ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00374

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 230 del 16/05/2014
Firmatari
Primo firmatario: BOCCADUTRI SERGIO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 16/05/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 16/05/2014


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Stato iter:
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 09/07/2014
BOCCADUTRI SERGIO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO 09/07/2014
BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 09/07/2014
BOCCADUTRI SERGIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/07/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 09/07/2014

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00374
presentato da
BOCCADUTRI Sergio
testo di
Venerdì 16 maggio 2014, seduta n. 230

   La V Commissione,
   premesso che:
    dal 1o gennaio 1999 la Banca centrale europea (BCE) ha assunto la responsabilità della conduzione della politica monetaria per l'area dell'euro, che, in base all'articolo 3, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) costituisce una competenza esclusiva dell'Unione;
    l'articolo 282 del TFUE prevede che la Banca centrale europea e le banche centrali nazionali costituiscono il Sistema europeo di banche centrali (SEBC): esse costituiscono l'Eurosistema e conducono la politica monetaria dell'Unione;
    il SEBC ha, tra gli altri, il compito di definire e attuare la politica monetaria dell'Unione, svolgere le operazioni sui cambi, detenere e gestire le riserve ufficiali in valuta estera degli Stati membri, nonché promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento;
    nello specifico, la BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l'emissione di banconote in euro all'interno dell'Unione; le banconote emesse dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nell'Unione (articolo 128, paragrafo 1, del TFUE);
    l'articolo 130 del TFUE e l'articolo 7 dello Statuto del SEBC, di cui al Protocollo 4 allegato al Trattato di Lisbona, stabiliscono che, nell'esercizio dei poteri e nell'assolvimento dei compiti e dei doveri loro attribuiti dai trattati e dallo statuto del SEBC e della BCE, né la Banca centrale europea né una banca centrale nazionale né un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni, dagli organi o dagli organismi dell'Unione, dai Governi degli Stati membri né da qualsiasi altro organismo;
    le istituzioni, gli organi e gli organismi dell'Unione, nonché i Governi degli Stati membri sono impegnati a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della Banca centrale europea o delle banche centrali nazionali nell'assolvimento dei loro compiti;
    conformemente all'articolo 284 del TFUE e all'articolo 15 dello Statuto del SEBC, la BCE trasmette una relazione annuale sulle attività del SEBC e sulla politica monetaria dell'anno precedente e di quello in corso al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione nonché al Consiglio europeo; il Presidente della BCE presenta la richiamata relazione annuale sul SEBC alla sessione plenaria del Parlamento europeo, che, secondo la prassi consolidata, approva una risoluzione al riguardo, formulando considerazioni e indirizzi sulla conduzione della politica monetaria da parte del SEBC;
    in coerenza con la medesime disposizioni dei Trattati secondo la prassi consolidata, la BCE riferisce con regolarità al Parlamento europeo in merito alle decisioni assunte nel settore della politica monetaria e agli altri compiti ad essa attribuiti: a questo scopo si svolgono, in particolare, audizioni trimestrali del Presidente della BCE presso la Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo;
    la Banca d'Italia emette le banconote in euro, in circolazione dal 1o gennaio 2002, in base ai principi e alle regole fissati nell'Eurosistema, ed ha il controllo di tutta la circolazione monetaria presente nel Paese;
    nell'ambito dell'Eurosistema e nel quadro dei principi che disciplinano la funzione di emissione, la Banca d'Italia produce il quantitativo di banconote in euro assegnatole, immette le banconote nel circuito degli scambi e provvede al ritiro e alla sostituzione dei biglietti deteriorati, partecipa all'attività di studio e sperimentazione di nuove caratteristiche di sicurezza dei biglietti, contribuisce alla definizione di indirizzi comuni per quanto riguarda la qualità della circolazione e l'azione di contrasto della contraffazione;
