ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00210

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 141 del 19/12/2013
Abbinamenti
Atto 7/00148 abbinato in data 06/08/2014
Atto 7/00461 abbinato in data 17/09/2014
Firmatari
Primo firmatario: ZACCAGNINI ADRIANO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 19/12/2013


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Stato iter:
08/10/2014
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/08/2014
ZACCAGNINI ADRIANO MISTO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 06/08/2014
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
MONGIELLO COLOMBA PARTITO DEMOCRATICO
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
ZACCAGNINI ADRIANO MISTO
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 06/08/2014
CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 10/09/2014
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
ZACCAGNINI ADRIANO MISTO
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO GOVERNO 10/09/2014
OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 17/09/2014
ZACCAGNINI ADRIANO MISTO
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 24/09/2014
SANI LUCA PARTITO DEMOCRATICO
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
ZACCAGNINI ADRIANO MISTO
 
ILLUSTRAZIONE 08/10/2014
ZACCAGNINI ADRIANO MISTO
 
PARERE GOVERNO 08/10/2014
OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/08/2014

DISCUSSIONE IL 06/08/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 06/08/2014

DISCUSSIONE IL 10/09/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/09/2014

ATTO MODIFICATO IL 16/09/2014

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 17/09/2014

DISCUSSIONE IL 17/09/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/09/2014

DISCUSSIONE IL 24/09/2014

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 24/09/2014

DISCUSSIONE IL 08/10/2014

ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 08/10/2014

ACCOLTO IL 08/10/2014

PARERE GOVERNO IL 08/10/2014

APPROVATO IL 08/10/2014

CONCLUSO IL 08/10/2014

Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00210
presentato da
ZACCAGNINI Adriano
testo di
Martedì 16 settembre 2014, seduta n. 291

