ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00278

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 181 del 27/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: LOREFICE MARIALUCIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 27/02/2014
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/02/2014
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 27/02/2014
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 27/02/2014
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 27/02/2014
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 27/02/2014
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 27/02/2014
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 27/02/2014
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 27/02/2014
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 27/02/2014
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/02/2014
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 27/02/2014
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/02/2014
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/02/2014


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00278
presentato da
LOREFICE Marialucia
testo di
Mercoledì 19 marzo 2014, seduta n. 193

   Le Commissioni VII e XII,
premesso che:
è stato denunciato dal segretario nazionale Codacons che l'11 per cento degli italiani rinuncia alle cure mediche perché non ha le possibilità economiche, e nel caso delle visite odontoiatriche la percentuale sale al 23 per cento;
in Sicilia la situazione è peggiore. Chi non può permettersi un medico privato, si rivolge alla sanità pubblica, settore dove però le liste d'attesa sono spesso lunghissime, al punto da spingere un numero crescente di utenti a rinunciare alle cure;
emblematico è quanto accaduto a Gaetana Priolo, una ragazza di 18 anni che viveva nel quartiere Brancaccio, zona molto difficile di Palermo, morta perché troppo povera per curarsi un'infezione grave generata da un ascesso;
nel nostro Paese è molto diffusa la vulnerabilità sociale, ovverosia quella condizione di svantaggio sociale ed economico, correlata di norma a condizioni di marginalità ed esclusione sociale, che impedisce di fatto l'accesso alle cure odontoiatriche oltre che per una scarsa sensibilità ai problemi di prevenzione e cura dei propri denti, anche e soprattutto per gli elevati costi da sostenere presso le strutture odontoiatriche private;
l'elevato costo delle cure presso i privati, unica alternativa oggi per la grande maggioranza della popolazione, è motivo di ridotto accesso alle cure stesse anche per le famiglie a reddito medio – basso ovvero quelle che sono nella soglia della povertà assoluta o relativa come registrata annualmente dall'Istat; ciò, di fatto, limita l'accesso alle cure odontoiatriche di ampie fasce di popolazione o impone elevati sacrifici economici qualora siano indispensabili determinati interventi;
la Calabria ed il Sud Italia restano le regioni più povere, dove il 57 per cento delle famiglie con figli sono costrette a rinunciare ad esami clinici ed altre visite mediche;
secondo un rapporto INPS, ISTAT e Ministero del lavoro e delle politiche sociali, i poveri in senso assoluto sono raddoppiati dal 2005, e molte più donne meridionali costrette a rinunciare a varie cure come quella molto importante dei denti;
la cura dei denti è indispensabile per la digestione, l'aspetto psicologico, l'aspetto fisico, la sfera sentimentale e sessuale ed ad oggi in Italia viene considerato un lusso che purtroppo i meno abbienti non possono permettersi;
la legislazione in tema di ticket sanitari è in aperto contrasto con l'articolo 53 della Costituzione secondo cui ogni tipo di imposizione tributaria deve essere informata a criteri di progressività;
è in crescita la discesa delle famiglie verso la povertà, con la crisi economica è peggiorato sia il reddito che la ricchezza, registrando un calo molto forte, pari rispettivamente al 7,3 per cento e al 6,9 per cento;
i poveri sono ormai sempre di più, ed in questo vivono un disagio maggiore le famiglie numerose con figli, soprattutto se minori, e residenti nel Mezzogiorno. Una famiglia su tre è relativamente povera e una su cinque lo è in senso assoluto;
il contrasto alla povertà si attua anche con le buone pratiche e con proposte innovative tra le quali si può annoverare il progetto dell'indirizzo socio sanitario per odontotecnici dell'istituto di istruzione secondaria superiore «Gaetano Curcio» di Ispica, in provincia di Ragusa, che, avendo rinnovato la dotazione laboratoriale utilizzando i finanziamenti, nell'ambito del Programma Operativo Regionale FSE Sicilia, sta avviando un progetto denominato «Diamo un sorriso» che propone, con la necessaria collaborazione con l'A.S.P. territoriale, la realizzazione da parte degli studenti di protesi dentali destinate a pazienti indigenti residenti nel territorio;
questo nuovo percorso formativo all'interno del corso per odontotecnici permetterebbe agli studenti del V anno un'esperienza diretta nella costruzione di un manufatto protesico finalizzato per pazienti indigenti residenti nel territorio, quindi un manufatto non incentrato solo su modelli di studio senza un reale confronto con quanto esiste nella realtà odontoiatrica. L'istituto G. Curcio in tal caso si farebbe carico dei costi di produzione e delle componenti tecnico-pratiche necessarie, proponendo in tal senso un servizio socialmente utile;
progetti come quelli predisposti dall'istituto G. Curcio rappresentano un'azione positiva che andrebbe sostenuta e generalizzata in quanto servizio socialmente utile sia alla formazione specialistica degli studenti del V anno, che per i soggetti sociali che coinvolgerebbe dando loro un servizio dal quale per motivi meramente economici restano esclusi con pesanti ricadute sociali, personali ed economiche,

impegnano il Governo:

ad avviare, sull'esempio del progetto predisposto dall'istituto G. Curcio di Ispica, uno specifico programma sperimentale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di intesa con il Ministero della salute e le amministrazioni regionali, finalizzato a favorire la riabilitazione protesica dentale gratuita a favore di fasce più deboli della popolazione ottimizzando le risorse tecnico-pratiche già presenti ed elaborando un iter formativo professionale sperimentale per gli studenti evitando di sprecare i lavori svolti negli istituti scolastici, attraverso la produzione da parte dei ragazzi del V anno dell'indirizzo socio sanitario per odontotecnici, durante le ore curriculari, di protesi e manufatti di prova, con la garanzia dell'ottima qualità dei materiali utilizzati per le protesi, previa l'individuazione da parte delle asp territoriali di soggetti bisognosi di protesi e indigenti e l'effettuazione di anamnesi e rilevamento delle impronte, e la successiva applicazione da parte delle stesse asp delle protesi ultimate.
(7-00278) «Lorefice, D'Uva, Silvia Giordano, Luigi Gallo, Brescia, Simone Valente, Vacca, Mantero, Dall'Osso, Baroni, Cecconi, Marzana, Battelli, Chimienti, Grillo».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

odontoiatria

diritto alla salute

poverta'

medico

trattamento sanitario

esame medico