ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00266

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 176 del 19/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: CAON ROBERTO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE
Data firma: 19/02/2014


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00266
presentato da
CAON Roberto
testo di
Mercoledì 19 febbraio 2014, seduta n. 176

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    la contraffazione alimentare colpisce soprattutto i prodotti alimentari di qualità regolamentata (DOP e IGP);
    la memoria storica, la localizzazione geografica e la qualità della materia prima utilizzata sono le caratteristiche fondanti dei prodotti tipici. Tutelare e valorizzare tali prodotti è un atto di responsabilità sociale;
    la denominazione di origine protetta (DOP) individua il nome di una zona determinata, di una regione e, talvolta, anche di un singolo Paese che designa un prodotto agricolo o alimentare come originario di tale territorio, ove avviene la produzione e/o la trasformazione, le cui qualità sono da rinvenirsi esclusivamente in quel determinato ambiente geografico;
    l'indicazione geografica protetta (IGP) indica una regione, un luogo ed anche un singolo Paese che designa un prodotto agricolo o alimentare come originario di tale territorio, ove ha luogo la produzione e/o la trasformazione, le cui qualità «possono essere attribuite» alla sua origine geografica;
    le denominazioni di origine rappresentano la punta di diamante della produzione agroalimentare nazionale capace di trascinare l’export dell'intero settore;
    il nostro Paese in Europa è quello con più prodotti a denominazione di origine protetta (DOP), a indicazione geografica (IGP) e di specialità tradizionale garantita (STG) con 261 prodotti iscritti nel registro dell'Unione europea che rappresentano circa un quarto delle denominazioni riconosciute a livello comunitario;
    il giro d'affari legato alle produzioni DOP e IGP supera solo nel nostro Paese i 7 miliardi di euro per fatturato alla produzione e i 12,6 miliardi di euro per consumo, di cui circa 8,9 registrati sul mercato nazionale. Circa un terzo del volume prodotto è destinato all’export, per un valore di circa 2,5 miliardi di euro. Mentre il valore delle merci contraffatte nel settore alimentare e bevande è pari ad oltre un miliardo di euro, il 15 per cento dell'intera contraffazione rivenuta nel nostro Paese che va dall'usurpazione della denominazione alle sofisticazioni e frodi alimentari;
    i consorzi di tutela dei prodotti tipici hanno come scopo primario la tutela, promozione e valorizzazione dei prodotti italiani. Detti consorzi salvaguardano il prodotto da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni ed uso improprio delle denominazioni. Questi ogni anno investono milioni di euro in azioni di vigilanza e tutela;
    le contraffazioni e le frodi alimentari fanno perdere risorse al nostro Paese, risorse che creano indispensabili rapporti commerciali che sono fondamentali per l'economia del territorio;
    il termine «agropirateria» si riferisce alle condotte volte alla contraffazione e frode industriale in campo alimentare. Si distingue in falsificazione degli alimenti ovvero nota come «frode di qualità» dove il prodotto viene modificato con la sostituzione, sottrazione e/o integrazione degli alimenti che lo compongono e falsificazione del marchio ovvero nota come «frode sull'origine» che riguarda la riproduzione abusiva del brevetto secondo il quale l'alimento è prodotto. Una frode alimentare molto diffusa deriva, invece, dalla «falsa indicazione dell'origine per territorio dei prodotti». Sono colpiti, soprattutto, i prodotti italiani a maggior diffusione internazionale a danno ovviamente del made in Italy;
    le frodi e le contraffazioni nel settore agricolo e agroalimentare rappresentano un fenomeno preoccupante e, nonostante l'intensificarsi dei controlli, continuano a svilupparsi in maniera crescente;
    al fine di contrastare e contenere l'illecita attività della contraffazione, il legislatore ha previsto sanzioni sia amministrative che penali per le violazioni che si configurano in condotte illecite poste in essere dagli imprenditori ed operatori commerciali. In ordine alle diverse fattispecie sono state individuate differenti sanzioni;
    in sede di Unione europea il quadro normativo sul riconoscimento delle denominazioni e per la loro tutela è stato istituito, e aggiornato, da molti anni quindi i prodotti DOP e IGP sono riconosciuti e tutelati, mentre in ambito internazionale si rileva l'assenza di regole multilaterali per una loro tutela globale contro l'agropirateria e la mancanza di una disciplina uniforme nel sistema commerciale;
    il regolamento (UE) 1151/2012 del Parlamento e del Consiglio del 21 novembre 2012 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli ed alimentari tutela su tutto il territorio dell'Unione i prodotti registrati come DOP-IGP da ogni tentativo di imitazione, usurpazione, evocazione della denominazione, dall'impiego commerciale diretto o indiretto del nome registrato per prodotti che non abbiano diritto al suo utilizzo, dalle indicazioni false ed ingannevoli relative all'origine di prodotti apparentemente simili ma non registrati, ed, infine, da qualsiasi prassi che possa indurre in errore il consumatore sulla vera origine dei prodotti;
    i fenomeni di contraffazione sui prodotti a denominazioni protette riguardano alcune particolari tipologie di prodotti come ad esempio i formaggi parmigiani e i prosciutti. Nonostante la normativa europea sopra richiamata sia volta a garantire e proteggere la qualità certificata dei prodotti DOP e IGP esistono ancora oggi casi di concorrenza sleale legata ad articoli, anche di provenienza extra europea che circolano indisturbati,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative per destinare le risorse derivanti dai fondi delle sanzioni amministrative, applicate in violazione delle norme nazionali di tutela delle dop, igp e stg, direttamente ai consorzi di tutela per promuovere azioni di tutela e vigilanza;
   a potenziare, per quanto di competenza, le capacità di controllo e di repressione a livello nazionale dei fenomeni di contraffazione, tramite un maggiore coordinamento delle forze dell'ordine deputate a tale scopo, in quanto queste talvolta operano in modo concorrenziale e non complementare, al fine di tutelare le denominazioni di origine e di indicazioni geografiche protette;
   a promuovere un potenziamento degli scambi di informazioni tra partner europei e il coordinamento europeo ed internazionale, al fine di rendere più efficaci i controlli a protezione dei nostri prodotti d'eccellenza.
(7-00266) «Caon».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

denominazione di origine

contraffazione

prodotto agricolo

traffico illecito

produzione nazionale

restrizione alla concorrenza

frode