   La XIII Commissione,
   premesso che:
    nella parte sud-occidentale della provincia di Lecce e principalmente nelle campagne della costa ionica (comuni interessati Parabita, Tavignano, Racale, Urgento, Melissano, Gallipoli, ma anche Casarano, Galatina, Nardò) è stato rilevato il fenomeno chiamato «Complesso del disseccamento rapido dell'olivo» (CDRO) che presenta la bruciatura delle foglie su alcuni rami delle piante di ulivo;
    le analisi sulla sintomatologia del disseccamento di alcuni rami degli ulivi in una zona limitata del Salento, sud-ovest, particolarmente osservata a macchia di leopardo nel corso della scorsa estate 2013, a detta di alcuni tecnici avrebbe permesso, in seguito ad analisi svolte, anche il rilevamento della presenza di un batterio appartenente ad un ceppo della specie Xylella, di cui si è data comunicazione nei convegni in cui sono state elencate le differenti varie presenze di patogeni riscontrati sugli ulivi più colpiti, tra questi funghi muffe e l'insetto rodilegno giallo;
    nonostante il complesso del disseccamento rapido dell'olivo sia stato imputato a tale batterio vi sono numerosi studi nazionali ed internazionali che esprimono dubbi in relazione a questa eziologia;
    nella specie può essere citato, per quanto riguarda la patogenicità della Xylella, R. Krugner dell'Università della California che, nel 2010 ha pubblicato uno studio in cui si afferma come l'inoculazione della Xylella fastidiosa in piante di olivo sane non ha portato a riscontrare gli stessi sintomi del disseccamento; in senso dubitativo rispetto alla patogenicità della Xylella fastidiosa si è espresso anche il professor Alexander Sandy Purcell dell'Università California e il professor Giovanni Martelli dell'università di Bari è arrivato ad affermare «non vi sono al momento elementi per ritenere la Xylella l'agente primario del disseccamento dell'ulivo»;
    sebbene ancora non sia certa la natura e l'entità del fenomeno ed il livello di diffusione, sono state avanzate le più disparate ipotesi e risoluzioni radicali senza che gli studi scientifici necessari siano stati del tutto terminati;
    sulla diffusione del fenomeno diversi soggetti istituzionali stanno svolgendo ed hanno svolto delle indagini che però non hanno ancora dato esiti certi considerato che il «saggio di patogenicità» determinante per capire la reale incidenza della Xylella sul CDRO o disseccamento rapido, è un percorso di analisi che richiede almeno 2-3 anni;
    gli stessi esperti dell'EFSA, interpellati ad hoc dal Commissario alla salute UE, hanno evidenziato che la Xylella nell'Unione europea ha una vasta gamma di piante ospiti note, sia di produzione agricola, che selvatiche autoctone, ad ulteriore sostegno della potenziale endemicità del microrganismo;
    ad avviso del firmatario della presente risoluzione non andrebbe escluso che il complesso del disseccamento rapido dell'olivo possa avere un'origine più complessa in cui sono coinvolte le pratiche agronomiche e l'uso eccessivo di pesticidi, i quali hanno annientato la microbiologia dei suoli salentini; pareri di consulenti ed esperti di agricoltura sostenibile e agroecologia, già da diverso tempo specificano come gli olivi (anche monumentali) della Puglia, circa 6 milioni, sono arrivati ai nostri giorni grazie a secoli di continua cura e adeguata concimazione da parte dei loro «custodi»;
    dopo la pubblicazione delle linee guida, in data 17 luglio 2014, per il contenimento della diffusione della Xylella fastidiosa (o forse sarebbe più corretto citare solo «Complesso del disseccamento rapido dell'olivo») da parte della regione Puglia giunge da parte della Comunità europea una «Decisione di esecuzione» redatta il 23 luglio 2014 e pubblicata il 25 luglio 2014, relativa alle misure per impedire l'introduzione e la diffusione nell'Unione europea della Xylella fastidiosa (Well e Raju) (notificata con il numero C (2014) 5082) (2014/497/UE). Grazie alle linee guida della regione Puglia e al contributo istituzionale comunitario dettato dalla «Decisione di esecuzione» pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale delle comunità europee il 25 luglio 2014, si potrà cercare di risolvere l'affare della Xylella fastidiosa che sta arrecando seri danni a tutto il comparto olivicolo salentino;
    nell'opinione pubblica è cresciuto il dubbio del possibile coinvolgimento di interessi delle multinazionali dei pesticidi, da quando si è tentato di affermare l'inevitabilità di interventi massicci di chimicizzazione a tappeto, non escludendo addirittura l'uso degli aerei per irrorare i pesticidi;
    interventi presentati come fito-sanitari, e coinvolgenti l'irrorazione di quintali e quintali di diserbanti-disseccanti e di pesticidi che provocherebbero la distruzione, anche con l'uso del fuoco (con lancia fiamme), praticamente di ogni forma di vita vegetale (domestica e selvatica) e del microcosmo animale nei 10.000 ettari e più di territorio salentino;
    in data 27 agosto 2014 il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stata svolta al Palazzo dell'Agricoltura la riunione convocata dal Ministro per affrontare l'emergenza dell'organismo nocivo Xylella fastidiosa che ha colpito la provincia di Lecce. Le indagini genetiche, condotte in collaborazione con i maggiori esperti mondiali di Xylella, hanno confermato che il ceppo identificato a Lecce è da ritenersi una variante atipica della sub-specie pauca, il cui areale di origine è stato individuato in Centro America. Per quanto concerne la gamma delle piante a rischio, sono state riscontrate infezioni, oltre che su olivo, a carico di oleandro, mandorlo, vinca, e più recentemente, ciliegio, mentre non sono risultate suscettibili vite e agrumi. La riunione ha preso in esame gli adempimenti conseguenti alla Decisione della Commissione europea del 23 luglio 2014, che chiedeva di identificare le «zone infette» e le zone circostanti denominate «zone cuscinetto»;
    nelle zone così identificate, si devono adottare adeguate misure fitosanitarie. A tale riguardo, sulla base degli ulteriori rilevamenti, la regione Puglia ha indicato la gran parte della provincia di Lecce «zona infetta»; in tale zona proseguiranno le azioni di monitoraggio e di contenimento della diffusione del batterio ad esclusione dell'eradicazione delle piante di olivo;
    inoltre, la regione ha proposto un cordone sanitario (barriera lunga dallo Ionio all'Adriatico) per impedire la diffusione a Nord del Salento, costituita da una zona «cuscinetto» nella quale procedere ad incisive azioni di lotta al batterio ed ai vettori;
    i lavori del Comitato scientifico saranno sottoposti all'approvazione del Comitato fitosanitario nazionale, già convocato per il 15 settembre 2014 e rappresenteranno la struttura di un nuovo decreto nazionale di lotta obbligatoria al CDRO, nel cui contesto saranno indicati eventuali strumenti straordinari, anche di natura legislativa, che si dovessero rendere necessari, ivi compresa l'individuazione di un commissario incaricato di coordinarne l'attuazione. Le misure di emergenza individuate, formeranno oggetto di ulteriori controlli da parte del Corpo forestale dello Stato e dell'ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione delle frodi, soprattutto per quanto concerne la movimentazione del materiale «a rischio»;
    stante la diffusione dell'infezione allargata a gran parte della provincia di Lecce, si è infine deciso di aprire subito una nuova fase di confronto con la Commissione europea per adattare, modificare o integrare le misure oggetto della richiamata decisione del 23 luglio 2014 nell'ambito delle «zone infette», e quindi aggiornare ed attivare concretamente il Piano d'azione nazionale già presentato alla Commissione dell'Unione europea;
    occorre segnalare che il prorettore dell'università di Padova Giuseppe Stellin, l'inventore Lucio Montecchio e gli esponenti della Vitzani di Perarolo di Cadore hanno presentano un sistema innovativo per curare gli alberi senza praticare fori. In Cadore è nata infatti l'intuizione che risolve il problema della difficile cicatrizzazione delle piante legnose, fino a prima, perforate per operare le iniezioni necessarie. Il nuovo sistema è stato chiamato Bite, che sta per blade for infusion in trees (lama per infusione negli alberi), è uno strumento totalmente manuale che permette infusione ed iniezione di fitofarmaci e fertilizzane i nel sistema vascolare di piante legnose. Diversamente da tutti gli altri metodi endoterapici, senza la produzione di fori, agisce nel rispetto dell'anatomia e fisiologia della pianta penetrando tra le fibre senza danneggiarle e contemporaneamente induce nei vasi linfatici un effetto che velocizza considerevolmente l'assorbimento del liquido. L'impiego è indicato per tutte le malattie e i danni fisiologici associati direttamente o indirettamente al flusso linfatico,