    negli ultimi anni il legislatore ha introdotto numerose disposizioni volte a limitare l'uso del contante e la sua progressiva sostituzione con strumenti di pagamento elettronici che garantiscono minori costi, minori rischi e maggiore velocità nell'incasso dei pagamenti, oltre a garantire la tracciabilità dei flussi finanziari, sia al fine di potenziare la lotta all'evasione fiscale sia al fine di prevenire e contrastare il riciclaggio dei proventi di attività criminose;
    il reimpiego di denaro, proveniente da attività criminali nell'economia legale, altera il corretto funzionamento dei meccanismi di allocazione delle risorse e mette in pericolo la stabilità e la solidità dei soggetti che operano sui mercati della finanza: quindi questo reinvestimento produce distribuzione alterata, distorsione della ricchezza, della libera concorrenza, inquinamento sociale ed evasione fiscale;
    l'utilizzo di banconote di grosso taglio, ed in particolare di banconote da 500 euro, presenta un notevole rischio di riciclaggio, oltre ad essere particolarmente adatto al finanziamento di organizzazioni criminali e terroristiche: è lo stesso rapporto annuale dell'Unità finanziaria della Banca d'Italia a sostenerlo; questa caratteristica deriva essenzialmente dall'agilità del trasporto di ingenti quantità di denaro, se si pensa che un milione di euro in carte da 500 pesa poco più di un chilo e mezzo, mentre in biglietti da 100 euro peserebbe circa 10 chili;
   lo stesso Vicepresidente portoghese della BCE, Vitor Constancio, ha posto recentemente il problema di fronte al Parlamento europeo;
    nel nostro Paese, secondo un rapporto della Fondazione ICSA (Intelligence Culture and Strategie Analysis) e della Guardia di Finanza, l'80 per cento delle banconote da 500 euro circola nelle zone tipiche di import-export di capitali, ovvero il confine italo-svizzero, la provincia di Forlì (che confina con la Repubblica di San Marino) e il Triveneto;
    le banconote da 500 euro in circolazione in Europa sono 564 milioni, pari ad appena il 3,7 per cento del totale della carta-moneta, ma con un valore di 291 miliardi di euro, ossia circa un terzo di quelli in circolazione;
    nel biennio 2012-2013, per ben 24 mesi, non è andata in stampa neanche una banconota da 500 euro; dal 1o gennaio 2014 tuttavia, la Lettonia è entrata nella Zona Euro e dovrà dotarsi di tutti i tagli di banconote per sostituire la vecchia valuta: di conseguenza, la BCE ha commissionato alla Banca Centrale Austriaca un ordine di nuove banconote da 500 euro, per un valore totale di 42 miliardi e mezzo di euro: peraltro, le nuove banconote da 500 euro rappresenteranno solo il 13 per cento del totale dei nuovi biglietti e di conseguenza è lecito aspettarsi, sulla totalità dei biglietti in circolazione, un arretramento sotto la soglia del 30 per cento di quelle di taglio più elevato;
    a partire dal 1o febbraio 2014, per effetto del Regolamento dell'Unione europea n. 260/12 è pienamente operativa l'Area unica dei pagamenti in euro (Single euro payments area o SEPA) in cui cittadini europei, imprese e pubbliche amministrazioni possono effettuare operazioni di pagamento in euro verso un altro conto con tempi di esecuzione di un giorno lavorativo dalla ricezione dell'ordine, potendo contare su sistemi armonizzati per le caratteristiche degli strumenti, gli standard, le infrastrutture e i costi, riducendo ulteriormente il fabbisogno di banconote;
    l'articolo 49, comma 1, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, fissa in 1.000 euro l'uso del contante, per un ammontare quindi pari a 2 sole banconote da 500 euro;
    l'eliminazione della banconota da 500 euro potrebbe ulteriormente favorire lo sviluppo della moneta elettronica, in linea con le misure recentemente adottate dal legislatore per promuovere l'utilizzo di strumenti di pagamento diversi dal contante,

impegna il Governo

ad adoperarsi presso le competenti istituzioni dell'Unione europea affinché sia valutata l'opportunità, secondo le procedure appropriate, di eliminare la banconota da 500 euro.
(7-00374) «Boccadutri, Causi».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

BANCA CENTRALE EUROPEA ( BCE )

EUROVOC :

Banca centrale europea

politica monetaria unica

emissione di valori

emissione monetaria

zona euro

riciclaggio di denaro