Legislatura: 17Seduta di annuncio: 64 del 02/08/2013
Primo firmatario: DELL'ORCO MICHELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/08/2013
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013 BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013 BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013 CATALANO IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013 DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013 DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013 FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013 IANNUZZI CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013 LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013 MUCCI MARA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013 ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013 SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013 SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2013 DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 05/08/2013
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 10/10/2013 DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO PARLAMENTARE 10/10/2013 ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO VECCHIO ANDREA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA DICHIARAZIONE GOVERNO 10/10/2013 CIRILLO MARCO FLAVIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) INTERVENTO PARLAMENTARE 10/10/2013 DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO PARLAMENTARE 17/10/2013 CATALANO IVAN MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO GOVERNO 17/10/2013 GIRLANDA ROCCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) INTERVENTO PARLAMENTARE 17/10/2013 DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO GOVERNO 12/12/2013 GIRLANDA ROCCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) INTERVENTO PARLAMENTARE 12/12/2013 DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO INTERVENTO GOVERNO 16/09/2014 DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) INTERVENTO PARLAMENTARE 16/09/2014 META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 05/08/2013
DISCUSSIONE IL 10/10/2013
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 10/10/2013
DISCUSSIONE IL 17/10/2013
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/10/2013
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/12/2013
DISCUSSIONE IL 12/12/2013
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/12/2013
DISCUSSIONE IL 16/09/2014
RESPINTO IL 16/09/2014
CONCLUSO IL 16/09/2014
La VIII e la IX Commissione,
premesso che:
nell'anno 1987 la provincia di Modena fece realizzare un importante studio di fattibilità per la realizzazione della cosiddetta bretella di Campogalliano Sassuolo, un raccordo autostradale di intersezione tra la A22 («autostrada del Brennero») e la A1 («autostrada del Sole»), nei pressi di Campogalliano, collegata a Sud alla S.S. 467 «Pedemontana», nei pressi dell'abitato di Sassuolo;
lo studio rilevò che l'opera, sul lato sud della pedemontana, avrebbe interessato un'area definita, nello scenario di impatto ambientale, sezione idrogeologia e idraulica in considerazione della presenza di pozzi acquedottistici e relative aree di rispetto, nonché avrebbe previsto l'attraversamento di tratti di falda affiorante;
oltre alle problematiche relative all'assetto idrogeologico e geologico del terreno, il tracciato rischia di minacciare l'integrità di numerosi beni storico-archeologici, soprattutto nel tratto compreso tra Colombarone-Marzaglia;
seppure non le investa completamente, il percorso lambisce aree di emergenza di ecosistemi e di diversità biologica, complessi arborei e arbustivi, individui arborei con carattere di monumentalità o pregio, come pure aree di protezione di pozzi ad uso acquedottistico idropotabile e di alveo del Secchia soggetto a regimazione, che si troverebbero così ad essere a una distanza estremamente ridotta da una infrastruttura di tali dimensioni;
tale vicinanza dell'infrastruttura alle aree di cui sopra rischierebbe di avere forti ricadute sulle stesse e si registrerebbe un concreto pericolo di inquinamento;