impegna il Governo:

   ad assumere iniziative dirette a impedire la eradicazione di tutti gli ulivi e a rendere il territorio interessato dal fenomeno del disseccamento rapido un laboratorio a cielo aperto di sperimentazione agro ecologica;
   ad incrementare e coordinare le attività di ricerca e sperimentazione circa il piano d'intervento, per completare la conoscenza dei meccanismi di diffusione del contagio e per individuare modalità di coltivazione resilienti e locali;
   a non consentire deroghe a quanto definito dal decreto legislativo n. 150 del 2012 avente l'obiettivo di ridurre significativamente l'uso di agenti chimici in agricoltura, incrementando proporzionalmente l'adozione di sistemi alternativi di difesa delle colture;
   a collaborare all'approfondimento delle indagini di laboratorio e delle proposte operative di rigenerazione delle piante rendendo pubblici protocolli e risultati della ricerca, al fine di un rigoroso confronto e riscontro scientifico di una pluralità di enti e istituzioni anche internazionali;
   ad istituire stabilmente presso il Ministero una commissione di studio interministeriale permanente per l'emergenza da CDRO che si impegni all'analisi del fenomeno seguendo un approccio multidisciplinare e allo sviluppo di progetti di ricerca (con l'eventuale partecipazione ai progetti di ricerca finanziati da Horizon 2020) e innovazione ispirati ai concetti di sostenibilità ambientale coordinata per la parte scientifica dal Consiglio ricerche agricoltura (CRA) e composta da Istituto nazionale economia agraria (INEA) per le valutazioni sulla fattibilità cesti benefici delle azioni da intraprendere, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) per la valutazione della compatibilità ambientale e Istituto superiore di sanità (ISS) per la valutazione dell'impatto sanitario a supporto del Servizio fitosanitario centrale per la verifica e aggiornamento del piano di azione da stabilire in conformità nelle norme FAO: International Standards for Rhytosanitary Measures;
   ad assumere iniziative per valutare, anche in base alle indicazioni date dalla comunità europea, l'opportunità dell'individuazione di una zona cuscinetto costituita da coltivazioni annuali, cereali principalmente, e non coltivazioni di varietà perenni, al fine di sventare il rischio di eradicazione degli alberi di olivo.
(7-00210) «Zaccagnini».

Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

LECCE - Prov,PUGLIA

EUROVOC :

oliva

oleicoltura

politica sanitaria

prodotto fitosanitario

malattia infettiva

antiparassitario

sostanza tossica

utilizzazione degli aiuti