di questa imposizione, prevede che in sede di prima applicazione, e fino al 30 giugno 2014, l'obbligo si applichi limitatamente ai pagamenti effettuati a favore dei soggetti esercenti il cui fatturato dell'anno precedente a quello nel corso del quale è effettuato il pagamento sia superiore a duecentomila euro;
la data indicata nel citato comma 2, il 30 giugno 2014, coincide con quella per cui l'obbligo di dotazione è già previsto per tutte le categorie, dal decreto legge a cui lo stesso fa riferimento (decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179);
la finalità dello stesso comma 2 è prevedere una agevolazione che rimandi temporalmente l'obbligo di dotazione per una determinata fascia di reddito e per questo motivo si deve intervenire posticipando il termine di almeno sei mesi;
l'obbligo di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito impone costi organizzativi ed economici connessi al doversi dotare di un POS (tecnologia di accettazione multipla di strumenti di pagamento);
questa imposizione risulta vessatoria per tutti i professionisti e le imprese italiane, ai quali vengono imposte spese obbligatorie facilmente evitabili attraverso altri strumenti, quali ad esempio il bonifico elettronico e assegni bancari, strumenti che garantiscono gli stessi livelli di tracciabilità e di trasparenza per qualsiasi movimento di denaro;
si introduce obbligatoriamente e ingiustamente un intermediario, la banca, alla quale viene garantito un introito aggiuntivo a discapito degli esercenti, pur non svolgendo alcun ruolo reale e concreto nel rapporto tra lo stesso e l'utente;
l'obbligo di dotazione di un POS genera un'ulteriore spesa fissa aggiuntiva anche per le nuove piccole e medie imprese (start-up);
l'obbligo di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito non è legato al reddito dell'impresa o del professionista e quindi risulta particolarmente vessatorio per piccole e micro imprese;
è considerata scorretta la pratica commerciale che richieda un sovrapprezzo dei costi per il completamento di una transazione elettronica con un fornitore di beni o servizi, ai sensi dell'articolo 21, comma 4-bis, del codice del consumo di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, come modificato dall'articolo 15, comma 5-quater, del sopra citato decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221;
il comma 5 dell'articolo 15 dello stesso decreto-legge 18 ottobre 2012, prevede che con uno o più decreti del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia, vengano disciplinati gli eventuali importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati, di attuazione della disposizione di cui sopra;
è chiaro che la normativa su descritta ha provocato lo scontento tra i professionisti e le imprese cui toccherà, dal 30 giugno, dotarsi di POS e accettare i pagamenti effettuati con bancomat;
il Regolamento (UE) 2015/751 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2015 reca nuove disposizioni in materia di commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carte di credito e di debito: in particolar modo il Regolamento introduce un limite massimo di commissioni pari allo 0,3 per cento del valore della transazione nel caso di pagamenti effettuati con carte di credito e 0,2 per cento con carte di debito: l'intervento ha posto fine all'applicazione di «super commissioni» che, in alcune circostanze, hanno raggiunto anche il 4 per cento del valore della transazione ed i cui oneri economici sono stati assolti di fatto da commercianti e consumatori; il valore complessivo delle commissioni interbancarie a carico degli utenti business su tutto il territorio europeo è pari a circa 10 miliardi di euro annui: i nuovi limiti imposti dalla regolamentazione europea dovrebbero implicare un risparmio per gli esercenti di circa 6 miliardi di euro ma, a giudizio dell'Associazione bancaria italiana, la nuova disciplina potrebbe determinare un aumento del costo delle carte di pagamento traslando in questo modo i costi sui possessori di carte di pagamento; un rapporto stilato da Confesercenti stima un costo di 1.700 euro l'anno per ogni singolo esercente e per transazioni – lorde – di circa 50 mila euro, quindi si può ritenere che i costi applicati o traslati ad esercenti e consumatori siano eccessivi rispetto al volume di transazioni effettuate,
impegnano il Governo:
ad assumere ogni genere di iniziativa, anche di carattere normativo, al fine di:
a) escludere dall'obbligo di dotazione di strumenti di pagamento mediante POS tutte le nuove attività per un periodo non inferiore a due anni;
b) prevedere che, per i professionisti, le ditte individuali, le micro e piccole imprese, ogni genere di costo o commissione derivanti dall'obbligo di accettare pagamenti mediante POS sia a carico delle banche;
c) istituire un sistema di pagamento pubblico e gratuito preposto alla gestione dei pagamenti e del trasferimento di fondi nell'ambito della Pubblica Amministrazione e tra quest'ultima e gli utenti.
(7-00391) Alberti, Villarosa, Cancelleri, Ruocco, Pisano, Pesco, Crippa, Da Villa, Vallascas, Della Valle, Fantinati, Petraroli.
SIGLA O DENOMINAZIONE:DECRETO LEGGE 2012 0179
EUROVOC :moneta elettronica
protezione del consumatore
pagamento
commercio elettronico
prestazione di servizi
divario digitale
vendita