l'impatto ambientale derivante dalla realizzazione della suddetta opera rischia di essere ancora più dirompente poiché verrebbero interessate tutte le aree di escavazione degli ultimi 30 anni previsti dai PAE, con orografia trasformata e livelli che vanno da quota 0 a -15/20 metri e che, solo negli ultimi anni, a seguito di particolari e importanti scelte da parte delle amministrazioni comunali, stanno riacquistando parte del loro naturale ecosistema;
tale opera servirebbe principalmente il distretto ceramico di Sassuolo che, ormai da anni per scelte industriali e per evoluzioni del mercato, presenta un trend negativo di produzione, come testimoniato anche dalla stessa confindustria ceramica che, sulla sua pagina web, riporta dati relativi al comparto ceramico nazionale nel 2012, estremamente indicativi anche per l'andamento del distretto ceramico sassolese: «sono 159 le aziende (-4 rispetto al 2011) presenti sul suolo italiano, dove sono occupati 21.355 addetti (-3,76 per cento), che nel corso del 2012 hanno prodotto 367,2 milioni di metri quadrati (-8,31 per cento) tali da consentire vendite per 382,2 milioni di metri quadrati (7,48 per cento). Debole è la dinamica dei mercati di destinazione, che registra in Italia un ulteriore crollo del -18,84 per cento (93,2 milioni di metri quadrati nel 2012) ed una lieve flessione del -3,11 per cento nelle esportazioni, ora pari a 289,0 milioni di metri quadrati. Il fatturato totale, 4,58 miliardi di euro (2,85 per cento) derivano per 3,66 miliardi dalle esportazioni (+2,60 per cento) e da 919 milioni di metri quadrati da vendite sul territorio nazionale (-19,82 per cento);
il raccordo autostradale tra Campogalliano e Sassuolo è stato proposto innumerevoli volte negli ultimi 25 anni, ne consegue che le attuali esigenze siano ben differenti da quelle presenti negli anni passati, in special modo a seguito della realizzazione nel 2004 del raccordo Modena-Sassuolo, di cui l'autostrada Campogalliano-Sassuolo altro non sarebbe che un'inutile parallela che si svilupperebbe a una distanza media di 4 chilometri e il casello a servizio di tale tratto verrebbe posizionato a una distanza inferiore ai 3 chilometri dal casello di Modena Nord;
il raccordo Modena-Sassuolo risulta essere più che idoneo a sostenere l'attuale ed il futuro traffico sia esso merci e/o veicolare, così come la pedemontana che negli anni ha subito variazioni che le consentono di garantire il corretto accesso al raccordo, ma che non sarebbe adatta a sostenere il medesimo traffico dirottato verso ovest in prossimità dello svincolo autostradale;
notevoli problemi potrebbero inoltre sorgere nel caso in cui il ponte sul Secchia dovesse essere soggetto a un incremento di traffico, in quanto già oggi si denotano parecchie criticità e necessità di manutenzione straordinaria dovute al decadimento strutturale derivante dalla importante azione erosiva che il fiume Secchia esercita in quel tratto;
i costi di realizzazione dell'opera hanno subito un incremento esponenziale negli ultimi dieci anni, passando da un costo stimato nel 2001 di 175,595 milioni di euro ad un costo stimato nel 2011 pari a 598,000 milioni di euro registrando, dunque, un aumento, rispetto alle stime iniziali, di oltre il 340 per cento rendendo l'autostrada Campogalliano-Sassuolo tra le opere più costose mai realizzate, con un costo per chilometro di quasi 40 milioni di euro;
dei 598 milioni di euro stimati, ben 234,610 milioni di euro proverrebbero dalle casse statali e concessi a fondo perduto, mentre la parte restante verrebbe finanziata da fondi privati mediante l'utilizzo del project financing, uno strumento che, valutato quanto già accaduto, potrebbe comportare la possibilità che lo Stato debba coprire ulteriori costi imprevisti che vengano a presentarsi in corso d'opera,
impegnano il Governo
a valutare la possibilità di interrompere ed annullare la realizzazione dell'opera e a destinare le risorse già previste, ovvero i 234.610 milioni di euro in opere di ripristino, messa in sicurezza e ammodernamento dell'attuale sistema stradale della provincia modenese e in opere di miglioramento e ammodernamento dell'attuale sistema ferroviario di trasporto pubblico della provincia modenese, con particolare riferimento alla tratta Sassuolo-Modena e Modena-Carpi.
(7-00081) «Dell'Orco, Tofalo, Paolo Bernini, Nicola Bianchi, Catalano, Dall'Osso, De Lorenzis, Ferraresi, Cristian Iannuzzi, Liuzzi, Mucci, Paolo Nicolò Romano, Sarti, Spadoni, De Rosa».
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