ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00282

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 182 del 04/03/2014
Approvazione risoluzione conclusiva
Atto numero: 8/00055
Firmatari
Primo firmatario: RIBAUDO FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/03/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2014
CULOTTA MAGDA PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2014
MOSCATT ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2014
VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2014
ROCCHI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2014
ROSTAN MICHELA PARTITO DEMOCRATICO 04/03/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Stato iter:
14/05/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/05/2014
RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 07/05/2014
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 14/05/2014
RIBAUDO FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE
PAGLIA GIOVANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
PISANO GIROLAMO MOVIMENTO 5 STELLE
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE
CAUSI MARCO PARTITO DEMOCRATICO
PELILLO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 16/04/2014

DISCUSSIONE IL 07/05/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 07/05/2014

DISCUSSIONE IL 14/05/2014

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 14/05/2014

APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 14/05/2014

CONCLUSO IL 14/05/2014

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00282
presentato da
RIBAUDO Francesco
testo di
Mercoledì 14 maggio 2014 in Commissione VI (Finanze)

7-00282 Ribaudo: Revisione della norma della legge di stabilità 2014 che prevede il preventivo controllo dell'Agenzia delle entrate sulle detrazioni IRPEF di importo superiore a 4.000 euro.

TESTO APPROVATO DELLA RISOLUZIONE

  La VI Commissione,
   premesso che:
    il comma 586 dell'articolo 1 della legge di stabilità 2014 (legge n. 147 del 2013) prevede che, al fine di contrastare l'erogazione di indebiti rimborsi di imposte dirette a favore di tutte le persone fisiche che hanno presentato il modello 730, l'Agenzia delle entrate, entro sei mesi dalla scadenza dei termini previsti per la trasmissione della dichiarazione (30 giugno), effettua controlli preventivi, anche documentali, sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia in caso di rimborsi superiori a 4.000 euro: tale controllo è previsto anche qualora l'importo di 4.000 euro fosse costituito da crediti d'imposta derivanti da dichiarazioni dei redditi relativi ad anni precedenti;
    l'allungamento del termine di rimborso delle somme spettanti ai contribuenti che ne hanno fatto richiesta con il modello 730, qualora le stesse siano superiori a 4.000 euro, comporterebbe un grave disagio economico anche per i numerosi contribuenti ai quali spettino detrazioni per carichi di famiglia che si sono avvalsi dell'opportunità, offerta dal decreto-legge n. 63 del 2013, di portare in detrazione dall'IRPEF le spese sostenute nel 2013 per gli interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico degli edifici, nella misura, rispettivamente, del 50 e del 65 per cento, in quanto la formulazione del citato comma 586 comporta che la previsione si estenderebbe a tutti i casi di rimborso di ammontare superiore a 4.000 euro cui concorrano anche solo in parte le predette detrazioni per carichi di famiglia;
    inoltre, la norma del comma 586 presenta, ad avviso dei firmatari del presente atto, alcuni profili di incostituzionalità, in particolare per contrasto con l'articolo 3 della Costituzione, il quale stabilisce, tra l'altro, che tutti i cittadini sono uguali di fronte alle legge, senza distinzione di condizioni personali e sociali;
    la previsione di cui al comma predetto 586 introduce infatti un'ingiustificabile discriminazione di carattere personale tra i contribuenti, che vengono, sotto questo profilo, distinti in due categorie, a seconda che l'ammontare del rimborso da loro richiesto sia inferiore o superiore alla soglia di 4.000 euro: in tal modo, chi vanta un credito fino a 4.000 euro potrà ottenere il rimborso entro il mese di luglio dell'anno di presentazione del modello 730, mentre coloro che vantano un credito anche di un solo euro superiore a tale limite vedranno dilatarsi la tempistica del rimborso loro spettante, senza alcuna certezza circa i termini di effettiva erogazione dello stesso;
    le previsioni contenute nel citato comma 586 determineranno ritardi nell'erogazione dei rimborsi spettanti ai cittadini, i quali non si vedranno più accreditare nel mese di luglio (per i lavoratori dipendenti) o di agosto (per i pensionati) il credito da loro vantato nei confronti del fisco, ma dovranno attendere il controllo preventivo dell'Agenzia delle entrate che, ai sensi dal comma 587 della medesima legge di stabilità 2014, non sarà chiamata a rispettare alcun termine per erogare il rimborso dovuto;
    un ulteriore profilo di incostituzionalità di tale disposizione, secondo i firmatari del presente atto, riguarda appunto la mancata previsione di un termine entro il quale l'Amministrazione finanziaria deve procedere ai rimborsi, segnalandosi a tale proposito come la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 280 del 2005, abbia dichiarato l'incostituzionalità dell'articolo 25 del decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973 (successivamente modificato), nella parte in cui non prevede un termine, a pena di decadenza, entro il quale il concessionario della riscossione deve notificare al contribuente la cartella di pagamento delle imposte liquidate ai sensi dell'articolo 36-bis del decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973, affermando in tal modo il principio indefettibile secondo cui devono essere stabiliti tempi certi nei rapporti tra amministrazione finanziaria e cittadini,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di assumere le necessarie iniziative normative per sopprimere, o quantomeno rivedere, la formulazione del comma 586 della legge di stabilità 2014, in particolare per i contribuenti che siano già stati sottoposti a controllo ai sensi di tale disposizione, nonché a assumere le necessarie iniziative normative per stabilire un termine certo di sei mesi entro cui l'Agenzia delle entrate potrà comunicare al sostituto d'imposta di non procedere al rimborso, prevedendo che, in assenza della suddetta comunicazione da parte della stessa Agenzia, i sostituti d'imposta sono autorizzati a procedere al rimborso.
(8-00055) «Ribaudo, Causi, Culotta, Moscatt, Ventricelli, Rocchi, Rostan».

Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AGENZIA DELLE ENTRATE

EUROVOC :

rimborso

legislazione

imposta sulle persone fisiche

contribuente

detrazione fiscale

imposta diretta

amministrazione fiscale